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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto Shippuden
Titolo Fanfic: NOVE CODE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC, Lemon, Yaoi
Autore: naruna galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/11/2011 12:27:23

Sasuke e Naruto hanno litigato, poi naruto compatte e fa arrestare la banda Akatsuki. come finirà tra i due?? si lasceranno o si rimetteranno insieme?
 
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EXTRA (SE VOLETE LEGGERE LA PRIMA PARTE, BASTA FARMELO SAPERE)
- Capitolo 1° -

Sas:”Dimmelo chiaro e tondo, non mi ami più.!”
Nar:”Certo che ti amo. Sei tutta la mia vita.”
Sas:”Allora perchè non vuoi mai venire in camera mia quando ti invito?”

Ormai era la millesima volta che discutevano su quell'argomento. Ne era stufo marcio. Se era innamorato di lui, perchè non potevano stare insieme in intimità nella sua camera!.
Inoltre campava miglia di scuse per non entrarci.

Nar:”ecco …, senti, ne possiamo parlare un'altra voltà! Ora dovrei andare, ho due riunioni e mi devo preparare.” non voleva mentirgli, ma non trovava nessun'altra soluzione. Non voleva spaventarlo o fargli male.
Sas:”Ti averto, se ora te ne vai. Ricordati che tra noi due è finita. Sono stanco delle tue inutili e stupide bugie.”
Nar:”non puoi dire sul serio.!”
Sas:”certo che posso.”
Nar:”Allora, se la metti così, mi puoi tranquillamente dimenticare. A quanto pare, non mi hai mai capito veramente.” e lasciando da solo Sasuke, si alontano arrabbiato.
Anche Sasuke, con il morale per terra e ancora incazzato, arrivo a casa, ma invece di andare subito in camera sua, si diresse verso la stanza del fratello, nella speranza di poter parlare un po' con lui.
Però non lo trovo.
Ancora più infuriato, ando in camera, dopo essersi messo il piagiama, si aprestò a scostare le coperte del letto quando la sua attenzione si posò su un foglietto piegato accuratamente, posto sul comodino.

*** Se stasera avevi voglia di parlare con me, mi spiace deluderti. Sono a una riunione, e tu sai a cosa mi riferisco. Ritornerò tardi, avvisa tu mamma e papà. Ciao e buona notte. ***

Sas:- allora, aveva davvero una riunione. E io che gli ho dato del bugiardo. Ho deciso … - mentre si metteva sotto le coperte - … domani lo chiamo e mi faccio perdonare.- e con il sorriso sulle labra si addormentò. Non sapendò che il giorno dopo si sarebbero perse le tracce di Naruto.

Era ormai due settimane che provava a chiamarlo ma il cellulare era sempre spento, non lo si trovava da nessuna parte. Inoltre anche il cellulare del fratello risultava spento.
Avevano chiamato anche la polizia, ma di Naruto e di Itachi nessuna traccia.
Passarono così giorni di angoscia, tritezza, paura e notti piena di lacrime.
Fino a quando, un giorno, mentre stava facendo colazione con dei cereali, al telegiornale non non inquadrarono due indivui.
Col tempo li aveva rimossi dalla mente, però ora vedendoli ammanetati e portati via, si ricordò di loro. Hidan e Deidara. Poi si videro altri componenti della stessa banda.

***_ a quanto pare, la famosa Akatsuky è stata arrestata. Però ci comunicano che manca solo Pain, il Capo Supremo dell'organizzazione che per ora non si riesce a trovarlo. I militari li hanno cercati per molti anni ed ora finalmente sono nelle loro mani. Per tutto questo, dobbiamo solo ringraziare l'organizzazione Nove Code, non sappiano ancora chi siano ne cosa voranno in cambio, ma per quanto mi riguarda, dico solo grazie._ *** e poi fu spenta anche se annunciava altre notizie più o meno interessanti.

Era ancora intento a digerire la notizia appresa che il suo cellulare suonò.

Sas:”Pronto?”
…:*Ciao Sasuke, sono Kiba.*
Sas:”Ciao!”
Kib:*devi venire subito in ospedale.*
Sas:”perchè?”
kib:*Itachi e naruto sono gravemente feriti*
Sas:”arrivo subito!”

Assieme alla famiglia, si avvio verso l'ospedale, dove non appena giunse chiese subito il numero della camera dei due ricoverati.
Voleva andare prima da naruto ma non avendo coraggio, entrò in quella del fratello che si trovava affianco a quella del biondo.

