PROLOGO
- Capitolo 1° -
Salve a tutti gente. Come sicuramente sa chi ha letto il mio profilo(sempre che a qualcuno possa interessare),gli anime che preferisco sono “Naruto” e “Sonic” e sicuramente sa anche che ho scritto che forse avrei tentato di fare un crossover tra le due serie.
Alla fine,dopo infiniti ripensamenti e seghe mentali varie,il mio cervello disturbato mi ha suggerito come iniziare e ho deciso di dargli fiducia.
Dunque…se qualcuno di voi sarà così sfigato da incappare in questa m*****a pazzesca,sappia che,per quanto riguarda “Naruto”,gli eventi si svolgono all’inizio della serie “Shippuden”,per “Sonic”,dopo la terza stagione dell’anime.
Nel caso,improbabile,che vi piaccia,lasciate un commento.
Grazie,F9v5.
Resa dei conti?
(cda:Sonic scappa in preda al panico inseguito da Amy,vestita da sposa e armata di martello.)
Voi credete alla teoria degli universi paralleli?La conoscete,no?!Quella teoria secondo la quale il nostro universo non è unico,ma ne esistono molteplici identici al nostro?Bè…identici all’apparenza;nessuno di questi universi è uguale agli altri in tutto e per tutto;infatti,gli eventi che da noi si sono svolti in un certo modo,negli altri universi hanno avuto diverso esito,portando,dunque,ad un cambiamento,magari minimo,o incredibilmente radicale,nella storia.
Comunque,senza perderci in discorsi futili,vorrei dire che chi non ci crede,presto cambierà idea!
Infatti,gli eventi che sto per narrare raccontano di una guerra…una guerra che non ha coinvolto uno,ma bensì due mondi,rischiando di portarli alla rovina.
La Terra è uno di questi due;l’altro,è il suo pianeta gemello Mobius!
Per chi non conoscesse Mobius,c’è una cosa molto importante di cui bisogna essere a conoscenza:in questo pianeta parallelo gli eventi che hanno scritto la sua storia non hanno proprio niente in comune con quelli della Terra.
Basti pensare a questo:su Mobius non c’è stato posto per l’essere umano!
E’ stata la razza animale a prendere il comando del pianeta,anche se,col passare del tempo,ha subito una mutazione,che ha portato i mobiani,questo il nome degli abitanti del pianeta,ad assomigliarci in modo inverosimile:inizialmente identici agli animali che noi conosciamo,mentre il tempo passava loro hanno imparato ad alzarsi sulle zampe posteriori,sviluppando mani e piedi,divenendo bipedi;anche la loro intelligenza è migliorata,al punto da poterli considerare nostri pari.
Dividendosi in gruppi vari,i mobiani hanno colonizzato l’intero pianeta,costruendo strade,città,edifici di ogni genere e sviluppando una tecnologia straordinaria,un loro sistema di commercio,basato o sul baratto o sul pagamento in ring,uno speciale anello dorato di formazione naturale,ma che i mobiani hanno imparato a creare artificialmente.
In realtà,hanno fatto anche molto altro,ma ciò si distacca dagli eventi che ci interessano,quindi è meglio fermarci qui e tornare alla storia originale.
Mobius era solitamente un pianeta pacifico,ma quel giorno non stava tenendo fede al suo buon nome;nel continente di Apotos,situato nella zona nord-ovest del pianeta,più precisamente nella zona di Green Hill,si stava svolgendo una cruenta battaglia,e i prati verdeggianti,caratteristici della zona,erano ormai stati ridotti ad una landa desolata.
Il motivo di tale battaglia?Proteggere il proprio pianeta dall’attacco di un gruppo di alieni invasori,crudeli e sanguinari,intenzionati a sottomettere Mobius e sterminarne gli abitanti.
Quest’ultimi erano le Black Arms,alieni orripilanti:grossi,bipedi,occhi gialli nei quali lampeggiava un lampante desiderio di sangue e morte,neri,eccezion fatta per alcune macchie rosse sparpagliate qua e là,mani artigliate,piedi giganti,testa mostruosa.
Malgrado la loro superiorità,sia numerica che fisica,i loro avversari riuscivano a tenerli a bada:erano solo in tredici,eppure riuscivano a tenere testa a quelle bestie rivoltanti.
