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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: IN CUCINA NON SI FA!
Genere: Romantico, Commedia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai, Yaoi
Autore: ikari-kun galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/06/2012 15:33:17

Ispirato a una immy divertentissima XD Ci sono alcuni riferimenti a cose per i più grandi ma non così tanto da mettere a rating rosso
 
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- Capitolo 1° -

Ispirata a un'immagine trovata un pò di tempo fa in internet.. spero che piaccia ^^

-Non ci pensare neppure!- sbottò Yugi, rimestando con un mestolo il sugo che bolliva sul fornello. Dietro di lui Atem mise, pur non donandogli molto, un leggero broncio nei confronti del suo Aibou. -Ma..-, -Niente ma! Jounouchi arriverà tra poco e gli altri tra mezz’ora, di certo non morirai per aver aspettato stasera per fare… quello!- gli impose il giovane Mutou, con le guance appena arrossate al pensiero di cosa il suo amato Altro sé stesso gli aveva appena chiesto. Certo, negli ultimi giorni, causa duelli e salvataggio del mondo in extremis, non avevano più fatto l’amore, ma questo non significava che l’amante potesse approfittare di qualunque momento in cui erano da soli per cercare di saltargli addosso. L’ex-spirito del puzzle stese il busto sul tavolo della cucina, guardandolo con occhi quasi supplicanti mentre Kuribo in versione spiritello gli volteggiava accanto. Yugi era terribilmente carino con quel grembiule azzurro addosso e, data la prolungata astinenza, non riusciva a tenere più a freno i propri ormoni. Senza contare che Jounouchi era famoso per essere in continuo straritardo, per non dire che arrivava sempre un’ora dopo gli altri, quindi non ci vedeva nulla di male a passare un po’ il tempo “Divertendosi” a modo loro. Il più piccolo continuò ad armeggiare tra i fornelli, consapevole dello sguardo dello spirito millenario addosso. Non poteva negare che sarebbe piaciuto anche a lui coccolarsi un po’ con l’altro, tuttavia era sicuro che ci fosse un certo momento e un certo luogo per certe cose. Ma purtroppo non aveva fatto i conti con la fin troppo famosa ostinazione del Re dei Giochi. Atem aspettò paziente che Yugi abbassasse il fuoco del fornello, senza nascondere un sorriso da marpione e, approfittando del fatto che era di spalle, si avvicinò a Yugi. L’abbraccio inaspettato non incontrò troppa resistenza, anche se Mutou non poté trattenersi dall’emettere un piccolo sospiro di divertita rassegnazione. Voltò il capo per incontrare gli occhi cremisi dell’altro, inarcando un sopracciglio. –Non ti arrendi mai eh?- ridacchiò –Tu mi ameresti altrimenti?- chiese, sussurrandogli sulle labbra per poi catturarle in un bacio. Yugi corrispose timidamente, felice di suscitare tanto desiderio nella persona che amava. Gli piaceva quando l’altro mostrava tutta quella iniziativa e gli dispiacque quando si separarono. Un pelo di meno quando sentì la mano dell’Altro sé stesso passare sotto il grembiule e infilarsi nel maglione. –Altro me?- lo chiamò con un tono tentennante. Atem sorrise per poi prendere nuovamente possesso della bocca del compagno mentre lo accarezzava sapientemente. –Scusa Aibou.. ma a stasera non penso arriverò- disse malizioso, sciogliendo il nodo del grembiule e trascinando il compagno a terra. Yugi gemette quando le mani dell’altro sfiorarono la sua debolezza, ancora coperta dai jeans che portava. Si impose di cercare di fermare il ragazzo degli occhi rossi ma la sua volontà stava inevitabilmente scemando. Kuribo assisteva dall’alto e appena lo notò il più giovane si fece di fiamma. –Kuribo…- chiamò lo spiritello, sperando che l’altro si fermasse all’idea di avere uno spettatore. Una vana speranza poiché Atem alzò lo sguardo e gli strizzò l’occhio, facendolo andare tranquillamente nell’altra stanza e lasciandoli soli. Yugi fissò l’altro sé stesso, imbarazzato fino all’inverosimile. -Ora..- disse malizioso il Re dei Giochi –..ti mangio Aibou-, -Ehy Yugi!!!! Scusa il ritardo al supermarket c’era una… fila..- Jounouchi fissò ebete la scena davanti a lui: Atem sopra Yugi in posa equivoca con il primo che lo fissava scocciato per l’interruzione, il secondo rosso fino alla punta dei capelli per essere stato beccato in quel momento. Quando i loro amici, Seto e Mokuba compresi, li raggiunsero mezz’ora dopo, non ebbero il coraggio di chiedere come l’ex Faraone senza-nome si fosse procurato quell’impronta di mano sulla faccia e il biondo un occhio nero.
 
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