torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Ojamajo Doremi (Doremì)
Titolo Fanfic: MY FAIR LADY
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: lulu2000 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/08/2012 21:36:13


 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
ATTO 1.
- Capitolo 1° -

My Fair Lady.
Con Lullaby Segawa nel ruolo di Eliza Doolittle.
Con Toru Kounna nel ruolo di Henry Higgins.
Con Leon Soyruka nel ruolo di Alphred.P.Doolittle.
Con Fujo Kashikoy nella parte del colonnello Hugh Pickerin.
Con Melody Fujiwara nella parte di Henrita Higgins.
Con Sinfony Senoo nei panni di Mrs. Pearce.
E con l’interpretazione di Akatsuki Shiddossa nei panni di Freddy Eynsford-Hill.
Godetevi questo musical senza tempo vincitore il film di 8 premi oscar.
My fair lady è un’esperienza unica, davvero memorabile. Ovvero è ciò che hanno detto in molti.
Tutto inizia con delle parole, quelle del grande successo di un fantastico drammaturgo. Per adattare queste parole al musical più celebre del mondo, servirono il talento di Alan Jay Lerner per le parole e il libretto e quello di Frederick Loewe per la memorabile musica.
Il risultato, fu My Fair Lady.
Il musical con più repliche nella storia di New York.
Osannato da Londra a Tel Aviv, da Berlino all’Australia, da Tokio a Roma.
E ora, per la prima volta, l’intero film scritto!
(attenzione, a ogni canzone, perché ce ne sono in tutto 20, metterò una parentesi dove sarà scritta la parola che dovrete mettere su You tube per sentirla. Le canzoni di questo musical sono bellissime e voglio le sentiate)
ATTO 1:
Siamo all’inizio dell’anno millenovecento. A Londra un sacco di donne: duchesse, contesse e marchesi accompagnate dai mariti uscivano dal teatro, con quei vestiti pieni di fiocchi e merletti, pronte tutte a salire sulle carrozze. All’improvviso,quando Akatsuki Eynsford-Hill, esce con sua madre dal palazzo, scoppia un temporale. Tutti scappano con gli ombrelli in cerca di un riparo.
Madre di Akatsuki: Akatsuki! Cerca di prendere un Taxi, qui c’e da prendersi una polmonite-
Da quelle parti passava una giovane fioraia, vestita con un cappello in testa e tutto un vestito di stracci, parlava una lingua incomprensibile.
Madre di Akatsuki:fammi il favore Akatsuki, vammi a cercare un’auto pubblica- dice riparandosi con il figlio sotto un porticante retto da enormi colonne dove si riparavano altre persone.
Akatsuki:aspettami qui mamma, torno subito- prende l’ombrello e si dirige in strada. Trova tutte le auto occupate, e altre fuori funzione. Stava per tornare dalla madre, quando inciampò nella fioraia che passava a vendere fiori anche sotto la pioggia. La fa cadere a terra, e insieme a lei il suo cesto di violette.
Fioraia: AHH! Ma dov l’i tiene l’occhio signo, no sta a guadà do cammini?- dice parlando una lingua davvero incomprensibile.
Akatsuki:mi dispiace tanto-
Fioraia:aa! Che ti dispiace, no m’importa nente, signo, ma le violett so guadagne mie sa!-dice rialzandosi.
Madre di Akatsuki: Akatsuki! Ti vuoi muovere!-
Akatsuki: si mamma- torna sotto il tetto, e anche la fioraia ci entra dentro.
Fioraia:ahh! E figl vostro! Se gli spazzevete le chiappe quan’era piccolo, adesso non arrivava a rovina le fiori a una povera fiia scappando via senza paga-le porge una violetta.
Madre di Akatuki:togliti dai piedi per piacere-
Fioraia:allora tu si pu pazza i igliu signò! Cu mazzetto de stane violette tutto scupate- in quel momento sotto il porticante, come una furia, si ripara anche un uomo dai capelli rossi con un cappello a cilindro in testa, bagnato fradicio.
Uomo:che noia-
Madre di Akatsuki:signore, c’è nessuna speranza che smetta di piovere?-
Uomo:no, ma che, tende a peggiorare-
Madre di Akatsuki:oddio-
Fioraia:se aumenta vuo dire che presto s’anniffa, pe paicere commendato- si rivolge all’uomo-compra du fiori a na povera ragazza-
Uomo:mi dispiace non ho spiccioli-
Fioraia:e io le posso cambià se volete io le tengo le munete-
Uomo:ti ho gia detto che non ho spiccioli-si tocca la tasca-no aspetta-ne estrae tre monete-tieni qualcosa ho trovato- gliele da.
Fioraia:grazie signò-si siede ai piedi di un pilastro.
Un anziano signore si avvicina alla fioraia, era ubriaco.
Anziano: gli dai i fiori in cambio dei soldi. C’è una madama dietro il pilastro e scrive tutte le fesserie che dici- se ne va.
Fioraia:e che male ho fette a parla cou lu commendato? Io tengo tutti i diritti di vende fiori come so fa- si avvicina alle persone e si mette a urlare attirando l’attenzione di tutti-o nu commerciu che si rispette, vedete! Io non l’ho disturbeto gli ho solo chiesto di compra i fiori miei!!-
Gente:non fare scene!-
Gente in un bar:ma che succede?-
Gente:c’è una madama che l’ha affilata-
Fioraia:io me guadano da vivere onestamente!-
Un marchese:cosa sono queste grida?-
Una duchessa:ah! I soliti villani-
Fioraia:ahhrgh! Chillù mi vo arrestà. Se m’arrestano io su ruvinata, mi chiuderanno a chiavi purchia andavo per le strade a disturba le persone per bene-
??:Ei calma, calma!- un signore dai capelli argentati e occhi dello stesso colore con un taccuino, esce da dietro il pilastro sorridendo-ma chi ti ha fatto niente idiota, per chi mi hai preso?-
Fioraia:o mamme sante, io non ho neanche aperto bocche-
Signore:shh, finiscila! Ho forze l’aria di un poliziotto?-
Fioraia:allora perché scrivi tutte quelle fesserie che dico, che ne posso sape io, tu chi si, fammi vede che srivesti sopra di me- lui le porge il tacquino. Lei non ci capisce niente di ciò che c’è scritto-e chi lu capesce chille che c’è scrit-
Signore:c’è scritto “a commendatò, compra du fiori a na povera ragazza”-
Fioraia:a si capisce che l ho chiamato commendatò- dice con gli occhi lucidi-aveste dovuto azzecato- si rivolge al commendatore-signò, non me fate arrestaà per piacere! Anche se siete nu commendatò…-
Commendatore:cosa? Chi vuol farvi arrestare?- si rivolge al signore- effettivamente se siete un’agente non siete tenuto a proteggere le molesti parti di donne, se io non ve l’ho chiedo. Tutti hanno visto che la ragazza non voleva importunarmi-. Un uomo dice al signore unbriaco di prima- è un signore, non è una madama, si vede dalle scarpe-
Signore:che si fa dalle parti di Selsey?- chiede al commendatore guardando il suo taccuino.
Un uomo:come fate a sapere che abita a Selsey?-
Signore:non ti preoccupare lo so!- poi si rivolge alla fioraia sempre guardando i suoi appunti-e tu perché giri da queste parti se sei nata a Lisson Grove?-
Fioraia:ohh! E che te frega se io non abito chiù a Lisson Grove, è nu quartiere de pezzenti- piange-me ne so dovuta andà e no ci tornò chiù-
Signore:abita dove vuoi ma non gracchiare!!-
Commendatore:non può farti niente! Ha il diritto di vivere dove ti pare e piace-
Fioraia:io so breva raghezza, commendatò-
Un uomo a caso:e io di dove sono?-chiede al signore. Lui guarda gli appunti e risponde-Hawkestone-
Un uomo a caso: chi può negarlo, accipicchia, lei è un indovino!-
Madre di Akatsuki:allora sareste in grado di trovarmi un taxi?-
Signore:…forse non avete notato che ha smesso di piovere, potete prendere l’autobus per Hampton Court. Non è li che abitate signora?-
Madre di Akatsuki:che impertinente!- tutti se ne vanno, tranne alcune persone.
Anziano:dite anche a lui-il commendatore-dove è nato e poi girate con il piattino-
Signore:….a Cheltenham, Harrow, Cambridge e…..India?-
Commendatore:esatto!-
Anziano:non sarà una madama ma è uno che si impiccia-
Commendatore:se mi elecitò, voi fate questo lavoro in varietà?-
Signore:ci avevo già pensato, può darsi che mi decida-
Fioraia:non è galantuomo però, a pigliarsela con nuna povera fioreia-
Commendatore:come fate se posso chiederlo?-
Signore:semplice fonetica, la scienza del parlare. Questa è la mia professione e il mio Hobby. Tutti riconoscono un settentrionale o meridionale dalla pronuncia. Ma io lo localizzo nel raggio di 6 miglia, e anche molto meno se è qui in città e anche da un quartiere all’altro- la fioraia piangeva.
Fioraia:io dico che lei dovè tenè vergona in sé-
Commendatore:vi guadagnate da vivere?-
Signore:si…-
Fioraia:dovrebbe pensare ai fatti sui e lasciare in pece na povera raghezza-
Signore:che borba! Finiscila con questo maledetto piagnisteo all’istante, o va a ripararti sotto qualche altro porticante!!-
Fioraia:io tengo i diritto di stare sotto stò portico comme te!-
Signore:Chi si esprime con suoni così deprimenti e sgraziati non ha diritti di nessun genere. Nemmeno di vivere! Ricordati che sei un essere umano dotato di un’anima e con il dono divino dell’uso della parola. Che la tua lingua nativa è la lingua di prosatori, di poeti, di grandi uomini, non startene li a mugolare come un piccione in amore- lei urla per il disprezzo.
Prima canzone Why Can't The English?
(per cercarla e sentirla su you tube, scrivete Why Can’t The English? italian)
Signore: SENTITELA CHE RAZZA DI LINGUAGGIO.
E’ DONNA MA QUALCOSA DI SELVAGGIO.
DAVVERO LA DOVREBBERO IMPICCAR.
PERCHE’ QUANDO APRE BOCCA UN LINGUICIDIO FA-lei urla ancora-UUH! SENTI CHE DISASTRO! QUESTO E’ CIO’ CHE LA POPOLAZIONE, CAMBIA PER NORMALE EDUCAZIONE!-
Commendatore:credo abbiate scelto il campione peggiore-
Signore:davvero? BASTA ANDAR PER LA CITTA’ ,PER ACCORGERSI CHE C’E’, TANTA GENTE CHE PARLAR NON SA!- chiede a un signore-siete andato a scuola voi?-
Signore a caso:non ci avete andato mai-
Signore: PARLA MALE E NON NE SA IL PERCHE’. DICE “AVRESSI” PER “AVREI!” E “SARESTI” PER “SAREI”. FASTIDIO PIU’ TERRIBILE NON C’E’! CON UNA BRUTTA VOCE DA TRISAVOLO, SANNO DIRE SOLO …-
Fioraia: CAVOLO!-
Signore: cavolo … ecco una parola che sa pronunciare- dice segnandosela sul taccuino-SE LEI TANTO RIDICOLA VI APPARE, E’ SOLO PER IL SUO MODO DI PARLARE! PERCHE’ L’INGLESE IN INGHILTERRA NON SI SA, SI PARLA IN TUTTO IL MONDO, MA NON SI PARLA QUA! E SE VOI PARLASTE COME ADESSO PARLA LEI, FARESTE LA FIORAIA PURE VOI!-
Commendatore:per l’amore di dio!-
Signore: PARLANDO IMMEDIATAMENTE, SI CLASSIFICA LA GENTE, IL MODO CHE HAI DI PARLARE, TI PUO’ FAR SQUALIFICARE! SONO CURIOSO DI CONOSCERE IL PERCHE’ NON C’E’ UN INGLESE, CHE, SA, DIRE CIO’ CHE PENSA USANDO LA LINGUA CON GARBO E NOBILTA’! SCOZZESI ED IRLANDESI LO SI SA, DA TEMPO, L’INGLESE, PER BACCO, NON SAN PARLARE PIU’! Bè! In America questo succede da sempre. PERCHE’ L’INGLESE IN INGHILTERRA NON SI SA, IL RUSSO PARLA IN RUSSO E IL GRECO, IL GRECO SA! IN FRANCIA, I FRANCESI SAN PARLARE UN PO’ FRANçE’! Ma i francesi non si preoccupano di ciò che dicono pur di pronunciarlo bene. GLI ARMENI IL LORO IDIOMA, GIA’ LO SANNO DA BAMBINI, I CINESI, MOLTO FINI SAN PARLARE CONTRO MANO! IN INGHILTERRA TUTTO QUESTO NON SI FA, PERCHE’ L’INGLESE …. PERCHE’ L’INGLESE … NON … CI STA!- finisce la canzone bevendo una tazzina di caffè presa al bar.
(Fine canzone)
Signore:grazie!- dice dando la tazzina vuota al barista-vedete questa creatura con il suo orribile dialetto che la terrà nella strada fino alla fine dei suoi giorni?- indica la fioraia al commendatore-bene, in sei mesi io la farei passare per una … duchessa ad un ballo all’ambasciata!- lei si gira incuriosita-o le troverei un posto da direttrice di negozio per cui si ritiene una pronuncia migliore ancora-
Fioraia: ei … ma che cavolo si ditte?-
Signore: si sporco mucchio di stracci, insulto alla sublime architettura di queste colonne, volgare offesa alla tua santa madre lingua. Io riuscirei perfino a trasformarti nella regina di Saba. Ahaha!-
Fioraia:ahh! Non ce crede manco tu commendatò?-
Commendatore:Tutto è possibile, pensate che io mi interesso di dialetti indiani- il signore spalanca gli occhi.