Se qualcuno fosse riuscito ad avvicinarsi,o se avesse avuto il coraggio per assistere allo scontro avrebbe potuto focalizzare meglio l’immagine di quei valorosi guerrieri che stavano combattendo con coraggio e sprezzo del pericolo:erano tre ricci,un’echidna,un pipistrello,una kitsune bicoda,un coniglio affiancato da un buffo esserino azzurro,un gatto,un’ape,un camaleonte,un coccodrillo e un robot.
Ciascuno di loro stava dando il meglio di sé;sapevano che la loro eventuale sconfitta avrebbe segnato la condanna del pianeta e la fine della loro razza. Tra queste tredici figure,una stava combattendo con più determinazione e ferocia delle altre:era un riccio nero,capelli divisi a punte,due a destra,due al centro e due a sinistra,del medesimo colore,attraversati orizzontalmente da strisce di capelli rossi,una parte di pelo bianca sul petto;indossava un paio di pantaloni verde militare,delle scarpe bianche con i lati rossi,un paio di guanti bianchi e ai polsi aveva due ring come bracciali;i suoi occhi rosso sangue mostravano la furia più cieca che si potesse immaginare.
Stava combattendo come un dannato:in quel momento era aggrappato alla testa di un nemico,gliel’afferro e la storse,lasciando che il corpo,ormai morto,cadesse a terra.
Neanche il tempo di rialzarsi che altri due gli furono addosso,nel tentativo di tranciarlo con i loro artigli,ma fu più rapido di loro e li schivò con salto,per colpirli con un calcio ad ascia durante la discesa.
Ormai era al limite dell’esasperazione “Accidenti!Più ne facciamo fuori e più ne arrivano!Ma quando finiscono?”
-YAHOOOOOOO!BECCATEVI QUESTO,SCHERZI DELLA NATURA!-
L’autore di quell’urlo era un riccio blu:occhi verdi,capelli blu simili a quelli del riccio nero,ma mentre quelli di quest’ultimo andavano verso l’alto,tranne quelli al centro,i suoi andavano verso il basso,petto bianco;indossava scarpe da corsa rosse,tranne per una linea centrale bianca,con le cinghie dorate,un paio di jeans sfilacciati sulle ginocchia e anche lui guanti bianchi.
In quel momento si era appena arrotolato su se stesso e,roteando ad un’incredibile velocità,si abbatté su tre creature,mettendole al tappeto.
I due ricci si ritrovarono spalle contro spalle,e il blu non potè fare a meno di lanciare una piccola frecciatina.
-Hey,Shadow,io ne ho già sconfitti 68!Tu a quanto ti sei fermato?-
-Non è il momento di scherzare,faker. Non ti rendi conto che questi cosi non finiscono mai?-
Nella voce di Shadow non c’era preoccupazione,più che altro c’era fastidio,come se combattere contro quelle creature fosse l’ultimo dei suoi problemi;in effetti era così:quelli per lui erano solo pesci piccoli,malgrado la sua foga nel combattere infatti,non si stava affatto impegnando seriamente.
Questo perché era un altro il nemico con cui voleva confrontarsi;un nemico miliardi di volte più pericoloso e potente di quei miseri insetti che pensavano davvero di potergli creare qualche grattacapo,un nemico,con il quale aveva un conto da regolare.
Purtroppo,anche se lui non stava avendo difficoltà,non si poteva dire lo stesso degli altri:in quel momento l’ape,il camaleonte e il coccodrillo si ritrovarono circondati.
L’ape indossava una giubba arancione,scarpe del medesimo colore,pantaloncini marroni e in testa aveva un casco da pilota che non lasciava intravedere i capelli;i suoi occhietti gialli,di solito allegri e vispi,in quel momento mostravano una gran fifa.
-Vector,ci hanno circondato! Siamo spacciati! BWAAAAAAAAAA…-
Quando l’apetta iniziò a piangere rischiò seriamente di mandare in tilt il sistema uditivo dei due rettili che lo affiancavano,e forse anche quello degli alieni vicini.
