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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Mnt Gaiden
Titolo Fanfic: MNT GAIDEN
Genere: Sentimentale, Azione, Avventura, Drammatico, Dark
Rating: Per Tutte le età
Autore: mikiturtle galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/05/2012 18:33:34 (ultimo inserimento: 08/06/12)

17 anni dopo: una famiglia in frantumi...
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

New York, la grande Mela o la città delle mille luci. Sì, è questa la patria di quattro ninja americani che regnano incontrastati nella seconda città di New York: le fogne. Gallerie in muratura che si estendono per migliaia di kilometri, provviste anche di odori non troppo gradevoli. Unici sbocchi sono solo tombini in freddo metallo che fungono da porte per questi sconosciuti eroi delle tenebre…
Quattro semplici creaturine, minuscole tartarughine da negozio, il cui destino era già stato segnato; trascorrere il resto della loro vita a mangiare coriandoli nell’acquario di qualche bambino, che si sarebbe perfino divertito a tormentarle. La maggior parte delle tartarughine da acquario muore negli appartamenti, presi di mira da piccole mani che vede loro più un giocattolo che delle vite da salvare dall’estinzione totale. Il caso voglia che uno strano liquido sfugga da un misterioso camion in corsa e cada, assieme a quei dolcissimi cuccioli, nelle fogne, causando una mutazione. Quello è stato l’inizio di una nuova vita fatta di amici come la bella April O’Neil, il vigilante notturno Casey Jones, l’inseparabile Maestro Splinter che ha insegnato loro la segreta arte del ninjitsu sapendo bene i pericoli della superficie: essere visto e trattato come un mostro è uno fra i molteplici sconvenienti dell’essere diverso. La vita, però, ha riservato a questi quattro fratelli anche sofferenze; Shredder e il suo Clan sono al primo posto. La malvagità di questi ultimi non ha eguali: il loro capo insegna la vendetta, l’odio e il sangue perché sono questi i loro principi di base, niente a che vedere con l’onore e il Bushido. Nonostante le numerose sconfitte subite, il perfido Oroku Saki che rivela, in seguito, di essere un Utrom chiamato Cherell, ha cercato sempre la vendetta più crudele possibile, divenendo sempre più sanguinario e schierandosi anche con Baxter Stockman, Hun, Chaplin, persone dalle quali è meglio starne alla larga.
Nulla è mai riuscito a fermare definitivamente gli eroi più simpatici del mondo; ma chi sono? Leonardo, Raphael, Donatello e Michelangelo Hamato e sono pronti per un nuovo capitolo della loro vita…

Una sera come tante, Splinter (noto maestro mutante dalle sembianze di topo), stava impartendo una nuova lezione di vita ai suoi amati figli, alla sua unica famiglia, quando a Michelangelo venne voglia di un gelato. Faceva caldo e nelle fogne non era il caso di restare: sembrava un forno e nonostante Donatello avesse installato condizionatori e ventilatori, non si respirava: quei congegni, purtroppo, spostavano solo l’aria che rimaneva intrappolata all’interno della casa. Tutti furono d’accordo: un bel gelato era quello che ci voleva senza contare che era bello, ogni tanto, trascorrere una serata in compagnia; quindi, Michelangelo afferrato il tarta-cellulare, chiamò sia April sia Casey, che accettarono di buon grado.
Leonardo prese le chiavi del tarta-corazzato: era pronto per la serata con i suoi amici e con la sua famiglia. Quella che forse poteva sembrare un’insignificante uscita serale, per lui e i suoi fratelli era molto di più; ultimamente non avevano più avuto il tempo per alcun divertimento; avevano dovuto ricostruire ciò che Karai, in veste di Shredder, aveva distrutto: la loro tana, la loro vita, la loro amicizia.
Raphael: “Io prenderò la moto, non vedo l’ora di sentire sulla pelle il vento fresco che mi accarezza!”.