Itachi non era tanto grave, infatti aveva solo un braccio rotto e una caviglia slogata e tanti, tanti lividi.
Quando vide la sua famiglia entrare, ne fu contento. Li rassicurò e racconto quello che gli era accaduto, naturalmente inventò tutto.
Mak:”noi ora ti lasciamo in compagnia di Sasuke, vogliamo andare a vedere naru-chan. Sperando che non sia niente di grave.” e usci accompagnata dal marito.
Nella stanza calò il silenzio che poi fu rotto dal maggiore.
Ita:”Perchè hai voluto rimanere con me invece di andare da Naruto?”
Sas:”...”
Ita:”...”
Sas:”p-perchè ho p-paura!”
Ita:”E di cosa?”
Sas:”Che non voglia più avermi tra i piedi. Con tutto quello che gli ho detto.”
Ita:”sarebbe!”
Sas:”l'ho reputato un bugiardo. Inventava sempre tante scuse e io non le potevo più soportare.”
Ita:”ma hai mai chiesto delle spiegazioni per il suo comportamento? Magari aveva paura di qual'cosa, magari di un tuo rifiuto.”
Sas:”ma io non gli ho mai rifiutato niente. Io lo amo ancora ma non so cosa fare. Vorrei chiedergli scusa ma non so come comportarmi.”
Ita:”ci sarà stato qualcosa che lo a portato a comportarsi così. Com'èra negli ultimi tempi?”
Sas:”riccordo che tutte le volte che mi vedeva mi stringeva sempre fra le sue braccia.”
Ita:”e tu! Come ti comportavi in quei momenti?”
Sas:”rimanevo immobile, come se qualcosa in quel gesto mi desse fastidio. Però non gliel'ho mai detto. Ha continuato così per molto per poi piano, piano smettere e poi ha iniziato a dirmi che era sempre impegnato.”
Ita:”capito!. Cambiando argomento, cosa ti ricordi del tuo rapimento?”
Sas:”poco e niente.”
Ita:”però, a quanto pare il tuo corpo invece si. Per questo lo allontani inconsapevolmente.”
Sas:”ma io non volevo!”
Ita:”allora ti consiglio di andargli fare compagnia a quando si sveglierà”
e senza dire altro, seguendo il consiglio del fratello, sasuke, dopo averlo ringraziato, usci dalla camera per poter entrare nell'altra.

Ormai erano due minuti che se ne stava davanti alla porta, quando si decise a bussare, la porta si spalancò e venne fuori sua madre.
Mak:”PRESTO CHIAMATE UN MEDICO!”
Dott:”Presto portate il passiente in sala operatoria.” ordinò il dottore non appena arrivo assieme ad alcune infermiere.
Sas:”c...che succede mamma?”
Mak:”non lo so tesoro. Prima l'abbiamo visto aprire gli occhi e pronunciare il tuo nome e poi è crollato di nuovo. Abbiamo sentito l'encefalogramma mostrare una linea piatta e allora sono venuta fuori per chiamare il dottore. Ora dobbiamo solo aspettare e vedere che l'operazione funzioni.” versando intanto lacrime di dolore.

Due ore dopo un'interminabile attesa, preocupazione e agitazione, dalla sala operatoria usci il dottore.
Dott:”per fortuna siamo riusciti ad intervenire immediatamente. Altrimenti a quest'ora lo avremmo perso. Invece è andato tutto bene, il paziente è molto forte e sicuramente in tre settimane si rimetterà in sesto. Ora è in sala rianimazione ma fra poco sarà riportato nelle sue stanze. Mi raccomando, rimanetegli vicino e presto vedrete che si risveglierà.” e dopo le ultime racomandazioni il medico si allontanò, lasciando madre e figlio ad aspettare il paziente.

