Manga e Anime
creata dalla serie "NARUTO SHIPPUDEN":
"SOLO UNA COSA: TI AMO (VERSIONE LUNGA)"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Drammatico - Introspettivo
Avviso:
Spoiler
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
La guerra è finita. Molti ninja sono morti. Naruto e Hinata vogliono sposarsi... Ma non hanno fatto i conti con Neji.

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 10/07/2012 09:09:26 - Ultimo inserimento 16/07/2012
 
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 PROLOGO


(Questa storia è narrata quasi tutta in prima persona, tranne prologo e epilogo.)

<i>La camera era buia. Naruto stava steso per terra, mani e piedi legati, con il volto che grondava di sangue.
"Mi consegneranno a Kabuto..." pensò il ninja "Se solo fossi riuscito ad uccidere quel maledetto durante la guerra..."
Fuori dalla stanza due guardie stavano armate fino hai denti davanti alla porta.
Altre due stavano nella stanza più avanti a riposarsi, pronti a dare il turno hai loro compagni. Altre due stavano a fare la guardia fuori. Non erano ninja, ma erano riusciti a prendere Naruto di sorpresa e a renderlo impotente con l'aiuto di alcuni veleni prestati sicuramente da Kabuto.
"Ragazzi!" disse ad un certo punto una delle guardie rientrando, trascinandosi dietro una ragazza dai lunghi capelli scuri, con mani e piedi legati "Guardate un pò chi si aggirava nei dintorni?"
Afferandole i capelli le sollevò la testa: i suoi occhi non lascivano dubbi, era una Hyuga!
"Che carina!" disse una delle guardie "Bellina di un pò, da dove vieni?"
La ragazza non rispose, ma arrossì violentemente.
"Non fare l'idiota, questa qui è una ninja, una Hyuuga per essere precisi."
"Peccato... Allora la uccidiamo?"
"Assolutamente no! La vendiamo a Kabuto, scommetto che vorrà sperimentare qualcosa anche sul byakugan o come cazzo si chiama la loro tecnica... Ce la pagherà molto bene..."
"E se non la vuole?"
"La teniamo noi come ostaggio. Prima o poi troveremo qualcuno che paghi per lei..."
La guardia prese il mento della ragazza.
"Un pulcino simile... sembra così innoqua e invece è un ninja, roba da non crederci..."
La ragazza, che fino ad allora non aveva fatto altro che tremare, reagì violentemente al tocco e cercò di mordere la mano della guardia.
"Piano bellina... Io non ho mai avuto pietà neanche per le pulcine." disse lui alzandosi in piedi e dandole un violento calcio sullo stomaco.
"Portatela insieme al ragazzo della volpe e tornate a fare la guardia... scommetto che ce ne sono altri in giro."
La ragazza venne trascinata nella stanza buia e lasiata vicino a Naruto.

"Naruto - kum?"
Naruto sollevò la testa con una certa difficoltà.
"Hin...ata..."
Hinata sorrise nell'oscurità: era vivo e l'aveva riconosciuta.
"Naruto - kum, sono così conetnta di sentirti... Il villaggio era molto preoccupato..."
"Hina...ta... sei....stata..."
"Non preoccuparti Naruto, fa tutto parte del piano."
Naruto sentì il rumore di un kuneai che tagliava delle corde.
Mentre fuori dalla stanza cominciavano a sentirsi i rumori di una lotta.
"Hin...Hinata... cosa?"
"Non preoccuparti Naruto..."
Lei si era riuscita a liberare e ora si stava occupando delle corde di Naruto.
"Ti spiegherò tutto non appena torneremo al villaggio..."
"N - Non posso tornare Hinata... Sono ferito... e non ho più energia..."
"Tsunade ha pensato anche a questo."
Naruto sentì le mani di Hinata che gli sollevavano la testa e sentì che gli stava infilando qualcosa in bocca.
"Mangia Naruto... Ti darà abbastanza energia per tornare al villaggio e per utilizzare qualche tecnica."
Naruto masticò e sentì le forze che ritornavano.
"Credi... di poter fare un rasengan abbastanza potente per sfondare una parte del muro?"
"Sì... Posso farcela... oltiplicazione del corpo!"
Un clone apparve vicino a Naruto.
Intanto da fuori, le guardie avevano capito qualcosa.
"Cosa sta succedendo lì dentro? Svelti aprite! Dove cazzo sono le chiavi?"
Naruto, con l'aiuto del clone, fece un rasengan.
"Rasengan!" gridò schiantandolo sulla parete. Si aprì un buco, non troppo grande, ma abbastanza per riuscire ad uscire.
"Andiamocene Hinata!"
"Aprite questa cazzo di porta!!!"
Una delle guardie riuscì a sfondare la porta con un calcio, ma la stanza era già vuota...</i>




...Continua nel prossimo capitolo


 
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