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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto Shippuden
Titolo Fanfic: RICOMINCIAMO DA NARU-SASUKE
Genere: Sentimentale, Introspettivo, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, What if? (E se...)
Autore: telesette galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/08/2012 14:21:44

Sasuke strinse appena le dita coperte di sangue del compagno e, sorridendogli a sua volta, si chinò su di lui per abbracciarlo.
 
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RICOMINCIAMO DA NARU-SASUKE
- Capitolo 1° -

"Io vivo nell'illusione costante, l'illusione che tutto sia uguale a sempre, e quando la realtà mi ferisce l'unica cosa che provo è solo rabbia. Vedo il riflesso di ciò che sono, l'immagine di ciò che vorrei essere, ma la verità è quello che non sarò mai"...

( Dean M.B. Wolferson )



- Sasuke, ti prego...
- E' tardi, Naruto, è troppo tardi adesso!
- No tu devi ascoltarmi, dannazione - gridò Naruto con veemenza, stringendo i pugni davanti a sé. - Tu non puoi volere questo, la distruzione di tutto e di tutti... Konoha è la nostra casa, mia e tua, non puoi distruggerla!

Sasuke rimase impassibile, come se le parole di Naruto non lo sfiorassero nemmeno, l'elsa della katana stretta nelle dita e lo Sharingan puntato negli occhi azzurri del suo biondo compagno di un tempo.

- Ti sbagli, Naruto - rispose l'Uchiha in tono gelido. - Io non ho una casa, non l'ho mai avuta, e ti inganni se insisti nel sostenere il contrario!
- Ma come puoi dirlo ?!?
- Fatti da parte, non ho tempo da perdere con le tue sciocchezze!

Così dicendo, Sasuke fece confluire buona parte del suo chakra elettrico nella lama e subito l'arma fu avvolta da una nuvola di scintille color azzurro. Naruto scosse il capo, parandosi ostinatamente davanti a Sasuke, e cercò ancora una volta di farlo ragionare.

- Sasuke - disse. - Perché tutto questo?
- E' inutile, non potresti mai capire: tu e io siamo troppo diversi, anche se non lo vuoi accettare, e non capirai mai le mie ragioni... E ora togliti di mezzo, oppure ucciderò anche te!

Naruto si fece improvvisamente molto più serio e, senza staccare lo sguardo da Sasuke, giunse le mani per richiamare a sé una tecnica. L'attimo successivo dunque, Sasuke si ritrovò bloccato saldamente per le spalle da una delle copie di Naruto. Logicamente non batté ciglio, anche se il clone lo stava stringendo con tutte le forze, e si limitò a domandare a Naruto che cosa sperava di ottenere.

- Hai intenzione di combattere, Naruto?
- Sì, se è l'unico modo per farti rinsavire!
- Capisco - rispose l'altro tranquillo. - Allora ti consiglio di farlo seriamente!

Ciò detto, Sasuke cambiò svelto l'impugnatura dell'arma e la conficcò rapido nel petto del clone. La copia di Naruto svanì in una nuvola di fumo e, prima che l'Uchiha sollevasse di nuovo lo sguardo, venti o trenta altre copie si lanciarono contro di lui all'attacco.
Lo Sharingan brillò intensamente, mentre il giovane nukenin faceva esplodere i nemici uno ad uno, e intanto Naruto aveva già richiamato a sé il rosso chakra della Volpe a Nove Code.
L'impatto tra i due ragazzi fu devastante.
Non appena Naruto afferrò la lama della katana con entrambe le mani, l'energia che si sprigionò scavò un grosso solco circolare attorno ai piedi dei contendenti. Sasuke rafforzò la pressione sull'impugnatura, costringendo Naruto ad arretrare di qualche centimetro, ma il genin non aveva alcuna intenzione di cedere.
Gli occhi di Naruto avevano già le pupille verticali e contornate di rosso ( segno che il Kyubi si stava risvegliando ), ma la sua coscienza aveva ancora la meglio. Sasuke d'altro canto era troppo determinato ad andare fino in fondo, per potersi fermare adesso, e non aveva alcuna intenzione di cedere a sentimentalismi che credeva di avere rigettato da tempo.

- Naruto, te lo ripeto per l'ultima volta - sussurrò minaccioso, i neri tomoe che gli giravano vorticosamente. - Non ho alcun bisogno di ucciderti, ma lo farò se mi costringi, perciò fatti da parte... Ora!
- Tu sei pazzo, Sasuke - rispose Naruto, il volto contratto in una smorfia feroce. - Ma io ti fermerò, a costo di romperti tutte quante le ossa!
- D'accordo allora, lo hai voluto tu!

