CADETTI
- Capitolo 1° -
E se Lily non avesse mai frequentato Hogwarts, non conoscendo quindi James fino a quando non entrerà a far parte dell'accademia per diventare Auror? E se ancora Lily non fosse la pudica e timida ragazza che siamo abituati ad ammaginarci, ma un James al femminile, una vera sciupa uomini? Quale grande segreto si cela tra le mura della "grande accademia Luminor" legando Silente, Lily, i suoi amici, James ed i malandrini?
Bèh, provo ad avventurarmi in una long fic, sperando di non abbandonarla troppo presto. Grazie a chiunque avrà voglia di passare di quì, e buona lettura! ;) !
Una figura snella, dai capelli vermigli e gli occhi smeraldini, osservava infastidita la valanga di giovani, tutti più o meno della sua età, 19 anni, che si stava riversando nella spaziosa aula magna. Si guardavano intorno meravigliati, lanciando gridolini eccitata, e lei appoggiata allo stipide di un’arcata con le gambe incrociate, e le braccia nella medesima posizione strette sotto al seno, continuava a studiarli alla ricerca di qualcuno degno di nota, qualcuno che non avesse quell’espressione persa ed incantata, qualcuno insomma, che non sembrasse un perfetto babbeo.
“cadetti…”
Sbuffò sollevando appena un labbro, in un espressione schifata.
“Ben venuti, miei cari ragazzi, alla grande accademia Luminor. Dove, se vi applicherete e seguirete le capaci indicazioni dei vostri istruttori, potrete diventare grandi auror….”
La rossa roteò gli occhi stufa. Tutti gli anni la solita scena, il direttore, ‘il GRANDE Aleister Benth’ dava il suo personale benvenuto, ai nuovi arrivati, lì incima alla scalinata, con le braccia allargate come se volesse stringerli tutti, si dava una valanga di arie, esponendo le innumerevoli doti dell’accademia
“Se questa accademia è grande, di certo non è merito tuo, piccolo borioso mentecatto…”
Ringhiò silenziosamente la giovane. Non sussultò quando udì un piccolo ‘pop’ dietro di lei, ne quando una mano dal tocco gentile e lunghe dita magre le si posarono sulla spalla
“Sono lieto, di trovarti sempre così squisitamente dolce, Lilian cara…”
Aveva proferito la persona apparsa poco prima, con un espressione sinceramente divertita nei cerulei e profondi occhi, osservandola da sopra un paio di lenti rettangolari dalla montatura d’orata
“è semplicemente la verità. Piuttosto, sei in ritardo è un ora che ti aspetto”
Rispose la giovane voltandosi verso il vecchio mago dalla folta e lunga barba argentina, che chinò appena il capo in un gesto di scuse, spostando la mano dalla spalla per cingergliele entrambe in un gesto affettuoso, e affiancandola, scrutando anch’esso i ragazzi nell’aula, ma a differenza di quello dello della ragazza, il suo era uno sguardo tenero, paterno.
La giovane sbuffò appena, capendo che il mago non aveva intenzione di dirle cosa l’avesse fatto tardare, in quel momento
“Ci sono anche i tuoi studenti, vero vecchio?”
Gli chiese, continuando a fissarlo in viso, lui annuì, accennando un sorriso divertito senza però distogliere lo sguardo dai giovani cadetti
“E dimmi Al, quest’anno sei riuscito a mandarcene qualcuno con un briciolo di cervello?”
Continuò ancora caustica sollevando un sopracciglio, strappandogli una lieve risata cristallina
“Sono sicuro Lily, che troverai interessanti i miei studenti, sono davvero eccezionali…”
“Si, lo dici tutti gli anni, e puntualmente non si rivelano che zucche vuote, seppur brave ad eseguire gli ordini…”
“Ma quest’anno cara, ho detto che ne sono sicuro…”
Concluse lui, voltandosi finalmente verso Lilian con uno strano scintillio negli occhi, e sorridendole tenero
“Ci vediamo dopo in riunione Lily”
Le disse dolcemente, sciogliedo l’abbraccio e dirigendosi verso l’arcata
“E Si…parleremo.”