Il coccodrillo indossava dei pantaloni aderenti neri,scarpe nere,guanti bianchi,aveva una catena dorata al collo e un paio di cuffie alle orecchie,aveva gli occhi di un marrone così chiaro da sembrare arancione.
Non ne poteva più di quella lagna.
-INSOMMA CHARMY,VUOI PIANTARLA?!-
Incredibilmente,come cominciò –AAAAAAAAAA…Ok!-,smise.
Il camaleonte,di un insolito,se non impensabile,colore viola,indossava un kimono da combattimento nero,legato al centro da una cintura rossa e dei sandali aperti;aveva un corno al centro del viso e una coda talmente lunga da doverla tenere arrotolata;i suoi occhi gialli esprimevano serietà e concentrazione.
Il coccodrillo,Vector,non ci stava a stare con le spalle al muro;decise quindi di giocarsi il suo asso nella manica;infilo una mano nella tasca dei pantaloni,e ne tiro fuori…una chewingum.
-Vector,ma ti sembra questo il momento di metterti a masticare una gomma?!-
Il rettile si lasciò sfuggire un sorrisino presuntuoso –Espio,amico,ti sembro il tipo che fa sciocchezze?-
-Vuoi davvero che ti risponda?-
Lì fu fregato;decise di lasciar perdere e dare una risposta alla prima domanda di Espio,almeno avrebbe mantenuto un po’ di dignità.
-Comunque…quella che sto masticando non è una semplice gomma. E ora vedrete.-
Dopo aver masticato ancora qualche secondo,Vector prese un gran respiro e sotto gli occhi sbalorditi dei due amici lanciò verso i mostri una gigantesca fiammata che ne arse vivi almeno una decina.
-SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!-
Vector e Charmy si concessero un’espressione di esultanza;Espio però,era dell’idea di non abbassare la guardia,e non appena la fiammata si estinse,ancora prima che i due compagni esultassero,estrasse dalla manica destra un kunai e lo lanciò verso l’alieno più vicino,centrandolo in mezzo agli occhi.
La situazione del trio era,al momento,sotto controllo.
Qualcun altro che non stava avendo difficoltà era il robot:imponente,alto quasi quanto i Black Arms,con due gambe esili,mentre la parte superiore del corpo era rettangolare e massiccia,con quattro dita per mano. Aveva due spalliere nere sulle quali era stampato il simbolo dell’omega,che poi era anche il suo nome. I suoi occhi rossi,incapaci di esprimere emozioni,stavano scannerizzando la zona e i nemici;alla fine,dopo una scannerizzazione completa decise di passare all’azione.
-Attivare modalità mitragliatrice!-sentenziò la sua voce metallica e le sue mani si ritirarono all’interno delle braccia per lasciare il posto a due cannoni mitra con i quali iniziò a fare man bassa. I Black Arms continuavano a cadere sotto i colpi dei guerrieri.
Purtroppo però,c’era chi stava esaurendo le energie:era il caso della piccola coniglietta e del suo amichetto:lei era di colore marroncino,con gli occhi del medesimo colore e due lunghe orecchie;indossava un completino rosso da scolaretta con tanto di cravattino azzurro,scarpe rosse e guanti bianchi. Il suo amico era una bizzarra creaturina azzurra,tranne la punta della testa,gialla,occhi azzurri,sulla schiena aveva un paio di piccole ali rosa e portava,all’altezza del collo,un fiocco rosso.
In quel momento i due amici erano stati catturati da uno dei nemici,che li teneva stretti fra gli artigli,minacciando di strangolarli.
Temevano che fosse giunta la loro ora,ma per fortuna la sorte la pensava diversamente.
Sorte che si manifestò sotto la forma di un piccolo ranocchio che,saltando in testa al mostro,gli si mise davanti agli occhi,oscurandogli la visuale e costringendolo a mollare le sue vittime;ancor prima di poter cercare di liberarsi di quel piccolo intruso,venne steso da un colpo a mani unite.
L’autore di quell’ultimo attacco era un grosso gatto viola dalle lunghe orecchie,con dei piccoli occhi neri;portava i sandali,dei pantaloni da pescatore e i guanti bianchi.
Raccolse il piccolo ranocchio da terra e lo poggiò sulla sua testa.
-Bravo Froggy,ottimo lavoro!-
-Cra…cra.-
Successivamente si volto verso i due amici,che si stavano rialzando.