Signore:davvero? Conoscete il colonnello Fujo? Autore del dizionario sanscrito?-
Commendatore:….sono io il colonnello Fujo e voi chi siete?-
Signore:io sono Toru Higgins, autore dell’alfabeto fonetico universale- i due si guardano per qualche minuto poi sbarrano gli occhi.
Fujo:…sono venuto apposta dall’India per conoscervi-
Toru: e io stavo andandoci per incontrarvi-
Fujo:Toru-
Toru:Fujo- i due si stringono la mano e si abbracciano.
Toru: Fujo dove abitate?-
Fujo:al Carleton-
Toru:ah no! D’ora in poi abitate al 27A di Wimpole Street, venite subito con me, faremo un discorsetto mentre ceniamo-
Fujo:volentieri-
Toru:i dialetti indiani mi hanno sempre affascinato-
Fioraia:mi servono le soldi per la camera signò-
Toru: Zitta! Prima hai detto che avevi da dare il resto-
Fioraia: sante dunate! Te lo dessi da pulì, perché si nu diavolo!- guarda il cesto di fiori e lo lancia contro Toru urlando-pigliate tutto chisto maledetto cess, e dammi quello che ti pare!-lui si toglie il cappello.
Toru:invito alla bontà-e butta nel cestino delle monete, poi si allontana con l’amico-quanti ne esistono attualmente?-
Fujo: che cosa?-
Toru:dialetti indiani-
Fujo:ah! Non meno di 150, li ho catalogati io personalmente- la fioraia guarda nel cesto e sussultò due volte.
??:alziamoci in piedi signori, c’è una pallida duchessa in mezzo a noi- dicono gli amici della fioraia barboni di strada come lei, davanti a un fuoco in mezzo alla strada, prendendola un po’ in giro.
Barbone 1:non ti servirebbe per caso un maggiordomo Lullaby?-gli chiede.
Lullaby:tu non si buone!-

(per sentirla dovete scrivere su you tube “my fair lady, che bella favola. Nel film la fioraia si capisce quando canta, quando parla no).
Barbaro:SE IL TEMPO QUI NON CAMBIERA’ A CAPRI ME NE ANDRO’-
Barbaro2:LA VILLA CHE HO COMPRATO AL MAR, D’INVERNO ABITERO’-
Barbaro3:A DOVER C’E’ IL MIO PANFILO, DOMANI SALPERO’-
Barbari insieme:UUUUHUUU, UUUHUU. MA CHE BELLA FAVOLA!-
Barbaro:Dove passerai ques’anno le vacanze Lullaby a Biarritz?-
Lullaby:A SOGNARE CHE MALE C’E’? UNA STANZA VORREI PER ME, UN LETTO SOTTO UN TETTO, UUHUUU, CHE BELLA FAVOLA! TANTI DOLCI DA MASTICAR, TANTA LEGNA, DA FAR BRUCIAR, SDRAIARSI E RIPOSARSI, UUHUU CHE BELLA FAVOLA! SO GIA’ CHE TUTTO CIO’ SAREBBE LA FELICITA’! MA DAL SOGNO LA REALTA’ DI CERTO MI SVEGLIERA’! UNA MAMMA PER FARSI AMAR, ED UN PADRE DA RISPETTAR, RESTARE SEMPRE INSIEME, UUUHUU, CHE BELLA FAVOLA!
FAVOLA…FAVOLA…FAVOLA…FAVOLA-
Barbari:UN BEL LETTO CHE VA SU E GIU’, CHE POTREMMO VOLER DI PIU’? SOGNARE DI DORMIR…-
Lullaby:A SI!! CHE BELLA FAVOLA! UNA STUFA PER CUCINAR, COSE BUONE DA MASTICAR, MANGIARE E RIPOSARE, UUU CHE BELLA FAVOLA. FORZE UN CAPPELLINO NUOVO IO L’AVRO’ PERCHE’, A SOGNARE CREDI A ME, INFONDO CHE MALE C’E’- sale su un carro abbandonato facendo finta che sia una carrozza e una un pezzo di lattuga come ventaglio.
Barbari:UNA MAMMA PER FARSI AMAR, ED UN PADRE DA RISPETTAR-
Lullaby: RESTARE SEMPRE INSIEME UUUHUU CHE BELLA FAVOLA-
Barbari:FAVOLA-
Lullaby:FAVOLA-
Barbari:FAVOLA-
Si mettono a ballare.
Lullaby:OOOHO! CHE BELLA, FAVOLA-
Barbari:FAVOLA- le danno un porro facendo finta sia un fiore.
Lullaby:FAVOLA!-il carro dove era, parte e lei saluta i suoi amici.
Barbari:FAVOLA…..UUU CHE BELLA FAVOLA!-
(fine canzone, per me è la più bella)
All’alba i lampionari sono a lavoro nel chiudere i lampioni.
Leon Doolittle passeggia per le strade insieme ai suoi due amici Tesuya e Masaru.
Leon:andiamo!-dice ai compagni che non si muovono-ANDIAMO!-
Tesuya:su Leon, andiamo a casa, questo posto mi fa venire la nausea-
Leon:come? Ma che ci vai a fare a casa? Sono quasi le cinque, mia figlia Lullaby dovrebbe farsi viva fra poco. Non negherà un po’ di spiccioli a suo padre che l’adora-
Masaru:che l’adora? Tutto da ridere, sei mesi senza vederla-
Leon:e questo che c’entra? Cosa vuoi che sia in confronto a a quello che le ho dato-
Tesuya: e quando mai le hai dato qualcosa?-
Leon:Ah! Non credi? Io le ho dato tutto! Le ho dato il più grande bene che un essere umano possa dare ad un’altro:la vita! L’ho introdotta sulla faccia di questo pianeta con tutte le sue bellezze e meraviglie: il sole che splende, la luna che incanta e i parchi profumati nelle notti di primavera. E una mastodontica necropoli-si guarda intorno-per vendere quelle puzzolenti violette. Questo le ho dato. Poi l’ho lasciata sola a godersi quanto sopra, e se non mi ripaga con i pochi soldi che le chiedo, mi tolgo la cinghia e le saldo il conto-
Tesuya:tu hai un cuore d’oro Leo. Ma se vuoi sfilare i quattrini a tua figlia Lullaby, sarà bene che inventi una storia più convincente-
Leon:lascia fare a me, vecchio mio- si dirige verso un uomo vecchio seduto su una carriola-buongiorno George-
George:NON MI CHIEDERE QUATTRINI!-i tre si allontanano e Leon si dirige verso un’altro signore che lavava i vetri di un negozio.
Leon:buongiorno Genno-
Genno:NON UN BICCHIERE A CREDITO-chiude la porta del negozio.
Suona il big bang. Tutto, ogni persona, ogni cosa rimane ferma, immobile, come una statua. Tutti e tutto si muovono di nuovo. Quello era il segno che una nuova giornata è cominciata. Corrono da una parte all’altra, carrozze, uomini, mercanti e animali randagi. In mezzo ai mercanti Leon si ferma su una.
Leon: Eccola là, Lullaby!- si avvicina alla ragazza girata-Lullaby! Che bella sorpresa!- ma quando lei si gira non è lei ma un’altra.
Altra donna:haha! Piantala Leo, sei troppo vecchio per me- si allontana.
Masaru:ahaha! Non riconosci neanche tua figlia?-
Tesuya:come farai a trovarla se non la riconosci?-
Leon:ALTROCHE’ SE LA CONOSCO! ANDIAMO LA TROVERO’- si allontana anche lui con i suoi amici. Lullaby stava raccogliendo fiori appassiti da un negozio di meravogliosi fiori, veri e propi, insieme ad altre barbare di strada. Leon la riconosce stavolta-Lullaby! Che sorpresa!-
Lullaby:non te li peghe vizzi tua- si alza ma lui la prende per il braccio.
Leon:vieni subito qui Lullaby-
Lullaby:io non caccio li soldi che mi so sudata per farteli buttà a te dentro qualche sporca bettola!- se ne va. Il padre guarda i compagni e fa segno loro di seguirlo-Lullaby!- le dice-non avrai il barbaro coraggio di mandarmi in braccio alla tua matrigna senza una goccia di liquido come protezione-la mamma di Lullaby era morta e il padre doveva risposarsi con un’altra donna.
Lullaby-eh! La matrign del cavolo!-
Leon:tanto prima o poi dovrò sposarmi. E sarò io a soffrire di più perché sono schiavo di quella donna. Solo perché non sono il suo legittimo marito. Avanti allungami qualche moneta per arrivare a casa in forma!-
Lullaby:a di la verità non me aiutta tanto male ieri sea-
Leon:si?-
Lullaby:basta te ne vei-gli da delle monete.
Leon:Brava-
Lullaby:ma non me venì a scoccia per farti dare atri soldi da me ah!-si allontana.
Leon:grazie Lullaby, hai un cuore generoso ahaha!-poi se ne va con gli amici urlando-Birra, birra, birra frizzante! Riempimi la bocca di schiuma!-
Intanto Lullaby per fare colazione, rubava dei piselli da dentro dei cesti, una signora le picchiò la mano ma lei fece un piccolo urletto di soddisfazione e si portò via il pisello che cominciò a sbucciare. Mentre il big bang suonava, alla ragazza vengono in mente le parole sentite la sera precedente, dette da Toru “vedete questa creatura con il suo orribile dialetto che la terrà nella strada fino alla fine dei suoi giorni? , in sei mesi io la farei passare per una … duchessa ad un ballo all’ambasciata! O potrei trovarle un posto come direttrice di negozio, per cui si richiede una pronuncia ancora migliore”. Si avvicina al porticante dove era stata il giorno prima e si ricorda altre parole “tu sei un’offesa alla sublime archittettura di queste colonne”. Ma fra tutte le cose che Toru aveva detto, ne aveva in mente solo una “! O potrei trovarle un posto come direttrice di negozio, per cui si richiede una pronuncia ancora migliore”. Aveva deciso, aveva scelto! La sua decisione era presa.
Intanto nella lussuosa casa di Toru al 27A di Wimpole Street, il proprietario aveva preso uno dei 321 strumenti per prudourre il suono e lo aveva sbattuto al tavolo, mentre Fujo prendeva appunti e il garofano registrava. Una volta che Toru sbattè lo strumento al tavolo aprì bocca dicendo con la voce trabballante le vocali.
Toru:aaaaaaaaaaaaeeeeeeeeeeeeeeeeeeiiiiiiiiiiiiioooooooooooouuuuuuuu- si ferma-quanti suoni hai individuato complessivamente?-
Fujo:presso a poco direi 24-
Toru:ti sbagli di grosso-
Fujo:cosa?-
Toru:ad essere esatti erano…130. Ti do un’altra dimostrazione-
Fujo:per carità, come prima lezione ne ho sentite fin troppe- Toru mette in moto il garofano che fa sentire a tutti e due il suono di prima, solo messo a rallentatore.
Farofano:iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiioooooooooooooooooooooouuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu- Toru mostra all’amico una lavagna con dei segni incomprensibili.
Intanto uno dei tanti maggiordomi di quella casa sente bussare alla porta e vede una ragazza con un cappello poco elegante, una pelliccia strappata e una borsetta.
Maggiordomo:il vostro nome prego….-nulla-il vostro nome prego-ma lei lo spinge ed entra dicendo-de come mi chiamo non te deve importà proprio niente a te-
Maggiordomo:un momento prego-va in un’altra stanza, mentre lei si guarda intorno spaesata. Arriva un’altra domestica e lei ride-sta maledetta città ste diventando ogni giono pù zozza- arriva un’altra cameriera vestita in modo elegante.
Cameriera:io sono la signora Sinfony Pearce, la governante. Cosa desiderate?-
Ragazza:bongiono signò, io vorrei parla alu professò per piacere-
Sinfony:non potete dirmi di che si tratta?-
Ragazza:sarebbero afferi personalmente riserveti-
Sinfony:oh! Un momento prego!- entra nella camera del professore mentre la ragazza (Lullaby) sente i rumori del garofano e si spaventa un pochino.
Sinfony:professore?-
Toru:che c’è signora Pearce?-
Sinfony:c’è una ragazza che chiede di parlarvi, professore-
Toru:e chi può essere?-chiede spegnendo il garofano-che cosa vuole da me?-
Sinfony:è una del basso ordinariamento, molto basso direi. Volevo mandarla via ma ho pensato che le interessasse farla parlare nella vostra macchina-
Toru:….ha un accento interessante?-
Sinfony:semplicemente orribile professore!-
Toru:bene, proviamola, fatela entrare subito!-
Sinfony:molto bene signore, contento voi-apre la porta.
Toru:con l’occasione potrò farti vedere come incido i dischi-dice a Fujo-prima, la lascierò parlare un po’ e riprenderò le sue espressioni con il sistema visibile Bell, poi in Brodromic e dopo le farò incidere il disco per risentirla tutte le volte che voglio, con il testo scritto davanti agli occhi-
Sinfony:ecco la ragazza professore-
Lullaby:bongiorno professò. Mamma mia quanta gente s’impiccia nel parlà con te- Toru non si aspettava lei.
