da una serie originale:
"Heroes"
una fanfiction di:

Generi:
Romantico - Commedia - Parodia - Fantascienza - Fantasy - Soprannaturale
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Musashi rifiuta il mondo che causa il successo gli rovinato la vita, una serie di traumi lo porta ad isolarsi dal mondo ed ignora tutto è' cosi

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 13/01/2012 22:33:49 - Ultimo inserimento 29/05/2012
 
ABC ABC ABC ABC



 BULLET 1


<i>^___________^
una storia diversa merita un pò di spazio!
sarà breve ma molto intensa.</i>


Non è questo.
Non è questo il posto dove dovrei essere.
Ogni giorno si ripete uguale a se stesso.
Credevo che uscendo qualcosa sarebbe cambiato.
Ci voluto del tempo ma c’è l’ ho fatta.
Eppure mi manca qualcosa.
Alle elementari avevo buoni voti è anche alle medie.
Se quei due anni se solo quei due anni delle medie non ci fossero stati.
Sarei entrano in un buon liceo.
Io sono diventato un HIKIKOMORI come dicono i giapponesi un adolescente che si rinchiude in casa o nella propria camera senza mai uscire per evitare i contati sociali.
Ero vittima di bulli che nessuno toccava.
Mentre mi metto nel mio angolo mi rinchiudo nel mio guscio.
Non leggo manga perché parlano di un mondo bellissimo che per me è sempre nero.
Non gioco neppure aio videogiochi perché ho capito che gli eroi non esistono.
Il mondo mi rifiuta io rifiuto lui.
Per le scale sento la presenza della mia famiglia.
“posso entrare?”
Mia sorella maggiore una rompi che entrata in grande università.
Anche se io non rispondo entra lo stesso.
“sempre li?”
Mi trova nel solo posto che mi piace un angolino della mia stanza da letto.
“mi chiedo perché paghiamo la scuola per uno come te!”
È chi vi chiesto niente.
“almeno continuassi a fare qualche lavoro part –time saresti utile: i soldi non crescono mica sugli alberi!”
Diceva la parassita che non lavorava neppure.
Si faceva mantenere è basta con la scusa che lo studio la prendeva troppo.
Poi senti il suono del suo cellulare e se andò!
Si infondo veniva solo per rompere.
Poi vidi la persona che mi aveva convinto ad uscire: la mia sorellina.
Si sedete accanto a me.
Non diceva nulla.
Tutta via i suoi grandi occhi neri come quella della nonna che mori due anni fa.
Mi facevano sentire bene.
Come il nodo alla gola che avevo si sciogliesse.
Parlai!
“domani saprò in che liceo andrò!”
Mi sorrise in modo ingenuo.
Poi mi posse un disegno in cui faceva vedere me.
Con la scritta mio fratello.
Il tema era disegna la persona che stimi di più in famiglia.
L’ accarezzai sulla testa.
È poi la vide uscire e come se una fioca luce fosse uscita dalla stanza.
Per lei io speciale.
Durante i due anni che ero rimasto in casa senza uscire isolandomi.
L’ avevo curata.
Avevo cercato che si riprendesse bene dalla malattia.
Adesso poteva andare al asilo.
Tutta via era come una parte di me mi fosse stata strappata.
Senti poi i rimproveri di quella arpia di mia sorella maggiore è di quel bastardo mio fratello maggiore che gli dicevano di stare lontano da me!
Mi rinchiudevo a riccio di nuovo in fondo anche lei mi avrebbe abbandonato.
Mi lasciavo al mio solo Hobby ora che perfino lei mi aveva abbondonata.
Sala insegnate.
Esaminatore “il numero degli iscritti è pronto!”
Mentre scrutava gli altri colletti bianchi.
Esaminatore due “che barba potessimo bocciare quella feccia che provengono dalle classi inferiori!”
È qui senti un pugno battersi con forza sul tavolo.
Esaminatore tre “ritiri subito ciò che ha detto studiare è un diritto per tutti!”
Tuono una donna con i capelli in disordine.
Unica figura femminile è non con la puzza sotto il naso come le altre quattro figure.
Esaminatore capo “adesso si tocca il fondo: una donna, nata da una famiglia modesta pensa di dire a noi cosa è la cultura!”
La donna se pur sola come un gatta messa in angolo morto per subire un pestaggio da quattro grossi gatti non voleva cedere.
Esaminatore quattro “colleghi, lasciamo perdere la parola di questa plebea è risolviamo un altro problema: non abbiamo il numero di iscritti per quel liceo sperimentali!”
E qui il capo esaminatore si irrito.
Esaminatore capo “dobbiamo trovare un modo per tappare questa mancanza!”
E qui nessuno fece uno proposta.
Fecero una veloce analizzi.
Esaminatore capo “basta un iscritto in più è salviamo le apparenze!”
E qui nessuno oso mettere un nome causa i vari fattori che avevano condizionato le scelte.
Esaminatore tre “io propongo questa individuo: nonostante due anni di assenza dalle medie eccede in tutte le materie pratiche ha una media del nove che lo rende idoneo al liceo!”