-Cream,Cheese,state bene?-
-Si,grazie Big.-
Un altro gruppo era in movimento verso il riccio blu,che non sembrava affatto intimorito,anzi,sghignazzava.
-Coraggio!Fatevi sotto.-
Il gruppo,composto da cinque elementi,gli andò addosso,ma il riccio scomparve dalla loro visuale,proprio quando erano a pochi metri da lui.
-Yhuuuuuuu,sono qui!-
Con una velocità che aveva dell’incredibile, il porcospino si era spostato dietro di loro,senza che questi se ne accorgessero e addirittura ora li prendeva pure in giro facendogli la linguaccia.
Quell’affronto fece infuriare ancor di più le creature che andarono di nuovo alla carica,ma il terreno sotto i loro piedi comincio a tremare fino a crollare,facendoli sprofondare sotto terra.
Accanto al riccio blu si aprì una piccola buca,dalla quale uscì l’autore del precedente crollo:un’echidna rosso,capelli a strisce del medesimo colore,sul petto aveva una mezzaluna bianca rivolta verso l’alto;indossava dei guanti bianchi,con due spuntoni sulle nocche,scarpe rosse,gialle e verdi,dei pantaloni marroni un po’ malandati,probabilmente molto vecchi e portava un paio di occhiali da sole viola. La prima cosa che fece,una volta uscito dal buco,fu richiamare il riccio blu.
-Insomma Sonic,smettila di giocare!-
-Andiamo Knuckles,tu togli tutto il divertimento.-
L’echidna,per la rabbia,divenne,se possibile,ancora più rosso:voleva capirlo o no quell’idiota che quello non era un gioco;stavano combattendo per la vita loro e dei loro simili.
Impegnati a battibeccare non notarono che una delle cinque creature si era aggrappata al bordo del terreno poco prima di cadere e che in quel momento si era issata su.
Stava per attaccarli,quando all’improvviso venne colpita da un raggio verde che la fece…ridurre,ora era alta,si e no,qualche centimetro e Knuckles non si fece il minimo scrupolo a schiacciarla col piede.
I due si voltarono per trovarsi davanti il loro amico kitsune:giallo,petto bianco,due code sbatacchianti gialle,eccezion fatta per la punta bianca,ciuffo di capelli biondi e occhi azzurri;indossava una tuta blu da idraulico con tanto di bretelle;nella mano destra impugnava una specie di pistola,evidentemente l’arma da lui usata per ridurre il mostro in precedenza.
-Ragazzi,non vorrei sembrare scortese…ma non mi pare il momento adatto per mettersi a discutere. Voglio dire,siamo in mezzo a un campo di battaglia.-
Malgrado il suo orgoglio,Knuckles dovette riconoscere la sua colpa.
-Si…hai ragione Tails. Scusaci.-
Un altro gruppetto cerco di avvicinarsi a loro di soppiatto,ma il volpino fu più rapido di loro;afferrò per mano i due compagni e,roteando le code ad un incredibile velocità,si librò in volo,mandando a vuoto il loro tentato attacco a sorpresa.
Tails si rese conto che in quel modo non si poteva continuare,bisognava sfoderare l’artiglieria pesante per sopraffare quelle bestie.
-Sonic,nella mia tasca destra c’è il Tornado. Prendilo!-
Sonic per un attimo rimase basito,ma poi,ricordandosi con chi stava parlando,esegui l’ordine.
Rovistando nella tasca dell’amico ne tirò fuori un piccolo modellino di aeroplano,proprio quello che al ragazzino serviva.
-Lancialo in aria,più in alto che puoi,e tu Knuckles prendi la mia pistola e colpiscilo!-
Il riccio blu lanciò il modellino in aria e l’echidna,prendendo bene la mira,fece fuoco e,per fortuna, centro.
Immediatamente,quello che prima era soltanto un modellino,divenne un vero aereo da battaglia,anche se con uno stile un po’ retrogrado:la metà superiore era blu,quella inferiore gialla.
Ora arrivava il difficile:salire a bordo e metterlo in moto prima che si schiantasse al suolo.
