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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Katekyo Hitman Reborn!
Titolo Fanfic: THE FIRST KISS
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Yaoi
Autore: manga-darling galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/02/2012 20:58:25

Baciava da schifo, quella feccia. Probabilmente non aveva mai baciato nessuno prima d'allora.
 
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THE FIRST KISS
- Capitolo 1° -

Baciava da schifo, quella feccia. Probabilmente non aveva mai baciato nessuno prima d'allora, e sicuramente quello era stato il peggior bacio della mia vita.
---.---.---.---.---.---.---
Erano ormai 15 minuti buoni che urlava cose senza senso, i suoi fottuti e inutili capricci sul voler diventare chissà chi e insulti verso di me che non l'ascoltavo. Mi aveva decisamente rotto, ero stato anche fin troppo paziente con lui nei giorni precedenti, dove mi ero limitato ad ignorarlo. Ma lui non demordeva, e mi seguiva come un cane che reclamava il suo osso. Cosa cazzo volesse da me non ero arrivato a capirlo, probabilmente non lo sapeva neanche lui, stupido com'era.

E quel pomeriggio, il dannato era venuto a disturbare il mio sonno. Quel pomeriggio aveva fatto una cosa che assolutamente non avrebbe dovuto fare, svegliarmi. Se c'era una cosa che adoravo oltre la vista del sangue e il suono di ossa rotte, era il sonno. E nessuno, nessuno doveva osare levarmi cio ch'era nei miei gusti. Chi, come lui, prima d'allora aveva fatto lo stesso errore, era finito in una pozza di sangue, tanto che il vecchio aveva provveduto a svuotare le camere vicino alle mie.

Aprii la porta della mia stanza, sapendo gia cosa fare. Se la feccia mi voleva sveglio, avrebbe sentito sulla sua pelle cosa mi piaceva fare da sveglio.

-AAH FINALMENTE SUA MAESTà HA ALZATO IL SUO REGALE CULO- la frase, detta tutta d'un fiato, era evidentemente studiata, perchè dopo, il rompicoglioni zittì rigido come se gli fosse passato un cubo di ghiaccio sulla schiena. Era evidente anche la direzione di quei suoi occhi, fissi sul mio torace privo di maglia. Si, perchè il modo di dormire che preferivo era senza vestiti.

-Tsk- fu il mio unico commento a quella scenata, e cio sembrò riportare la sguardo di quell'essere sul mio. Sorrise. Tutto ciò che diceva e faceva, oltre che irritante era inutile.

-Ti spacco i denti se non porti la tua schifosa faccia fuori dalla mia vista-

-AHHH- grdò anche piu forte di prima, neanche fosse sotto tortura. Ciò che seguì quel grido furono parole del tipo che non dovevo ignorare cio che aveva da
dire. E cos'aveva da dire poi? La solita cazzata che lui era forte e che non dovevo sottovalutarlo.

Sbadigliai.

-Ritieniti fortunato, feccia. Ho ancora sonno- mi voltai, e col mio movimento, la porta della mia stanza si mosse.

-AHAHAAH SEI UNO DI QUELLI TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO! AHAH PARLI E NON MI FAI NULLA-

Mi fermai. Quella fogna con le gambe l'aveva sparata grossa. Era una di quelle cose che uno come me non avrebbe potuto ignorare senza aver "smentito" quella frase.
Il mio destro lo colpì in pieno viso, facendolo volare letteralmente contro il muro laterale. Era un pidocchio che si sarebbe spezzato in un colpo. La sua testa sbattè rumorosamente contro la parete, facendolo accasciare sul pavimento. Lo guardai, senza sapere se ritenermi o meno soddisfatto. Era stato cosi facile farlo volare che faceva rimanere con l'amaro in bocca, ma almeno aveva smesso di urlare.
Tornai con la mano sulla maniglia della porta, deciso a rientrare e lasciarlo li. Non me ne fregava niente se s'era spaccato la testa.

-Xanxus!- arrestai di nuovo la mia camminata. Mi voltai contro quel coso che si stava rialzando tenendosi la parte dolente con una mano. Quel verme aveva osato chiamarmi per nome. Voleva morire.

Gli andai incontro, affondandogli un pugno nello stomaco e facendolo gemere da dolore e sputare saliva. S'inginocchiò dinanzi a me. E' così che doveva essere, nessuno doveva sfidarmi. Gli afferrai quei capelli tagliati male e di quel colore strano e lo tenni fermo quando la mia gamba si piegò in una ginocchiata diretta alla sua fronte. Se un colpo non era bastato, con due avrebbe dovuto tacere. Lasciai la presa, facendolo cadere di lungo.

-Non ho tempo da sprecare con i vermi- a quel punto chiedevo a me stesso il perchè avevo riservato tutto quel tempo a quella feccia.

-Puah- un verso di disprezzo misto a risata uscì dalla sua bocca. A dispetto delle apparenze non era uno che crepava subito, ma poteva bastare cosi. Se l'avessi malmenato troppo il vecchio avrebbe fatto una delle sue prediche, dandomi poi rogne.

