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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: "Ultimo anno"
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Autore: jeangrey galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/08/2011 07:37:29 (ultimo inserimento: 19/09/11)


 
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UNA NOTTE-UNA SALA COMUNE-UN RE ED UNA REGINA
- Capitolo 1° -

La sala comune dei Grifondoro era praticamente vuota ormai da un paio d'ore, ad eccezione di una ragazza dai lunghi capelli vermigli, che non ne voleva sapere di prender sonno. Era sdraiata su uno dei divanetti rivestiti di velluto rosso cupo. I capelli, lasciati sciolti, le ricoprivano, come calde lingue di fuoco, le spalle fino ad arrivare al petto, vascito leggermente intravedere dalla camicia slacciata per i primi 2 bottoni e la cravatta allentata e scivolata leggermente di lato. Le gambe, dalla carnaggione iburnea, erano allungate sul bracciolo del divano, e coperte solo fino ad un terzo di coscia dalla gonna a pieghe. Le scarpe erano slacciate, e lasciate dondolare ritmicamente ad intervalli regolari, accompagnate da provondi sospiri che squotevano il ventre, piatto ed allenato, della giovane. Gli occhi, verde scuro, intensi e brillanti come le stelle, scorrevano svogliatamente tra le righe di un paggina di un voluminoso volume poggiato sulla sua pancia.
Sospirò profondamente, mentre con la mano libera dal tomo tormentava un ciondolo d'argento a forma di fenice dalle ali spiegate, legato al suo collo da una catenina del medesimo materiale. Si mordicchiò il labbro inferiore stringendo forse un po' più del dovuto, e con un ennesimo sospiro rassegnato, chiuse il libbro lanciandolo con poca delicatezza sul tavolino davanti al divano, tirandosi a sedere e passandosi le mani sul viso per stropicciarsi gli occhi stanchi.

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"POTTER!" La ragazza dai capelli di fuoco attraversava a passo di carica il cortile del grande castello di Hogwarts, diriggendosi verso un gruppo di 4 ragazzi, seduto sul bordo di marmo dela grande fontana centrale, parandosi davanti ad un ragazzo dagli indomabbili capelli corvini, ed incenerendolo con lo sguardo.
"EVANS! Mi sembrava di aver riconosciuto il tuo dolce incedere; ma, siamo tornati ai cognomi? Pensavo fossimo diventati ami..." Rispose il moro con un ghigno divertito sul viso, e venne bruscamente interrotto dalla ragazza che ringhiò: "COME DIAVOLO TI è SALTATO IN MENTE DI INZUPPARE LA MAGLIETA DELMIO RAGAZZO DI PUZZALINFA?!?" Urlò paonazza in viso, mentre gli altri 4 avevano preso a ridere apertamente rotolandosi a terra, anche se negli occhi dell'accosato era lampeggiata una scintilla di dolore all'appellativo "il mio ragazzo"
"Ma Lily cara, perchè dai la colpa a me della scarza igene del tuo portachia...hem...ragazzo..." Aveva però risposto riprendendosi subito, con tono mellifluo e facendo ridere ancora di più i suoi migliori amici.
"RAZZA DI BORIOSO IDIOTA POMPATO!" Aveva urlato a quel punto Lily, al culmine della rabbia: "Dayton è allergico! è in infermieria e stà mallissimo! Madama Chips dice che ci vorranno almeno due settimane perchè si riprenda! E per altro COMPLIMENTI James. ti sei giocato il portiere per la partita contro corvonero della prossima settimana." aveva continuato con le lacrime agli occhi.
I 4 a quel punto avevano immediatamente smesso di ridere, e prima di provare a rispondere, sul volto di James si era dipinta una espressione di sincero dispiacere, che però la rossa aveva ignorato"L-Lily io...M-mi dispiace...non lo sapevo...era solo u-uno sch..." Tentò di scusarsi ma venne ancora una volta interrotto dalla bella grifondoro, che ora non urlava più, anzi quasi sibillava, e dalle sue parole non trapelava che freddezza ed odio: "Ti DISPIACE Potter? Ancora non abbastanza, fidati! La verità, è che sono stata un idiota io, ad illudermi che tu fossi cambiato, matorato, invece sei solo il solito ragazzino viziato, convinto che tutto gli sia permesso e dovuto! Non ti interessa nient'altro che te stesso! Con me hai chiùso, non tentare di avvicinarmi ancora." Detto ciò si voltò e si allontanò dal quartetto ammutolito, mentre James la osservava con sguardo nel quale non c'era più alcuna traccia di illarità e gioia, ma solo tristezza ed angoscia. L'aveva combinata grossa, sta volta era davvero finita.