Toru:oh, no,no, questa è la fioraia che stava fuori dal teatro, non mi serve, ho già un’infinità di dischi con il suo dialetto. Non ho intenzione di sciupare un altro rullo per lei. Te ne puoi andare cara, non mi servi-
Lullaby:io non capisc perché t’arrabi se ancora non ti so ditt perché stò qua! Ti giò detto che so venuta colu taxi?-
Sinfony:non dire sciocchezze! Che cosa vuoi che importi al professore con quale mezzo sei venuta!-
Lullaby:oh! Quanta muffa, bhè se a isso non glie n importa niente, figura te chi l’ho sente. Io non so venuta eccà per chiede il piacere, e se i soldi non so boni, me ne vado da n’altro-
Toru:buoni per che cosa?-
Lullaby:boni pe te!- lui alza lo sguardo-ah! Mo si capite si?! So venuta a piglià lezioni e a pago pure per esso non dubità-
Toru:bene e….secondo te che cosa dovrei dire?-
Lullaby:intanto se fussi uno gentile magno mi facevi assettà e questa è una! Ma non se capita perché ti so venuta a purtà la muneta?-
Toru:….Fujo, vogliamo invitare questa pezzente a sedersi o la buttiamo dalla finestra?-
Lullaby:AAAA! NON MI CHIAMA’ PEZZENTE SA?! Io mi so ufferta di pagà come fanno le duchesse-
Fujo:che cosa volete ragazza?-
Lullaby:……..io….io tengo voglia di lavorà in un negozio di fiori, invece che venderli a tutti i cantoni delle strade, ma nessuno mi vò perché non saccio parlà delicheto. Isso a detto che mi vo insegnà, e io so venuta apposta, io so pronta a pagà, mo ci chie stò favore, e igli mi tratta, come, come nu streccio. Lo saccio che le lezioni costano, si capisce, ma io so pronta a pegà- Toru sospira molto profondamente.
Toru:quanto paghi?-
Lullaby:aah! Ti si decis! Lo sapevo che ti piaciva l’idea di ricuperare i soldi che mi si regaleto a lu teatro. Avete bevuto lu poco lo sae?-
Toru:siediti-
Lullaby:aa. Se lo fai solo pur complimento allora….-
Toru:Siediti!-
Sinfony:fa come ti ha detto, obbedisci-
Lullaby:aaa….-
Fujo:come vi chiamate?-
Lullaby:L-Lullaby Doolittle-
Fujo:non volete sedervi, miss Doolittle?-
Lullaby: eh!.... Non mi pare vero-si siede sul divano.
Fujo:hehe!-
Toru:sentiamo…ehm…che cifra saresti disposta a pagare per queste lezioni?-
Lullaby:aa! Io qua te volevo. Na signora amica mia, se fa dà lezioni di francese per na stellina all’ora e nu francese all’autentico. Tu non tenerai lu curaggio di chiedermi gli stessi soldi per insegnarmi na lingua che io conosc già! Quindi non ti do più du no scellino, e se non ti va, te gratte!-
Toru:….vedi Fujo, se si considera uno scellino, non nel suo valore normale, ma come una percentuale del redito di questa ragazza, viene fuori che esso è l’ equivalente di…almeno sessanta sterline per un milionario. Per dinci, è l’offerta più alta che mi sia stata fatta- dice mangiando dei biscotti da un vaso.
Lullaby:sessanta sterline? MA CHE TE SEI IMPAZZITO? E DOVE TROVO IO SESSANTA STERLINE?-
Toru:ooh! Stà zitta-
Lullaby:CHI ME LI DA STI SOLDI LA BANCA?-piange e grida alzandosi dalla sedia.
Sinfony:oh! Non piangere sciocca- dice cercando di metterle una mano sulla spalla che lei ritira-stà tranquilla che nessuno te lo toccherà il tuo denaro-
Toru:in compenso qualcuno ti accarezzerà con un manico di scopa se non la smetti- ma lei continua a singhiozzare-SIEDITI!- urla lui. Lei si risiede ammutolita.
Lullaby:tu mi strapezzi come se fossi mi pedre-
Toru:se mi deciderò a darti lezioni, sarò peggio di due padri riuniti. Oh. Tieni. Che pazienza-le porge un fazzoletto.
Lullaby:che ce faccio?-chiede guardando il fazzoletto.
Toru:asciugati gli occhi e qualunque altra parte della tua faccia che sia umida. E ricordati, che questo è il fazzoletto è questa è la manica, e non confondere l’uno con l’altro se vuoi diventare direttrice di negozio-dice toccandole la manica del vestito.
Sinfony:è inutile parlarle così professore, tanto lei non vi capisce-prende il fazzoletto dalle mani di Lullaby, lei se lo riprende strappandolo dalle mani alla governante.
Lullaby;ei! Dammi lo fazzuletto sa! Isso la dato a me no a te!-
Fujo:Toru, la cosa mi interessa. Tu hai affermato che riuscirai a farla passare per duchessa al ballo dell’ambasciata vero? Sarai un grande maestro se manterrai la parola. E mi accollerò anche le spese dell’esperimento, se tu ci riuscirai. Pagherò le lezioni-
Lullaby:aa! Tu si chi si bravo commendatò-
Toru:ahaha! È quasi irresistibile. Così squisitamente volgare, così orribilmente sudicia-
Lullaby:io non so sporca sa, me so lavate le feccie e le meni prima de veni sa?-
Toru:accetto! Trasformeò in duchessa questo male olezzante fagotto di stracci-lei urla per il disprezzo-cominceremo oggi, anzi immediatamente. Portatela di sopra signora Pearce e lavatela. Carta vetrata se non trovate altro sistema. E’ acceso il fuoco in cucina?-
Sinfony:si-
Toru:toglietele i vestiti, bruciateli e telefonate per ordinarne degli altri. Avvolgetela in carta da imballo nel frattempo-
Lullaby:……….tu non si mica galantomo sa, se dice ste brutte cose. Io sono breva raghezza, e io riconosco li pummicioni come te, che ti creda?-
Toru:vedi di smetterla con questa morale da bassi fondi, insolente! Devi imparare a comportarti come una duchessa. Ora toglietela di mezzo signora, e se si agitasse troppo, sculacciatela-
Lullaby:E IO CHIAMO LA POLIZIA, BADA SA!?-
Sinfony:ma non ho un posto dove metterla!-
Toru:mettetela nella pattumiera-
Lullaby:AAAAAUU!-
Fujo:andiamo Toru, parliamo seriamente-
Sinfony:siate ragionevole professore, rifletteteci bene, non potete portare a spasso la gente in questo modo-
Toru:io….portare a spasso la gente? Mia cara signora Pearce, mio caro Fujo, io non ho intenzione di portare a spasso nessuno, ho solo suggerito di essere gentile con questa derelitta. Non mi sono espresso chiaramente perché non desideravo urtare la sua suscettibilità, o la vostra-
Sinfony:ma professore, voi non potete accogliere in casa un essere umano, come si raccoglie una pietra sulla spiaggia-
Toru:perché no?-
Sinfony:”perché no?” ma non sapete niente sul suo conto. E che ne penserà suo padre? E se fosse sposata?-
Lullaby:un cavolo!-
Toru:avete sentito il logico commento? “un cavolo!”-
Lullaby:e che mi si piglia a me?-
Toru:……ma scherzi Lullaby? Le strade saranno seminate dei cadaveri degli uomini che si saranno suicidati per amor tuo, prima che avremo finito le lezioni-
Lullaby:…….io me la goglio- si alza-e chille, è tutt’impazzito, io chigli cosi, gli cadaveri non gli voglio-
Toru:ah! Sono pazzo? Non telefonate neanche per ordinare i vestiti. Gettatela fuori!-disse prima che la ragazza riuscisse ad afferrare il telefono.
Sinfony:scusate professore è un po’ troppo! Torna da tuo padre, Lullaby-
Lullaby:io non ce vivo con mi pedre-
Toru:sentito? Non vive col padre perché tanto trambusto? Non la vuole nessuno, non serve a nessuno tranne che a me quindi avviatela di sopra-
Sinfony:ma come devo regolarmi con lei? Le devo pagare qualche cosa? Oh! Cercate di ragionare-
Toru:che se ne farebbe del denaro? Potrebbe solo ubriacarsi se le deste dei denari-
Lullaby:AA! Tu si pure bugiard! E che dici, nessuno ma visto mai umbriaca a me! Diccelo tu commendatò, chisto non ha ragione di parlà così-
Fujo:non ammetti che la ragazza possa avere una sensibilità?-
Toru:oh! No! Non tanta da doversene preoccupare. Non è vero Lullaby?-
Lullaby:io tengo la ansensibilità come tutte l’altre-
Sinfony:professore! Io devo sapere a quali condizioni resterà qui! Come andrà a finire quando avrete terminato le lezioni? Guardiamo un po’ anche al futuro-
Toru:e come andrebbe a finire se la lasciassimo per la strada? Cosa mi rispondete?-
Sinfony:quelli sono affari suoi, non nostri professore-
Toru:quando avrò finito con lei la rimetteremo in mezzo alla strada, così saranno affari suoi di nuovo-
Sinfony:tu non capissi atro che per te sa? Tu tieni lo core coperto de peli professò! Oh! Ma io mi so proprio stufata e me la goglio. E tu te dovresti vergognà di come si fett- ma prima che uscisse dalla porta, Toru le porge un vassoio.
Toru:vuoi dei cioccolatini, Lullaby?-lei si ferma. Si gira molto lentamente.
Lullaby:eh…e che mi dice chi ci si immess? Tante ragazze su state indrogate con questo sisteme-
Toru:prova di buona fede, io ne prendo la metà, e tu prendi il resto!- spezza un biscotto in due, uno lo mette nella sua bocca e l’altra nella bocca della ragazza, che comincia a masticare-avrai scatole intere. Montagne di cioccolata, potrai vivere solo di questi eh?-
Lullaby:io non la volevo inghiottì, ma me pareva brutt risputerla-
Toru:riflettici Lullaby, pensa al cioccolato, e ai taxi, e all’oro E AI GIOIELLI!- la prende per mano e la porta fuori dalla stanza per le scale, lei però si molla subito urlando e scendendo le scale.
Lullaby:io no ci tengo ne all’oro ne ai gioielli, io sono brava raghezza- Fujo e Sunfony gli raggiungono.
Fujo:Toru, scusa se interferisco, ma la signora Pearce ha ragione. Se la ragazza si mette nelle tue mani per sei mesi, per un esperimento del genere, deve chiaramente, fin da ora, quelol che fa!-
Toru:…Lullaby. Tu resterai qui per i prossimi sei mesi, ad imparare a parlare e a pronunciare, come una signora della buona società. Se sarai brava e farai quello che ti si dice, dormirai in una bella camera, avrai il pitto, e denaro per la cioccolata e per fare gite in taxi. Se sarai cattiva e oziosa, dormirai giù in cantina in mezzo agli scarafaggi, e sarai picchiata dalla signora Pearce col manico della scopa. Alla fine dei sei mesi, ti porteremo al palazzo reale, in carrozza e con un magnifico vestito-lei a bocca aperta-se il re si accorgerà che non sei una vera signora, la polizia ti porterà in un oscuro carcere dove ti taglieranno la testa- lei ha gli occhi lucidissimi-come esempio per tutte le altre fioraie presuntuose. Ma se tutto andrà bene, tu riceverai in regalo: una certa somma di denaro per cominciare la carriera in un negozio. Se rifiuti quest’offerta, sei la più ingrata e perfida ragazza del mondo. E gli angeli del paradiso, piangeranno per te-lei si asciuga gli occhi gonfi di lacrime mentre Toru sorride-sei soddisfatto Fujo?-
Fujo:non arrivo a capire cosa vai dicendo-
Toru:potevo parlare più chiaro e limpido di così signora?-
Sinfony:…vieni con me-dice alla ragazza con il broncio.
Toru:bene signora Pearce, spogliatela nella vasca da bagno- Sinfony la prende per il braccio e la porta su per le scale, mentre lei cerca di avvicinarsi a Toru.
Lullaby:TU SI PREPOTENTE LO SA!? IO NON CI RESTO CA! NON PERMETTO A NESSUNO DI TOCCARMI CON LA SCOPA!-
Sinfony:non stare a ribattere-
Lullaby:se immaginavo quello che mi aspettavo io non sarei venuta, PERCHE’ IO SONO BRAVA RAGHEZZA E NON FACCIO NIENTE DE MALE!- urla prima di scomparire in mezzo alle scale. E lasciando i due amici da soli.
Toru:in sei mesi, e anche in tre se ha buon’orecchio e lingua sciolta, la porterò ovunque e la trasformerò come voglio, ricaverò una regina da quella pezzente maleducata!- dice tornando con Fujo nella stanza di prima, mentre questo ride.
Alcune domestiche stanno riempiendo la vasca da bagno, con acqua calda.
Lullaby:io lu bagnu non l’acciu mai fatto, non vedo perché lo devo fa proprio mo!-
Sinfony:non si può essere puliti all’interno se si è sudici all’esterno-apre la porta del secondo piano-ti sistemerai qua dentro, questa sarà la tua camera- Lullaby sussulta quando vede quella stanza meravigliosa. Aveva un bagno, un letto a baldacchino, moquette soffice, uno specchio e una libreria.
Lullaby:e chi ci può dommi qua mo? È troppo bello per unna come me! Io tengo paura di toccà ste cose. Io non so duchessa ancora-poi nell’altra stanza”il bagno”, vede una vasca piena d’acqua che fuma-che roba è? È qua che si lavano le penni?-
Sinfony:questa serve a lavare le persone, Lullaby, ed è qui che laveremo te!-
Lullaby:e tu te pensi che io me metto la dentro a sta cosa e me bagno tutt? No bella!- due cameriere entrano nel bango con Sinfony e chiudono la porta. Una di loro mette nella vasca un liquido rosso e profumato-io, io non me voglio affugà-
Sinfony:obbedisci, su! Obbedisci! Togliti quella roba-lei si stringe nei vestiti con la bocca spalancata-andiamo, Lullaby, non fare storie! Togliti il vestito da dosso. Ei voi due aiutatemi a spogliarla-le altre due cameriere si avvicinano. Ma Lullaby urla forte come non mai.