***
Nar:”Dove sono? Che posto è questo? Ma sopratutto, chi sono io?”
Quelle furono le prime domande che il ragazzo si pose. Non ricordava niente, neanche se stesso. Il suo corpo immobile, galeggiava in aria e non sentiva niente.Non sapeva da quanto tempo fosse li. Non provava nessun sentimento tranne una totale tranquillità.
E come se fosse di nuovo dentro alla pancia della mamma, si sentiva protetto. Nessuno che ti facesse stare male.
Stava galeggiando in quel mondo tutto buio e tranquillo fino e quando i suoi occhi non scorsero una sottile linea bianca. Non sapeva neanche il perchè ma si ritrovò a seguirla.
Più andava avanti più la strada si allargava e più il calore che sentiva aumentava.
La strada sembrava non finire mai, ma ad un tratto, si trovò davanti ad un enorme portone.
Tutto d'oro con disegni rafiguranti angeli.
Stava per toccarla quando, all'improvviso sentì una voce in lontanza.

Voc:”ti prego svegliati, svegliati amore mio!.”
Nar:”di chi è questa voce?”
Voc:”Non lasciarmi solo!”
e a quelle ultime parole, una piccola bolla di luce azzurra nacque.
Il ragazzo la osservo e attratto da quella luce, allungo un braccio. Non appena le punte delle sue dita toccarono la bolla, una serie di immagine gli apparvero davanti.

Il piccolo Sasuke, dopo aver vegliato il sonno del suo amore, per giorni senza riposarsi mai, in attesa che si svegliasse, crollo addormentato tenendo la mano di Naruo fra le sue.
Nello stesso istante, il nostro Naruto apri gl'occhi.
I minuti che seguirono il suo risveglio, cercò di capire dove fosse finito. Si ricordava solo che grazie ai suoi amici e sopratutto grazie ad Itachi avevano sconfitto l'Akatsuki. Stava cercando da solo il capo dell'organizzione quando fu colpito da una palottola. A far fuoco non era altri che Pain, che dopo averlo lasciato in un mare di sangue era riuscito a fuggire e poco dopo aveva perso i senzi.
Cercando di muoversi, si accorse che la sua mano sinistra veniva tenuta stretta da altre due mani più delicate.
Non provò neanche di spostarla, anzi, poggio anche l'altra mano su quelle chiare e delicate, sperando che il proprietario si svegliasse, ma finì per riadormentarsi.

6 ore dopo...

Era ancora nel dormiveglia quando si sentì accarezzare. In quel momento non ci fece caso, poi quando senti il suo nome sussurato dolcemente, gli occhi gli si spalanarono e si rimise in posizione eretta.
Davanti a lui, in una delle sue più belle espressioni, anche se ancora provato, vi stava Naruto.
Il sorriso che gli stava rivolgendo sembrava illuminare tutta la stanza.
Non gli sembrava ancora vero, finalmente si era risvegliato. Senza pensare alle conseguenze del suo gesto, Sasuke, si butto fra le braccia del biondo e pianse lacrime di felicità.
Tenendolo fra le sue braccia, Naruto tentò di calmarlo anche se con poche speranze.
Nar:”sh! Va tutto bene” continuando intanto a massaggiargli la schiena.
Sas:”...Sigh!” stringendosi ancora di più al corpo di Naruto. “N...non...non farlo mai più sigh! Promettimi che non mi lascerai mai più” continuando a piangere fra quelle braccia calde.

Le lacrime non volevano smettere di cadere, ma se voleva avere dei charimenti e delle spiegazioni doveva calmarsi. Altrimenti, sentiva che nessuno dei due avrebbe trovato pace.
Con un'enorme sforzo, si allontanò da quelle braccia e intanto che si asciugava gli ultimi residui di lacrime, si rimese a sedere.

Sas:”So che non dovrei stancarti, ma ho bisogno di avere delle risposte!”
Nar:”Va bene, ne hai tutti i diritti dopo tutto!. Però ...”
Sas:”Cosa?”
Nar:”... dovrai aspettare che esca da qui. Ci voranno solo due settimane e poi ti racconterò tutto, tutto quello che vuoi sentire. Sei disposto ad aspettare?”
Sas:”Si. E ricordati che ti starò sempre attaccato.”

Così, due settimane dopo Naruto fù dimesso dall'ospedale.
Mentre stava svuotando la borsa dai suoi vestiti, Sasuke entrò in camera sua, aspettando che l'altro finisse di sistemare tutto.
Una volta finito, si aprestò a rispondere a tutte le domande, prima chiarivano le cose meglio era. "Che cosa vuoi sapere?" gli chiese sedendosi sul bordo del letto, seguito dal moro.