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Lily riaprì gli occhi, facendo scivolare lo sguardo smeraldino per la sala comune, ancora ingombra di libri, pergamane e cartacce, abbandonate dai suoi compagni di casa prima di coricarsi, sbuffò leggermente tra se e se, perchè si sentiva così giù di morale? Aveva provato a giustificare quella sensazione, dicendosi che fosse perchè era preoccupata per il suo ragazzo, Dayton era ridotto maluccio, ma c'era una fastidiosa vocina dentro di lei, vocina molto simile a quella della sua migliore amica Alice, che le sussurrava che quella era una bugia. "si èh?!?" diceva "E perchè allora, non vai in infermieria da lui, la scusa che sia troppo tardi, se sei COSì PREOCCUPATA, non regge cara, e poi oggi pomeriggio hai fatto di tutto per scappare da lì il prima possibile." Dovevo sudiare, si rispose la ragazza, già da se poco convinta "Cerrrto...Se non erro, lo scorso maggio, hai accettato il suo invito ad uscire per fare un dispetto a Potter, che ti stava assillando forse più del solito, ti ci sei messa insieme solo perchè la situazione ti è sfuggita di mano" aveva continuato. La rossa digrignò i denti cercando di scacciare quel pensiero, irritata. Si, forse aveva accettato l'invito di Dayton per fare un dispetto a Potter, ma poi si era affezionata a quel ragazzo così pacato e gentile, così diverso dal moro cercatore dei grifondoro. Voleva bene a Dayton, James non c'entrava più nulla. Cercò di convincersi risoluta. "Si, così noioso..." aveva ripreso l'Alice-coscienza, con tono canzonatorio " e comunque hai detto bene, gli vuoi bene, non lo ami. E poi, da quando James, all'inizio dell'anno, si è scusato con te per tutti gli scherzi idioti, e le richieste di uscita assillanti, proponendoti di deporre le armi, si è dimostrato un ragazzo adorabbile, dolce, attento, divertente, stimolante..." Lily non riuscì a trattenere un sorriso intenerito al ricordo dei pomericci passati a scherzare serenamente con James. Scrollò subito la testa come per scacciarli via, però, non era stato in grado di mantenere la promessa, aveva ricominciato con gli schersi idioti, prendendosela con Dayton solo perchè...perchè..."Perchè è geloso marcio e soffre..." riprese la vocina interiore "e tu te ne stai innamorando" concluse quasi con tono perentorio. "NO!" grugnì Lily scattando in piedi arrabbiata con Alice, quasi fosse colpa della sua amica, quell'assurda coversazione che stava tenendo con se stessa. "Ma che stò facendo?" Si chiese gironzolando per la sala comune, e passandosi una mano fra i capelli, finchè un impercettibile fruscio non attirò la sua attenzione, si girò in direzione del rumore tanto velocemente, da farsi male al collo, era sicora di essere sola ed invece, ora stava osservando la figura fin troppo famigliare di un ragazzo addormentato acciambellato su una poltrona difronte al camino ormai spento. "Ma perfetto! Propio LUI!" sbuffò esasperata tra se e se. Stava per girarsi ed andarsene quandi il bell'addormentato bofonchiò qualcosa nel sonno:
"Lily...Scusami...io..." La rossa si bloccò sul posto, seppur profondamente addormentato, mentre pronunciava quelle parole il ragazzo aveva corrucciato le sopracciglia ed il labbro inferiore si era sporto in avanti tremando un poco, conferendogli un espressione da cucciolo bastonato in cerca di perdono. Continuò a fissare quel giovane viso dai tratti delicati ed al contempo decisi, le labbra carnose, che avevano l'aria di essere dannatamente morbide, il naso dritto e perfetto, e gli occhi, ora chiusi, di quel colore così particolare e caldo, nel quale era dolce sprofondare, e che sembravano brillare di luce propria, quando assumeva la sua tipica espressione malandrina. I capelli perennemente in disordine che gli conferivano un aspetto selvaggio e libero, degno del Re dei grifondoro quale era. Lo vide tremare impercettibilmente, e sul colo, dalla perfetta forma e muscolatura, comparve qualche brivido. Notò che appallottolata per terra, ai piedi della poltrona, c'era una coperta di lana di colore dorato, si avvicinò lentamente, e cercando di non fare rumore la raccolse e la adaggiò a coprire il corpo del moro, induggiando ancora un momento con lo sguardo, sul collo, e sui pettorali ben formati che si vedevano dalla sbottonatura della camicia. "ti stai innamorando" tornò a cantilenare la vocinainteriore. Lily si morse il labbo inferiore, e con le lacrime agli occhi si voltò a fissare la porta del proprio dormitorio cercando di reprimere quella fastidiosa vocetta.