Lullaby:AAAAA! NON ME TOCCATE SA!-si dimena fortissimo e sempre urlando.
Sinfony:ma lo vuoi capire che non puoi fare il bagno vestita? Togliti il cappello, ma guarda questa ragazza!-lei cerca di raggiungere la porta ma loro la trattengono e lei urla tenendosi stretti i vestiti.
Lullaby:AAAAAA!LASCIAME! LASCIAME!NON VOGLIOOOOOOOO! AAAAAAAAAAAAAAAA!-
Al piano di sotto Toru e Fujo sentivano delle urla terrificanti provenienti dal piano di sopra.
Lullaby:AAAAAAAAAAAAA!!AAAAA!NOOOO! NOOOOOOO!-le tre cameriere l’avevano quasi spogliata del tutto-AAAAA! IO SONO NA RAGAZZA ONESTA!!!!!AAAAAA LASCIATEME PERCHE’ ME DOVETE SPOGLIA’!???-le due cameriere se ne vanno dal bagno con in mano i vestiti della ragazza, lasciandola con Sinfony nel bagno.-AAAAAAAAA NON ME FATE DEL BENE SA!???-piange disperata.
Sinfony:stà buona, nessuno vuole farti del male!-
Lullaby:MA PERCHE’ ME VOLETE SPOGLIA’!?-
Sinfony:ma per forza dobbiamo spogliarti-
Lullaby:WEEEEEEE! SE IO DEBBO MURI, FA LA FASTA!-
Sinfony:ma che festa!? Sta ferma!-
Lullaby:WEEEEE! IO SONO NA RAGAZZZA ONESTA! COME VE LO DEVO DI!!!!????-
Sinfony:ma non devi aver paura! Oddio ma sta buona un momento-
Lullaby:WEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Sinfony:fatevi fare il bagno!!- Toru non sopporta più quelle urla e chiude la porta del salottino.
Fujo:Toru, perdona la mia franchezza ma mi sento responsabile per la ragazza. Sia subito chiaro che non ci si deve approfittare della sua condizione-
Toru:quella seppia!? Ahaha! E chi la tocca?-
Fujo:sai quello che voglio dire, non fingere di non capire. Hai un buon carattere nei confronti delle donne, tu?-
Toru:credi che sia umanamente possibile avere un buon carattere con le donne?-
Fujo:non ci vedo nulla di strano!-
Toru:non direi! Appena una donna entra in confidenza con me, diventa gelosa, esigente, sospettosa, una maledetta scocciatura! Ed altro canto, non appena prendo interesse in una donna, diventa egoista e tirannica. E quindi eccomi qui, scapolo convinto destinato a rimanere tale. Perché dopo tutto, Fujo…la mia vita è tutta qua!-
(per cercare questa canzone dovete scrivere “i’m an ordinary man”)
Toru:NON DESIDERO DI AVERE CHE LA MIA TRANQUILLITA’, E FARE QUELLO CHE MI PARE SENZA FORSE E SENZA MA, SONO EGOCENTRICO, MA NON ECCENTRICO! NON TROVO SEMPLICE VIVERE, MA VOGLIO VIVERE COME PIACE A ME. TANTO STRANO POI NON E’.
MA, SE UNA DONNA ARRIVERA’, ALLORA ADDIO SERENITA’. SEMPRE INTORNO TI STARA’, FINO A CHE TI ASFISSIERA’ E SARAI COSTRETTO A FARE TUTTO CIO’ CHE NON VUOI TU, SE TE LA PORTI NEI MUSEI, FA CENTOMILA PIAGNISTEI, SE A TEATRO INVECE VAI, CHE SPETTACOLO DARAI, VUOL SEDERSI IN PRIMA FILA MENTRE I POSTI TU PER L’ULTIMA CE L’ HAI. SE A LETTO LEGGI UN BEL ROMANZO, LA LUCE SPEGNERE VORRA’. SE UN CARO AMICO INVITI A PRANZO, IL TUO TACCHINO BRUCERA’! SE PRENDI MOGLIE FINIRAI, DRITTO DRITTO IN MEZZO AI GUAI, MENTRE AGLI ALTRI SEMBRERA’ CHE SIA ENTRATA LA BONTA’. IO PREFERIREI CHE ENTRASSE, UN AGENTE DELLE TASSE, MA QUI DENTRO MAI UNA DONNA SI VEDRA’. SONO UN VERO GENTLEMAN, NON UCCIDO LE SIGNORE SE LE INCONTRO IN SOCIETA’. E QUANDO SON DI BUON UMORE, NON C’E’ NIENTE CHE NON VA!. SONO SOCIEVOLE ED AMICHEVOLE, USO VOCABOLI NOBILI, PARLO L’INGLESE PIU’ FINE E PIU’ BLASE’, SONO UN VERO GENTLEMEN.
MA SE UNA DONNA ARRIVERA’, IL TUO LINGUAGGIO CAMBIERA’, SE UN CONSIGLIO CHIEDERA’, CIO’ CHE DICI ASCOLTERA’, MA E’ SICURO CHE IL SUO SOLO BENE AMATO, PORCO COMODO FARA’.ALLORA PERDERAI IL CONTROLLO, E PAROLACCE INVENTERAI, VORRESTI ACCAREZZARLE IL COLLO, MA DI STROZZARLA EVITERAI, PRENDI MOGLIE E LO VEDRAI CHE DA TE TI UCCIDERAI. PRIMA TI CONQUISTERA’, DOPO IL CAPPIO STRINGERA’. PREFERISCO CUCINARE, FARE I LETTI E RAMMENDARE MA QUI DENTRO MAI UNA DONNA SI VEDRA’. SONO UN UOMO CHE LO SA, COME FARE PER DIFENDERE LA SUA TRANQUILLITA’,PERCHE’ IL SILENZIO STA ALLA BASE DELLA VERA CIVILTA’. VIVO IN UN’ISOLA, SERENA E PLACIDA, COME UN FILOSOFO MEDITO. E COM’E’ BELLO EVITAR L’UMANITA’, SONO UN UOMO CHE LO SA.
MA, SE UNA DONNA ARRIVERA’, LA BELLA VITA FINIRA’, PERCHE’ A CASA INVITERA’ LE SORELLE E LA MAMMA’, PER PARLARE E RIPARLARE DI PELLICCE E DI TAILLEUR, CHE COMPRI TU. ED OGNI DI’, PARENTI NUOVI , NELLE TUE STANZE STIPERA’. SE A RIBELLARTI TU TI PROVI, DI STRILLI TI SOMMERGERA’, PRENDI MOGLIE E LO SAPRAI, PRENDI MOGLIE E LO SAPRAI-apre tutti i garofani che hanno registrato ogni cosa e gli alza al massimo volume portandoli ad accelleratore, Fujo si tappa le orecchie. I garofan erano cinque.-…NON VEDRAI MAI UNA DONNA QUI CON ME.-i garofani si spengono.
(fine canzone).
IntantoMasaru e Tesuya, venivano cacciati da un bar.
Barista:fuori dai piedi brutti vagabondi!-si gira-fuori anche tu-e caccia fuori anche Leon che aveva in mano un bicchiere di birra-e ricordati, chi vuole bere paga, oppure non beve- e gli strappa di mano il bicchiere.
Leon:grazie per l’ospitalità Jo! Manda il conto al ministero del tesoro- il barista se ne riorna dentro mentre Leon aiuta gli amici ad alzarsi.-andiamo-
Masaru:caro Leo, a questo punto non ci resta che riprendere il lavoro-
Leon:come? Non ti permettere di pronunciare quella parola un’altra volta! Guarda questi poveri schiavi!- indica degli operai che scavavano sotto terra.-anche io facevo questo lavoro, così per sport! Non vale la pena, ti frega tutto il giorno. Vedrete che una soluzione la troveremo!-
Tesuya:e come credi di cavartela, Leo?-
Leon:”come?” come al solito. C’è di speranza e un pizzico di fortuna.-
(per cercare questa canzone scrivete Just a little bit of luck italian)
Leon: IDDIO HA DATO ALL’UOMO FORTI BRACCIA, PER LAVORARE FINO A TARDA ETA’. IDDIO HA DATO ALL’UOMO FORTI BRACCIA, MA, BASTA UN PIZZICO COSI’, BASTA UN PIZZICO COSI’, DI FORTUNA E UN ALTRO LO FARA’-
Masaru e Tesuya:BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO E NON LAVORI PIU’.!-camminano per le strade ballando.
Leon:IDDIO HA CREATO, L’ALCOL PER TENTARCI, E PER VEDERE CHI RESISTERA’. IDDIO HA CREATO L’ALCOL PER TENTARCI, MA, TU PUOI CHIEDERE SE PUOI, LIBERISSIMO SE VUOI,SE UN SOLDINO DI FORTUNA AVRAI.- si avvicinano al bar ma il barista butta a loro, latte addosso.
Masaru e Tesuya:TU PUOI CHIEDERE, LIBERISSIMO, DI BERE QUANTO VUOI-
Leon:PUOI COMBINARE, GUAI IN SERIE, SE DI FORTUNA AVRAI, UN PIZZICO COSI’-si avvicina a una signora-SE DICI DONNA, DICI MATRIMONIO, CHE L’ESISTENZA TI ROVINERA’, SE DICI DONNA DICI MATRIMONIO ,MA,-si mette a ballare con la signora- SEMPRE SCAPOLO SARAI, E MOLTISSIME NE AVRAI, SE A MADAME FORTUNA PIACERAI!- si allontana dalla donna.
Masaru e Tesuya: RESTA SCAPOLO, RESTA SCAPOLO, RESTA SCAPOLO COSI’ TI SALVERAI. BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO, DI FORTUNA E TUTTO BENE ANDRA’-per un pelo non cadeva loro un vaso in testa, oltrepassano un asse messa sopra il fossato scavato dagli operai e per fortuna non caddero.
Leon:E SE LA MANNA VIEN DAL CIELO, CON LA FORTUNA SCANSARE LA POTRAI. SE NON HAI SOLDI TU NON TROVI AMICI, E SEI SOLTANTO UNA NULLITA’, SE NON HAI SOLDI TU RIMANI SOLO, MA, SEMPRE AMICI TU VEDRAI, ED A GRAPPOLI NE AVRAI, SEMPRE SE AL GIOCO VINCERAI-passa da un tubo e ne esce fuori con gli altri che gli stanno dietro.
Masaru e Tesuya:BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO E TUTTO BENE ANDRA’, BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO, DI FORTUNA E TUTTO BENE ANDRA’- si uniscono un momento a una banda musicale che passa per strada, Leon prende una paletta e fa finta di dirigrla. Tutti ridono.
Masaru:faresti un bravo comandante Leo!ahaha!-
Leon:ahahaha!-dice accorgendosi di essere su una piattaforma. I tre si dirigono verso un piccolo vicoletto, dove dei bambini giocano a un gioco che consiste nel tirare delle corde legate a un palo, acchiapparcisi e girare. Su una finestrella per terra c’è una donna che era al piano sotterraneo di un palazzo.
Donna:arriva uno che è nato con la camicia. Il molto onorevole Leon Doolittle!-Leon si avvicina di più alla finestrella.
Leon:…che cosa fai in casa di Lullaby?-
Donna:questa era la sua casa, ahaha! Ora ti puoi permettere di sbronzarti come vuoi. D’abiti nel mare dell’abbondanza-
Leon:ma che cavolo dici?-
Donna:parlo di tua figlia Lullaby. Hai proprio il fiorellino all’occhiello Leo-
Leon:ma che diavolo c’entra Lullaby?-
Donna:A!-urla a tutte le signore che si affacciano dalle finestre di altre case- E’ CADUTA DALLE NUVOLE! E IL PADRE FA IL FINTO TONTO!-
Signore:ahahaha!-
Donna:brillante carriera ha fatto tua figlia, se ne è andata in taxi da sola. Acchittata come una regina, e non è più tornata da tre giorni-
Leon:….continua-
Donna:questa mattina ma mandato un messaggio. Vuole certa sua roba al numero….27A di Wimpole Street. Presso il professore Toru Higgins! AHAHA! E sai cos’ha mandato a chiedere? –
Leon:cosa?-
Donna:la gabbia del canarino…-tira fuori una gabbietta e la porge a Leon- e qusto ventaglio cinese ahaha!-porge a Leon anche un ventaglio.
Leon:ahaha-
Donna:in compenso però ha aggiunto, “quei vecchi stracci dei miei vestiti, regalali a chi ti pare!-
Leon:….ahahahaha! Lo dico sempre che Lullaby ha un carattere generoso! Cari amici c’è una sbronza in vista, la fortuna ha preso per mano, Leon Doolittle- ricomincia a cantare- UN UOMO DEVE MANTENERE I FIGLI, E’ NATURALE E CHI VI DICE NO! UN UOMO DEVE MANTENERE I FIGLI ,MA, SE IL DESTINO CAMBIERA’, E BENIGNO DIVERRA’, SONO I FIGLI A MANTENER PAPA’!- i bambini che giocavano con la corda se ne vanno e Masaru, Tesuya e Leon si mettono al posto loro. Prendono le corde, si aggrappano e girano.
Masaru, Tesuya:BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO, BASTA UN PIZZICO E TUTTO CAMBIERA’. CON UN PIZZICO, CON UN PIZZICO, SONO I FIGLI A MANTENER PAPA’!-se ne vanno lasciando il gioco. Ritornano alla banda e quella che suonava il tamburo sbatte in testa la bacchetta a Leon.