Sas:”Perchè, perchè hai voluto che ci lasciassimo? Perchè hai voluto afrontare quella banda da solo? Perchè...” non riusci a concludere la terza domanda che fu interotto dal biondino.
Nar:”Prima che tu vada avanti con l'interrogatorio, vorrei, inanzi tutto farti presente, che tutto quello che è successo sono solo le cause del nostro comportamento.”
Sas:”guarda che hai iniziato tu, con i tuoi atteggiamenti che non avevano ne capo ne coda.”
Nar:”Ti sbagli. Anche tu ai commesso degli errori, però a confronto di me, tu non hai rischiato la vita.”
Sas:”Quello di andare a scovare l'Akatsuki è stata colpa tua, di certo non mia”
Nar:”è qui che ti sbagli.”
Sas:”e perchè?!”
Nar:”l'ho fatto per un valido motivo.”
Sas:” e sentiamo, quale sarebbe questo motivo? Scometto che è una cosa stupida. E questo sarebbe da te.” controbatte incrociando le braccia e socchiudendo gli occhi, fino a ridurli a due fessure sottilissime.
Senza abbassare lo sguardo, buttò fuori tutta la verità.
Nar:”mi spiace che il mio intento di proteggerti, tu la consideri una stupidata, ma per me non lo è. Forse negli ultimi tempi ti trattavo con indifferenza ma l'ho fatto solo e unicamene per te. Anche andare dagli Akatsuki, l'ho fatto per non metterti più in pericolo, ma a te tutto questo non importa, tanto lo trovi stupido. Inoltre anche sfuggire ai tuoi inviti l'ho fatto per te. Forse non te ne sei mai accorto ma tutte le volte che ti abracciavo tu tremavi, allora ho deciso di smettere perchè non volevo farti paura. Io desideravo tanto amarti ma sentendo sempre la tua paura tra di noi, non ho voluto forsarti ma tu non l'hai mai capito. Ed è per questo che mi sono volontariamente allontanato da te, anche se ti ho fatto credere di essere stato tu a lasciarmi.”

Sas:”...!” le parole non gli uscirono a quella rivelazione. - a...allora, aveva ragione mio fratello. L'ho accusato ancor prima di sapere la verità, e ora che la so, so che lo amo ancora più di prima. Inoltre devo farmi perdonare e so già come fare.-

Senza farsi vedere, lentamente si avvicinò a Naruto che aveva abassato la testa dopo quella confessione. Tutte le sue domande avevano finalmente avuto risposta. Ora non aveva nessun rimpianto.
Il biondino era l'uomo di cui si era innamorato subbito e che il destino gli aveva fatto incontrare.

Nar:- forse non avrei dovuto parlargli in quel modo ma non ce la faccevo più. Io lo amo ancora ma continuando così avrei finito per odiarlo ed è una cosa che non voglio. Chissa se ...- il suo ragionamento fu interrotto da un tocco di farfalla. Un dolce bacio gli si era poggiato sulle labbra.

Nar:”ma cosa...?!” stava per fare una domanda una volta che il bacio si concluse ma fu di nuovo zittito da un'altro bacio.
Sas:”Shh! Lasciami continuare...Negl'ultimi tempi sono stato stressante perchè volevo (arossendo=-=) fare l'amore con te, perchè ti amo. Però non capivo il tuo rifiuto, ma ora lo so e mi dispiace per come mi sono comportato.”

Non resistendo oltre, Naruto baciò Sasuke. Dopo tanto tempo poteva finalmente, assaporare di nuovo la bocca del suo amore.
Nar:”Scusami anche tu per non averti ascoltato. Non succedera mai più.” dopo che il bacio ebbe fine.
Sas:”Solo se tu perdoni me.”
Nar:”Certo!, come potrei non perdonarti! Tu sei e sarai per sempre il mio amore più grande. Continuerò ad amarti anche se tu un giorno dovessi lasciarmi.”
Sas:”Non succederà mai. Resterò per sempre al tuo fianco. Io ti amo e sarà cosi per tutta la vita ed oltre.”