-Ragazzi,ora vi lancerò verso le ali,cercate di aggrapparvi.-
Il volpino lanciò i due amici,che riuscirono ad aggrapparsi,e successivamente prese posto al comando del velivolo,attivandolo e permettendogli di prendere il volo giusto a pochi metri da terra.
-Accidenti Tails,ma come hai fatto?-
Sonic non riuscì a trattenersi dal porre quella domanda;era davvero curioso di sapere come avesse fatto il suo migliore amico a creare quell’invenzione portentosa,per poi dirsi mentalmente “Ma che mi sorprendo a fare?Tails ha fatto cose ben più incredibili di questa!”
-Bè…ho costruito una pistola in grado di lanciare un raggio che riduce le molecole di ciò che colpisce e modificare la loro struttura e le loro dimensioni,portando al rimpicciolimento. Se usato due volte il suo effetto viene capovolto.-
A Tails non piaceva vantarsi,era un tipo modesto;però se qualcuno gli poneva qualche domanda riguardante gli argomenti scientifici lui,senza volerlo,iniziava un discorso degno del premio Nobel,che gli altri non capivano per via dei complessi termini che usava.
-Ehm…ti rifaccio la domanda Tails. Come hai fatto?-
Imbarazzato e con la paura di aver fatto la figura del secchione saputello,si apprestò a dare una risposta più comprensibile.
-Scusate…è stato più forte di me. Quello che volevo dire è che ho costruito una pistola che è in grado di ridurre le dimensioni di ciò che colpisce e se lo colpisce di nuovo lo fa tornare normale.-
-Adesso non perdiamoci in chiacchiere!- aveva sbuffato Knuckles –Tails,dacci dentro!-
-D’accordo!-
Premette un pulsante e,dal vano inferiore dell’aereo,spuntò un lanciarazzi.
-3…2…1…Fuoco!-
L’attacco fu un successo,almeno cinque alieni furono colpiti e uccisi.
Sonic comunque non era contento;lui era un riccio d’azione,non poteva certo starsene lì fermo ad osservare senza far nulla;per questo,sotto lo sguardo stupito di Tails,mollò la presa e scese in azione rotante su un alieno,tranciandolo in due metà.
Knuckles,che non voleva essere da meno dell’amico/rivale,seguì il suo esempio,e scese su un altro alieno a piedi uniti,colpendolo in piena faccia.
Tails era ancora impegnato ad attaccare,ma potè sentire il rumore di qualcuno che si stava sedendo sul sedile posteriore:era una ragazza pipistrello bianca,con corti capelli albini e occhi verde acqua,nei quali si poteva scorgere un pizzico di malizia;indossava una tuta nera aderente con un grosso cuore sul petto a coprire il seno,guanti e stivali bianchi,con un cuore sulla punta.
-Rouge,che ci fai qui?-
-Scusa tesoro,ma questa lotta è più estenuante di quanto immaginassi,non hai idea di quante volte ho rischiato di rompermi un’unghia. Non ti dispiace se mi siedo un attimo qui per riprendere fiato,vero?!-
Tails non sapeva proprio se fidarsi di lei;già il fatto che fosse la migliore amica di Shadow era un motivo più che sufficiente per dubitare di lei,se poi ci aggiungiamo che in passato lei,Shadow e Omega erano stati loro nemici e avevano cercato anche di ucciderli,fiducia non ne meritava proprio.
Ma Tails non era il tipo da serbare rancore;e poi,Rouge si era dimostrata una valida alleata fino a quel momento,che motivo avrebbe avuto per tradirli?
-E va bene-
Per quanto riguarda l’ultimo membro del gruppo…che dire,era un’autentica pazza scatenata:una riccia rosa dagli occhi verde smeraldo;indossava un vestito intero rosso,tranne una striscia bianca finale,che lasciava scoperta la schiena e le spalle,scarpe rosse,guanti bianchi e bracciali dorati ai polsi;tra le mani reggeva un enorme martello di gomma,che sollevava senza il benché minimo problema malgrado le abnormi dimensioni,e a giudicare da tutte le vittime cadute sotto i suoi colpi,doveva fare abbastanza male.
Ebbe però un attimo di distrazione e scivolò a terra perdendo la presa sulla sua arma;distrazione che sarebbe stata fatale se Sonic non fosse intervenuto colpendo con un calcio rotante l’alieno che minacciava di morderla con le sue mastodontiche fauci.