Michelangelo: “Già! Io, invece, non vedo l’ora di mangiarmi la prelibatezza al doppio gusto, triplo gelato: il godimento è assicurato!”, esclamò contento. Tutti risero felici: il loro cuore traboccava di felicità e per niente al mondo avrebbero voluto un male che avrebbe rovinato quel momento.
Tra tanta felicità, qualcuno aveva l’anima oscurata dalla tristezza. Donatello, stava prendendo alcune cose da portare con sé, (macchina fotografica, computer e qualche giocattolino per difendersi da qualsiasi attacco), ma stranamente ci stava impiegando troppo tempo. Ciò faceva pensare; Donatello non era certo il tipo che faceva aspettare; e allora cosa stava accadendo?
Leonardo, che cerca sempre di mettere la sua famiglia al primo posto, cerca di sciogliere l’enigma sul ninja genio: “Fratello, tutto a posto?”, gli chiede con quella dolcezza che solo un fratello come Leonardo può dare. Donatello non lo guardò negli occhi color rame: sapeva che non avrebbe potuto contrastare il suo sguardo pieno d’incognite, quindi annuì nascondendo la sua preoccupazione per qualcosa che lo tormentava. Leonardo lo guardò e non disse nulla ma decise di aiutarlo a mettere i “giocattolini” nel suo fedele borsone marrone, con il quale hanno affrontato numerose missioni. Forse Donatello poteva anche eludere Leonardo, ma non il Maestro Splinter che aveva già intuito il problema, grazie al suo fiuto da padre. Non disse nulla: voleva capire se quel dubbio era passeggero oppure no; se fosse stato fondato non avrebbe, di certo, esitato ad aiutarlo.
Leonardo: “Fatto. Ora possiamo anche andare; non è carino far aspettare gli amici.”. Tutti erano assolutamente d’accordo; quindi si avviarono correndo verso i loro fidi cavalli da battaglia…
A bordo del Tarta-corazzato, le tartarughe cantavano allegre; erano troppo felici e per una volta tanto, nessun pensiero le tormentava e, a quanto pare, l’entusiasmo aveva contagiato anche Donatello che dimostrò le sue doti di cantante, cantando, forse, con più fiato degli altri!
Splinter, pensando: “Forse ho sopravvalutato il problema; meglio non dire nulla.”, batteva la mano destra sul suo ginocchio, a ritmo della canzone rock, trasmessa per radio. Le tartarughe cantavano all’unisono e sembrava proprio che la canzone fosse stata trasmessa di proposito per loro e per quel momento.
Raphael arrivò per primo al punto d’incontro di April: la miglior gelateria di New York, “Ice Cream World”.
Raphael: “Nessuno è meglio di April quando si tratta di scegliere posti in cui andare!”. Sorridendo, scese dalla moto rosso fiammante dagli pneumatici ancora caldi per le numerose impennate fatte contro vento, sull’asfalto che aveva ancora i segni dell’attrito delle gomme, si tolse il casco rosso e si guardò intorno. Una mano candida si posò gentilmente sulla sua corazza: era April con un largo sorriso stampato sulla faccia. April: “Era da molto tempo che non ci vedevamo, vero?”. Sì, era proprio così: April era stata in pensiero per loro ma stasera, quelle terribili incognite che le assillavano la mente, erano svanite come petali di un pesco trasportate dal vento…
Raphael, serio: “Casey non c’è?”. April rise e gli indicò il suo amico che stava facendo la fila nella gelateria, affollatissima. Qualche minuto più tardi, giunsero anche Leonardo e gli altri. “C'è l’avete fatta!”, esclamò Raphael correndo verso di loro. “Abbiamo rischiato di incappare in un posto di blocco!”, gli rispose Michelangelo scendendo con un salto dal retro del tarta-corazzato. “Sembri un malvivente che ha appena scampato la gatta buia!”, esclamò ironico Raph scuotendo il capo. Scesero Leonardo e anche Splinter, che furono accolti festosamente da April, che non appena rivide quei volti tanto desiderati, corse ad abbracciarli. Leonardo arrossì: era come sentire il calore della mamma che non hanno mai avuto. “Deve