INTRODUZIONE - Capitolo 1° -
ATTENZIONE: il rating di questa fic è giallo/arancione. Mi è sembrato giusto scriverlo poiché il sito non permette di segnalare rating oltre il verde e il rosso. Grazie.
Chocola osservava con attenzione la versione di Latino davanti ai suoi occhi. La numero 2 della pagina 329. Mordicchiava furiosamente una penna, con la mascella in tensione e gli occhi semichiusi. Ma persino gli ultimi giorni di scuola la sua beneamata professoressa doveva affibbiare una marea di compiti a casa? Sbuffò, facendo vibrare appena le labbra. Il caldo del 5 giugno, unito a una buona dose di voglia di cazzeggiamento, non la spingevano minimamente ad aprire il dizionario IL, sbattuto malamente sulla sua scrivania. Avrebbe preferito decisamente sfogliare una doujinshi yaoi. Sì, perché lo yaoi è l’antistress perfetto, quella sana dose di scene zozzerrime tra due personaggi in continua tensione sessuale. E gli esimi Castiglioni e Mariotti non potevano essere considerati personaggi in continua tensione sessuale. Molto probabilmente la sua coscienza le stava bisbigliando qualcosa come: <<Sei una pervertita! Dovresti concentrarti sui compiti invece di farti tentare da queste depravazioni!>>, ma lei non la sentiva per niente. L’ integrità di studentessa ligia al dovere l’aveva completamente abbandonata una settimana prima. Chiuse il libro e lo infilò velocemente nello zaino, terminando poi di torturare la sua povera penna blu, ormai quasi completamente distrutta. Per una volta, santo Ra, avrebbe copiato la versione a scuola. E che cavolo! Era una persona, non un robot! Si alzò dalla sedia e si diresse verso il suo comodino, prendendo da esso una scatola con un lucchetto. Non poteva certo lasciare le sua amate doujinshi in giro per casa! Sarebbe stato un po’ controproducente se qualche suo/a amico/a le avesse trovate il salotto, tra i libri di scuola o in bagno! Holy Osiris, certe volte si sentiva veramente una maniaca. Mentre prendeva la chiave per aprire la fatidica scatola, udì una leggera musichetta. Corrugò appena la fronte, cercando di capire da cosa provenisse quel suono. Che idiota, era il telefono! Si precipitò fuori dalla sua camera, tentando di scavare nella sua mente e ricordarsi dove avesse potuto lasciare il cellulare. Si poteva essere così idioti? Passò dalla cucina al salotto, dal bagno allo sgabuzzino ma niente. Fortunatamente, ripercorrendo il corridoio un po’ più lentamente, riuscì ad udire la suoneria più nitidamente, davanti all’armadio a muro. Lo aprì con foga trovandosi davanti, proprio sulla mensola centrale, il suo vecchio ma buon Nokia. Come era finito lì, non sarebbe riuscito a scoprirlo nemmeno L. “Pronto?” rispose, con un leggerissimo affanno. “Ciao Choco-chan, sono Shizuka!” affermò la voce dall’altro capo del telefono. Chocola sorrise. Shizuka Katsuya era una delle sue più care amiche, sorella di un suo compagno di classe ed anch’esso amico, Jonouchi. “Konnichiwa, Shizu-chan!” – la salutò poi, utilizzando ovviamente una parola in giapponese – “dimmi tutto!” “Beh, io e Jono avevamo pensato di andare a mangiare al McDonald stasera, cosa ne pensi? Poi potremmo farci un giro a Corso Buenos Aires, così potremmo anche andare a quel negozio di manga che ti piace tanto”. A Chocola si illuminarono gli occhi. Cena con gli amici + passeggiata + manga = serata perfetta. “Inoltre” continuò Shizuka “vengono anche Mai, Kisara, Seto e Yami”. La ragazza sussultò appena. Veniva anche Yami. Anche lui era un suo compagno di classe, un suo carissimo amico, per il quale, però, sentiva di provare un sentimento lievemente diverso. Si sentiva appena in imbarazzo a stare con lui a volte e, quando le sorrideva guardandola con i suoi grandi occhi ametista sentiva il suo cuore perdere un battito. Adorava stare con lui, ma da una parte lo odiava, perché odiava sentirsi così confusa, così sciocca. Respirò a fondo. Non doveva farsi condizionare da simili emozioni. Yami era un amico come gli altri e non si sarebbe dovuta far intimorire. “Ok Shizu-chan, ci vediamo davanti al solito McDonald, va bene?” “Perfetto Choco-chan! Allora alle 19 lì. A Stasera!” Chocola stava per chiudere la comunicazione quando sentì l’amica dirle qualcosa. “Aspetta Choco-chan! Mi sono dimenticata di dirti una cosa!” “Che succede?” domandò preoccupata. “Vengono anche Malik e Bakura. Bye Bye!” e con questo chiuse definitivamente la chiamata. Chocola per poco non diede una testata sul muro. Perché non poteva mai andare tutto liscio?
Ed eccomi qui con la mia nuova fic! XD So che siete contentissimi XD *le lanciano pomodori* Buono tomato, buono tomato, buono buono uh! Ehm… *coff coff* fate finta di niente u__u”” Questo capitolo esprime quanto io sia ossessionata dallo yao… ehm, volevo dire, introduce la storia. Ja Ja. Arigatou gozaimasu a tutti quelli che leggeranno/commenteranno questo chappy ^__^ PASTAAAAAAAA <3
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Ps: yaoi poweeeeeer *_*
ps: yaoi poweeeer *___*