Leon:NON E’ DA BENE, FARE IL POMICIONE, E FAR SOFFRIR LA DOLCE TUA META’! NON E’ DA BENE FARE IL POMICIONE,MA, PUO’ SUCCEDERE CHE LEI, NON LO SAPPIA QUASI MAI, SE UN POCHINO, FORTUNA AVRAI!-
Masaru e Tesuya:FAI I TUOI COMODI, QUANDO CAPITA, E LA MOGLIE NON SE NE ACCORGERA’. CON UN PIZZICO, CON UN PIZZICO.-ripassano la piattaforma e Tesuya però perde l’equilibrio e finisce nel fossatto con tutti che ridono.
Leon:DI FORTUNA TUTTO BENE ANDRA’!-trova per terra una moneta, prende a braccietto una signora e entra nel bar-TU UN POCO DI FORTUNA AVRAI!!!!-
(FINE CANZONE)
Intanto a casa del professore:
Toru esce da una stanza con alcuni libri. Arriva Sinfony.
Sinfony:la posta signore-
Toru:pagate i conti e respingete gli inviti-
Intanto in una stanza, Lullaby, stà misurando la voce. Era vestita con un grazioso abitino viola. Continuava a ripetere “A” più volte. Entra il professore e controlla le analisi fermando la macchina. Lei si ferma e prega che la faccia fermare. Era stanca. Ma quando Toru smette di controllare i risultati, riaccende la macchina, le fa segno di continuare e esce dalla stanza. Lei continua a dire “A” e poi ne dice uno fortissimo nella sua direzione. Era stanca. Toru entra nella stanza con Fujo e Sinfony.
Sinfony:professore non potete torturare la ragazza in questo modo facendole ripetere l’alfabeto cento volte, dall’alba al tramonto anche durante i pasti. Le verrà un esaurimento. Quando finirà questa storia?-
Toru:quando saprà pronunciare a dovere. C’è altro signora Pearce?-
Sinfony:c’è un’altra lettera di quel milionario americano, Ezra Wallingford. Insiste perché teniate una conferenza sulla riforma morale-
Toru:buttatela nel cestino-
Sinfony:ma è la terza lettera che vi scrive professore. Dovreste almeno rispondergli!-
Toru:lasciatemela sul tavolo cercherò di contentarmi- Sinfony esce ed entra un altro maggiordomo.
Maggiordomo:signor professore. C’è in ingresso uno spazzino. Leon Doolittle che vorrebbe parlarvi. Dice che sua figlia è qui-
Fujo:ah! Lo sapevo io!-
Toru:fate entrare quel ricattatore-
Fujo:non è detto che sia per forza un ricattatore-
Toru:è evidente che è venuto per ricattarmi-
Fujo:comunque ho paura che ci darà filo da torcere-
Toru:non lo credo. E se qualcuno avrà dei guai, gli avrà lui con me e non io con lui- sale al secondo piano della libreria per cercare dei libri.
Maggiordomo:Doolittle signore-se ne va.
Leon entra e si rivolge a Fujo.
Leon:Il professor Higgins?-
Toru:eccolo!-
Leon:dov’è?-alza lo sguardo e lo vede al piano di sopra della libreria-Ah! Buongiorno professore! Sono venuto per una questione molto delicata, signore-Toru come l’altra sera, indovina dove è nato Leon.
Toru:nato a Houndslow. Madre gallese se non sbaglio-cambia discorso- che cosa volete Doolittle?-
Leon:io voglio mia figlia, ecco cosa voglio. Chiaro?-
Toru:ma è naturale. Non per niete siete suo padre, no? E’ piacevole vedere che vi è rimasto un briciolo di amore paterno. È la dentro. Andate pure a prenderla-
Leon: cosa?-
Toru:portatela via! Credete che io voglia mantenere vostra figlia per voi?-
Leon:ah! Ma che modo di ragionare è il vostro!? Vi sembra giusto approfittare così di un pover’uomo come me? Io ho cresciuto mia figlia, voi ve la prendete e io come resto?-
Toru:come avete il coraggio di venire a ricattarmi in casa mia? Voi l’avete mandata qui apposta!-scende dal secondo piano della libreria.
Leon:ah! Adesso mi pare che esageriate professore!-
Toru:la polizia chiarirà la faccenda. Questo è un complotto combinato per estorcere denaro con minacce. Telefono immediatamente!-
Leon:professore! Ma vi ho chiesto per caso un centesimo?-guarda Fujo-lo lascio dire a questo signore, ho detto qualcosa che puzzasse di denaro?-
Toru:e allora perché siete venuto qui?-
Leon:bhè…perché ruggiscono le belve? Perchè hanno fame, professore!-ride sospirando. Toru si mette il fazzoletto sulla faccia per non respirare l’alito di Leon che sa di alcol.
Toru:Leon, voi l’avete mandata qui apposta-
Leon:ve lo giuro su mio nonno. Non è vero-
Toru:allora come sapevate che stava qui?-
Leon:ve l’avrei già detto ma voi non mi lasciate il tempo di parlare! Io desidero dirvelo, io voglio dirvelo, io sono ansioso di dirvelo!-
Toru:..sentito Fujo? Ques’individuo ha un certo dono naturale per la retorica. Hai notato quel ritmo penetrante come una trivella in una miniera? “io desidero dirvelo, io voglio dirvelo, io sono ansioso di dirvelo!” è il retaggio gallese che è in lui-
Fujo:aha!-
Toru:allora, come sapevate che vostra figlia era qui?-si rivolge di nuovo al padre di Lullaby.
Leon:Lullaby ha mandato a ritirare alcuni oggetti e mi è stato riferito. Indumenti però non ne ha voluti-fa l’occhiolino-uno cosa ne deve dedurre professore ditelo voi? In veste di padre che dovevo pensare?-
Toru:e quindi vi siete subito precipitato da me per salvarla dal disonore eh?-
Leon:esatto professore è proprio così!-
Toru:già…SIGNORA PEARCE!?-Sinfony si precipita nella stanza.
Toru:ah! Signora Pearce, il padre di Lullaby è venuto a riprendersela, consegnategliela per favore-
Leon:un momento professore! Un momento. Io e voi siamo uomini di mondo, no?-
Toru:ah! Siamo uomini di mondo davvero? Allora sarà meglio che usciate signora Pearce.
Sinfony:lo credo anch’io, signore-esce.
Leon:caro professore, io ho provato subito una…simpatia per voi-Toru si gira e Leon ride di nuovo facendo sentire il suo alito alcolico. Toru quasi sveniva ma si asciugò il sudore in fretta.
Toru:uff-
Leon:se volete la ragazza, bhè, non sono poi così fissato da volermela riprendere per forza, quindi possiamo aggiungere un accomodamento! Io chiedo solo i miei diritti di padre. Non si può pretendere che un padre rinunci a una figlia, così, per niente! È evidente che voi siete una persona onesta. Quindi, cosa sono cinque sterline per voi? E cos’è Lullaby per me?-
Fujo:rendetevi conto che le intenzioni del professor Higgins sono assolutamente oneste!-
Leon:non ne dubito signore. Altrimenti ne avrei chieste 50-
Toru:insomma voi vendereste vostra figlia per 50 sterline?!-
Fujo:ma non avete senso morale!-
Leon:……no, no, io non posso permettermelo. E neanche voi se foste povero come me. Non che io voglia approfittarmi badate. Ma se Lullaby ne ricaverà molti vantaggi, perché io niente? Eh? Perché? Scusate, seguite il mio ragionamento. Che cosa sono io? Cosa sono? È evidente sono un poveraccio, sono un poveraccio anche se non lo merito. E sapete questo che cosa significa per un uomo? Significa dover lottare contro la moralità borghese tutta la vita. E si presenta un occasione e io mi faccio avanti, è sempre la solita storia. “non te lo meriti, togliti di mezzo!” ma le mie esigenze sono almeno uguale a quelle di tante rispettabili vedove che percepiscono sussidi da diverse opere di assistenza per la morte dello stesso marito! Non ho minori necessità di un uomo borghese e non vedo perché!? Sono certo meno appetito di lui. E quanto ho sete. Uuuh tanta di più. Intendiamoci professore. Non pretendo di essere un uomo esemplare, no anzi al contrario. Intendo continuare su questa strada perché mi piace, e questa è la verità. Ma, vi pare giusto approfittare della miseria di un uomo, per dargli meno del richiesta per una figlia, che lui ha allevato, nutrito, ed educato con il lavoro delle braccia, finchè non è cresciuta al punto da essere, interessante per voi due signori? Ah! Se cinque sterline è una pretesa eccessiva, io non parlò più e lascio fare a voi-
Toru:…lo sai Fujo? Dopo tre mesi della nostra scuola, quest’uomo potrebbe scegliere tra un seggio in Parlamento e un pulpito da predicatore. Diamogli queste cinque sterline-
Fujo:ho paura che ne farà un pessimo uso-
Leon:ah no! Per carità. Vi giuro di no! Solo un po’ di bisboccia per me e la mia compagna che darà piacere a noi e guadagno agli altri. E a voi la soddisfazione di sapere che non sono state sprecate. Non potreste spenderle meglio-
Toru:haha! Quando l’ho detto è irresistibile. Gliene do dieci-
Leon:no! La mia signora non avrebbe il coraggio di spenderne dieci perché dieci sono capitale. Uno è indotto ad essere prudente e allora, buonanotte e felicità. No, datemi solo quelle che vi ho chiesto, non una di più, non una di meno-
Fujo: io sono contrario ad incoraggiare questa specie di moralità. Perché non sposate la vostra compagna? Dopotutto siete già stato sposato con la madre di Lullaby-
Leon:e chi ve l’ha raccontato?-
Fujo:…oh! Non me lo ha detto nessuno ma…l’ho dedotto- Leon scuote la testa. Fujo lancia un’occhiata a Toru.
Toru:…se ascoltiamo ancora quest’uomo tutti i nostri principi andranno all’aria. Eccovi le cinque sterline- porge al padre di Lullaby le banconote.
Leon: grazie professore, grazie-bacia le banconote ed esce dalla stanza. I due lo seguono.
Toru: siete sicuro di non volerne dieci?-
Leon: no, no, magari un’altra volta!- Lullaby esce dall’altra stanza.
Lullaby: ah! SONCO STUFA, STUFA, ARCISTUFA-sbatte al padre.
Leon :perdonate signorina-
Lullaby: io non ce la caccio proprio più a continuà con chille torture!-
Leon:… per bacco ma è Lullaby! Non credevo che ripulita fosse così carina. Questo mi fa onore vero professore?- la ragazza si accorge di lui.
Lullaby: EI! E tu chi si venuto a fa qui?-
Leon: su, su, tieni la lingua a posto e non fare inquietare questi distinti signori. -si rivolge ai due- se non vi obbedisce a dovere, datele qualche toccatina di cinghia. È l’unico sistema per farla ragionare. Signori buona giornata-da un colpo sul didietro alla ragazza-ciao Lullaby-esce dalla porta d’ingresso.
Lullaby: AA!-fa la linguaccia a bocca aperta alla porta dov’era sparito il padre.
Toru :ecco l’uomo che ci voleva. Un genio filosofico della più bell’acqua! Signora Pearce- dice a Sinfony-scrivete al signor Ezra Wallingford. Ditele che se vuole un conferenziere si metta in contatto con il signor Leon Dollittle. Un umile spazzino ma uno dei più originali moralisti d’Inghilterra-
Sinfony: sissignore- sparisce in un’altra stanza.
Lullaby: che caspita è venuto a fa?-
Toru: tu continua con le vocali-
Lullaby: A le sacciu le vocali, le sapevo prima de veni-
Toru: Allora se le sai dille.-
Lullaby: EEEIIIIIIIIIAAAAAAAOOOOOOOU-
Toru: basta!! A, E, I, O, U!-
Lullaby: e chesso ditte? E, I, A, O,. Lo vado dicendo da giorni e giorni, e mo non te lo dico più!-
Fujo: lo so che è difficile signorina- le poggia una mano sulla schiena- ma cercate di capire-
Toru: è inutile perdere tempo a spiegarle, da buon militare dovresti saperlo! È l’esercizio che ci vuole. E ora lasciala stare o verrà sempre da te a farsi compatire-
Fujo: non insisto ma abbi un po’ di pazienza con lei Toru- se ne va nella camera dove era sparita Sinfony.
Toru: d’accordo- si rivolge a Lullaby- Dì “A”-
Lullaby: tu non tiene nu core professò!-
Toru:”A”-
Lullaby: EEEEEHH!-
Toru: “A”-
Lullaby: EEEEEH!-
Toru: “A”-
Lullaby: EEEEEEEEEEEEEH!-
Toru: Lullaby! O tu pronuncerai le vocali correttamente prima di questa sera o non avrai ne la colazione, ne la cena. E tantomeno la cioccolata- sale le scale. Lullaby prima lo vede sparire dietro una porta al piano di sopra con sguardo omicida e infuriato poi si mette a cantare
(su youtube scrivete “Lo vedrai signor Higgins”)
Lullaby: LO VEDRAI SIGNOR HIGGINS, LO VEDRAI. ORA RIDI MA UN BEL GIORNO PIANGERAI. CHE TI PIACCIA O NON TI PIACCIA, NON TI GUARDERO’ PIU’ IN FACCIA, LO VEDRAI SIGNOR HIGGINS, LO VEDRAI. LO VEDRAI SIGNOR HIGGINS, LO VEDRAI. SE AMMALATO GRAVEMENTE TU CADRAI! IO NON CHIAMERO’ IL DOTTORE E TI LASCERO’ MORIRE, AHAHA! SIGNOR HIGGINS, LO VEDRAI!. UU! SIGNOR HIGGINS, SE PER CASO IN MEZZO AL MAR TI INCONTRERO’. UU! SIGNOR HIGGINS, UNA COSA E’ CERTA CHE TI AFFOGHERO’! GUARDERO’ SGHIGNAZZANDO MENTRE A PICCO CALERAI, HAHAHA! SIGNOR HIGGINS. AHAHA! SIGNOR HIGGINS. LO-VE-DRAI!