essere così che ci si sente quando si riceve un abbraccio da una persona che ti vuole bene. E’ la stessa cosa con il maestro Splinter, anche se qui è diverso… Qui parliamo di April…”. Donatello scese dal tarta-corazzato, sbattendo il viso contro la portiera del furgone. “Ahi…”, gemette massaggiandosi il naso verde oliva. “Stai bene?”, chiese April prendendogli la mano sinistra, per stringerla fra le sue. Ciò provocò un ribollimento di sangue nelle vene del mutante, che arrossì così tanto, da non riuscire neanche a risponderle. I sentimenti che aveva sempre provato per lei erano così forti da provocargli un nodo alla gola. “Don, senti un po’, sei strano stasera!”, disse Mikey con entrambe le mani sui fianchi verde acqua, inclinando la testa a sinistra, con lo sguardo indagatorio. Nessuno, dopo Leonardo, capiva meglio di lui quando c’era un problema; Donatello, però, gli rispose con due parole: “Non ho visto la portiera, stai tranquillo!”. Questo scosse il ninja dai nunchaku, al quale salì un brivido lungo la corazza: che significa non aver visto la portiera? Un oggetto così grande? E’ ufficiale: Donatello ha qualcosa che non va. Era questo ciò che stava pensando ma che non ebbe tempo di ripeter con la voce, giacché giunse Casey, con sette coppette in mano. Sembrava un giocoliere con quei gelati squisiti e colorati diversamente l’uno dall’altro, pronti per essere mangiati in mano. “Ragazzi, finalmente vi rivedo! Sapete che non mi siete mancati neanche un po’? No, dai sto scherzando! Mangiamoci il gelato!”, esclamò veramente felice. “Sì, stasera dobbiamo festeggiare: è una serata speciale.”, disse Splinter strizzando il suo occhio nocciola ad April che annuì ridendo. Le tartarughe non capivano: cosa si doveva festeggiare? Leonardo non resistette e porse loro questa domanda di pura curiosità: “Cos’è che si festeggia?”. Splinter, April e Casey tirarono fuori dodici pacchetti colorati e glieli porsero, augurando loro un buon compleanno. “Compleanno?”, esclamarono all’unisono meravigliati. Michelangelo si commosse perché con tutto quello che c’era stato da fare, sia lui sia i suoi fratelli avevano scordato l’unica data in cui si festeggia un nuovo anno di vita. “Buon sedicesimo compleanno, ragazzi!”, disse Casey abbracciandosi Raphael come una morsa: e che morsa! Raphael non riusciva neanche a muoversi figuriamoci poi di respirare. April asciugò le lacrime di Mikey e lo baciò su una guancia: “Fantastico…”, disse svenendo per la fortissima emozione che lo aveva spossato! Anche per Leo, Raph e Don ci furono degli affettuosi baci, anche se, però, nessuno svenne! Le tartarughe apersero i loro regali: album con foto, ciondoli mistici, nuove fasce colorate più lunghe (quasi fin giù la corazza) e cosa più importante, la promozione per un nuovo grado di ninja. “Figli miei, è con grande gioia che vi apro le porte a un nuovo grado di ninja: da oggi siete Chunin.”. Le parole di Splinter fecero nuovamente commuovere le tartarughe; piangevano come bimbi e il loro adorato padre non poté resistere e scattò loro una foto. “Questa me la conservo.”, pensò guardandola e mettendosela sotto il vecchio kimono castano chiaro.
“Ragazzi, mangiamo il gelato! Si sta sciogliendo!”, disse Casey e una volta afferrati i cucchiai, abbondarono nelle coppette di fragola, cioccolato, nocciola, caramello e panna. Una delizia paradisiaca refrigerava le loro calde papille gustative: niente era meglio di un gelato con i migliori amici… Che altro si poteva desiderare in quel momento? Nulla di più, forse…
Michelangelo divertiva la sua famiglia imitando Shredder, Karai e Raphael, che detestava essere imitato, lo rincorreva per tutto lo spiazzale, dove erano parcheggiati i due veicoli. “Saranno pure sedicenni, ma hanno gli stessi comportamenti di due bambini!”, disse Donatello ridendo come non mai.