-D..ove credi di andare?- la sua voce irritante accompagnò il peggior gesto della sua vita. Un gesto che fece svanire il mio "buon proposito" di lasciarlo li. Mi aveva afferrato la caviglia, fermando ancora una volta la mia camminata verso la stanza. Mi aveva fatto incazzare.
Malamente, colpendo col tallone il suo mento, gli feci mollare la presa e chinandomi gli afferrai di nuovo quei capelli. Erano morbidi, e nonostante il taglio, fatto probabilmente per darsi un'aria ribelle, erano curati. Cio mi fece venir voglia di picchiarlo ancora di piu.
Lo trascinai nella mia camera. Per colpa sua stavo li al freddo nel corridoio, e se dovevo picchiarlo tanto valeva farlo dentro.

-Tsk, strisci a terra come il verme che sei- Premetti la sua testa contro il pavimento, facendolo gemere nuovamente di dolore. Quel suono si che mi piaceva.

-E tu picchi come una donna- disse, mettendoci quanta piu voce riuscisse. Lo voltai, dandomi la vista di quello sparaputtanate. Forse era masochista, se le andava a cercare.
Un pugno, due, tre. Il suo viso incassava, voltandosi ora a destra, ora a sinistra a secondo della direzione dei miei pugni. Il labbro sanguinante, gli occhi chiusi e gli avambracci che continuavano a mettersi in mezzo per proteggersi.

-AAAH- gridò. Un urlo che sembrava di guerra, e non un urlo di dolore. Stava dimostrando di avere fegato, ma ciò scaturì in me solo piu violenza. Un altro pugno gli fece sanguinare il naso, un'altro ancora e anche lo zigomo sinistro prese a sanguinare.

Forse non era stata una buona idea portarlo dentro, mi avrebbe solo sporcato la stanza del suo infimo sangue.
Gli afferrai il collo, stringengo da subito la presa. Sillabe soffocate mentre un occhio socchiuso mi fissava, appannandosi man mano che gli attimi passavano. Cercava di dimenarsi e liberarsi dalla stretta, ovviamente senza riuscirci, debole com'era in confronto a me.

*TOC TOC* il bussare della porta. Non avevo fatto caso ai passi che s'erano avvicinati per via dei gemiti della feccia sotto di me. Silenzio. Poi di nuovo *TOC TOC*. Poi di nuovo silenzio.

Se non rispondeva nessuno voleva dire che o non c'ero o stava riposando, e se riposavo nessuno indugiava a bussare piu di due volte. Evidentemente l'unico stolto a non saperlo era colui a cui tenevo le mani al collo. Avrebbe recepito il concetto dopo quella lezione.
Si dimenava ancora come un pesce fuor d'acqua [non ho resistito XD Nd], anche se dopo poco la sua stretta intorno ai miei polsi si fece nulla.
Una fastidiosa vocina nella mia testa mi disse che 1- se avessi continuato l'avrei fatto secco, nonchè avrei lasciato un cadavere nella mia stanza, e 2- mi sarei sorbito il vecchio.

Poteva anche bastare. Lo lasciai, rialzandomi e alla vista di quel suo petto che si alzava lievemente mi venne l'impulso di sputargli addosso. Impulso che seguii.

-Tsk, che inutile perdita di tempo- quell'insulso verme mi aveva fatto letteralmente sudare, con tutto il sangue che mi aveva fatto salire al cervello. Nessuno aveva mai osato tanto, nè tanto meno se l'era scampata senza finire all'ospedale... o direttamente all'altro mondo.
Avrei dovuto sbatterlo fuori, ma ciò significava prenderlo, camminare, aprire la porta e gettare la spazzatura... troppa fatica. Avrebbe portato da solo quel suo culo fuori quando avrebbe ripreso conoscenza.

Ormai non avevo piu sonno, e l'unica cosa che mi andava di fare era farmi una doccia per levarmi quel fastidioso sudore. Mi liberai di quell'unico indumento che indossavo, trovando sollievo sotto l'acqua calda. Uscii quando il torpore dei sensi donatomi dall'acqua calda mi avvolse nuovamente. Mi era anche passato di mente il fatto che ci fosse un intruso nella mia stanza, un intruso che trovai seduto a gambe incrociate a massaggiarsi ora la nuca ora il collo.
Ne aveva prese tante, eppure eccolo li, che nonostante fosse dolorante non aveva levato le tende. Sbuffai infastidito.
Accortosi della mia presenza, balzò in piedi, fissandomi il petto nudo. Sembrava tanto un dejà vu di quando mi aveva svegliato, solo che questa volta eravamo
dentro la mia stanza, e lui non sbraitò, imbronciandosi soltanto.

-Che aspetti ad andartene? Non ti aspetterai che ti chieda scusa.-

-Non ho bisogno delle tue scuse- fece orgoglioso, parlando in modo "normale".

