- Capitolo 1° -
Lily Evans quella sera si sentiva davvero stanca. Aveva passato tutto il pomeriggio immersa nei compiti di trasfigurazione e pozioni, aveva ricorretto per la centesima volta il compito di aritmanzia, aveva sedato l’ennesima lite tra Potter e Severus e infine si era beccata anche una ramanzina dalla McGrannit per averli coperti.
Quei due stupidi con la loro idiozia.
In quel momento stava attraversando, con il passo leggermente strascicato, il corridoio.
La luna gettava ombre perfette e argentee sui pavimenti consunti che portavano alla torre del grifondoro, quando un bagliore magico la fece voltare verso la finestra.
Un ragazzo si trasformava in un cervo… e correva libero e solo nella foresta.
*****
Un raggio di sole dispettoso s’infiltrò tra le tende del suo baldacchino svegliandola ad un orario inaudito.
Irritata si alzò in fretta e si vesti a casaccio con dei caldi indumenti babbani.
Alla finestra della sua stanza giungevano voci rabbiose.
-Ti ho detto che devi toglierti Lily dalla testa hai capito, Mocciosus??-
La risposta di Severus non le giunse alle orecchie perché lei furiosa stava già scalpitando verso il parco, pronta a dirne quattro a quei due che se la contendevano come un trofeo.
James Potter la vide arrivare da lontano, splendida come solo lei poteva essere, i lunghissimi capelli rossi sciolti sulle spalle a sventolare nella tiepida aria primaverile, il riverbero del sole che le bagnava di luce il viso facendo splendere i capelli e illuminando i meravigliosi occhi verdi.
Quell’espressione di altezzosa furia…
Lo deliziava e lo stordiva con la sua sola presenza.
Una folata di vento gli portò alle narici il suo profumo.
Lily.
Ogni volta che lo percepiva capiva perché i suoi genitori l’avessero chiamata così.
Quando era arrabbiata era anche più bella…
-Evans…- tento di dirle ma lei a bacchetta sguainata gli impedì di parlare.
-Io non sono un premio ambito, sono stata chiara? Voi due vi dovreste vergognare! Cinquanta punti in meno a Serpeverde perché si lascia sempre abbindolare, e cinquanta punti in meno a grifondoro perché impari a rispettare il valore delle persone-
Aveva girato sui tacchi con una velocità esorbitante pronta a tornarsene al conforto della sua sala comune quando la voce di Potter le giunse alle orecchie, prima ancora che il braccio di lui le circondasse le esili spalle inebriandola del suo profumo e della sua ingombrante presenza
- Evans, stasera esci con me?-le aveva sussurrato chinandosi al suo orecchio, uno sbuffo di fiato caldo sulla pelle tra il collo e l’orecchio, dolci brividi lungo la schiena.
Deboli ginocchia che si piegavano ad un mormorio e un cuore che galoppava troppo forte per un piccolo petto.
Con una spallata Severus li superò dividendoli e James per una volta non rispose alla provocazione concentrato solo sul suo momentaneo smarrimento.
Ma fece un errore.
Sorrise.
-Monstrum- disse lei puntandogli addosso la bacchetta e nel tempo che lui ci mise a liberarsi dalle creature alate evocate dalla fattura orcovolante lei aveva già trovato rifugio tra gli alberi di quella foresta che entrambi tanto amavano.
Lacrime lente scendevano sulle sue guance rosate, possibile che la dovesse sempre prendere in giro?
Il cuore le faceva male.
-Evans che fai?- un sussurro alle sue spalle.
-Nulla- rispose brusca ma la voce la tradì malferma nei suoni.
Le foglie calpestate emisero diversi fruscii mentre lui le sedeva accanto, vicino ma attento a non toccarla –Si può sapere cosa c’è?- le chiese per una volta delicato e gentile nei suoi confronti mentre con una mano si arrendeva al suo istinto e le carezzava i lunghi capelli.
Lei piantò gli occhi verdi nei suoi ma rimase stupita da ciò che vi lesse… era forse.. amore?
O era solo preoccupazione? Quando, da sei anni che lo conosceva, Potter aveva dimostrato di tenere a qualcuno che non fossero Remus o Sirius?
Ma non aveva nemmeno mai avuto una ragazza, non che non ne avesse occasione con tutte quelle che gli gironzolavano attorno, lui aveva guardato sempre e solo lei, importunandola, prendendola in giro, ferendola anche a volte… ma sempre e solo lei.
E cos’era quella fiamma che le divorava feroce il petto? Cos’era quella sensazione di panico?
Era forse amore?
Lily con estrema lentezza estrasse la bacchetta dalle pieghe del mantello.
Rischio.
La vita a volte era fatta anche di quello.
Con gli occhi incatenati a quelli del ragazzo seduto accanto sussurrò solo due parole – Expecto Patronum- con un sol fil di voce, mentre dalla punta della bacchetta lasciava uscire un fumo argenteo che avrebbe svelato un segreto che lei sola sapeva.
Con lenta riluttanza il ragazzo staccò gli occhi dai suoi, che lo continuava a fissare, fino ad arrivare a vedere l’estremo stupore che gli attraversò il viso quando vide ciò che lei aveva voluto mostrargli.
-Ecco cosa c’è…- disse quando lo sguardo azzurro di lui rincontrò quello verde di lei.
Fu un istante , con gli occhi gonfi di sentimento James Potter si chinò dolce e impetuoso al contempo sulla sua bocca .
Con un’ ultima corsa sfrenata, quasi a seguire il ritmo del cuore di Lily, la sua cerva si dissolse tra i rami degli alberi della foresta.
Dopotutto, si.
Era amore….
Questa è stata la prima shot che ho scritto... di fondo è piena di cose mostruose ma ci sono affezionata per questo ho deciso di non cambiarne nemmeno una virgola.... =)
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