La serata trascorse tranquilla e il gruppo ebbe modo di parlare a lungo; d’un tratto però, Leonardo avvertì qualcosa di strano: un’energia molto forte non molto distante da loro. Il bello è che perfino Splinter e gli altri lo avvertirono e ben presto, andarono a controllare. Più si avvicinavano a un vecchio camion bruciacchiato, ormai un rottame, più sentivano quest’aura negativa che faceva vibrare l’aria… April e Casey guardavano preoccupati i loro amici: loro non sentivano niente ma, nonostante ciò, capirono che c’era nell’aria un pericolo. Leonardo aprì l’unica portiera arrugginita rimasta e all’interno trovò, sotto un vecchio sedile carbonizzato, un fagotto avvolto in un panno nero. Lo prese e lo mostrò a Splinter che riconobbe in esso una katana deteriorata dal tempo. Senza darci peso, Don la mise nella sua borsa e vi richiuse sopra la cerniera; non avevano la testa per badare a un vecchio ferro di chissà chi.
Il gelato era stato così buono che Mikey fece bis e l’odore dello zucchero conquistò anche Raphael, che se ne fece portare un secondo. “Buono, dico davvero!”, ripeté più volte, anche con la bocca piena. Donatello, guardò la luna piena che spiccava con il suo alone argenteo nel cielo blu scuro, punteggiato di miliardi di astri. A Don piaceva staccarsi dagli altri per viaggiare con la sua fantasia in mondi diversi, in futuri migliori e, magari, essere altrove con la sua amata April; il suo angelo dai rossi capelli e dalla dolcezza infinita. Buttò uno sguardo e ciò che vide distorse il suo mondo incantato: fu come uno specchio in frantumi… April rideva abbracciata a Casey. Lui, un mutante, come avrebbe potuto sognare una nuova vita con lei? Che razza d’idee gli saltavano in mente? Non era meglio rimanere con la sua famiglia? Forse sì. O forse no, era confuso. Per una volta tanto, il suo cuore gli stava dicendo il contrario. “Ehi, Don!”. La voce allegra di Michelangelo lo risvegliò bruscamente dai suoi pensieri; Don gli sorrise: “Dimmi.”, gli rispose con un fil di voce. “Non mi va che tu rimanga qui da solo… coraggio, la notte è ancora lunga, aggregati a noi!”, gli disse Mikey abbracciandoselo con il braccio sinistro. Don si sentì un nodo alla gola, Mik aveva ragione: perché continuare a soffrire per un cuore che aveva già trovato la metà mancante? Quindi andò con il suo caro fratellino. Il maestro Splinter si accorse di un particolare: Donatello teneva socchiuso l’occhio destro. Perché? Decide di fare una prova con una semplice bottiglia d’acqua: “Figliolo tieni, avrai sete.”, gli disse porgendogliela. Don, dinanzi a tutti, non riusciva ad afferrarla e fu in quel momento che rivelò loro un segreto atroce: “Mi dispiace, ma non posso più tenervelo nascosto. Il mio occhio percepisce le cose in maniera distorta… Per questo motivo faticavo a mettere le cose nel borsone; ero turbato ed è sempre per il medesimo problema che sono andato a sbattere contro la portiera del tarta-furgone. Io non vedo più come una volta.”. Tutti rimasero senza fiato, era dunque questo ciò che angosciava Donatello? Leonardo cercò di consolarlo con un abbraccio di comprensione ma ciò provocò nel ninja genio una rabbia tale da farlo piangere… Splinter chiuse gli occhi e abbassò il capo; poi salì sul tarta-furgone e, dopo qualche minuto, ritornò con una sorta di monocolo attaccato a un mezzo cerchio, della stessa misura della circonferenza del capo di Donatello e glielo mise. Il nostro ninja smise di piangere e riaprì gli occhi: tutto sembrava essere come prima, con quella lente vedeva magnificamente, anzi meglio di prima! Non ebbe parole per cui lo abbracciò piangendo. Splinter sorrise e lo carezzò sul capo: “Figlio mio, qualsiasi cosa per alleviarti l’anima.”, gli disse dolcemente mentre anche Raphael, si girò di spalle per nascondere la sua tristezza che albergava nel suo cuore.