Quell’intervento si rivelò più dannoso per Sonic che per chiunque altro;aveva appena firmato la sua condanna a subire una delle più atroci torture conosciute su Mobius:l’abbraccio di Amy.
-Sonic,tesoro. Sei venuto a salvarmi!Allora mi ami anche tu non è vero?-
Il diretto interessato non poteva risponderle,era troppo occupato a cercare di sopravvivere.
-A-Amy…s-sto…sto soffocando!-
La ragazza mollò la presa sul suo pseudo-ragazzo giusto un attimo prima che esalasse l’ultimo respiro.
-Hey Sonic,tesoro,che ne diresti se,una volta finita questa storia ci sposassimo?-
Lì Sonic sgranò gli occhi a tal punto che rischiarono di saltargli fuori dalle orbite:sposarsi?Era impazzita forse?E anche nell’evenienza,impossibile secondo il pensiero di lui,che avesse voluto,erano ancora troppo giovani.
-ALLONTANATEVI!-
L’urlo di Shadow lo riscosse dai suoi pensieri,attirando l’attenzione sua e anche degli altri.
-FATE COME VI HO DETTO,SUBITO!-
Shadow aveva esaurito la pazienza,anzi,aveva pazientato anche troppo;era il momento di sbarazzarsi di quegli esseri una volta per tutte:divaricò le gambe,incrociò le braccia al petto,dal quale partì un’aura rosso chiaro che lo ricoprì interamente. Gli altri,intuendo cosa sarebbe accaduto, non persero tempo e cercarono di allontanarsi il più in fretta e il più possibile;quello che Shadow stava per usare era uno dei suoi attacchi più micidiali;l’unico difetto era che, essendo un attacco ad ampio raggio,colpiva tutto ciò che incontrava,senza far distinzioni tra nemici e amici.
Percependo che i suoi alleati erano abbastanza lontani,il riccio nero spalancò di colpo le braccia urlando –CHAOS BLAST!-
Quella che si generò fu un’esplosione di energia di proporzioni gigantesche,tanto che anche i mobiani,che in quel momento si trovavano a qualche chilometro di distanza,poterono vederla e addirittura dovettero attaccarsi mani e piedi al terreno per evitare di essere trascinati via dall’onda d’urto derivata da essa.
L’unico che ebbe la forza di fare un commento in quella situazione fu Knuckles –E pensare che non si è nemmeno tolto i bracciali inibitori. Bisogna riconoscere…che Shadow è una forza della natura! E’ un bene che sia dalla nostra parte!-
Quando l’esplosione si placò tornarono indietro per sincerarsi delle condizioni del loro compagno.
Lui era in piedi al centro di un gigantesco solco nel terreno,causato sicuramente dall’esplosione precedente,ed era tutto intero,senza neanche un graffio.
Per le Black Arms non si poteva dire lo stesso;di quelle creature era rimasto poco o niente,solo qualche braccio,gamba o testa sparpagliate per la zona.
Anticipando eventuali domande,Shadow alzò gli occhi verso il cielo che,come se sapesse quello che stava per accadere,si era riempito di nuvole di tempesta e gia alcuni tuoni cominciarono a farsi sentire con il loro roboante frastuono.
-Lui…sta arrivando!-
In mezzo alle nuvole si cominciò a distinguere una figura;i contorni,inizialmente sfocati,divenivano più chiari man a mano che scendeva verso coloro che erano stati in grado di sconfiggere i suoi “uomini”;per carità,non era affatto dispiaciuto della loro dipartita,era semplicemente seccato perché avrebbe dovuto sporcarsi le mani con quegli esseri inferiori.
La sua attenzione però,era rivolta in particolare ad una di quelle figure che stavano sotto di lui.