Concluse bloccando le sue proteste, per poi sparire alla sua vista. Lilian sbuffò, quel mago la lasciava sempre perplessa, non riusciva mai a capirlo fino in fondo.
Tornò a posare lo sguardo sui cadetti, ed intercettò immediatamente due occhi divertiti del colore dell’ambra, appartenenti ad un ragazzo dai folti capelli corvini disordinati, carnagione olivastra, e due carnose labbra scure piegate in un sorrisetto sbarazzino, la stava fissando intensamente, e quando notò che anche lei l’aveva guardato, le sorrise apertamente. Lilian era abituata ad essere ammirata, era bellissima, e ne era cosciente,aveva folti capelli color delle fiamme vive che le arrivavano alla vita, pelle di latte, corpo da pantera, e due smeraldi per occhi. Sbuffò sollevando un sopracciglio, il nuovo ammiratore era affiancato da un ragazzo moro, con i capelli fino alle spalle, il fisico muscoloso ed una barbetta apparentemente incolta che evidentemente a suo modo di vedere gli conferiva un aria misteriosa ed affascinante, stava cercando di riattirare l’attenzione del giovane dagli occhi d’ambra; dall’altro lato di quest’ultimo stava un biondo, con i capelli legati in un codino, il fisico atletico, e gli occhi azzurri circondati da profonde occhiaie, che osservava i suoi compagni divertito. Mentre l’ammiratore stesso, oltre a quei particolari occhi, possedeva anche un fisico niente male, muscoloso ma asciutto, messo in risalto da una camicia bianco candido che gli aderiva perfettamente al petto; e poi, ammise fra se e se la rossa, quello sguardo vivo e brillante e quel sorrisetto sbarazzino, gli conferivano un aspetto intrigante, sollevò un sopracciglio ed accennò un sorrisetto di rimando, prima di uscire dall’arco e scamparire alla vista del giovane.
Ghignò appena mentre saliva le scale, rampa dopo rampa, per raggiungere la mansarda, dove sapeva che ad attenderla c’erano i suoi migliori amici Adrianna e Dean; Chissà forse quel ragazzo poteva essere…divertente, pensò, di tanto in tanto si concedeva a qualche fisico atletico e ben tenuto, anche lei infondo aveva il diritto di divertirsi. Accompagnata da quei pensieri, arrivò nella piccola mansarda polverosa, ed inondata dalla luce diurna, dove come aveva previsto i suoi amici la stavano aspettando, era il loro rifugio dagli innumerevoli doveri che gli venivano continuamente imposti dall’assillante direttore.
“Voi tre siete i pilastri di questa struttura , dovete tenerlo bene a mente…” “si e bla bla bla…” sbuffò impercettibilmente la rossa al solo ricordo. Sorrise apertamente ai suoi amici
“Maledetti vermicoli, mi avete lasciata sola alla cerimonia di apertura…”
Esordì avvicinandosi alle spalle del ragazzo e, portandogli un braccio intorno al colo lo fece cadere a terra giocosamente
“Bèh, vedo che sei riuscita a svicolare senza troppi danni anche tu”
Rise Adrianna facendole un occhiolino
“è arrivato Albus? Ti ha già detto qualcosa? … E c’è qualcuno di interessante tra i cadetti?”
Chiese ancora l’amica accennando un sorriso ironico alla conclusione della frase
“Si, no e ancora assolutamente no…”
Rispose Lilian
“E va bene, FORSE”
Si corresse sbuffando divertita allo sguardo cinico dell’amica avvicinandosi a posarle un bacio sulla guancia in saluto
“Sono venuta per trascinarvi via da qui però, il vecchio ci aspetta in riunione”
Disse Lily porgendo le mani ai suoi amici per aiutarli ad alzarsi, i tre uscirono di malavoglia dal loro rifugio, per dirigersi verso lo studio del professore di combattimento, dove il preside di Hogwarts, ed altri docenti, li stavano già aspettando.
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Ps mi farebbe mlt piacere avere un tuo parere su 1a mia ff naturalmente la serie da cui è tratta è hp,è il suo titolo è: la vendetta a un sl nome Serpeverde. Spero k passerai a dare un okkiata baci issy93