-Allora che vuoi?- chiesi annoiato, avvicinandomi al cassetto dove avevo la biancheria. Continuava a non rispondere, ma sapevo bene che mi stava guardando, e piu che ignorare la mia domanda, non sapeva cosa rispondere. Provai uno strano gusto nel saperlo in difficoltà, perchè sembrava proprio uno che sparava cazzate trovando sempre da rispondere... o quasi sempre.
Mi liberai dell'asciugamano intorno ai fianchi senza curarmi del suo sguardo e indossai i boxer. Voltandomi, lo guardai che boccheggiava, arrossito. O era colpa dell'ematoma uscito sullo zigomo? Difficile a dirsi.
Quella sensazione che non voleva andarsene. Il desiderio di metterlo in difficoltà.

-Che c'è? Non hai mai visto un uomo nudo?- a guardarlo era gracilino e un sorriso sadico mi portò a continuare a parlare -Forse non ne hai mai visto uno vero-
I suoi occhi si sgranarono come shockati e sembrò riprendersi da quello stato, riprendendo a urlare monosillabi incoerenti. Era così irritante da far avere l'assurdo desiderio di avere un telecomando con cui premere il tasto "silenzioso".
Mi avvicinai, passo dopo passo con lui che continuava a parlarmi contro. Picchiarlo come prima per sudare di nuovo? Avevo la certezza che si sarebbe ripreso. Cacciarlo fuori? Altra certezza che sarebbe rimasto li se qualcuno non fosse venuto a prenderlo, e di sicuro non sarei stato io a chiamare quel qualcuno. La soluzione era indurlo ad andarsene con la propria volontà, e sembrava proprio che ciò che lo zittisse fosse un certo tipo d'imbarazzo.
Gli ero difronte, e lo guardavo dritto negli occhi, cosi come lui faceva con me esprimendo tutt'altro da cio che stava dicendo. Il suo tono andò scemando, mordendosi poi un labbro e corrucciando le sopracciglia.
Attimi di silenzio e poi lasciò il labbro per riprendere.

-Beh? Che cazzo hai da guhamm- la sua frase s'infranse contro le mie labbra, che andarono a tappare quella radio mal funzionante. Rimase fermo e immobile fino a quando si rese conto di cosa stesse succedendo. Avvertii la sua intenzione d'indietreggiare, cosi portai la mano dietro la nuca, stringendo per la terza volta quei capelli. Socchiusi gli occhi, gustandomi quell'espressione colma di shock. Possibile che non si shockasse per le minacce e le mazzate, ma per un bacio? Ciò stuzzicò la mia curiosità, facendomi andare ad approfondire il contatto, invadendogli la bocca con la lingua. Mi stavo divertendo. Far shockare in quel modo il verme stava risultando piu divertente delle mazzate di prima. Il fatto poi che tentasse ancora di parlare, gli faceva solo rispondere malamente al bacio, e quando sentii la presa delle sue dita sulle mie spalle farsi piu lenta, capii che aveva finito il fiato. Lo lasciai, staccandomi con uno schiocco che non rieccheggiò troppo nella stanza visto che fu sostituito dagli ansimi della feccia in cerca d'aria. Ora senza dubbio era rosso, la vicinanza non mentiva come poteva fare l'ematoma da qualche metro di distanza. I suoi occhi erano lucidi e la vista di ciò mi fece scoppiare a ridere.

-AHAHAH E' piu facile soffocarti cosi che con le mani- dissi ridendo, guardando come potesse divenire ancor piu rosso perchè la vergogna della verità lo feriva
nell'orgoglio di cui tanto faceva sfoggio.
Strinse i pugni, boccheggiando, e dopo vari tentativi disse un -Vedrai- senza un senso preciso, per poi uscire, a passo degno di un corridore, dalla stanza.
Con un sorriso firmai la mia vittoria. S'era levato dai piedi.

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No cioè per scrivere questa merdina ci ho messo ore. Sarà che non avendo internet in questi giorni, e non volendo staccarmi dal pc sono rimasta con il documento aperto semplicemente a buttar giu parole e guardare il foglio come una cretina cercando la sensazione giusta da esprimere...giusta almeno per me <... che dire...è la prima fic che scrivo e FINISCO quest'anno, è davvero una delle poche ficcy che ho scritto senza averci pensato o premeditato su, è la prima xanxus x squalo che scrivo e sono contenta di aver cominciato cosi. Non perchè possa dire di aver fatto i pg Ic o altro, quello spetta dirlo al lettore, ma perchè ho iniziato con quello che secondo me possa essere un primo bacio tra i due XD e quindi se in futuro riuscirò a scrivere o finire altre xs almeno avrò iniziato con qualcosa che fosse appunto "l'inizio" XD. Vabbè detto ciò scusate in anticipo la presenza di eventuali errori. Le recensioni sono gradite, sia positive che negative, ma NON offensive. Detto ciò vado a nascondermi nell'angolino della mia scrivania (??!) >//<
ps= una piccola precisazione su quando Xan dice -nessuno doveva osare levarmi cio ch'era nei miei gusti- .//. l'ho scritto sperando di far cogliere il significato implicito, ovvero che alla fine anche Squ diventa una cosa "nei suoi gusti" XD, ok torno all'angolo.

 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
seila 02/01/13 23:23
è carina..^:^
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seila - Voto: 02/01/13 23:22
è carina..^:^
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