E qui gli altri tre insorsero.
Tuttavia visto che nessuno osava mettersi uno de loro protetti sul piatto della bilancia.
Esaminatore capo “sarà una buona pubblicità tanto quel genere di persone che si ritira a meta corso, ma noi importante di salvare le apparenza!”
Come fredde macchine parlavano.
In una classe dove si aspettava il verdetto dei test.
Una donna vestita in maniera strana entrava.
Iniziava un discorso di coniato per i promossi è uno di rimprovero per i rimandati.
Poi fece accompagnare fuori gli esclusi per i licei.
Professoressa “bene adesso chiamo per nome una persona è dovrà venire con me per un test orale singolo per vedere se idoneo per il liceo!”
Come in condannati ha una ghiottina i ragazzi vanno a provare il loro valore nelle stanze dove si trovano degli esaminatori mandati dai vari licei.
In quella enorme stanza prima gremita ora quasi vuota.
La professoressa riconobbe lui.
Che anche preoccuparsi stava giocando ha un videogioco incentrati sull’ interazione con ragazze in stile anime: un videogioco noto con il nome di GAL GAME!
Professoressa “ti diverti a giocare!”
Fece inferocita la donna.
Professoressa “pensi perché sei solo qui di essere già ammesso!”
Mentre avesse potuto gli dava fuoco.
Il ragazzo la guardo poi rispose!
“ripesandoci a tutti i giochi che conosco professoressa ci sono 5012 titoli più divertenti di questa situazione, quindici dello stesso livello, è un solo uno più noioso!”
Mentre salvava il gioco.
Professoressa “quale sarebbe il gioco in questione signor Musashi?”
È lo vide concentrarsi sulla risposta.
Musashi “non penso che lo conosca!”
La donna si sfogo picchiandolo.
Mentre il tempo passava fu fatto il suo nome.
Casa.
Musashi prese il braccio la sorella minore.
Come atto di sfida verso i due maggiori che invece se non fosse stato per la madre che era tornata dal suo viaggio d’ affari a Parigi gli avrebbe strappato subito.
Musashi “tieni il disegno mi portato molto fortuna sai!”
Mentre la coccolava.
“dove ti hanno mandato spero almeno che ti possa permettere uno sbocco per l’ università!”
E qui vide il sorriso di sfida del fratello.
Musashi “liceo GATE7!”
È qui videro che la madre scatto è spense la sigaretta che stava fumando nel salotto assieme al maggiore.
“allora hai ereditato qualcosa da me!”
Fece la madre mentre gli porgeva la mano.
Mentre la guardava il ragazzo non poteva che maledire il successo che l’ aveva trasformata da donna è madre dolce è gentile in persona cinica ed arrogante.
Quanto odiava la realtà.
Madre “bene!”
Mentre metteva la firma sul documento.
Musashi “cosa significa questo?”
Mentre si sentiva come fosse stato cacciato di casa.
Madre “quello che ai letto: è ora che camminate sulle vostre gambe!”
Mi sembrava un discorso nuovo.
Madre “però devo pensare alla mia immagine: la piccola Machi di cui ti sei presso cura verrà con me ha Parigi, tu andrai a vivere in quel liceo, ai tu fratelli darò l’ uso di questa casa ma avrete i soldi solo se mi porterete dei risultati sono stufa di mantenere tre parassiti!”
E qui capi che il mondo mi stava crollando addosso.
Madre “il mio avvocato ha già sistemato quell’ incapace dunque fai le valigie è preparati!”
Vidi il ghigno dei mie fratelli maggiori.
Ero solo.
Il giorno dopo parti.
Mentre salivo su quel pullman.
Vedevo mia sorella minore piangere.
Che non sapevo come mi aveva raggiunto.
Non so cosa mi prese è la portai con me!
Come sorella minore lei aveva il BMW il marchio che certifica la qualità di una sorella minore.
Ovvero il BLOOD ovvero il legame di sangue.
La MEMORY cioè i ricordi felici.
Infine la WONICHANMOE : cioè l’ amore per il proprio fratello maggiore.
Appena scesi mi ritrovai un colare.
“fermo!”
Fece una donna con la falce.
“chi quella bambina!”
È qui ebbi veramente paura: era dopo tutto un rapimento.
Musashi “è mia sorella minore!”
La ragazza lo guardo fece un sorriso strano.
È li notai che aveva i canini come un vampiro.
“non allontanarmi da me altrimenti la tua testa verrà staccata!”
Mi toccai il collo.
Musashi “la mia testa: cos’è questo collare?”
Mentre la vedevo ridere di gusto.
“ascolta demone Kasumi quando hai chiesto di entrare in questa scuola si parlato chiaro!”
È qui ebbi un colpo!
Musashi “ma siamo impazziti io mi chiamo Musashi che Kasumi d’ Egitto!”
E qui la donna che aveva anche le corna mi guardava sorpresa!
“ma allora tu sei un umano?”



continuo.....



 
 
 
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