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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Code Geass: Lelouch of the Rebellion (Kōdo Giasu: Hangyaku no Rurūshu)
Titolo Fanfic: THE PRINCE AND CHAPERONE
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Avventura, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: AU, Lemon
Autore: yu46 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/06/2012 21:51:37 (ultimo inserimento: 04/10/12)

Vendette, intrighi, passioni..... e una storia d'amore che sfiderà le concezioni stesse del suo tempo!
 
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PROLOGO - E TUTTO PARTì DA QUEL GIORNO....
- Capitolo 1° -

-PROLOGO-




Antico Impero di Brittania.


Anno di grazia 1782




**************************************************






Morte e devastazione.






Fumo e cenere danzava agli occhi in maniera quasi spettrale, in una città ormai priva di vita.









L’odore di legno e carne bruciata le arrivò fin dentro le narici, soffocandola.







Le fiamme inghiottirono ogni cosa...............senza lasciare scampo.






I pilastri caddero, lasciando precipitare il tetto della casa..............la sua casa.......... ridotta a un mucchio di detriti carbonizzati.








Alzò lentamente lo sguardo..............il fuoco riflesso nei suoi occhi verde smeraldo.









“ Pa....padre.............madre...........” mormorò la ragazzina, tossendo il fumo accumulato nei polmoni







La vista gli si fece appannata.............fece in tempo a scorgere il paesaggio vuoto e desolato, intricato di alberi spogli e piante secche.







Il cielo plumbeo e denso di nubi cominciò a scrosciare pioggia, nel goffo tentativo di lavar via il male sulla Terra..............




Le gocce caddero piano sul suo viso sporco e sulla testa ricoperta di cenere.......







Sul vestito stracciato e ricoperto di fango..............fino ai piedi nudi e sanguinanti.







Le doleva talmente forte da scoppiare............il sangue continuava a colarle dalla fronte, mescolandosi con il colore arancio vivo dei suoi capelli.







Un vento gelido si abbatté con forza sulla pelle delicata della giovane, facendola rabbrividire.







Sarebbe certamente morta lì, come un cane....................







Niente avrebbe potuto salvarla.






Eccetto loro.................i Britanni.






Smisero con la stessa velocità con cui avevano iniziato.................






A nulla serviva opporre resistenza.






Aveva visto con quale facilità piegarono le forze di un semplice villaggio del Galles.







La prima potenza mondiale.................






L’impero di Brittania.






Un popolo spietato e calcolatore...........che non esita a sacrificare i propri sudditi.







Proprio com’era successo a suo padre................






La visuale perfetta di uno dei gironi dell’inferno di Dante venne offuscata da un gruppo di uomini in divisa, che marciarono verso di lei, seguiti da un cavallo......







O forse erano due............ma poco importava.







Parlottarono tra loro e riuscì a captare solo qualche parola, tipo.............






..........nessun superstite.




............continuate a cercare...............






....................... l’unica sopravvissuta alla strage.............






................caricatela in carrozza...................






.................provvedete a reintegrarla come cittadina di Brittania..............






Due mani forti e salde la sostennero e lo sguardo di un uomo dall’aria gentile e cordiale, le scostò la cenere e la sporcizia dal volto.............






“ Stai tranquilla, piccola............presto sarai al sicuro! Ti troverai bene da noi..........”






La situazione era così macabra.................surreale.







Come potevano avere la presunzione di dirle certe cose?






Le avevano portato via tutto.................






Ma non ebbe nemmeno il tempo di protestare.







Chiuse le palpebre e si abbandonò tra le braccia dello sconosciuto..............



Vide tutto nero..........






Nella sua mente susseguivano solo immagine di guerre, sangue e sofferenza.








La pioggia continuava a cadere imperterrita, quasi a darle il benvenuto alla sua nuova vita................








**************************************************




** Cinque anni dopo.................Luglio, 1787**






Il “The Black Cat” , una misera taverna situata nel peggior quartiere della capitale, godeva di ospiti alquanto “illustri”..............





Era il bordello più rinomato della città............... i nobili e i vari membri della famiglia reale trascorrevano lì il loro tempo libero, tra bevute e giochi d’azzardo.




Le parve ieri, quando arrivò qui dentro per la prima volta, accolta da Madame Troussard...................




L’aveva adottata e presa con sé...............e ora era costretta a lavorare come cameriera in lugubre locale di seconda scelta, subendo ogni giorno angherie e violenze di ogni genere.



E ora, a diciassette anni, si ritrovò trascinata dalle pagine di un libro di poesie........







Sbatté le palpebre più volte.............come se si fosse appena risvegliata da un sogno ad occhi aperti.






La luce fioca della candela tremolava, lasciando ombre scure sulla pagina....






