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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Tartarughe Ninja (Teenage Mutant Ninja Turtles)
Titolo Fanfic: IL NINJA-NATALE
Genere: Comico, Azione, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: mikiturtle galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/05/2012 14:50:06

Anche le tartarughe amano il Natale; che cosa accade quando la Vigilia è vicina?
 
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IL NINJA-NATALE
- Capitolo 1° -

Storia: Il Ninja-Natale

E’ ormai il 23 dicembre e sia nelle fogne che in superficie si respira aria di festa… “Ragazzi, tra breve sarà Natale!”, esulta Michelangelo abbracciandosi Leonardo, contento pure lui. Ecco che, inaspettatamente, giungono April e Casey, con in testa un berretto rosso fiammante. “Eh? E’ arrivato Babbo Natale? Un po’ pelle e ossa però!”, dice ironico Mikey, facendo ridere tutti, poi continua: “Scusate ragazzi ma, nessuno ha pensato di far ingrassare il tacchino?”. A questa domanda tutti sembrano perplessi. “Scusa, quale tacchino?”, chiede Raphael, non capendo bene: “Il tacchino Casey! Perché con tutto quello che c’è da preparare, ce ne siamo dimenticati. Per fortuna c’è qui Casey, che tra l’altro è così tonto che non si è accorto nemmeno che lo sto prendendo in giro!”, e tutti ridono, perfino Splinter. “Buona questa! Però non l’ho capita! Il tacchino Casey… No, un momento! Mik si è preso gioco di me?”, dice Casey rincorrendo Mik per dargliene di santa ragione. “Se non altro si tiene occupato!”, ride Raphael.
“Edizione straordinaria: in seguito ad un incendio di qualche giorno circa centocinquanta persone tra cui cinquanta bambini stanno trascorrendo la Vigilia nel freddo di New York. La casa che era stata loro promessa verrà invece trasformata in un centro commerciale. A causa di questa notizia, credo che per nessuna di quelle persone ci sarà il Natale!”. Questa notizia del Tg ha fatto gelare tutti, ma Casey: “Non me ne starò con le mani in mano senza fare niente. Andrò lì a prendere a calci nel sedere il responsabile!”. “Giusto e noi verremo con te!”, dice Leonardo afferrando la sua sciarpa blu cielo. “Siate prudenti, figli miei e rendete un Natale felice a quelle povere persone.”, dice Splinter.
Atteso il buio della notte, sia Casey che i suoi amici col guscio, a bordo del Tarta-furgone, arrivano nella parte ovest della Grande Mela. Ciò che si presenta loro è orribile; un intero quartiere bruciato, case demolite e distrutte dalle fiamme con la conseguenza di tante famiglie ormai senza tetto. “Non avrei mai pensato che tanti bambini… Ah, si può essere più malvagi di così?”, chiede rabbioso Raphael non sopportando quel paesaggio urbano. Michelangelo, silenzioso e in stile ninja, mette intorno al collo di una bambina la sua sciarpa di lana grande e lunga: “Sogni d’oro!”, dice ritornando poi dai suoi fratelli. “Ragazzi, pensate anche voi a quello che penso io? Operazione Natale!”, dice Mikey assieme a Casey e ai suoi fratelli…
Quando Casey sta per risalire sul Tarta-furgone, diventa testimone di una vera e propria ingiustizia: tre uomini armati di pistole e mitra, sparano dei colpi in cielo che fanno eco nei cuori di quelle povere persone. “Dovete smammare: il capo vuole costruire qui un grande centro commerciale!”, dice il primo dai grossi occhiali neri. “Avete visto quel tizio? Assomiglia molto a una mosca! Con quella capocciona!”, esclama Michelangelo facendo ridere tutti, nonostante quello fosse un brutto momento. Raph, impulsivo com’è, vuole intervenire ma Leo lo ferma, dicendogli di aspettare.
Un anziano uomo cerca di protestare mediante parole molto diplomatiche, in modo da far evitare ogni possibile violenza sui bambini. “Spiacente, non attacca!”, gli risponde il secondo uomo con occhiali neri e capelli rossi. “Uao, quello sì che sembra un wurstel abbrustolito!”. E di nuovo tutti a ridere per la battuta di Mik. Evitando una brutta fine, le Turtles mettono K.O. i tre uomini, ovvero gli “hot dog”, come li chiama Michelangelo. “Sì, in effetti sembrano wurstel, panino e formaggio!”. E di nuovo a ridere. “Ah! Ah! Mik… ah! Ti ricordo che dobbiamo combattere! Ah! Ah!”, dice Leonardo ridendo. “Basta ridere, la mia battuta non era così divertente! Ah! Ah!”, ride Michelangelo. “Non stiamo ridendo…Eh!Eh!... Per la battuta di Mik… Ah! Ah! Quello con la testa da mosca ha lanciato una bomba… Ah! Ah!... Con del gas esilarante! Ah! Ah!”, sghignazza Donatello. Nonostante sia molto difficile non svenire a causa del gas, le Turtles riescono a inseguire i tre “hot dog” e a capire dove vanno. “Divertente. Sapete, credo che dovrò comprarmelo del gas esilarante! Ouch! Ma che ho detto!”, protesta Michelangelo per uno schiaffone da parte di Raphael. “Meglio cambiare discorso; i tre uomini si sono diretti in quel grande attico.”, dice Leonardo, ristabilendo l’ordine. “Non vi pare anche a voi che questo grattacielo assomiglia a quello di Maxi Milian Winters? Il pazzo dei tredici mostri e della leggenda di Yotol?”, chiede Michelangelo. “Sì, Mikey. Infatti, è la medesima costruzione.”, conclude Donatello.