-Shadow…ci incontriamo di nuovo.-
Il riccio nero,senza la minima esitazione,attivò i reattori sotto le sue scarpe e,dopo aver lanciato un ultimo avvertimento –Guai a chi osa interferire,lui è mio!-,si alzò in aria fino a trovarsi davanti a quell’orripilante figura:quell’essere era alto almeno cinque metri e le uniche parti del suo corpo che si potevano vedere erano le braccia,grosse,muscolose,tre dita artigliate per mano,e la testa ,nera così come le braccia,di forma rettangolare con un paio di corna rosse,senza bocca né naso;il resto del corpo era coperto da una logora e sgualcita veste,al collo portava una lunga catena dorata con due cerchi dotati di spuntoni all’estremità.
I suoi tre occhi,rosso acceso,scrutavano la figura davanti a lui,al suo confronto lui era un gigante.
-Di un po’…Shadow,da quanto tempo non ci vediamo?-
-Da troppo poco tempo…Black Doom.-
-Davvero…eppure mi sembra passato tanto tempo da quando ti ho fatto quella proposta.-
-Te lo ripeto…scordatelo!Non intendo schierarmi dalla tua parte.-
Ma Black Doom era un tipo persuasivo;quando voleva qualcosa era disposto a tutto pur di ottenerla,e se lui voleva Shadow tra le sue schiere,allora lo avrebbe avuto.
-Sei un grande combattente Shadow. La tua forza è superiore a quella di quegli insetti laggiù…unisciti a me…insieme saremo inarrestabili. Avrai il potere e l’universo intero si inchinerà di fronte a te. Devi solo…accettare di tornare all’ovile.-
Ma con una velocità pari,se non superiore,a quella di Sonic,il riccio nero si spostò alle spalle del suo nemico,cogliendolo vagamente di sorpresa.
-Te lo dico per l’ultima volta…SCORDATELO!-
Sì appallottolò in un’azione rotante e lo colpì al centro di quello che doveva essere il petto,con una potenza tale da spingerlo verso il terreno.
-SPOSTATEVI!-
Gli altri avevano iniziato a spostarsi già prima che Sonic finisse di parlare,per evitare di essere schiacciati da quell’enorme massa in caduta libera.
Lo schianto sul terreno generò un enorme polverone,ma non si vedeva nessuna figura rialzarsi;che fosse già finita?No,sarebbe stato troppo facile.
Una risata malvagia,orripilante,che sembrava provenire direttamente dall’inferno,cominciò a farsi sentire,sottomessa in parte dal suono dei tuoni e della pioggia che aveva appena iniziato a battere violenta,con grande disappunto di Sonic
-Accidenti…odio l’acqua!-
Il polverone,ormai diradatosi,lasciò il posto all’imponente figura di Black Doom,che non aveva il benché minimo graffio,anzi,sembrava non aver sentito neanche il solletico.
Il suo sguardo era sempre puntato su Shadow,in quel momento ridisceso a terra;quegli altri vermi insignificanti non meritavano la sua attenzione.
-Mi hai deluso…se questo è il massimo che sai fare,vuol dire che ti ho sopravvalutato.-
Shadow si lasciò sfuggire un piccolo sorriso arrogante –Non mi sto neanche scaldando.-
Terminata la frase dovette difendersi da due onde viola che il suo nemico gli aveva scagliato dalle mani,innalzando una barriera di energia che parò i due colpi;adesso erano in una situazione di stallo e stava tutto nel vedere chi dei due avrebbe ceduto prima.
Non appena i due raggi si fermarono,il riccio sciolse la barriera e tornò alla carica,creando una palla di fuoco,che malgrado la pioggia non si spegneva,che lanciò sul viso del suo nemico,per poi bombardarlo con un’intera scarica.
Black Doom non sembrò accusare il colpo e con una velocità insospettabile per un mostro di tale stazza si avvicinò a Shadow e,dalla sua schiena uscirono due liane di pelle che si legarono attorno al collo del riccio,minacciando di soffocarlo.
-RESISTI SHADOW,ARRIVO!-
-FERMO…HO DETTO DI NON…INTERFERIRE!-
Sonic non sapeva che fare;anche se amava giocare,anche lui capiva quando bisognava fare sul serio e non prendere la cosa sotto gamba.
Shadow gli aveva detto di non immischiarsi?Bè…lui agiva sempre di testa sua,e la sua testa gli diceva di aiutarlo ad ogni costo.