James si era svegliato nonappena mani delicate gli avevano adaggiato addoso la coperta, ed un meraviglioso profumo di gigli gli aveva svelato l'identita della premurosa nottambula, così, senza farsi notare, aveva aperto appena un po' gli occhi, e si era messo a spiare quella figura accovacciata accanto alla sua poltrona, quel profilo perfetto, quel collo lungo e sensuale, quella pelle di latte e quegli occhi smeraldini...ei un momento...pensò tra se e se, perchè erano velati di lacrime? E perchè lo sguardo era perso nel vuoto? Dov'era quella scintilla di furia selvaggia che la contraddistingueva? Dov'era lo sguardo sicuro e fiero della regina dei grifondoro, della SUA Regina? Lo stomaco gli si contrasse dolorosamente, ed un macigno gli si depositò sul petto, gli faceva male vederla così, e gli faceva male sapere che ne fosse la causa L'aveva fatta infuriare miglioni di volte in 6 anni di scuola, divertendosi poi a battibeccarci, ma era un gioco, ed era sicuro che infondo infondo infondo infondo, si bèh, MOLTO infondo, anche per lei lo fosse, e non avrebbe MAI voluto ferirla, lei era Lily Evans, la FIERA Lily Evans, l'unica in grado di tenergli testa, quella che non aveva mai ceduto alle sue avances bambinesche, come invece tante galline avevano fatto. Lei era la BRILLANTE Lily Evans, eccellente in qualsiasi cosa facesse. Attenta, gentile, divertente, Meravigliosa Lily Evans, e lui l'amava dal primo momento che l'aveva vista 7 anni prima, sul treno durante il loro primo viaggio verso Hogwarts. Ed ora eccola li, ferita a causa sua! peru un suo scherzi idiota! Sospirò più rimorosamente di quanto avesse voluto, ed attirò l'attenzione della bella grifondoro, che si girò verso di lui con sguardo sorpreso. "James" sussurrò, facendo per asciugarsi una lacrima che le stava scivolando lungo la guancia, ma James fi più veloce, allungò di scatto una mano e sfiorandole delicatamente il viso con il pollice gliela asciugò, pentendosi subito, la osservò un istante intimorito, ma lei non si ritirò da quel gesto, quendo il ragazzo interruppe di malavoglia il contatto lei abbassò un istante gli occhi per poi riportarli dritti da vanti a se in quelli di lui, e nei quali lui sprofondò, schiuse le labbra e prese aria come per dire qualcosa, ma ancora una volta il moro la precedette, e decise di sputar fuori quello che si teneva dentro da troppo tempo.