IO LO SO CHE UN BEL GIORNO TANTO RICCA SARO’ ED A CORTE INVITATA MOLTO SPESSO VERRO’. IL FIGLIUOLO DEL RE, ZIA LULLABY, MI CHIAMERA’. FINCHE’ NATURALMENTE IL RE COSI’ PARLERA’- si immagina che il re stia parlando per lei.
Re immaginario: SIA LODE A LULLABY PERCHE’, NOMINATA E’ DUCHESSA DI KENT! ORDINIAMO CHE IL POPOLO ACCLAMARLA DOVRA’. CHE OGNI SUO DESIDERIO SI TRAMUTI IN REALTA’-
Lullaby: TANTE GRAZIE MAESTA’UN DESIDERIO L’HO GIA’! CHE FUCILATO HIGGINS, VENGA QUA!-
Re immaginario: SIA!-
Lullaby: MI DIRA’, SUA MAESTA’!-
Re immaginario: GUARDIE PORTATEGLIELO QUA!- Lei immagina che arrivano le guardie con Toru che porta una benda agli occhi.
Lullaby: GIA’ LO SAI SIGNOR HIGGINS, GIA’ LO SAI! QUANDO IL RE MI DICE…-
Re immaginario:…PREGO FATE VOI!-
Lullaby: IL PLOTONE TI DISLOCO E POI GRIDO, PRONTI, FUOCO!- immagina che le guardie sparano a Toru e lui cade a terra.
Lullaby: AHAHAH! SIGNOR HIGGINS, CREPERAI, SIGNOR HIGGINS! GIA’ LO SAI!-
(FINE CANZONE)
Guarda bene, il cadavere immaginario sparisce. Anche il re e le guardie. Guarda le scale e vede il vero Toru che la guarda confuso. Lei rimane zitta e immobile come una statua.
Toru:”A”-
Lullaby:…eeaa! Aaa! - Entra nella stanza di prima e continua a dire “A” allungato.
Nei giorni seguenti, Lullaby dovette lavorare olto.
Toru: coraggio Lullaby, dillo un’altra volta-dice a lei che legge una frase.
Lullaby: la rena in spenia grecida in campenia-
Toru :la rana in spagna, gracida in campagna-
Lullaby: e non l’ho già ditte?-
Toru: no, Lullaby, ne lo si ditte, ne lo si ditte pe niente-dice facendo finta di parlare come lei-tutte le sere prima di andare a letto, invece di dire le solite preghiere, voglio che tu dica “la rana in spagna, gracida in campagna” 50 volte. Sarai molto più gradita al signore, se imparerai a non offendere le sue orecchie. E adesso per il fiato-se ne vanno in salone dove c’era Fujo.
Toru: Fujo, questo è uno scoglio assai duro-
Fujo: abbi pazienza, lascia tempo al tempo-
Toru: è chiaro non è pensabile che ci riesca la prima volta. Vieni qui Lullaby, e stai bene attenta-. Le mostra un tubo e una candela .-dunque. Vedi questa fiamma? Io pronuncerò alcune parole inglesi con l’H aspirata e la fiamma, oscillerà. Se invece non farò l’aspirazione, la fiamma resterà immobile. Così si impara a prendere fiato e ad esercitare il diaframma. Nello specchio si vede meglio-le indica un cubo a specchio che girava-dunque, sta attenta- prende il tubo collegato alla fiamma e ci parla dentro-in Hartford, Hereford e Hampshire, hurricanes, hardly, ever, happen- la fiamma oscillava molto violentemente-tu cerca di ripeterle, in Hartford, Hereforf, eccetera, eccetera, eccetera-le porge il foglio con sopra scritte le parole e lei parla nel tubo.
Lullaby: in Hartford, Hereford, Hampshire, hurricans, hardly ever happen-la frase era giusta, ma non c’era neanche un accento.
Toru: no, no, no, no. Ma non hai un po’ d’orecchio?-
Lullaby: vuo che ci riprova?-
Toru: no, per carità! Cominciamo tutto d’accapo, fai solo così: Ha, ha, ha, ha-
Lullaby: ha, ha, ha, ha-si ferma e lo guarda.
Toru: continua, continua, continua!-
Lullaby: ha, ha, ha!- la fiamma oscillava.
Toru: succedono queste cose in india Fujo? So che la gente del popolo non sa perdere le H ma adoperarle come “hoggi” invece di oggi? –si avvicina all’amico mentre la ragazza continuava a dire, Ha-so che gli Slavi, quando imparano gli inglese fanno la stessa cosa con la “G”. La pronunciano dura quando deve essere dolce e la pronunciano dolce quando deve essere dura- mentre i due parlavano, Lullaby faceva oscillare la fiamma così tanto che questa toccò il foglio che ancora teneva in mano. Questo prese fuoco. Lei si fermò. Toru sentì puzza di bruciato, ma pensò fosse il sigaro dell’amico, che si girò verso lei.
Fujo: Toru, Lullaby!-
Toru: continua, continua, continua-le dice girato. Lei continua a dire Ha, anche se il fogli ha preso fuoco.
Lullaby: ha, ha, ha, ha!-
Intanto i domestici della casa ripetevano una piccola filastrocca.
Domestici: Oh, professor Higgins,
oh, professor Higgins,
tutto il giorno intorno a lei
oh sì, professor Higgins.
Ma chi sa, ma chi sa
quanto si dimagrirà,
per poter insegnar
digiunando sta.-
Fujo e Toru prendevano un tè e delle pastafrolle alla fragola.
Toru: ancora Lullaby . “che caro ragazzo è il mio amico”- dice picchiando una bacchetta su uno xilofono.
Lullaby: che chero ragazzo è il mio amico-
Toru: no, no, no, no! Caro ragazzo, caro ragazzo! Caro! “Che caro ragazzo è il mio amico”-
Lullaby: che chero ragazzo è il mio amico!-
Toru: no, no no! Caro ragazzo, caro ragazzo! È come dire “coppia di re” caro ragazzo. “coppia di re!” Di un po’ “coppia di re”-
Lullaby: coppie re-
Toru: no, no! Una coppia di re!-si rivolge all’amico-squisito questo dolce. Chissà dove lo compra la signora Pearce.-
Fujo: squisito e le paste alla fragola sono deliziose! Proprio delichete!- per un momento il colonnello disse una parola che poteva dire solo Lullaby. Toru se ne accorge e fa uno sguardo arrabbiatissimo. Si volta verso la ragazza.
Toru: un’altra volta-
Fujo: delichete!-
Toru: FUJO!!!-lui si zittisce.- ancora Lullaby-
Lullaby: coppie re-
Toru: oh! No! Ma non senti la differenza? Senti per dire “di” porta la lingua in avanti finche urta contro i denti superiori-lei invece porta la lingua fuori dalla bocca mentre osserva la pasta alla fragola che il professore tiene in mano. Gli occhi puntati solo su questa.
Toru: comincia col dire: coppia! –
Lullaby:…..coppia-
Toru: adesso di “di!”-
Lullaby: di-
Toru: adesso “di” coppia, coppia , coppia, coppia, di, di, di, di, coppia, coppia, coppia, di, di, di!”- muoveva la mano su e giù (la mano in cui teneva la pasta) la ragazza muoveva gli occhi su e giù e parlava a fatica.
Lullaby: cop, cop, di, coppia, do-
Toru:oh!-si mette in bocca la pasta.
Lullaby: di, di, di, di, di….-osserva come Toru mastica la pasta che lei avrebbe voluto.
Fujo: perché non finisci questa ultima pasta? Io….io non ce la faccio più-
Toru: mm, non va neanche a me- sul viso di Lullaby si illumina un sorriso di speranza.
Fujo: peccato sciuparla-
Toru: ma non andrà sciupata- si volta- c’è chi è ghiottissimo di queste paste alla fragola-si avvicina. Lullaby si prepara a prendere la pasta, ma lui la oltrepassa e si dirige verso la gabbia del merlo. La apre e la porge all’uccello.
Toru: cip, cip, cip-
Lullaby: aaaaaaaaau!-quasi piange.
Domestici: Oh, professor Higgins,
oh, professor Higgins,
non c’è verso, è tempo perso ormai
professor Higgins.
E così, e così
ogni notte è sempre lì
credi a me
oltre le tre.-
Toru stà mettendo in bocca a Lullaby delle palline.
Toru: 4, 5, 6 palline. Ora io desidero che tu legga questi versi facendo in modo di scandire bene tutte le sillabe come se non avessi le palline in bocca- prende un foglio e legge le parole scritte- “coperti di muschio i vecchi abeti paion giganti con una verde corazza!” ogni parola chiara e limpida-le porge il foglio.
Lullaby:” oerti, di uschio i ecchi abeti”- si rivolge a lui-è iutile! È IUTILE!-
Fujo: scusa Toru ma quelle palline son proprio necessarie?-
Toru: se erano necessarie per Demostene sono necessarie anche per Lullaby Doolittle. Continua Lullaby.-
Lullaby: oerti di uschi i ecchi, aaaeti aion-
Toru: non afferra una parola! Neanche una parola!-lei continua a dire parole incomprensibili.
Fujo: forse quella poesia è un po’ troppo difficile per la ragazza- Toru cerca di sentire lei ma l’amico parla-prova con qualcosa di più semplice come “Biancaneve e i sette nani” si quella è….-
Toru: FUJO NON SENTO UNA PAROLA DI QUELLO CHE DICE- Poi Lullaby si zittisce e rimane con gli occhi spalancati.
Toru: che ti prende?- lei sputa le palline così può parlare.
Lullaby: n’ho ingoiata una-
Toru: ah! Non importa ne ho una riserva.- prende la scatoletta delle palline e gliene mette una alla volta in bocca-una, due-
Domestici: Oh, professor Higgins,
oh, professor Higgins,
che ossessione, non se ne può più
professor Higgins.
Dice “e” quando è “a”
come parla non si sa
quella là, quella là
non imparerà.-
Toru:…” la rana in spagna gracida in campagna” -era con una borsa del ghiaccio in testa.
Lullaby: oh! E’ inutile! Sono troppo stenca, non ne posso più-piange.
Fujo era su una poltrona con un giornale sulla faccia.
Fujo: in nome di Dio! Saranno almeno le 3:00 del mattino!-sbadiglia-cerca di essere ragionevole-
Toru: io sono sempre ragionevole!-si alza dalla sedia-Lullaby, io lavoro con un mal di testa atroce. Capito?-
Lullaby:…lo tengo anch’io sa?-lui gli porge la borsa del ghiaccio.
Toru: tieni-lei se la mette sulla fronte. Poi, lui si siede accanto a lei sul divano-lo so che hai mal di testa. Lo so che sei stanca. Lo so che con i tuoi nervi si potrebbero fare altrettante corde di violino. –sospira-ma pensa a quello che stai cercando di realizzare. Rifletti, cosa potrai guadagnare, la maestà e la grandezza della madre lingua è la più grande ricchezza che possediamo. I più ispirati pensieri che abbiano mai attraversato la mente degli uomini, sono espressi nei suoi straordinari, immaginifici e musicali miscugli di suoni. Ed è questo il premio che ti accinge a conquistare, Lullaby. E con la tenacia, ci riuscirai-lei lo guarda sbalordita. Lui sospira più profondamente. Si alza e torna a sedersi sulla scrivania. Si mette le mani sulla faccia-prova un’altra volta-lei guarda il pavimento.
Lullaby:.....…la……rana……in…..spagna…gracida……in….campagna-
Toru: che cosa hai detto?-si toglie le mani dalla faccia.
Lullaby lo guarda con occhi spalancati.
Lullaby: La…rana….in….spagna….gracida…in campagna-Fujo si alza dalla poltrona col giornale sulla faccia.
Toru: ancora!-
Lullaby: la rana in spagna gracida in campagna!-
Toru: accidenti! Ce l’ha fatta! Questa volta ci è riuscita!!-
(Scrivete su You tube “la rana in spagna gracida in campagna”)
Lullaby: LA RANA IN SPAGNA GRACIDA IN CAMPAGNA-
Toru: E’ portentoso! E’ portentoso!-si avvicina-MA QUESTA RANA DOVE E’ CHE STA’?!-
Lullaby : IN CAMPAGNA! IN CAMPAGNA!-
Toru: DOV’E’ QUESTA CAMPAGNA?-
Lullaby: IN SPAGNA! IN SPAGNA-
Toru, Lullaby e Fujo: LA RANA IN SPAGNA GRACIDA IN CAMPAGNA-
Toru: brava!-
Toru, Lullaby e Fujo: LA RANA IN SPAGNA GRACIDA IN CAMPAGNA!-
Fujo e Toru si stringono la mano.
Toru: CHI CAMPA SOPRA QUELLA PANCA!?-
Lullaby: ANCHE LA CAPRA CAMPA-lui suona lo xilofono e lei continua-CHE CARO RAGAZZO E’ IL MIO AMICO!-
Toru: LA NOSTRA RANA, DOV’E’ CHE STA’?!-
Lullaby: IN CAMPAGNA! IN CAMPAGNA!-
Toru: E DOV’E’ QUESTA CAMPAGNA?-
Lullaby: IN SPAGNA! IN SPAGNA!-
Toru, Lullaby e Fujo: LA RANA IN SPAGNA GRACIDA IN CAMPAGNA-
Toru: ahaha!-
Toru, Lullaby e Fujo: LA RANA IN SPAGNA, DOVE CANTA UN RE!!-
Fujo bacia la mano di Lullaby. Toru prende il suo fazzoletto rosso e Fujo fa finta di investirlo come un toro. Lullaby si mette a ballare una specie di valzer con Toru, mentre Fujo batte le mani e muove i piedi. Lullaby sale su una sedia e batte le mani. Ballano, ballano, girano, girano, fin quando tutti e tre crollano sul divano. Lullaby sospira, e sorride.