I tre uomini malmenati dalle tartarughe, si fanno ricevere da un misterioso uomo. “Capo, dei tizi vestiti da rana ci hanno attaccato! Che facciamo?”, chiede l’uomo con la testa da mosca. “Ah, vedo che ora reagiscono! Questo rende le cose più divertenti!”, esclama l’uomo che rivela essere grasso, vestito di nero come i suoi baffi, chiamato Mr.Fire. Accendendosi un sigaro, di quelli costosi, schiaccia un pulsante sotto la sua scrivania. Ben presto, si trova faccia a faccia con Casey e le Turtles.
“Bene, bene, bene! I topolini di Natale, una festività che odio. Io amo far del male!”, dice rompendo il sigaro nella mano sinistra. “Ah, sì? Questo spiega parecchie cose!”, dice Raphael afferrando i suoi pugnali Sai, per combattere. Mr. Fire sghignazza e mostra in realtà chi è: un tipo tosto che conosce il karate! Raph le sta prendendo come anche Leo, Don e Casey. Michelangelo, strano ma vero, ha un’idea a dir poco geniale: prende la sciarpa di Leo, caduta sul pavimento e con un tempismo perfetto, lo lega, bloccandogli le braccia dietro la schiena. “Ecco fatto, pignatta! Qualcuno ha un bastone? Magari se lo rompiamo vengono fuori caramelle e dolcetti!”, dice Michelangelo facendo veramente ridere tutti, perfino Mr.Fire. “Amico, nel caso non lo avessi capito, ti stavo offendendo!”, esclama Michelangelo avendo una gran brutta sorpresa da parte del grassone.
Con forza sovrumana, Fire strappa la sciarpa di Leo e mostra in realtà il suo vero aspetto: è, infatti, un robot tecnologicamente avanzato! Per prima cosa, afferra Michelangelo e lo alza sopra la sua testa metallica: “Vediamo a che velocità cade un corpo per effetto della gravità!”. “A dir la verità non lo so, però posso dirti che sto solo valutando la gravità della tua idea. No, no! Giù no! Prendo le scale! Ragazziii!”, grida in lacrime Michelangelo. Fire ride e lo getta oltre la finestra del suo ufficio, che si frantuma in mille pezzi. Per fortuna, Raph lo afferra prontamente ed evita una frittata di tartaruga ninja volata da 100 piani! “Pronto Mik?”, chiede Raph intendo un attacco combinato ed ecco che la potenza di Raph e la velocità di Mik distruggono il malefico robot, dividendolo in due. Donatello entra in azione: con un corto circuito il robot esplode e si fonde. “Mi… mi…
Vendi…cherò!”, dice disattivandosi per sempre. “Sì certo, dicono sempre così!”, dice Raphael prendendolo a calci. I tre uomini o hot dog, esplodono anch’essi, dal momento che erano collegati alla scheda madre di Fire. “Mi chiedo chi possa aver ideato tutto questo.”, dice Casey, togliendosi la maschera da vigilante. “Oh, ve lo dico io: in tutto questo c’entra Baxter Stockman e il Foot Clan. Ho l’impressione che volessero festeggiare un Natale… piuttosto elettrizzante!”, e tutti ridono contenti per aver salvato la vita di molte persone. “Ecco, questa sì che era bella! Com’è che a me le battute non vengono?”, protesta Mikey. “Non ti preoccupare, tra un centinaio di annetti forse te ne verrà bene una!”, dice Raphael ridendo. “Ahi….”, geme Leonardo, stringendosi il braccio destro. “Una scheggia di vetro! Non preoccuparti, fratello. Ci penso io!”, dice Don curandolo.
La minaccia di Mr. Fire scompare per sempre e ai nostri eroi viene un’idea: l’attico di Fire è abbastanza grande per tutte le persone scampate all’incendio. Donatello fa la revisione dei vari pannelli di controllo, delle tubature principali di acqua e di gas, mentre gli altri (vestiti da elfi e da Babbo Natale), accompagnano bimbi e famiglie nella loro nuova casa, addobbata e piena di cibi e coperte per tutti. “Buon Natale a tutti!”, dicono in coro le nostre Turtles, ritornando nelle fogne, a festeggiare anche con Splinter, April e tutti i loro amici.
Prima di andare, Michelangelo rimane a guardare la stessa bambina alla quale ha dato la sua sciarpa, che lo saluta con un sorriso!!!
Fine

 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
mikiturtle 18/05/12 14:53
Questa storia la scrissi qualche anno fa. C'è davvero molto da migliorare... Comunque qualche tempo fa scrissi una storia "La guerriera Oscura", l'ho abbandonata... Chissà magari potrei riscriverla. Grazie del tuo voto.
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f9v5 - Voto: 18/05/12 09:39
Carina la storia,c'è molto da migliorare ma è un inizio.
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