Ma nessuno ebbe il tempo per farlo,poiché Shadow afferrò le due liane e fece partire una scarica elettrica che le attraversò fino a giungere al corpo del loro proprietario,che stavolta non riuscì a nascondere un verso di dolore e fu costretto a ritirarle nuovamente dentro la schiena.
Adesso stava cominciando a innervosirsi,come osava quel verme trattarlo così,l’avrebbe pagata per quell’affronto.
Si librò nuovamente in volo e si mise in una posizione dalla quale poteva avere la visuale completa sui suoi avversari.
-E va bene Shadow…se ci tieni a restare dalla parte di quegli incapaci…allora morirai insieme a loro!-
Dopo questa sentenza,mise le mani a cerchio e,tra di esse,cominciò a formarsi una sferetta di energia viola,che poco a poco,si stava ingrandendo,segno che stava accumulando energia per un colpo che avrebbe potuto essere definitivo.
Shadow non si perse d’animo,mise una mano in tasca e ne estrasse quello che,a prima vista,sembrava uno smeraldo,anche se rosso.
Quello però non era un semplice smeraldo;era uno smeraldo del Caos,un antico artefatto risalente ai tempi più remoti del pianeta.
Ne esistevano sette in tutto,azzurro,blu,rosso,bianco,giallo,viola e verde,ciascuno dei quali conteneva un potere indescrivibile.
-Sonic…dammi gli altri sei!-
Senza farselo ripetere,il riccio blu prese dalla sua tasca un altro smeraldo,imitato da Tails,Knuckles,Vector,Espio ed Amy.
-Sei sicuro di non volere che ti dia una mano?-
-Tsk…te l’ho detto faker,questa faccenda riguarda solo me.-
Un istante dopo,come animate da volontà propria,le sette gemme si alzarono in aria e si misero a cerchio sopra la testa del diretto interessato,che chiuse gli occhi e si concentrò.
Gli smeraldi iniziarono a roteare,prima lentamente,poi sempre più veloce fino a formare un cerchio luminoso che venne assorbito dal corpo del riccio:fisicamente Shadow era sempre lo stesso,ma ora era ricoperto da una luminosa aura dorata e il suo corpo,da nero,divenne di un giallo chiaro.
Quello non era più Shadow…quello era Super Shadow,ora come non mai,pronto a scrivere la parola fine su quella storia.
Lanciò uno sguardo d’assenso verso gli altri;non lo avrebbe mai ammesso,ma gli era riconoscente per l’aiuto che gli avevano dato,ma ora doveva cavarsela da solo.
Si voltò verso il suo nemico;la sfera oscura aveva ormai raggiunto dimensioni pari alla metà di lui
-Preparatevi pidocchi,è giunta la vostra ora!Death Sphere.-
Quella sfera era un concentrato di energia pazzesco,un ammasso di potenza che sembrava inarrestabile,ma Shadow non se ne sarebbe certo stato lì a farsi colpire;inizio a roteare sul posto,accumulando sempre più energia per l’attacco finale.
Lo poteva sentire,l’immenso potere del Caos gli stava scorrendo nelle vene,si infiltrava nei suoi muscoli,gli stava dando un potere che gli avrebbe permesso di fare qualunque cosa,anche sconfiggere Black Doom.
L’energia era al massimo,era il momento della verità;continuando a roteare si scagliò verso la gigantesca sfera,ormai prossima a colpire il pianeta.
-CHAOS…CONTROL!-
Lo scontro fu violentissimo;l’impatto che si venne a creare tra quelle due superpotenze generò una luce talmente abbagliante da costringere gli spettatori di quell’incredibile spettacolo a farsi schermo con le mani per non restarne accecati.
Si generò un’immensa cupola di luce che ricoprì l’intera zona.
Quella che Shadow aveva appena firmato era sì la fine,ma la fine…dell’inizio.
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imone90
imone90
yameta62 - Voto:
Storia molto interessante, bravo. Peccato che ci siano gli stessi problemini che ho riscontrato nella tua precedente One-shot, per cui non mi dilungherò oltre.
Buon lavoro ^_^
f9v5
Ps:per quanto riguarda le mie fic,ti assicuro che non intendo lasciarle incompiute,presto o tardi,in un modo o nell'altro,le completerò,parola di F9v5 ;)
ryu59
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imone90
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lulu2000 - Voto:
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