La carica elettrica esplose all'improvviso, costringendo Naruto ad allontanarsi con un balzo all'indietro, subito però i due sfidanti si diedero una forte spinta sul terreno per lanciarsi nuovamente all'attacco. I colpi che erano capaci di scambiarsi sulla corta distanza erano talmente veloci da risultare invisibili ad occhio nudo, e le scie che lasciavano nell'aria erano nere saette che si scontravano duramente una contro l'altra.
Ancora una volta sembrò ripetersi la situazione di alcuni anni addietro: uno di fronte all'altro, spinti da sentimenti contrastanti e dalla grande voglia di combattere, e i mostri dentro di loro non facevano che fornire energia ai loro colpi...
Con l'ultimo scontro, Sasuke e Naruto si ritrovarono scagliati via di cinque o sei metri. La spada scivolò via dalle mani di Sasuke, costringendolo a convogliare il chakra nella mano libera, e Naruto a sua volta prese a modellare la sfera di chakra nel palmo.

- Mille Falchi !!!
- Ra-sen-gan !!!

Un'esplosione di luce accecante.
Nel momento in cui i due rivali si scagliarono l'uno contro l'altro, ognuno con la rispettiva tecnica, l'aria diventò come di fuoco. I vestiti e la pelle presero a bruciare, sotto la quantità spaventosa di chakra che avevano liberato, e pur salvandosi per un soffio lo scontro violento non risparmiò loro un sacco di ustioni gravissime.
Entrambi si fermarono.
Ansimanti e bisognosi di riprendere fiato, si guardarono intensamente negli occhi.
Perché erano arrivati a questo?
Perché dovevano combattere rischiando di uccidersi, dimenticando tutto quello che c'era stato indiscutibilmente tra loro?
Erano amici, più che amici, eppure ora erano spinti da motivazioni diverse.
Sasuke voleva la sua vendetta.
Naruto invece voleva il suo amico di un tempo.
Nessuno dei due avrebbe mai desistito dal suo proposito, anche a costo di morire, ed entrambi sarebbero andati fino in fondo...

- Hai... Hai ancora intenzione di combattere, Naruto?
- Eh eh... Dovresti già saperlo, Sasuke!

Naruto ebbe appena il tempo di pronunciare il suo nome che, sentendosi mancare l'appoggio sulle gambe, crollò improvvisamente in ginocchio. Il sangue cominciò a riempirgli la bocca e, stringendo i denti con rabbia, rifiutò di lasciarsi andare e prese a dirigersi carponi verso Sasuke.

- Io non ti... lascerò fare... quello che vuoi... Sasuke!

Sasuke parve colpito dalla luce che brillava nel suo sguardo.
Nonostante non avesse neppure la forza di reggersi in piedi, Naruto era ancora disposto a combattere e morire. Davvero era intenzionato a sacrificare la propria vita, per quel villaggio di ipocriti che era Konoha, e cosa peggiore sembrava non rendersi conto di quanto la sua morte fosse inutile.
Sasuke avrebbe potuto ucciderlo con un semplice gesto, se avesse voluto, invece rimase immobile ad osservarlo mentre si trascinava faticosamente verso di lui. Naruto incespicò e tossì forte, chiaramente sfinito, ciononostante arrivò a un metro da lui e lo guardò con un misto di dolore e tristezza.

- Sasuke - mormorò.
- Naruto - mormorò l'altro a sua volta.

Per un attimo il genin sembrò quasi sorridere, anche se non era possibile dirlo con certezza, e l'istante dopo volse gli occhi al cielo e si lasciò cadere in avanti.
Fu in quella che un paio di forti braccia lo afferrarono prontamente.
Con la veste bianca ormai ridotta a brandelli, Sasuke strinse forte Naruto per le spalle e gli sussurrò qualcosa nel tentativo di fargli riprendere conoscenza.

- Sa... Sasu... ke - riuscì a dire Naruto con un filo di voce.
- Ssst - rispose l'altro. - Non parlare!

