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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: MOONLIGTH
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: mentina87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/05/2002 14:14:57

miroku e sango... a me sembra carina, il giudizio a voi!!
 
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- Capitolo 1° -

MOONLIGHT

NdMentina: NON SO IL GIAPPONESE E PERTANTO NON HO NEMMENO MAI VISTO IL FUMETTO ORIGINALE DI INU-YASHA, SEGUO IL MANGA E L’ANIME E DELUSA DALLO SDROTOLARSI DELLA STORIA (SONO AL 16 NUMERO) HO DECISO DI DARE UN “AIUTINO” A UNO DEI PERSONAGGI CHE PREFERISCO… VAI MIROKU^^

Seduto sulla ringhiera della terrazza della stanza che gli era stata affidata, osservava il palmo della sua mano destra, coperto da quel pezzo di stoffa e bloccato dal rosario… un’espressione triste quanto preoccupata si dipinse sul suo volto. Conosceva il suo destino… e quel taglio lo aveva avvertito. Il foro del vento si stava allargando sempre di più e significava che la sua fine si stava avvicinando. Volse un piglio malinconico alla foresta e osservò l’onda che le foglie dei salici formavano accarezzate dalla brezza, abbassò lo sguardo ancora una volta sulla sua mano e poi scese dalla ringhiera per rientrare in camera. Si sdraiò sul futon e chiuse gli occhi lentamente…

Si svegliò di soprassalto. I lunghi capelli lisci le si erano come incollati alla fronte imperlata di sudore… era visibilmente scossa. Che avesse fatto un incubo era più che immaginabile, me per quale assurdo motivo doveva essere talmente sconvolta? Si lasciò cadere sul futon e prese a inspirare profondamente cercando di rallentare i battiti del suo cuore.
Si alzò, spalancò la finestra e appoggiò le spalle al muro strizzando gli occhi… i sogni erano la cosa che temeva più di ogni altra, non sapeva interpretarli e questo la torbava non poco.
S’infilò le ciabattine e uscì velocemente dalla sua stanza, qualcosa la guidava fuori da quella casa…

Il caldo era insopportabile, oltre a sopportare il dolore che la ferita gli provocava doveva piegarsi all’afa. Si alzò e uscì, camminava senza una meta precisa. Si diresse inconsciamente verso la cascata, il caldo era davvero insopportabile. Si arrampicò fino ad arrivare su una pietra dove l’acqua gelata e cristallina sbatacchiava ritmicamente… seduto a gambe incrociate stava godendosi la sensazione di refrigerio che l’acqua gli stava regalando.

Camminando canticchiava una dolcissima canzone… giunse nei pressi della cascata e impallidì quando si accorse del monaco, nascosto dal velo trasparente creato dalla cascata. I suoi capelli sciolti e bagnati, le sue iridi celate dalle palpebre rilassate, il torso nudo… muscoloso quasi come scolpito, simile a quello di una statua greca. Il suo cuore cessò di battere per una frazione di secondo, una strana sensazione l’avvolse e impietrita, l’osservava.
Fece qualche passo, si sistemò su una roccia e affogò i piedi a bagno, ricominciando a cantare la canzoncina, attirando l’attenzione del monaco che vinto dalla voglia di osservare quel corpo bellissimo aprì gli occhi e l’osservo pensando che era riuscita a far sì che dimenticasse per un attimo tutti i suoi pensieri cupi, mentre un sorriso colmo di dolcezza apparve sul suo viso.

“Sango-chan, che fai qui nel bel mezzo della notte?” chiese con una punta di ironia nella voce insinuando ch’ella l’avesse seguito di proposito “pensa per te! Anche tu, che stavi facendo sotto una cascata nel bel mezzo della notte?” rispose facendogli il verso.
Di sorpresa rispose, liberandosi dalla maschera di uomo forte e sicuro di se che lo accompagnava ogni giorno “non riuscivo a dormire… il foro del vento si sta allargando sempre di più e questo altro non vuol significare ch--” venne interrotto “no, non è vero!” le sue gote divennero color porpora mentre il monaco si avvicinava a lei… “io, cioè… volevo dire…” non la fissò negli occhi nemmeno un istante, si accomodò accanto a lei e cominciò a parlare “so cosa mi aspetta, e ormai non manca molto… il foro è sempre stato la mia angoscia, la mia vita potrebbe finire oggi come fra qualche anno… se solo riuscissi a sconfiggere Naraku…” la ragazza si voltò e dolcemente, con il sorriso sulle labbra lo incoraggiò “non perderti d’animo Miroku, ci riusciremo vedrai” la sua mano aveva sfiorato quella del monaco, le sue dita avevano accarezzato le sfere del rosario mentre gli occhi di lui l’osservavano stupidi di quel gesto…
“…Dillo di nuovo, ti prego” chiese quasi supplicando “…cosa?” rispose lei imbarazzata “il mio nome… suona così bene detto da te” arrossì e poi avvicinandosi disse “…Miroku” con quanta più dolcezza poteva alzò lo sguardo fino ad incontrare quello di lui… una scintilla brillò nei loro occhi, sempre più vicini, fino a che le loro labbra non si sfiorarono, delicate come petali, unite in un dolcissimo bacio che li imprigionò in un tornado di sensazioni.

“Sapevo che prima o poi mi avresti baciata” sussurrò appena allontanatasi da lui.
Lui la guadava sorridendo, la sua mano teneva ancora stretta quella di Sango e quando si riavvicinò a lei gli bisbigliò “…bonzo pervertito” prima di unirsi ancora e sfidare la luna, invidiosa della ragazza che le aveva rubato il candore, la dolcezza e tutta la sua bellezza.

Per chi è arrivato in fondo, grazie ...grazie di cuore!
>>--Mentina-->



 
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