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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall Z
Titolo Fanfic: SONO ME STESSA O NO? CHI è VERONICA UNA SAYAN O UNA TERRESTRE ?
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: psoriasi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/05/2012 15:50:04


 
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RABBIA
- Capitolo 1° -

-No, ti prego Vero torna in te!- . Quell’urlo risuonò nelle mie orecchie quasi fosse un ordine. La cosa mi fece imbestialire ancora di più. Alzai la potenza della mia aurea e mi avvicinai lentamente verso quell’infimo essere che aveva osato ordinare di fermarmi. Sentivo l’odore della paura,del terrore ma soprattutto del sangue di quell’essere che tentava disperatamente di sfuggire dal mio desiderio di ucciderlo. Non sapevo chi fosse né da dove venisse e soprattutto non capivo come facesse a conoscere il mio nome, l’unica cosa che ricordo di me stessa da quando mi sono svegliata dal coma.
Sorrisi sadica verso di lui che a sua volta mi fissò negli occhi terrorizzato. Tremava come una foglia e sudava intensamente, come se fossimo in una sauna; né potevo percepire l’odore e la cosa mi piacque molto. Volevo sentirmi forte,padrona di tutto e tutti uccidendo chiunque mi avesse dato anche uno stupido motivo per farlo; Egli aveva osato ordinarmi di fermare il mio istinto assassino e questo era un valido motivo eliminarlo. Una cosa che però mi dava un enorme fastidio era vedere il mio corpo compiere azioni senza dar retta al cervello. Di questo nel mio subconscio me ne rendevo conto e la cosa mi irritava parecchio.
Alzai una mano in direzione della mia vittima, creai una potente energia luminosa e mi preparai a lanciargliela quando sentì qualcosa di pesante colpirmi alle spalle.
Quel colpo era talmente potente che mi scaraventò contro una roccia mandando quest’ultima in frantumi. Presa coscienza della situazione sfavorevole verificatasi mi alzai in piedi, strinsi i pugni, digrignai i denti e,urlando, liberai tutta la mia potenza disintegrando tutti i sassi, le pietre e le rocce che mi circondavano. Quando mi calmai presi il volo sollevandomi da terra e mi misi a osservare la mia vittima che prima, grazie all’aiuto di quel verme, mi era sfuggita. Incrociai le braccia al petto e rimasi immobile a fissarli studiando e osservando ogni singolo movimento. Aspettavo la loro prossima mossa desiderosa di contrattaccarli il più presto possibile. Non sarei riuscita a rimanere lì immobile sospesa in aria per tanto tempo senza ricevere alcun attacco: il mio istinto distruttivo si faceva sentire sempre più intensamente man a mano che scorreva il tempo.
Quei due individui rimasero immobili a fissarmi. L’essere che prima stavo per uccidere parlò
- Per favore Vero torna te stessa…Non farti controllare come un manichino da Zara! È lei il vero nemico non…- non fece in tempo a terminare la frase che cominciai a sferrargli potenti sfere di energia ininterrottamente. Lui e il suo amico presero anch’essi il volo e cominciarono a muoversi tra le rocce velocemente tentando di schivare i miei potenti attacchi. Non mi sarebbero sfuggiti. Più lanciavo le sfere luminose più sorridevo e mi divertivo nel vederli in difficoltà.
Lì avrei fatti fuori ad ogni costo per soddisfare il mio istinto.
Si formò tanta di quella polvere da annebbiarmi gli occhi ma,nonostante questo, continuai lo stesso ad attaccarli all’impazzata fino a quando, ormai stanca, mi fermai abbassando le braccia lungo i fianchi ansimando.
Con mia sorpresa però non trovai più i due individui. Erano riusciti a sfuggirmi sotto il naso maledizione!. Girai lo sguardo a destra, poi a sinistra e poi ancora a destra alla ricerca disperata delle mie prede. Abbassai di quota e mi misi a volare intorno alla zona cercandoli. Sotto di me vidi tutto il territorio completamente distrutto e privo di vita.
Atterrai in cima a una montagna e mi misi a osservare il panorama desertico intorno a me. Delle mie vittime ormai nessuna traccia. Come avevano osato farmela ? Come si erano permessi di sfuggirsfuggirmi? E soprattutto come si erano permessi di colpirmi alle spalle e parlarmi in quel modo con fare autoritario. Avevano accennato che io fossi controllata da un certo personaggio il quale non ricordo neanche il nome e la cosa mi fece innervosire ancora di più. La parte razionale di me mi stava abbandonando e la rabbia riprese il sopravvento su di me. Urlai più forte che potevo al cielo e,liberando per l’ennesima volta la mia aurea ,distrussi completamente la montagna sottostante ai miei piedi. Mi levai in aria e dissi a denti stretti - Vi troverò luridi vermi! - e partì a velocità super sonica alla loro ricerca . Quello ormai era diventato il mio obbiettivo primario
 
Continua nel capitolo:


 
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COMMENTI:
Trovato 1 commento
psoriasi 20/05/12 16:19
Vi prego siate buoni è la mia prima storia...
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