(fine canzone)
Intanto, tutte le domestiche e domestici, si erano svegliati e guardavano la porta chiusa del soggiorno, dalle scale.
Toru: mi congratulo con me stesso, Fujo! Quanto prima, la metteremo alla prova!-
Sinfony entra in vestaglia da notte.
Sinfony: vi sentite bene, professor Higgins?-
Toru: a meraviglia signora Pearce, voi come state?-
Sinfony: molto bene grazie-
Toru: ah! Brava! Allora-si rivolge all’amico-la collauderemo in pubblico e vedremo come se la cava eh?-
Sinfony: Professore! Sono stata svegliata da un tremendo baccano, che cosa può essere stato?-
Toru: baccano? Tu hai sentito niente, Fujo?-
Fujo: no-
Toru: se la cosa si ripete, consultate un dottore-poi gli viene un idea-ho deciso! La porteremo alle corse!-
Fujo: alle corse?-
Toru: mia madre ha un box riservato-
Fujo: sarà meglio avvertirla prima-
Toru: ah! Si, si! Certamente! Ehm…-guarda Lullaby, che a sua volta lo guardava, sbattendo le ciglia e con un sorriso incantato, lui si volta-cioè no. Preferisco farle una sorpresa! Ma intanto andiamo a letto! Domani come prima cosa, usciremo per comprarle i vestiti. Tu continua a esercitarti Lullaby-lei chiude gli occhi e sospira, sempre sorridendo.
Fujo: ehehe!-
Sinfony: ma professore! E’ quasi mattina!-
Toru: quale momento migliore per lavorare che la mattina?.-si alza e si allontana dalla stanza con l’amico –dove si compra un bel vestito?-chiede.
Fujo: in sartoria è ovvio-
Toru: come fai a saperlo?-
Fujo: normale. Buono senso-salgono le scale.
Toru: non dobbiamo prendere un capo troppo vistoso, perché io detesto quelle tua litte con fronzoli di qua e fronzoli di la! Sceglieremo un abito che sia semplice, modesto ed elegante. Niente di eccezionale! Magari con un volano-indica la vestaglia dell’amico, per indicare dove mettere le cose -si è quello che ci vuole-Fujo si guarda la vestaglia.
Fujo:eheh!-salgono le scale e spariscono dietro l’ultima porta.
Sinfony: mm! Avete lavorato tutti un po’ troppo! E lo sforzo comincia a farsi sentire. Lullaby, non date retta al professore. Mettete da parte i libri e andate a dormire-
(scrivete “avrei danzato ancor” canzone stupenda)
Lullaby: NO, NO! A LETTO NON ANDRO’ PERCHE’ LO SO CHE POI NON DORMIRO’! E SE UN SOGNO ARRIVERA’, SOLO AD OCCHI APERTI NASCERA’- sale le scale con Sinfony-AVREI DANZATO ANCOR, FRA LE SUE BRACCIA, ANCOR, LEGGERA, COME UN FIOR! VORREI VOLAR, LASSU’, IN MEZZO A CIELI, BLU! E NON TORNAR, PIU’ GIU’! IO NON LO SO, CHE COSA PUO’, TURBARMI! MA SENTO CHE, LO AMO GIA’! AVREI DANZATO ANCOR, FRA LE SUE BRACCIA ANCOR, TUTTA LA NOTTE AMOR! CON TE-Sinfony la porta in camera sua.
Sinfony e le domestiche: SE VUOI ANDARE, A RIPOSARE, POTRAI SOGNARE ANCOR!-le domestiche mettono alla ragazza, la vestaglia da notte.
Lullaby: DA QUESTA SERA, SO, DI NON LASCIARLO MAI! E’ TUTTO CIO’ CHE HO! DESIDERAVO CHE, DANZASSE ANCOR CON ME, ED ORA, SO IL PERCHE’, IO NON LO SO, SE MI STARA’, PENSANDO, IO LO AMO GIA’, E NON LO SA!-si bagna il collo con una pezza bagnata e poi si mette un libro in testa-DIVENTERO’ COSI’, UNA RAGAZZA, CHIC, LA NOTTE MI FARA’ SOGNAR!-si mette nel letto e Sinfony gli rimbocca le coperte.
Sinfony: SE VUOI ANDARE, A RIPOSARE, POTRAI SOGNARE, ANCOR!-chiude la luce e la porta. Lasciando la ragazza da sola.
Lullaby: E’ BELLO NAVIGAR, FRA IL SOGNO E LA REALTA’, LEGGERA COME UN FIOR! E UN SOGNO CHE NON SO, SE E’ DA SOGNARE O NO, SE POI MI SVEGLIERO’- si mette seduta sul letto-IO NON LO SO, CHE COSA PUO’, TURBARMI, MA SENTO CHE, LO AMO GIA’. AVREI DANZATO ANCOR, FRA LE SUE BRACCIA AMOR-abbraccia il cuscino-AVREI VOLUTO ANCOR. SOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAR-si butta sotto le coperte e si addormenta.
(fine canzone)
L’avrebbero portata alle corse di Ascot, un luogo dove c’erano un sacco di nobili signori e signore, che con vestiti molto vistosi, cantavano per fare onore al loro paese, (Ascot)
(Scrivete, “quelli di Ascot” su YouTube)
Coro: DELLA MODA QUESTA E’ LA KERMESSE, PERCHE’ TUTTA QUANTA LA NOBLESSE, VIENI QUI NON SOLO PER IL DERBY, MA PER I SUPERBI HABILLE’S. CHI VUOL ESSERE ECLATANTE COL POTERNE QUI, VESTIRA’ COSI’, E’ IMPORTANTE, PIU’ CHE INTERESSANTE, VIVO ED ECCITANTE STARE QUI.
DAGLI ,SPALTI, GRIDA, SALTI, FACCE, TESE, PAGA L’ENTUSIASMO INGLESE.
I CAVALLI LA’, PARTONO DI GIA’, QUESTA E’ L’EMOZIONE DELLA VERA NOBILTA’, CHI NON LO SA?-Passano i cavalli a gran velocità, sulla pista e loro gli guardano con i binocoli.
Coro: NON C’E’ NIENTE A QUESTO MONDO DA PARAGONAR, PER L’ESTREMO CHIC, ALLE CORSE DEI CAVALLI AD ASCOT, ED E’ BEN PER QUESTO CHE SIAM QUI.- camminano delicatamente e nobilmente. Aprono e chiudono ombrelli enormi.
(Fine canzone)
Bevono il tè e l’aperitivo servito dai camerieri e due signore si ritrovano il cappello uguale. Sgranano gli occhi e girano lo sguardo. Ci sono uomini che baciano mani a giovani donne.
Una donna, vestita elegantemente, camminava all’indietro, per salutare un amico, e il suo cappello sbatte a qualcosa, si gira e vede Toru. Lui fa l’inchino in segno di perdono e cammina in mezzo alla gente. Si avvicina a una donna, con un lungo vestito azzurro, più cappello celeste e un paio di occhiali, che parlava con degli amici. Lui le scuote la spalla.
Toru: mamma?-la donna si gira.
Melody: Toru, che sgradevole sorpresa-
Toru: ciao mamma- le da un bacio sulla guancia-ti trovo bellissima-
Melody: mi avevi promesso di non venire mai alle corse! Torna subito a casa-
Toru: non posso mamma, ho preso un impegno-
Melody: oh! No Toru, per carità! Non facciamo scherzi! I miei amici appena ti conoscono non si fanno più vivi. E non sei neanche vestito decentemente-
Toru: la camicia è di lino. Senti mamma, io ho un incarico per te di gran fiducia-la porta lontano dagli amici-ho prelevato una ragazza-
Melody: oh!-sussulta-Toru!-
Toru: oh no! Non è un’avventura, fa la fioraia. La sto preparando per il ballo all’ambasciata, ma vorrei che la collaudassi tu prima-
Melody: dove la vuoi portare?-
Toru: al solito ballo dell’ambasciata-
Melody: sei diventato matto?-
Toru: apposta l’ho invitata qui oggi pomeriggio, nella tua tribuna-
Melody: oh!-si arrabbia-una volgare fioraia!-
Toru: oh, saprà disimpegnarsi, le ho già fatto scuola di dizione, l’ho istruita sul modo di comportarsi, deve parlare di due soli argomenti. Il tempo e la salute della gente: “bella giornata! “Come state?” e senza invadere altri campi. Col tuo aiuto, vedrai che non succederà niente-
Melody: a parlare di salute in un campo di corse?-
Toru: beh, di qualche cosa dovrà parlare-
Melody: dove l’hai lasciata adesso?-
Toru: le stanno sistemando il vestito nuovo perché le faceva qualche difetto, ma ho lasciato Fujo ad aspettarla- sua madre si volta e sorride. Corre verso dei signori e delle signore.
Melody: buongiorno signora Eynsford-Hill!-
Signora Eynsford-Hill: buongiorno signora Higgins!-
Melody: prego- la invita a sedersi.
Signora Eynsford-Hill:grazie-
Melody: e c’è anche mio figlio Toru-
Signora Eynsford-Hill: molto piacere-
Toru:…non ci siamo già conosciuti?-
Signora Eynsford-Hill:non ricordo-
Toru: ah! Non importa sedete- si erano visti, quella notte, sotto il porticante.
Melody: Lady Boxington -saluta altre persone, stringendo la mano alle donne e facendosela baciare dai maschi.
Toru: ma quando diavolo arrivano!?-
Melody: Lord Boxington!- Toru si volta ed emette un urlo di esclamazione, per indicare alla mamma, chi stava arrivando.
Lullaby, accompagnata da Fujo, era vestita con un lungo vestito bianco e vistoso pieno di fiocchi neri, un ombrello chiuso, che usava per camminare tipo bastone, e un enorme cappello ricoperto di fiori, sulla testa. Respirava a fatica, era molto emozionata e spaventata. Fujo, la tranquillizzò mettendo una mano sulla sua. Lei sorride e si calmò. Raggiungono la tribuna della mamma di Toru.
Melody: colonnello Fujo, siete giusto in tempo per il tè-
Fujo:grazie signora Higgins. Posso presentarle, Miss Doolittle?-
Melody: mia cara miss Doolittle-
Lullaby:cheeee gentile, siete stata ad invitarmi-sorrideva.
Melody:figuratevi.-gli accomoda a sedersi, poi presenta i suoi amici-Lady Boxington-
Lady Boxington:molto lieta-
Lullaby:moolto lieeta- Lady Boxington la guarda alzando un sopracciglia.
Melody:…Lord Boxington -
Lord Boxington:lieto!-
Lullaby:taanto piacere-
Melody: la signora Eynsford-Hill, Miss Doolittle-
Signora Eynsford-Hill:lieta-
Lullaby:liieeta-
Melody: Akatsuki, il figlio della signora Eynsford-Hill-
Lullaby:moolto piacere-
Akatsuki:il piacere è tutto mio-si toglie il cappello e la guarda sorridente e incantato.
Toru:miss Doolittle-
Lullaby:buonasera professor, Hiiggins-si siedono. Melody versa il tè.
Akatsuki:la prima corsa è stata entusiasmante Miss Doolittle ed è un peccato che l’abbiate perduta-sposta la sedia e si siede accanto a lei.
Melody:verrà a piovere secondo voi?-
Lullaby:è in atto una depressione atmosferica sulla Spagna- Toru felice che non abbia allungato le parole, si mette a fare una specie di tip tap. L’unica ad accorgersene è la signora Eynsford-Hill, che lo guarda interrogativamente. Lui si ferma.
Signora Eynsford-Hill:mm?-
Lullaby:ma non ci sono sensibili variazioni nella situazione baronesca-
Akatsuki:ahahaha! Veramente divertente-
Lullaby:che ci trovate da ridere giovanotto? Il bollettino così diceva-
Akatsuki:magnifico-
Lady Boxington:che ci si debba aspettare il freddo?-
Signora Eynsford-Hill:oh! Auguriamoci di non aver abbassamenti di temperatura fuori stagione. Portano sempre l’influenza, e tutti in famiglia ne abbiamo facilmente i soggetti-
Lullaby: mia zia morì di influenza a quanto dicono. Ma io credo che le abbiano fatto la pelle alla vecchia-
Signora Eynsford-Hill:che le abbiano fatto la pelle?- Toru e Fujo, si girano imbarazzati.
Lullaby: si. Che dio l’abbia in gloria, perché avrebbe dovuto morire di influenza? Se era scampata alla difterite non più di un anno prima? Era viola come una melanzana. Tutti credevano che fosse defunta, ma mio padre continuava a scaricarle gine nella strozza-
Toru:ooh!-le veniva da vomitare. Si mette la tazza con il piatto sul cappello e riesce a tenerla in equilibrio anche se si muove.
Lullaby:e lei si riebbe così tutt’a un tratto che prese anche il cucchiaio a morsi-
Signora Eynsford-Hill:dio mio!-
Lullaby:quindi come poteva una donna con tutta quell’energia, decedere di influenza? E che fine ha fatto il suo cappello nuovo di zeccha che doveva venire a me?-
Fujo: qui finisce male-bisbiglia.
Lullaby:qualche marrano l’ha beccato!-Toru si mette le mani sulla faccia- E quindi io a ragione dico: chi ha preso il cappello, l’ha fatta fuori-si ferma e beve il tè, lasciando la tazza vuota.
