* I FOUND YOU *
- Capitolo 1° -
Salve a tutti. Il fatto che io sia arrugginita non mi ha distolto dallo scrivere questa nuova fanfiction, sperando che sia interessante. Allora, piccole precisazioni: Vegeta e Bulma non sono sposati ma semplicemente fidanzati e la storia si ambienta prima dell'arrivo di Freezer sulla Terra. Ho distorto un pò gli eventi originali per lavorare un pò sull'immaginazione. Il titolo è tratto da una canzone di Katy Perry che adoro e andando avanti nella storia scoprirete perché l'ho scelta. Non è propriamente una song fic ma ho deciso di strutturarla così. Tutti i personaggi sono del mitico Toriyama, tranne 2 che sono di mia invenzione. Che dire, vi auguro buona lettura e, se vi va, scrivetemi per dirmi cosa ne pensate. ^^ Si accettano sia complimenti che critiche, non possono che farmi bene. Un bacio grande.
Due gelidi occhi azzurri scrutavano la città dal tetto di un grattacielo. Satan City era ancora avvolta dalle tenebre e gli abitanti erano nei loro letti in attesa del giorno. Il tran tran mattutino sarebbe iniziato a breve ma la ragazza non se ne curava, da quella posizione non l'avrebbero mai scoperta. Alzó lo sguardo al cielo, la luna faceva capolino da dietro una nuvola e alcune stelle brillavano timidamente, quasi avessero paura di essere viste. Era ora di tornare alla base,sua sorella aspettava notizie da due giorni ma era stato impossibile comunicare, avrebbe corso un rischio troppo alto. Si scostó una ciocca di capelli blu dai viso, si voltó e sparí nell'oscurità.
Come ogni mattina, la sveglia prese a suonare alle 7 precise. Vegeta si mise seduto sul letto, era ancora scosso da quel sogno che ogni notte lo tormentava. Erano giá parecchie settimane che quegli occhi gli comparivano nella mente, gelidi ma allo stesso tempi intensi e splendidi. Non capiva il perché di quel sogno cosí ricorrente e ogni volta si sforzava inutilmente di comprendere a chi appartenessero. Si alzó e si diresse in bagno. L'acqua della doccia prese a scorrere e, dopo essersi spogliato, si abbandonó a quel calore rilassante. Chiuse gli occhi, nella mente di nuovo quello sguardo di ghiaccio. Si asciugó e si diresse verso il suo letto, indossó la tuta e uscí dalla stanza. Era pensieroso e anche un pó scosso, quel sogno gli dava il tormento ogni notte. Chiuse gli occhi e scosse la testa, quasi per svuotare la mente da quel pensiero ossessionante e senza nemmeno accorgersene si ritrovò in cucina. Bulma gli si avvicinò sorridendogli, tra le mani un vassoio pieno di biscotti e dolci di ogni genere.
- buongiorno!
La sua voce squillante lo rassicurò e, senza ringraziare, iniziò a divorare la colazione.
Alexis era da poco rientrata alla base. Si diresse verso la stanza della sorella per comunicarle le notizie che tanto aspettava.
- bene, eccoti qui.
Una bellissima ragazza bionda era sdraiata su un letto sfarzoso, le braccia dietro la nuca e le gambe incrociate. I suoi occhi verdi erano severi, pieni di arroganza.
- scusa, non ho potuto comunicare come avevamo stabilito. Mi avrebbero scoperto, ero troppo vicina.
- non fa niente sorellina.
La bionda si alzò in piedi di scatto. Era una ragazza bellissima, con un fisico statuario e un portamento quasi regale. Fiera e sicura di sè, arrogante e spesso presuntuosa. Sapeva il fatto suo, era ribelle e vendicativa. Fin da piccola era sempre stata una persona ingestibile, disubbidiva spesso e si faceva guidare dal suo infallibile istinto. Indossava un abito blu con uno scollo evidente, il fianco destro scoperto e stivali al ginocchio neri. Si avvicinò alla sorella e le mise una mano sulla spalla.
- hai fatto comunque un ottimo lavoro.
Sul volto le si dipinse un sorriso compiaciuto.
- dobbiamo andare dal grande Freezer, ci vuole vedere.
Alexis fece un cenno di assenso con la testa e seguì la sorella maggiore nella grande sala.
-hai mangiato a sufficienza?
Bulma lo fissava sfoggiando il suo solito sorriso pieno di ammirazione. Per lei era un onore rendersi utile e accontentare Vegeta, nonostante i modo del sayan non fossero sempre molto cordiali.
- vado ad allenarmi, non disturbarmi per nessuna ragione.