Scosse la testa e chiuse il libro.






Ancora una volta si era lasciata ai ricordi di un passato ormai sepolto in fondo alla sua memoria.............








Gemette in maniera frustrata.








Si era ricordata solo in quel momento di dover finire le camere del secondo piano......




E di certo non voleva essere sgridata da quella rompiscatole di Cynthia o peggio ancora da Madame Troussard in persona.............








Fece per alzarsi, ma..............la porta della cucina si spalancò, lasciandola di stucco.







“ Dove diavolo ti sei cacciata, brutta scema che non sei altro? – urlò una donna, dall’età superiore ai ventiquattro anni, chiudendo la porta e girandosi di scatto verso di lei – Ah, eccoti.............- si avvicinò alla ragazza in maniera furibonda - ..........sempre a perdere tempo, eh?” gli tolse con violenza il libro tra le mani






“ Ehi! Quello è mio..............- ribatté l’altra, nervosa -........... restituiscimelo subito!”






La donna sorrise beffarda, facendo finta di sfogliarlo...............





“ Cos’è questo? – domandò lei....gli occhi ancora fissi sul libro – Un altro dei tuoi insulsi romanzi sdolcinati? – sollevò i suoi occhi, neri come pece, che brillavano sotto la luce soffusa delle candele – Rispondi, piccola bastarda...........cos’è questo?”







La ragazza sollevò il mento, decisa............






“ E perché dovrei dirtelo? Il titolo è sulla copertina, no? – rispose la ragazza dagli occhi verdi vivaci, sfidandola con lo sguardo – Ah, scusa............ perdona la mia sbadataggine! Mi ero quasi dimenticata che tu non sai leggere..............”







La donna di fronte a lei aprì la bocca per poi richiuderla senza emettere alcun suono.....








Si girò sui i tacchi e raccolse la sua vesta in maniera goffa, lasciando cadere il libro a terra.







La ragazza più giovane si chinò a raccoglierlo.






“ Sappi che non finisce qui, stronzetta.............te l’ha farò pagare!- sul volto, rosso di rabbia, apparve un sorriso tutto altro che rassicurante – E comunque........ero venuta solo a dirti che Madame è furiosa perché non tutte le stanze sono pulite...........e indovina un po’ a chi toccava questa settimana?”







La ragazza venne attraversata da un brivido di freddo, ma rimase composta.........






“ E allora,qual è il problema? – rispose l’altra, sarcastica – Dopotutto, in mancanza di letti, potete sempre “accoppiarvi” sul pavimento o su un muro..............tanto per voi non fa alcuna differenza, no?”









Quella fumò di rabbia e se ne andò sbattendo la porta più forte che poté...........







La giovane, rimasta sola in quella vecchia cucina dalle pareti ormai ammuffite, sospirò.








Dopo aver deposto il libro su una piccola mensola la vicino, la ragazza si lisciò la gonna e si preparò ad affrontare la dura “realtà”, ben lontana dai racconti di principi ed eroi a cui era abituata................







La nausea e il disgusto le montarono dentro, minacciando di venir fuori.............







I tavoli colmi di ogni sorta di cibi e bevande, perlopiù alcoliche, erano distribuite in maniera quasi equa in tutti e quattro i tavoli..............







Su ognuno di essi, posti in ogni angolo della stanza, persone facoltose provenienti da tutta Brittania si riunivano a chiacchierare allegramente con vecchi amici e conoscenti, in compagnia di qualche aitante “signora”............


Il logoro pavimento in legno scricchiolava sotto i pesi di quelle panche di legno rovinate dal tempo e macchiate di sudiciume.








Si sentiva odore di chiuso, mescolato al tabacco e al sudore.








Non capiva come a quegli uomini potesse piacere un posto simile............







Si muoveva rapida tra i corridoi, scansando più di una volta le altre donne, impegnate a svolgere i loro “compiti” con estrema efficienza............







Non era la prima volta che vedeva questo genere di cose ( anzi, si era persino abituata), ma la vista di quello spettacolo bastava a farla inorridire.








Si strusciavano addosso al cliente di turno, mettendo in bella mostra il decolté.....pronte ad accontentarlo e....... a spennarlo vivo fino all’ultimo centesimo.








Le girava la testa.............doveva concludere in fretta questa serata e dileguarsi il prima possibile.







Quasi barcollò..........andando a sbattere contro la schiena di un uomo girato di spalle.







L’uomo, stizzito per essere stato “interrotto” in così malo modo, la guardò in maniera truce..............







“ Ehi, stai attenta a dove metti cammini, imbranata!”






Costui era un ufficiale, si disse tra sé la ragazza...............