Se volete leggerlo andate avanti, altrimenti fermatevi qui

*** Inizio Lemon ***

I due ragazzi si guardarono con gl'occhi del cuore poi con una leggera spinta Naruto fece sdraiare il morettino e gli si distese sopra mentre lo divorava di baci.
Le sue mani vagavano su quella carnagione pallida e morbida come i petali di una rosa con carezze leggere, scoprendo quel corpo perfetto.
Le labbra sfioravano con tenui baci quella pelle che molto lentamente si mostrava nuda al suo sguardo -bellissimo- trattenne il respiro, non riusciva a staccare gli occhi da quell'angelo, un gemito improvviso da parte di Sasuke lo riscosse.
Naruto posò le labbra sul collo del moro, baciandolo dappertutto, finchè non lo liberò dalla maglietta che aveva indosso, e intanto cominciò a baciargli il petto glabro, soffermandosi sui capezzoli, che si erano inturgiditi sotto i suoi baci, arrivò fino all'ombelico, dove iniziò a saettare con la lingua, mentre Sasuke gemeva senza senso e chiamava il nome del biondo in continuazione...Naruto arrivò al bordo dei jeans che Sasuke aveva indosso...con un solo movimento fluido glieli tolse insieme ai boxer, iniziando ad accarezzare il membro di Sasuke, sempre più preso da quelle attenzioni che Naruto stava rivolgendo a lui, finchè non iniziò a succhiarlo, prima piano, poi sempre più veloce...Sasuke non ce la faceva più, era troppo bella quella sensazione di sentire la bocca di Naruto su di se, la mani che continuavano ad accarezzarlo dolcemente...Sasuke venne sospirando solo il nome del suo amore...
Seguirono altri baci e carezze, poi Naruto decise che era arrivato il momento.
“Vuoi fare l’amore con me?” gli chiese.
“Si, lo voglio!”.
Allargò le gambe di Sasuke, e scese a stuzzicare il suo ingresso.
Introdusse gentilmente un dito dopo averlo bagnato con la propria saliva, seguito quasi subito da altri due.
Cominciò un lento dilatare dell’apertura mentre continuava a leccare il sesso di Sasuke.
La bocca di Naruto succhiava la sua pelle con voracità, ed i suoi morsi riuscivano a trasmettere delicatezza e desiderio assieme.
Quando Sasuke gli parve pronto, fece scorrere la lingua su tutta la sua asta, prima di farlo uscire di bocca.
“Mh...!” Mugulò Sasuke, facendolo sorridere.
Naruto estrasse le dita dal suo corpo e Sasuke si sentì improvvisamente svuotato.
Nar:”sei pronto, amore!?”
Sas:”S...si!”
Nar:”Allora aggrappati a me tesoro e stringi. Il male durerà poco, te lo prometto”
Sasuke gli sorrise fiducioso “anche se lo volessi, tu non saresti capace di farmi del male.”
Naruto gli sorrise e baciandolo con passione e affondando in lui con una sola spinta per poi fermarsi, dando possibilità all'altro di abituarsi alla sua presenza.
Sasuke gli piantò le unghie corte sulla schiena e gridò nella sua bocca.
Il biondo gli accarezzo accarezzò i fianchi e la schiena, cercando di diminuire il dolore che il ragazzo sotto di lui provava.
Sas:”p...prova a m...muoverti!” chise col fiato corto.
Piano, piano prese a muoversi ritraendosi e spingendo come un’onda sul bagnasciuga.
Presto Sasuke scordò il dolore ed un piacere intenso lo avvolse mano a mano che le spinte crescevano in intensità a velocità.
Naruto si impadronì della sua erezione, cominciando a masturbarlo al tempo delle sue spinte. I muscoli contratti cominciavano a fargli male.
Strinse gli occhi un attimo, inarcandosi, e quando li riaprì quelli di Naruto erano piantati nei suoi, con la fronte imperlata di sudore ed il viso arrossato. Sasuke gli venì in mano e solo allora Naruto si lasciò andare, riempiendolo di sè e di un senso di appartenenza che non aveva mai provato prima.
Alla fine dell'amplesso, Naruto si spostò di lato, per non gravare con il suo peso il corpo sotto di se e tirandoselo adosso subito dopo e tirando in contemporanea sui loro corpi le coperte, per non mandare via il caloro che insieme avevano creato.
Ancora con il fiato corto, Sasuke ricevette un bacio appassionato.
In quel momento l’orologio posto sulla mensola della camera batté mezzogiorno.
Ma non gli diedero importanza, come non badarono alla voce di Tsunade che li chiamava perchè era tutto pronto.
Assieme al coro dei loro ansimi, Sasuke mentre si stava addormentando, riconobbe nel pulsare delle sue vene il battito del cuore di Naruto e per la prima volta, seppe che sarebbe stato per tutta la vita.
Fine.
 
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