"Lily...Hai ragione tu, mi sono comportato da ragazzino stupido e viziato, non merito il tuo perdono, ma lasciami solo dire che mi dispiace davvero! Non sarò ipocrita, non ti dirò che sono dispiaciuto per lui, è un portiere eccezionale, e probabilmente anche un bravo ragazzo, non mi è mai interessato scoprirlo, perchè ti ha portata via da me, si lo sò, tu non eri mia ne di nessun altro, sei solo di te stessa e non potrebbe essere altrimenti, ma...ma non è questo il punto" Si interruppe un attimo per riprendere fiato e concentrarsi su quello che voleva dire, non poteva sbagliare anche questa volta. "Il punto è, che non avrei MAI voluto ferirti, morirei, pur di non farti soffrire, perchè ti amo Lily, ti ho sempre amata, anche se mi rendo conto adesso, l'ho fatto in maniera terribilmente infantile" Sorrise amaramente abbasando lo sguardo. "Quando alla fine dello scorso anno, ti sei messa con lui, mi sono sentito morire, mi sono arrabbiato, perchè non lo trovavo affatto giusto, io ci avevo provato per 6 anni, e poi arriva quello e...e...e insomma, ero sopraffatto dalle emozioni, ma durante le vacanze estive, Sirius e Remus, da bravi migliori amici, mi hanno aiutato a raggionare, a maturare, a riflettere, ed anche se forse non mi ero ancora messo l'anima definitivamente in pace, io ti giuro che ero totalmente sincero quando mi sono scusato all'inzizio dell'anno, e ti ho chiesto l'armistizio. E in questi 3 mesi, mi sono reso conto, che piano piano mi stavo avvicinando a te più di quanto non fossi riuscito a fare in 6 anni di scherzi e tormenti. Non solo riuscivo a parlare civilmente con te, ma scherzavamo insieme, ci prendevamo ingiro, eravamo complici, giocavamo, ridevamo, parlavamo di scuola, di cose frivole, e di cose serie, esattamente come ho sempre fatto solo con i miei migliori amici, e questo mi aveva colpito ed esaltato! E poi ti ho vista con lui, come lo abbracciavi, gli sorridevi, gli davi il bacio di buona fortuna prima delle partite o degli allenamenti, e...e...non sò cosa mi sia successo..." Si interruppe un istante facendo un profondo sospiro, stava parlando quasi senza riprendere fiato, perchè aveva paura di perdere il coraggio di continuare a parlare, si stropicciò gli occhi inumiditi senza riuscire a riportarli in quelli di lei, Lily dal canto suo era ammutolita, ipnotizzata da quel flusso di parole così imbarazzate e sincere, ed il cuore aveva iniziato a battere più forte del necessario.
James con un altro profondo respiro riprese a parlare: "Davvero non ci ho capito più nulla, mi è andato in fumo il cervello ed ho ricominciato a fare il coglione...I-io ti Amo, e ti amerò per sempre, e non voglio causarti ancora dispiacere, tu s-stai con lui, e se non avermi mai più fra i piedi in nessun senso, potrà farti stare bene, allora ti giuro che mi impe..." La frase fu interrotta bruscamente, perchè Lily era scattata in avanti e gli aveva afferrato il viso fra le mani e catturato le labbra con le proprie, sfiorandole daprima dolcemente per poi cominciare a mordicchiarle prima di approfondire il bacio, andando a cercare, con la propria, la lingua di James, ed ingaggiando con questa, una lotta dolce e passionale al tempo stesso. Il ragazzo si era tirato a sedere senza staccarsi, neanche per un istante dalle labbra della SUA rossa, e sollevandola delicatamente per la vita, l'aveva fatta sedere sulle sue gambe, stringendosela poi al petto, mentre lei gli accarezzava i capelli ed il viso. Si staccò di qualche millimetro dalle labbra del grifondoro, per perdersi nel mare di lava dei suoi occhi, e sussurrare: "Non ti azzardare mai più, anche solo a pensare, di non girarmi più tra i piedi" sorridendogli maliziosa e divertita, e James le rispose con lo stesso sorriso: "Si, Mia Regina!" facendole scivolare una mano sulla coscia riprendendo a baciarla. Si abbandonarono sulla poltrona, avvinghiati l'una all'altro, lasciando finalmente libero, e senza catene il loro amore. Per le parole ci sarebbe stato tempo con l'arrivo del sole...

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (0 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
jeangrey 31/08/11 03:29
Si tendo a descrivere molto, perchè mentre scrivo mi si proietta nel cervellino l'immagine di ciò che stò scrivendo ^^ Grazie mille comunque, e grazie di averla letta ;)
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Rif.Capitolo: 1
judah
30/08/11 11:29
Mi piace il tuo modo di descrivere nei minimi dettagli! ;) comunque, bella storia :)
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