Si alzò da tavola e si diresse verso il giardino, come ogni giorno si sarebbe allenato nella graviti room che la donna aveva appositamente costruito per lui. Lo guardò allontanarsi con la sua solita camminata fiera e non poté fare a meno di pensare che era bellissimo. Si era innamorata quasi subito di quel sayan, nonostante all'inizio lo tenesse ben nascosto. Anche i suoi modi rudi e sgarbati erano per lei un motivo per amarlo, il suo fascino era irresistibile. In parole povere, era cotta. Si avvicinò al lavandino adagiando i piatti nel lavello e aprì il rubinetto. L'acqua prese a scorrerle tra le mani e il suo sguardo era rivolto al giardino che si intravedeva dalla finestra. Stava sorridendo, nemmeno se ne era accorta. Era uno di quei sorrisi rari, non tutti hanno il privilegio di essere guardati in quel modo e il suo sguardo era pieno d'amore, sornione. I suoi genitori si erano domandati parecchie volte cosa l'avesse spinta a fidanzarsi con quel ragazzo così rude, non si era mai soffermata a pensarci anche se la risposta la conosceva benissimo. Si asciugò le mani e si diresse verso l'officina, anche la sua giornata aveva inizio.
- grande Freezer, ti portiamo nuove notizie.
Meja si inchinò e la sorella fece altrettanto. Dall'alto della grande sala, adagiato su una piccola "navicella", fluttuava un alieno dalla pelle rosa. Indossava una tuta da sayan e con occhi sicuri scrutava le due ragazze. Il suo sguardo era cattivo, quasi sprezzante. Iniziò a sorridere compiaciuto.
- oh, vedo che Alexis è tornata. Dimmi, che notizie mi porti?
Lentamente scese al suolo e fece loro cenno di alzarsi. Alexis gli si avvicinò.
- grande Freezer, il traditore è qui sulla terra. Sono riuscita a localizzarlo solo questa notte, si trova in un luogo chiamato Satan City.
L'alieno si illuminò e iniziò a ridere di gusto, gli occhi ridotti a due piccolissime fessure.
- molto bene, l'abbiamo trovato.
Una smorfia divertita gli si dipinse sulle labbra serrate, l'angolo della bocca tirato in un sorriso agghiacciante. Erano mesi che aspettava questa notizia, finalmente l'aveva trovato!
Guardò Meja e la ragazza, in risposta, fece un cenno con la testa.
- molto bene, siete congedate. Meja hai il comando, fai partire subito la missione!
Iniziò a ridere di gusto. Una risata che faceva gelare il sangue, carica di rabbia e di soddisfazione.
La bionda si inchinò e si congedò, seguita dalla sorella. Camminava sicura nel corridoio seguita dalla sorella, che la fissava con sguardo interrogativo. Meja non le aveva mai rivelato il piano, nonostante le sue insistenti domande non aveva mai ceduto.
- bene, finalmente posso accontentare le tue richieste.
Le braccia conserte al petto e lo sguardo divertito le davano un'aria quasi spaventosa, sapeva che non sarebbe stato un piano facile da attuare.
- che cosa devo fare?
La bionda la guardò sorridendo, non vedeva l'ora di iniziare quel "gioco" interessante.
Vegeta uscì dalla gravity room, erano ore che era chiuso là dentro. Indossava solo un paio di pantaloncini e le gocce di sudore che coprivano il suo fisico perfetto e scolpito luccicavano ai raggi del sole. Sfilò l'asciugamano dal collo e se lo passò sulla fronte; Aveva fame, una fame tremenda. Sperava che Bulma gli avesse preparato uno dei suoi manicaretti migliori, dopo tutto se lo meritava dopo un allenamento del genere. Aprì la porta-finestra ma si bloccò subito dopo, una voce famigliare lo fece subito irritare.
Girò il viso e sorrise beffardo alla figura che gli stava alle spalle.
- Kakarot, quale onore..
Si girò del tutto e continuò a fissarlo.
- Vegeta!
Il solito sorriso che il sayan considerava ebete era stampato sul viso del ragazzo
- *sempre il solito stupido!* si fermò a pensare Vegeta.
- che cosa vuoi?
Le braccia di Vegeta erano conserte al petto, lo sguardo ostile.
- devo parlarti con urgenza. Baba ha avuto una visione..
- di che visione parli?
Vegeta parve allarmarsi, il discorso cominciava ad interessargli.
- ha detto che la pace sulla Terra verrà di nuovo interrotta ma non ha saputo dirmi altro.
- e io che dovrei fare?
Goku si accorse dell'ostilità del suo eterno avversario, probabilmente non sarebbe mai cambiato e l'arroganza avrebbe sempre fatto da padrona nel suo carattere.
- tieni gli occhi aperti. Potrebbe accadere qualcosa in qualsiasi momento.
Il sayan gli voltò le spalle con noncuranza, con le raccomandazioni di quello stupido non ci avrebbe fatto nulla.
- me ne ricorderò. Nel frattempo, continua a guardarti le spalle.
Gli lanciò uno sguardo torvo e sparì all'interno dell'abitazione.
Goku sorrise e, pochi secondi dopo, sparì utilizzando il teletrasporto.
- agirai questo pomeriggio, sai cosa devi fare.
Alexis guardò sbalordita la sorella bionda.
- che cosa?! Ma non mi hai nemmeno preparata!
Meja non si fece scalfire dal suo sguardo quasi supplichevole, l'aveva allenata a sufficienza ed era tempo di agire.
- sai cosa devi fare. Sei congedata, preparati.
La ragazza dai capelli blu si voltò rassegnata, non aveva scelta.
- che i giochi abbiano inizio allora.
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