Lord Boxington: “fatta fuori?” Fatta fuori avete detto?-
Lady Boxington. Eheh! Ma che cosa vuol dire?-
Toru:è il tipico linguaggio moderno, far fuori una persona, significa ammazzarla.
Signora Eynsford-Hill:ma voi non avrete pensato che vostra zia sia stata uccisa?!-si rivolge alla ragazza.
Lullaby: e perché no? La gente che frequentava l’avrebbe uccisa per una sola spilla in mancanza d’altro-
Signora Eynsford-Hill: ma vostro padre, si è messo in un bel rischio, a farle ingoiare tutto quell’alcol! Avrebbe potuto ucciderla!-Toru guarda l’amico sorridente. Fujo, si era messo il cappello sulla faccia e scuoteva la testa.
Lullaby: no cara! Il gin era latte di madre per lei. Per giunta papà ne beveva tanto anche lui che ne conosceva tutti i vantaggi!-ride.
Lord Boxington:era un bevitore accanito!-
Lullaby:accanito!? Diciamo pure che era un lavandino-
Akatsuki:ahahaha!-
Lullaby:ei!? Perché vi fate quella risata?-
Akatsuki:per il nuovo linguaggio. Lo avete appreso alla perfezione-
Lullaby:allora se ho detto tutto a puntino, cosa avete da sghignazzare tanto? Ho detto forze qualcosa di non lecito?-
Toru:ohhh!-
Melody:niente affatto mia cara-
Lullaby:oh! Santa misericordia! Quello che io dico sempre….-prima di ricominciare a parlare, Toru, sempre col cappello sulla faccia, scuote le spalle di Fujo, per fargli una specie di segnale. Lui comprende.
Fujo:oh! Non credo che ci sarà tempo per giocare nella prossima corsa ma proviamoci!-tutti si alzano e si dirigono, a vedere i cavalli che stavano per cominciare a correre.
Melody: è già tardi
Akatsuki:io ho puntato sul numero 7. Se permettete vi cedo la giocata, troverete più interesse nella corsa-porge a Lullaby il foglietto.
Lullaby:siete veramente gentile-
Akatsuki:si chiama Dover- parlava del cavallo.
Fujo:andiamo!-
Coro:I CAVALLI LA’, PARTONO DI GIA’, QUESTA E’ L’EMOZIONE DELLA VERA NOBILTA’! CHI NON LO SA!?-cantano l’ultimo pezzo della canzone. Poi, alcuni prendono un binocolo e vedono i cavalli arrivare. Altri usano gli occhiali.
Lullaby:cammina, cammina Dover-si sentiva solo lei parlare-cammina! Cammina Dover! Cammina-alcuni la guardano ma la ignorano. Ma non la ignorarono più quando i cavalli passarono e lei urlò fortissimissimo: -CAMMINA DOOVEER! MA CHE TI PESA IL CULO?-
Toru si coprì la bocca con le mani, Fujo, si mise le mani sugli occhi, Melody respirava piano, e le persone guardavano Lullaby con disgusto. Una donna, svenne. Toru ridette piano, piano a bocca chiusa e Fujo si mise il cappello sulla faccia.
Quando tutti se ne andarono, nelle carrozze e nelle macchine, Melody, che ancora aspettava la sua, si mise a parlare da sola con il figlio.
Melody:ma non scherzare Toru!! Non puoi accompagnarla al ballo dell’ambasciata!-
Toru:non la trovi preparata?-
Melody:quella ragazza è preparata ma per una bettola del porto!!-
Toru:la dizione richiede ancora qualche rifinitura, ma…-
Melody:uff! Senti Toru, se tu non vedi l’assurdità di questo tuo progetto, bisogna proprio dire che sei cotto di lei! Meglio rinunciare subito o non sottoporti a lei, aiuti e fatiche!-
Toru:ma se è l’inizitiva più affascinante che abbia mai intrapreso! Fujo e io ci lavoriamo da mattina a sera! E’ diventato lo scopo della vita:ascoltare Lullaby, parlare con Lullaby, insegnare Lullaby, vestire Lullaby!-
Melody:cosa? Sembrate due poppanti che giocano con una bambola viva!-si gira-oh, ecco la macchina!-si avvicina, apre lo sportello, bacia il figlio sulla guancia-addio Toru-il macchinista parte e la macchina si allontana.
Quella sera, Lullaby non disse una parola, era molto triste. Fujo gli mette una mano sulla spalla e si siede a tavola, apparecchiata per tre, aspettando l’arrivo di Toru.
Intanto, però, fuori sulla strada, arrivava a piedi, Akatsuki, con un mazzo di fiori in mano. Era super felice.
Arriva un taxi che posteggia davanti alla porta della casa, ne esce Toru.
Akatsuki:scusate signore….-ma il professore lo ignora, paga il taxista e poi, apre la porta di casa sua, per poi scomparirci. Viene accolto da un domstico.
Domestico:buonasera professore-
Toru:ah! Ho una fame da lupo, è pronto il pranzo?-
Domestico:immediatamente-lui, lo oltrepassa.
Sinfony:buonasera professore-stava portando un bicchiere d’acqua alla ragazza, ma Toru, lo prende e se lo beve lui, non per dispetto, ma perché aveva sete. Poi si siede a tavola con Lullaby e Fujo e si mettono a mangiare.
Fuori Akatsuki, respirava profondamente e sorrideva. Si fece coraggio e bussò alla porta.
(scrivete su You Tube: on the street where you live (italian))
Akatsuki:UNA SPLENDIDA RAGAZZA, COME LEI, NON L’AVEVO VISTA MAI. E’ INCANTEVOLE LA SUA SEMPLICITA’ E MI PIACE CIO’ CHE DICE E CIO’ CHE FA. COSA IMPORTA SE IL SUO SANGUE NON E’ BLU. E SE HA URLATO A QUEL CAVALLO, “MA CHE TI PESA IL…..-
Sinfony apre la porta.
Sinfony:desiderate?
Akatsuki:oh! Buonasera, c’è la signorina Doolitlle?-
Sinfony:volete dirmi il vostro nome?-
Akatsuki:Akatsuki Eynsford-Hill. Oh, nel caso che non si ricordasse il mio nome, ditele che sono il goivane che sghignazzava oggi-
Sinfony:senz’altro -
Akatsuki:e datele questi fiori-
Sinfony:sissignore, non volete accomodarvi in casa? I signori sono a cena ma potete attendere in salotto-
Akatsuki:no grazie, preferisco aspettare qui in strada-
Sinfony:sissignore-prende i fiori e chiude la porta. Lui, scende le scale e canta nella buia strada deserta.
Akatsuki:IO CAMMINO GIA’, FRA LE NUVOLE, SULLA STRADA DOVE SO CHE VIVE UN ANGELO. E IL MIO ANGELO, INCANTEVOLE, ORA SO CHE SEI TU, SOLO TU. SEMBRO IN ESTASI, ASPETTANDOTI. NON MI IMPORTA SE LA GENTE STA’ A GUARDANDOMI. NON MI IMPORTA SE, HA CAPITO CHE, AMO TE, AMO TE, SOLO TE. SAPRO’ TENERTI VICINO. TI DARO’ L’AMORE CHE VUOI. PER NOI, C’E’ UN SOLO DESTINO, IO NON VIVREI MAI PIU’ SE NON CI FOSSI TU. SEI FANTASTICA, AMOREVOLE. NON C’E’ AL MONDO UNA RAGAZZA PIU’ ADORABILE. LA MIA VITA ORMAI E’ IMPOSSIBILE, SENZA TE, SENZA TE, QUI CON ME-
Sinfony apre la porta e non vedendolo lo chiama.
Sinfony:ehm…signore?-lui la raggiunge-sono molto spiacente signore, Miss Doolittle ha detto che non desidera vedere nessuno. Né ora, né mai-
Akatsuki:ma perché? Non mi pare di averla offesa-
Sinfony:questo mi ha detto signore. Devo riferire qualche altra cosa?-
Akatsuki:si.Ditele che l’aspetterò qui-
Sinfony:ma potrebbero passare dei giorni! Forze delle settimane!-
Akatsuki:ma non vedete signora, quanto sono felice?-Sinfony rientra in casa.
Akatsuki:IO CAMMINO GIA’, FRA LE NUVOLE, SULLA STRADA DOVE SO CHE VIVE UN ANGELO. E IL MIO ANGELO ADORABILE, ORA SO CHE SEI TU. SOLO TUUUU!-Si mettte a un lampione sognante. Guardando la casa.
Fine canzone.
Intanto, Lullaby non aveva toccato cibo. Era sempre con lo sguardo basso.
Fujo: senti, Toru, è inumano continuare. Ti rendi conto che cosa deve imparare questa poverina in sei settimane? Parlare, camminare, rivolgersi a duchi, lord, prelati, ambasciatori, è assolutamente impossibile! Senti per quanto mi riguarda, desidero rinunciare alla scommessa. Se tu sei ostinato, io lo sono altrettanto-si alza da tavola-l’esperimento è finito e niente se non un ordine del re, potrebbe farmi recedere. E adesso scusatemi-esce dalla porta, ma poi si riaffaccia con la testa-mi sono spiegato, Toru? E’ tutto finito!-
Quella sera, i due erano alla fine delle scale con dei mantelli sopra degli smoking.
Fujo: Toru…Toru, se succede uno scandalo questa sera all’ambasciata, se Miss Doolittle verrà a trovarsi in difficoltà, sarà solo per colpa tua!-
Toru: Lullaby, riuscirà in tutto!-
Fujo:suppongo che si tradisca come fece alle corse, che dica una parola sconveniente-
Toru: non ci saranno cavalli, all’ambasciata, Fujo, quindi non c’è d’aver paura-
Fujo: già! Ma il sedere l’abbiamo tutti! E se succede qualcosa non saprò dove nascondermi-
Toru:potresti tornare al tuo reggimento!-
Fujo:questo non è il momento di fare dello spirito. Hai tormentato quella ragazza, oltre i limiti dell’umana sopportazione. E smettila di passeggiare su e giù! Non riesci a stare fermo!?!?-
Toru:bevi un po’ di porto, ti calmerà i nervi!-
Fujo:NON SONO NERVOSO!.... Dov’è?-
Toru:sul piano!-indica il piano di sopra. Arriva un maggiordomo.
Maggiordomo:la macchina è pronta!-
Toru:Avvertite Miss Doolittle-
Maggiordomo:Sissignore-sale le scale.
Fujo, prende un po’ di porto (un vino antco) e se lo versa in un bicchiere.
Fujo:adesso viene il bello! Scommetto che quel dannato vestito non le va! Io li conosco questi sarti francesi, in un grande magazzino, tutto sarebbe stato molto più semplice. Un goccio di porto?-
Toru:no, grazie-
Fujo:sei sicuro che questa ragazza, abbia assimilato, tutto ciò che le hai preordinato?-beve un goccio del vino.
Toru; Bhe, questo lo vedremo-
Fujo:e se così non fosse?-
Toru:avrò perso la scommessa!-fa la faccia tranquilla.
Fujo:Toru! Non sopporto questa tua sicurezza, in un momento come questo, con la posta, che c’è in ballo, è inaudito che tu non senti il bisogno di un bicchiere di porto-si finisce il vino, svuotando il bicchiere.-e per quanto riguarda la ragazza, tu agisci come se non te ne importasse niente-
Toru:ah, smettila Fujo, certo che mi importa! Perché avrei lavorato tanto? Cosa credi che interessi di più oltre che prendere un essere umano e trasformarlo in tutt’altro essere umano, insegnandogli praticamente una nuova lingua? Significa colmare la profonda laguna che separa: classe da classe e anima da anima. O altroché se mi interessa-i due alzano lo sguardo sul pianerottolo
Fujo:oh!-
E vedono scendere le scale una meravigliosa creatura. Con i capelli legati all’insì, tutti ornati di fermargli e una coroncina in mezzo. Un magnifico vestito bianco che arrivava ai piedi, su questi, due scarpe con tacco, bianche, una collana di perle, due orecchini a pendolo ornati di diamanti e due guanti lunghi che tengono un ventaglio nelle mani. Scende le scale sorridendo.
Fujo:Miss, Doolittle, siete semplicemente meravigliosa-
Lullaby:grazie colonnello Fujo-.arrivano due domestiche che le mettono sulle spalle uno scialle lungo, tutto rosso.
Fujo:non ti sembra Toru?-quest’ultimo si avvicina e la studia, girandole intorno.
Toru:non è male. Non è male affatto-mentre andava a prendersi il mantello, che aveva dimenticato nell’altra stanza, di nascosto, prese un bicchiere di porto e lo ingoiò in un sorso. Stava sudando. Incantato dalla sua bellezza.-prende il cappello a cilindro di Fujo e ritornò all’ingresso. Fece per uscire, ma quando si voltò, vide che Lullaby era ancora ferma con lo sguardo basso, stava aspettando qualcosa. Lui capì. Le si avvicinò e le porse il suo braccio. Lei, lo prende e insieme si avviano verso l’uscita con Fujo. Che si mette il cappello a cilindro in testa.
INTERMISSION
Volete sapere come finisce? Allora dovete aspettare.
 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (1 voto, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
reinlamigliore 05/11/12 15:29
beeeellaaaaaaaaaaaaa,ti do 1 consiglio,nn fare la ff ttt attaccata,dp 1 pò è pesante,falla a pezzi,xò 6 stata stra-brava^^comm le mie ff qnd puoi^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

lulu2000 09/09/12 15:30
non è merito mio.
Insomma, io l'ho ricopiato mettendo i nomi di ojamajo, ma il resto...è merito del fikm
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

vimi - Voto: 06/09/12 15:56
beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeelllllllllllloooooooooooooooooo bravissima Lulu ^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: