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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Assassin's Creed Brotherhood
Titolo Fanfic: FIORA CAVAZZA
Genere: Sentimentale, Azione, Avventura, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: occhan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/09/2011 12:32:53


 
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"NUOVA VITA"
- Capitolo 1° -



1500.Roma.Una città meravigliosa, piena di mistero e di fascino ma anche piena di pericoli. Corruzione. Usurpazione. Atti impuri. Luogo di ritrovo di intellettuali, uomini di cultura, artisti ma anche di moltissimi uomini spietati. A quel tempo controllava la città il papa Alessandro VI noto ai primordi come Rodrigo Borgia “Lo Spagnolo”. Negli anni era riuscito ad ottenere ,attraverso spargimenti di sangue ,il potere. La sua era una vita assai movimentata, piena di pericoli ma soprattutto di gioia e di svaghi senza limiti (soprattutto incestuosi). Al suo fianco si elevava ,fiera e prosperosa ,la figura del figlio Cesare Borgia “Il Valentino”, comandante delle guardie Papali. Un uomo che definire spietato è dir poco, capace di tutto pur di ottenere i propri interessi anche uccidere il suo stesso fratello Juan. Ammirazione profonda provava di lui la sorella Lucrezia. Amor proibito legava i due. Sincero per lei, futile per lui. Lucrezia era una donna tanto bella quanto crudele. Una pupilla per Rodrigo. I Borgia erano non solo i signori di Roma ma anche dell’Ordine dei Templari. Questo movimento voleva soggiogare la libertà degli essere umani per ottenere il potere ma erano contrastati dagli Assassini, il cui mentore era Ezio Auditore Da Firenze. Avevano bisogno di alleati. Di “schiavi” da mandar a morire per loro conto. Avevano bisogno di qualcuno che reclutasse uomini in grado di contrastare i loro nemici. E quel qualcuno presto sarebbe stato reclutato nella schiera dei Borgia dallo stesso Cesare…
Quella era una sera calda. Si sentiva nell'aria il fruscio delle foglie smosse dal caldo e rilassante vento. Le candele poste sulle case in pietra erano accese illuminando anche se fiocamente le strade. I soldati pattugliavano la zona facendo percepire il rumore del ferro delle loro armature e delle spade che erano pronte ad essere sguainate. Le cortigiane cercavano di ammaliare gli uomini per strada in cambio di qualche soldo. Le donne sorvegliavano i propri figli che giocavano nei cortili. I ladri restavano vigili sui tetti in attesa che calasse la notte. Tutto era tranquillo e monotono. Tutto tranne per il fatto che si aggirava per le strade anche Cesare Borgia.
Le persone terrorizzate dalla sua presenza iniziarono a barricarsi in casa. Chi veniva spintonato dalle guardie al suo cospetto per liberare il passaggio. Chi veniva ucciso perché rivoluzionario. La gente si chiedeva cosa ci facesse il capitano delle guardie papali di sera tra loro persone comuni.

Già…Cosa ci faceva…? Qual era il suo obiettivo?

Cesare si fermò dinanzi la Rosa in Fiore. Il bordello più famoso e grande di Roma. Abitudine era degli uomini recarsi in quel luogo. Paese dei balocchi. Donne bellissime e disponibili. Tuttavia Cesare non era lì per divertirsi. In quel caso le donne gli arrivavano direttamente al castello scortate dalle guardie. Divertimento lì ce ne era fin troppo. Lui era per lavoro.
La porta si aprì lentamente. La casa era lussuosa e predominava il color rosso scarlatto. Tende e divanetti abbellivano i lati del salone. Una scala enorme era posta al centro, molte stanze al piano di sopra. Tavolini posti qua e là per la sala. Molti clienti: alcuni ubriachi, altri ballavano, altri mangiavano. Donne che vivacizzavano la serata e altre che servivano ai tavoli. La stanza sembrò gelarsi appena Cesare entrò nel grande salone. La musica cessò di allietare le orecchie degli ospiti. Le cortigiane sulle scale smisero di lanciare rose rosse sulle scale. Il tempo fu come si fosse fermato.

Una donna si precipitò al cospetto di Cesare inchinandosi. Madonna Solari era il suo nome, proprietaria della Rosa in Fiore.

Madonna Solari: <<Oh mio signore! Che piacere vedervi qui…Io..>>
La donna non riuscì a concludere che Cesare la interruppe.

Cesare: <<Mh. Sai perché sono qui.>> Disse freddo e in modo acido.
La donna per un attimo non capì.

Madonna Solari: <<Oh si! Subito, Mio signore!>> Con un cenno della mano intimò una ragazza lì presente, la quale salì le scale e sparì in una delle stanze del piano superiore.
Uscì da una stanza una ragazza bellissima. Scese le scale e si avvicinò a Madonna Solari. La ragazza fece subito un inchino al cospetto di Cesare.

Madonna Solari:<<Fiora fa del tuo meglio!>> Osservò acida con un pizzico di invidia la ragazza per poi inchinarsi e allontanarsi. Battè le mani per far riprendere le danze.
La ragazza notò l’uomo. Lo riconobbe immediatamente. “Borgia…Sono corrotti. Tutti lo sanno. Pochi lo dicono. Io non mi occupo di morale. Come posso in questo mondo…?” Pensò.
Ad ogni modo condusse il giovane uomo presso una stanza. Chiuse la porta. L’uomo si sedette sul bordo del letto.

Cesare:<<Cosa sai di Madonna Solari?>> freddo chiese alla ragazza.

La ragazza alzò un sopracciglio senza capire la motivazione della domanda, per poi ricordarsi di quella notte in cui scortò insieme alla sua amica Lucia il fratello di Madonna Solari, Santino. I due erano interessati in qualche commercio di contrabbando e molto pericoloso. I loro affari probabilmente non andavano come sperato. Cercò di nascondere le proprie opinioni. Di nascondere quella notte causa di paura e sgomento per la sua compagna dato che entrambe erano state minacciate da Santino a tacere. Ma capì subito che Cesare le leggeva lo sguardo. Non poteva mentirgli. Gli rivelò i suoi sospetti.
Lui conferma. I sospetti della ragazza diventano reali. I due erano coinvolti in affari alquanto sgradevoli per i Borgia.

Cesare:<<Mh. Come ti chiami?>> Domandò all’improvviso alla fanciulla sempre freddo e distaccato. I suoi occhi color ghiaccio osservavano la fanciulla con imprevedibile interesse.

Fiora:<<Fiora Cavazza…Mio Signore.>>

Cesare:<<Parlami dei tuoi clienti…In particolare di Borgia.>>

La ragazza sapeva che con quella domanda la stesse mettendo alla prova senza capirne lo scopo. Tuttavia l’ammirazione per quell’uomo la faceva rispondere spontaneamente.

Fiora:<<Mai sentito questo nome prima d’ora…>>
Il giovane uomo sembrò sorrise. Aveva superato la prova.
La ragazza iniziò a spogliarsi, forse in modo troppo ansioso. Ma Cesare glielo impedì.

Cesare:<<Quali sono le tue ambizioni?>>

Era la prima volta che le si faceva una domanda. Le si chiedeva di lei. Era sempre stata abituata ad ascoltare e a far divertire i suoi clienti. La domanda la sorprese facendola restar in silenzio osservandolo con curiosità.

Cesare:<<Fiora. Da questa notte tu sarai una mia prediletta.>>

La ragazza sentì il cuore sobbalzare via dal petto. “Tu sarai una mia prediletta…” Si. Forse era riuscita a raggiungere il sogno di una vita.
Non aveva mai provato nulla di simile. Istintivamente portò la mano destra sul suo petto. “Davvero il cuore mi sta sobbalzando via?”. Pensò in preda alla felicità. Finalmente le sue preghiere si erano avverate. Incontrare un uomo potente che l’avrebbe portata via da quel luogo. Ricordo di esperienze drammatiche e orribili vicende che l’hanno segnata fin da piccola, quando fu adottata da Madonna Solari.
Non era ingrata a quella donna ma si sentiva “un cibo prelibato servito alla mensa dei poveri”. Insoddisfatta della sua vita, riusciva a stringere ottimi rapporti con i suoi clienti, sempre uomini facoltosi e in vista di Roma acquisendo parecchia invidia da parte delle sue compagne. Ma lei aspirava sempre a molto. E quel giorno era finalmente giunto.
Tuttavia si chiedeva come mai un uomo potente come Cesare avesse scelto proprio lei. Cesare aveva donne bellissime al suo cospetto. Non aveva certo bisogno di una cortigiana. Poi scomodarsi per così poco. Forse aveva affrettato molto i sentimenti e cercò di congelarli accertandosi meglio del fatto. Il suo sguardo era volto verso quell’uomo, dei quali ogni suo minimo particolare la attirava.

Cesare:<< Madonna Solari mi ha molto deluso. Di ciò per aver salva la vita ho scelto voi, Fiora. Le vostre abilità e il vostro fascino mi hanno suscitato attento interesse. Confido in voi. So che non mi deluderete.>> L’uomo si alzò e uscì dalla stanza.

La ragazza si alzò le vesti in preda allo shock e si sedette per evitare di svenire sul letto. Si aveva capito bene. Stava andando via dalla Rosa in Fiore.
Cesare chiuse la porta alle sue spalle lasciando la fanciulla da sola a riflettere. Aveva un sorriso particolare stampato sul viso. Soddisfazione? Probabilmente. Era un uomo molto sicuro di sé e sapeva che quella donna non l’avrebbe mai deluso. Appena scese le scale Madonna Solari gli venne incontro inchinandosi.

Madonna Solari: <<Ah…>>

Cesare non le diede peso allontanandosi con le guardie che erano rimaste dinanzi la porta e uscì dalla Rosa in Fiore.
Tutti restarono a bocca aperta. Fiora non era scesa. Qualcosa non andava? Una ragazza entrò nella stanza di Fiora bussando per poi entrare.
Fiora piangeva e rideva allo stesso tempo non curante di aver ricevuto visite in stanza. La ragazza preoccupata la afferra per le spalle e la scuote.

Cortigiana: <<Fiora!! Fiora!! E’ tutto apposto?!?!>> In tono preoccupato.

Fiora si svegliò dallo stato di shock e osservò la ragazza per qualche secondo in silenzio per poi urlare di gioia e alzarsi subito dal letto saltellando e abbracciandola.

Fiora:<<Lucia! Non immaginerai mai cosa è successo!! E’ stata la notte più bella della mia vita!!>>

Lucia:<<Ah…>>Rise leggermente<<Mi hai fatta spaventare…>>

Fiora:<<Perdonami…>> Sorrise alla sua compagna per poi abbracciarla.

Lucia:<<Non ti preoccupare per me…E’ un opportunità a cui non puoi e non devi rinunciare. Io…me la caverò…Sento che qui le cose cambieranno prima o poi…>>Disse mentre abbracciava l’amica triste.

Aveva capito che sarebbe dovuta andar via l’indomani.
Lasciò l’abbraccio dell’amica dandole un bacio sulla fronte sorridendo con un velo di tristezza e lasciò la stanza chiudendo la porta.

Fiora era felice per l’opportunità che le fu data ma allo stesso tempo triste per il dover abbandonare la sua amica. Erano cresciute insieme. Ma sapeva che se la sarebbe cavata da sola.
Si cambiò mettendosi la camicia da notte. Il suo turno era finito. L’ultimo cliente era Cesare. L’indomani sarebbe dovuta partire presso Castel Sant’Angelo. Le attendevano molte avventure e nuove esperienze.

Si distese sul letto cercando di addormentarsi.

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HO DECISO DI SCRIVERE QUESTA FANFIC PER FAR CONOSCERE A TUTTI LA STORIA DEL MIO PERSONAGGIO PREFERITO DEL MULTIPLAYER DI ASSASSIN'S CREED BROTHERHOOD,FIORA CAVAZZA LA CORTIGIANA. ATTRAVERSO LEI RACCONTERO' ANCHE LA STORIA DI TUTTI I PERSONAGGI CON CUI HA AVUTO A CHE FARE NEL CORSO DELLA SUA ESISTENZA. PER TUTTI COLORO CHE LA CONOSCONO SPERO CHE IL PRIMO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!^^

GRAZIE PER LA LETTURA E MI RACCOMANDO COMMENTATE! :D

 
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