La divisa era quello dell’esercito.................e sul davanti della giacca vi erano appuntate diverse medaglie al valore.









Cercò di rimediare subito, in modo tale da raggiungere il prima possibile la padrona del locale.........................









“ Mi...mi scusi, non l’ho fatto apposta............- mormorò lei, nel modo più gentile possibile - .....quindi, per favore, lasciatemi passare.............”







Il tizio di fronte a lei la scrutò con attenzione, dalla testa ai piedi...............

Cominciò a sentirsi a disagio.







Lei non voleva avere nulla a che fare con le “attività” del Black Cat.................







Sperò con tutto il cuore che non l’avesse scambiata per una di “loro”.








“ Oh, ma guarda.................- riconobbe la voce di Cynthia, la donna con cui aveva avuto quella discussione in cucina - ......la verginella! Anima pia, come mai sei ancora in giro per la taverna? Le brave bambine vanno a letto presto......” la prese in giro la donna dai capelli ondulati e rossi, facendo ridere alcuni nobili che passavano lì accanto.........







“ Sai benissimo dove devo andare Cynthia................ e se Madame viene a sapere che sei stata tu a trattenermi, passerai anche tu un brutto quarto d’ora.........te l’ho assicuro!- cercò di difendersi la ragazza - ....e ora, se volete scusarmi........”




Fece qualche passo avanti ma...........l’ufficiale le afferrò il polso.





La ragazza si girò lentamente verso di lui...............






Sorrideva con bramosia............. nello stesso modo in cui un cacciatore mira alla sua padre.







Temette il peggio...............






“ E un peccato che siate solo una cameriera......- la fece voltare verso di lui, senza rallentare la presa - ....... siete così giovane............- le toccò la guancia-......e bella.....”








Cynthia divenne quasi gelosa delle attenzioni riservate alla giovane cameriera.........







“ Lasciatela stare............. – gli disse Cynthia, sperando di togliersela dai piedi e concludere il “lavoro” - .............questa qui non è mai stata con un uomo in tutta la sua vita...........” continuò lei divertita, provandoci quasi gusto a prenderla in giro in quel modo, davanti a tutti.







“ Vi prego............lasciatemi andare! – disse lei, tutto d’un fiato - ......devo andare urgentemente dalla mia padrona.........mi sta aspettando!”








“ La vostra padrona può aspettare.............- lui appoggiò una mano sopra la sua spalla- restate qui, a farmi compagnia..........- la mano scendeva giù, verso il davanti del vestito -....... vi assicuro che sono all’altezza delle aspettative..........”









Allontanò con uno spintone l’uomo, sotto lo sguardo scioccato di Cynthia e dell’ufficiale..............






“ Sei impazzita? Quest’uomo è un ufficiale di Britannia..........- la donna le strinse con forza la spalle, sussurrandole nelle orecchie parole di odio -...........e pensare che questa poteva essere l’occasione giusta per farti diventare una “donna”..........” le disse la prostituta, con evidente disprezzo







“ Io non intendo perdere la verginità in questo modo,Cynthia............- rispose lei, allontanandosi da quei due -..............io non sono una puttana, e non lo sarò mai! Non mettetemi al vostro stesso livello.........” continuò ad alta voce







“ Oh, certo..............perché qui dentro tu sei una importante........ di livello superiore!- disse l’altra, con un punta velenosa nelle sue parole - .........solo perché sai leggere e scrivere come una nobile, non vuol dire che sei uguale a loro! – si rivolse all’uomo al fianco a lei – Giusto?”








L’ufficiale parve riprendersi – “ Sa leggere e scrivere? Ed è una del popolo.........- la guardò come se si fosse trattato di oggetto raro e prezioso -......mi piacete sempre di più, sapete, signorina...........- riflettè per un attimo, e poi scosse la testa -.......oh, ma non so neanche il vostro nome............”






“ E non c’è ne sarà bisogno, mi creda...............- rispose la ragazza, che desiderava ardentemente sparire all’istante - ........divertitevi con Cynthia, ufficiale!”







“ Ehi, chi vi ha dato il permesso di andarvene? Il bello comincia solo adesso, carina.......- si rivolse alla donna alle sue spalle -........vi prego di scusarmi Cynthia, ma vorrei passare il resto della serata con questa graziosa signorina............”








L’ha prese con entrambe le braccia e, sotto il sorriso divertito della prostituta, la trascinò dietro un paravento dipinto con alcune incisioni orientali, ormai logoro da tempo............







“ Sentite..............Cynthia ha ragione............- mormorò lei, dibattendosi come un animale in gabbia -..........lei ha molto più esperienza di me e.............”









