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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Il Principe del Tennis (Tennis no Oujisama)
Titolo Fanfic: SCAR
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: anetta galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/12/2011 11:39:24

Una mia personale interpretazione sull'origine della cicatrice di Yuuta.
 
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- Capitolo 1° -

«Io ti proteggerò sempre!»
«Yuuta... non ce n'è bisogno, so difendermi da solo», risponde Syuusuke guardando dolcemente il suo fratellino.
«Ma no! Insisto, aniki! Voglio proteggerti!», replica con la testarda serità di un bambino di dieci anni.
Syuusuke lo guarda per un momento stupito, ma fiero del fare deciso del suo amato Yuuta.
«D'accordo. Allora se mi troverò nei guai chiamerò te, il mio piccolo personale eroe», gli dice, tendendogli le braccia.
L'altro, capendo le sue intenzioni, lo abbraccia con trasporto, facendolo ribaltare e atterrare di schiena sul letto dove era seduto.
«Ti voglio bene, aniki!», afferma, strusciando amorevolmente il naso contro il collo del fratello, facendolo ridacchiare per il solletico.
«Anch'io, tanto...»

Qualche giorno dopo, ai campi da tennis pubblici, alcuni ragazzi stanno tirando delle palline in direzione di un coetaneo, accucciato ad un angolo della rete, le braccia a coprirsi il volto.
«Va via!», gli urla uno di loro. «Non sei desiderato qui!»
«Sparisci!», grida un altro.
«Non vogliamo quelli come te qui!», continua un terzo, lanciando contemporaneamente una pallina.
«Ma...»
«Sta zitto! Non vogliamo sentire una parola provenire dalla tua bocca!», gli intima il primo ragazzo.
«Quelli come te che si vantano di essere dei genii nel tennis non sono graditi!»
«Ma io...», ma la frase viene stroncata da un colpo in testa ricevuto da colui che sembra essere il leader del gruppetto.
In quel momento sopraggiunge Yuuta, sorpreso dalla scena.
«Aniki!», esclama soccorrendo il fratello.
«No, Yuuta! Vattene! Non metterti in mezzo!», lo blocca Syuusuke, tendendo un braccio per allontanarlo.
«No, aniki! Ti ho promesso che ti avrei protetto!», replica, raggiungendolo. «Te l'ho promesso, e lo farò!», continua, mettendosi davanti a lui per coprirlo.
Gli altri ragazzi iniziano a bersagliare il più piccolo, che intanto stringeva a sé il fratello per impedir loro di fargli del male.
«Yuuta...», lo guarda, proccupato.
«Ho detto che non devi proccuparti, aniki. Ci sono io...Ah!», esclama dopo che qualcosa di più duro di una pallina lo colpisce alla schiena. «Ehi! Si può sapere perchè ve la prendete tanto con aniki?», domanda, volgendosi parzialmente verso di loro.
I ragazzi non gli rispondono, limitandosi a guardarlo con odio.
«Yuuta, lascia stare...», cerca di dissuaderlo.
«No, no... Ho capito cosa sta succedendo qui... Siete gelosi delle capacità di aniki enormemente superiori alle vostre», afferma, con sguardo di sfida.
«Sta zitto!», esclama il capo, lanciandogli contro un sasso piuttosto grande, che va a colpirlo dritto in fronte.
Il sangue del ragazzino scivola lungo la testa, bagnando la guancia destra, cadendo poi a terra in grossi goccioloni.
Intanto, sia il colpevole che gli altri ragazzi si erano dileguati per evitare di incorrere nelle ire del maggiore, che si sarebbe vendicato di lì a poco...
«Stai bene aniki, vero?», domanda, tenendosi la parte colpita.
«Io sì ma tu... stai perdendo molto sangue. Dobbiamo andare subito al pronto soccorso! Chiamo Onee-san», ribatte, tirando fuori da una tasca un fazzoletto e porgendoglielo, andando subito dopo alla borsa a prendere il telefonino.

«Mi dispiace...», dice Syuusuke, guardando tristemente il fratellino.
«Non preoccuparti...», replica, passandosi una mano tra i capelli, soffermandosi poi sul cerotto che copre i punti messi da poco.
«Sì, ma è colpa mia se ti hanno ferito...»
«Ti ho detto di non pensarci, aniki», risponde, muovendo la mano in accompagnamento. «Ti ho protetto, è questo ciò che conta. Questo taglio è solo un piccolo prezzo pagato per la tua sicurezza»
«Ma...»
«Smettila», lo zittisce, abbracciandolo. «Ti ho detto che è solo un taglio, guarirà...»
«E se ti rimanesse la cicatrice?»
«Beh, ogni volta che la guarderò mi ricorderà quando ti voglio bene»
L'altro non risponde, stringendosi di più a lui.


E' notte. Due ragazzi dormono tranquilli l'uno abbracciato all'altro.
D'improvviso, due occhi color grigio perla si aprrono lentamente, assonnati.
La mano sinistra si muove verso la testata del letto, alla ricerca della sveglia. Guarda l'ora, sbuffando: si era svegliato di nuovo a notte fonda.
Si passa una mano sugli occhi, sfiorando con le dita la cicatrice a forma di "x", ormai completamente rimarginatasi ma rimasta visibile, sul lato sinistro della fronte.
Subito dopo avvicina la mano al viso del ragazzo addormentato accanto a lui, spostando alcune ciocche birichine che gli si erano posate sugli occhi.
Le labbra di Yuuta si piegano in un dolce sorriso.
Da un bacio sulla fronte al fratello e si rinfila sotto le coperte, stringendolo a sè.
«Ti voglio bene, aniki», gli sussurra, chiudendo gli occhi e addormentandosi.
 
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