Quella sera fu l’inizio di un nuovo capitolo di vita per le Tartarughe, Splinter, April e Casey. In realtà, nessuno avrebbe immaginato che una tragedia avrebbe aperto loro delle porte per strade completamente opposte a quelle che attualmente stavano percorrendo; un male più grande avrebbe, presto, spezzato il loro legame di fratellanza, allontanandoli…

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (8 voti, 11 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 11 commenti
Rif.Capitolo: 1
anime5 - Voto:
01/11/14 22:30
ho letto tutto il manga,mi ha fatto piangere e anche mi ha fatto fare gli incubi più orribili.Ma è davvero bello,soprattutto Leonardo che si allea con il Clan del Piede e fa il lavoro sporco,oh anche Donatello che fa un clone di Leo e cerca di ricreare il corpo del maestro,da paura.
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isaryhamato - Voto: 18/10/12 21:52
Ok, ho finito di leggere tutta la storia proprio ora e ti dico... che è stupenda!!!! Fantastica!!!!
Certo, molto triste il fatto che Splinter sia morto e tra i quattro non ci sia piu il bel legame di un tempo!!!
Shadow è decisamente tutta suo padre!!!! E questa nuova tartaruga, è interessante!!!
Complimenti veramente, mi piacciono sempre le storie che trattano delle Turtels oramai adulte e questa mi ha intrigato molto!!!
Chissà da dove arrivava quella strana katana e perchè ha fatto fare quelle cose a Leo!!!
Complimenti, veramente!!!
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Rif.Capitolo: 7
megarockgirl - Voto:
08/06/12 17:07
Noooo! Poverinii!!!!! ç_ç
Comunque bellissimi capitoli!! Descrizione fantastica!!!
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mikiturtle 30/05/12 08:02
Ne sei davvero convinta? Quando scriverò il capitolo 8, ti renderai davvero conto. Non ti voglio rovinare la sorpresa...
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Rif.Capitolo: 5
megarockgirl - Voto:
29/05/12 21:11
Renoir mi piace sempre di più!! *w*
Anche se è un pò piagnucolone!
Comunque è bello vedere che l'amore fraterno che c'era tra loro sta tornando!!
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Rif.Capitolo: 1
megarockgirl
24/05/12 22:07
Mi piace molto questo nuovo personaggio, un pò teatrale ma simpatico ottimo lavoro!! ^o^
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Rif.Capitolo: 2
megarockgirl - Voto:
22/05/12 21:20
Povero Splinter!! ç_ç E povere tartarughe!!
E ora cosa accadrà?
Comunque, bravo, la storia è splendidamente scritta complimenti!!
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Rif.Capitolo: 2
f9v5 - Voto:
22/05/12 19:07
Perchè?!ç_ç
Povero Splinter,non posso credere che muoia così.
Comunque,bel capitolo,si possono vedere molto i miglioramenti,continua così.
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Rif.Capitolo: 1
mikiturtle
20/05/12 22:18
No, solo il prologo narra maggiormente di Don. Il primo capitolo si concentra su tutti e quattro. E comunque la storia esista già, solo che è incompleta: non si sa il finale. Quindi ho pensato di rielaborarla a modo mio, e stavolta più dettagli!! Grazie!
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Rif.Capitolo: 1
megarockgirl - Voto:
20/05/12 21:46
Meravigliosa!! *w*
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