Sasuke si stupì enormemente.
Credeva di aver completamente rimosso ogni genere di sentimenti che lo legavano a Konoha, eppure Naruto aveva lasciato qualcosa dentro al suo cuore; qualcosa di tangibile e indiscutibile, un sentimento che solo un animo puro come il suo era capace di donare... il suo affetto!
Ora Sasuke poteva comprendere.
Finalmente comprendeva perché non era stato capace di ucciderlo.
Naruto non era come gli altri, era diverso: il suo cuore conosceva il dolore e la sofferenza, l'odio e il disprezzo altrui, il dramma dell'essere soli; guardando nei suoi occhi languidi, Sasuke poteva scorgervi quasi il riflesso di ciò che avrebbe potuto essere e non era; Naruto voleva essere una famiglia per lui, la famiglia che non aveva mai avuto, e non certo quella che Sasuke aveva tragicamente perso...
Il massacro dei suoi genitori davanti agli occhi, per mano di suo fratello Itachi, era un dolore che nessuno poteva immaginare senza averlo provato sulla propria pelle. Naruto si illudeva, se pensava di poter comprendere l'amico fino in fondo, e tuttavia era l'unico ad avergli sempre dimostrato il proprio amore senza pretendere nulla in cambio.
Guardandosi indietro, con tutti i fantasmi e i ricordi del passato, Sasuke non poté fare a meno di chiedersi se ciò fosse giusto.
Naruto gli aveva offerto un motivo per credere di nuovo negli altri, per apprezzare la vita, e per riscoprire la gioia di amare ed essere amati. Sasuke invece, accecato dal suo odio profondo, non aveva voluto accettare ciò che l'altro gli aveva sempre offerto.
Se le cose fossero andate diversamente, se le scelte del giovane Uchiha fossero state diverse, forse sarebbe stato ancora possibile.
Adesso invece era troppo tardi...
Troppo tardi.

- Sa... Sasuke - mormorò ancora Naruto, sollevando la mano con un debole sorriso dipinto sulle labbra.
- Naruto, ma tu...
- Bentornato... amico mio!

Naruto era vivo.
Il battito era normale, nonostante il pallore e le ferite gravi, e anche il respiro era quasi regolare.
Sasuke strinse appena le dita coperte di sangue del compagno e, sorridendogli a sua volta, si chinò su di lui per abbracciarlo.
Fu in quel momento che comprese.
Nel momento in cui il calore di Naruto si unì al suo, il freddo e spietato vendicatore ritrovò in sé la voglia di ricominciare tutto daccapo, assieme all'amore e al desiderio di vivere per qualcuno... qualcuno molto importante!

NARU-SASUKE
( parodia di: “Giulio Cesare” - A. Venditti )

( interludio )

Eravamo trentaquattro
l’Accademia di Konoha
ma soltanto una dozzina
come me
Eravamo ancora genin
tanti sogni certo ma
detestavo la mia vita
più di te…

Sta crescendo
come il Vento della Foglia ormai
sta crescendo
questa rabbia enorme che tu sai
sta crescendo…
Oooh
come me!

Eravamo sì una squadra
ma il destino, quello no
l’amicizia resta un sogno
per noi due
Ed è rosso lo Sharingan
più del sangue nelle vene
nel villaggio poche gioie
solo tue…

Sta crescendo
come il Vento della Foglia ormai
sta crescendo
questa gran passione che tu sai
sta crescendo…
Oooh
come me!

Per tutta l’infanzia
sognavo soltanto felicità
Fugaku, mio padre
pensava: “voglio la libertà!”
Tu
dove sei
Itachi di quei giorni miei
fratello, sangue e croce sia
di questa vita infame mia
che
ancora mia
se
nasce qui da te
qui davanti a te
NARU-SASUKE !!!

Eravamo nel dolore
la famiglia che non c’è
conoscevi nel tuo cuore
come me
E mi hai sempre dimostrato
di tenerci molto ma
c’era un odio troppo grande
dentro me…

Sta crescendo
come il Vento della Foglia ormai
sta crescendo
più del chakra enorme che tu hai
sta crescendo…
Oooh
come me!

La collera azzanna
divora del mondo l’umanità
l’amore profondo
ci insegna le gioie dell’unità
Tu
ora sei
lo specchio di quei giorni miei
che piange e ride accanto a lei
amore, sangue e gioia sia
di quella vita un tempo mia
che
ancora mia
se
nasce qui da te
qui davanti a te
NARU-SASUKE !!!


FINE

 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
mosterdragon - Voto: 02/08/12 22:49
bello!
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-hyuga-hinata-1- - Voto: 02/08/12 19:51
o mio Dio.... :')
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