“ Non ha importanza.........basto io per entrambi! – le sue mani andarono sotto gonna.... un lancinante brivido di terrore le oltrepassò la spina dorsale – sai, non sono mai stato con una ragazza pura e inesperta...............e la cosa mi eccita molto!”




Oddio......sto per essere violentata! Proprio nel giorno del mio diciassettesimo compleanno.................- pensò amaramente la ragazza, tirando calci a destra e manca








“ Sei una tipa ostinata...........e scommetto anche molto coraggiosa, vero? Nessuno prima di te aveva mai osato respingermi in quel modo!”







“ Già............è scommetto che nessuno vi ha mai detto quanto siete stronzo!”







L’uomo, mosso da un fremito di rabbia incontrollata, la schiaffeggiò con violenza.






Un rivolo di sangue le scese da un labbro............ completamente sconcertata e in balia del “nemico”.






“ Tu! – disse lui, rabbiosamente – Adesso farai quello che ti dico io.............e senza fare storie!”






Questo era più di quanto potesse sopportare.............






Non si era mai sentita così male in tutta la sua vita...........nemmeno quando quel terribile incendio si era portato via la vita dei suoi genitori.






Stava per essere privata dell’unica cosa di cui andasse veramente fiera............






L’unica cosa che la facesse sentire diverse da quelle maledette sgualdrine...........







Avrebbe voluto riservare la sua “purezza” solo all’uomo che amava.




Colui che in seguito sarebbe diventato suo marito................e il padre dei suoi figli.






O perlomeno era questo ciò che aveva pianificato, fin da quando era bambina......






Ma adesso..........tutto quello in cui aveva sempre creduto, stava andando a farsi benedire.






Veniva spazzato via...........come la polvere che si accumulava sotto lo zerbino.





“ Dannazione..............- quel tipo la stava già denudando, mentre lei continuava inutilmente a spingerlo, con sempre meno impeto - ......spero solo che prima o poi te lo taglino quel “coso”............maledetto porco!” gridò la ragazza, tra i singhiozzi






Le lacrime le scorrevano lungo le guance.............. non riusciva più a trattenerle.







Da dietro le spalle dell’uomo scorse un lieve movimento nell’ombra................






Da principio pensò fosse tutto frutto della sua immaginazione.................la mente gli stava facendo brutti scherzi, si disse tra sé, perché a nessuno verrebbe mai in mente di salvare una perfetta sconosciuta............ in fondo,questo era un bordello,no?






E ciò era tutto perfettamente lecito.................giusto?







Un lieve luccichio nella penombra la fece trasalire, mentre quella macchia scura si avvicinava a grandi passi......................







Le parve di scorgere una mano.................che si sollevava in aria, con grazia e precisione.






Il chiarore argenteo visto poco prima non era altro che un antico vaso cinese.......lo stesso vaso situato poco più avanti, nell’ingresso della locanda.








Rivide tutta la scena al rallentatore.







Il sorrido da psicopatico del suo molestatore..........






Il vaso schiantato direttamente sulla nuca..............i cocci che ricadevano sul pavimento.







E l’espressione inebetita di quest’ultimo, vittima inconsapevole di un imboscata ai suoi danni, che cadde a terra con un tonfo.








Le nocche si sbiancarono a forza di tenere il muretto di pietra alle sue spalle...........







Il petto si sollevava e abbassava.................il respiro si fece sempre più irregolare.






Restò completamente senza fiato.







Si ritrovò a fissare due perfette ametiste, incorniciati in un bel volto austero e regale.........







I capelli corvini e il mantello nero contribuivano a dargli quel fascino da “eroe maledetto”.







Fu delusa dal fatto di non poter vedere le sue labbra............ erano abilmente nascoste da una maschera di velluto nero dalle sfumature viola.



Quell’uomo era una macchia d’ombra................una presenza oscura e inquietante.







Deglutì pesantemente, senza smettere di guardarlo.






Sicuramente il suo misterioso salvatore starà pensando che lei sia una tipa senza “vergogna”, ma non poté farne a meno...................






Era così intrigante e...........bello.







Lui inclinò la testa di lato............quasi imbarazzato.







Si sentì in colpa per questo..........l’ultima cosa che voleva era che pensasse fosse una “pervertita”.

Si morse il labbro, nervosa.






Le incuteva un certo timore...............pareva nascondere chissà quali segreti in fondo a quelle magnifica pupille viola.






Poteva esistere al mondo qualcuno così spaventoso e al contempo affascinante?







Con un gesto rapido e disinvolto, l’uomo si dileguò senza proferire parola.






Scomparve nelle tenebre, con la stessa velocità con cui era apparso.






- FINE PROLOGO-







TO BE CONTINUED.....................









 
Continua nel capitolo:


 
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