GRAZIE
- Capitolo 1° -
Non potevo sopportare la vista di Naruto in quello stato. Volevo fare qualcosa. Dovevo fare qualcosa. Non poteva muoversi. Sarebbe morto di sicuro. E io con lui. Non avrei sopportato di vivere in un mondo senza cielo; in un mondo senza sole. Perché lui era quello. Il mio cielo e il mio sole. In quel momento mi stavo comportando da quel che ero. Una vigliacca. Mi limitavo a osservarlo da lontano, mentre Pain lo infilzava con quei paletti ancora una volta. Presi una decisione. “La” decisione. Forse l’ultima della mia vita. Le mie gambe si mossero verso di lui, correndo.
Sentivo il chakra di Pain scorrermi dentro. Non sentivo dolore. Quello che mi faceva male erano le sue parole. Come poteva pensare che io e lui fossimo in qualche modo simili? E’ vero, entrambi volevamo la pace, ma non volevo la distruzione prima della pace. Ero-sennin diceva che solo io avrei trovato la risposta. Anche Pain davanti a me esigeva una risposta. Io non l’avevo. E non l’avrei mai avuta, perché stavo per morire. Vidi i suoi occhi puntarmi e sentii dei passi.
“Rinforzi eh?” aveva detto lui.
Rinforzi? Io avevo detto a tutti di non intromettersi, dannazione! Poi l’ultima persona che mi sarei aspettato di vedere , in mezzo al nulla e alla desolazione più totale, era lì, davanti a me. Hinata.
“Che diavolo ci fai qui? Vattene via, tu non sei in grado!” Gridai con tutta la forza che avevo. Non volevo che si aggiungesse anche lei alla lista dei morti creatasi per colpa mia.
“Lo so” fece lei di tutta risposta. “Mi sto comportando da egoista”.
Sentivo lo sguardo di Naruto inchiodarmi la schiena. Forse mi credeva pazza, o una bambina viziata viziata che era lì per un suo capriccio.
“Prima non facevo altro che piangere e arrendermi... stavo quasi per prendere la strada sbagliata... ma tu... tu mi hai mostrato la via giusta... volevo solo camminare con te... ti seguivo sempre... cercando di raggiungerti volevo stare con te... tu mi hai cambiata, il tuo sorriso mi ha salvata, ed ora non ho paura di morire per salvarti perché io... ti amo!”
Non ero ancora riuscito a metabolizzare quello che aveva appena detto. Ora più che mai dovevo impedire che morisse. Ma lei partì all’attacco. Era diventata davvero forte. E non mi capacitavo del fatto che potessi essere io la fonte di tutta quella forza. Ma purtroppo non bastò. La vidi schiantarsi al suolo. Gridai il suo nome.
Faticavo ad aprire gli occhi, ma sentivo che LUI mi chiamava. Credevo di essere morta. Con fatica mi trascinai verso di lui.
Finalmente aveva aperto gli occhi e accennato un sorriso. Come riusciva ad essere serena in un momento come quello?? Poi si era alzata, camminava a fatica. Era caduta. Non so come, ma la ragazza timida e impacciata che avevo conosciuto, era sparita per sempre, sostituita da una bellissima e forte. Prese tra le mani la sbarra che teneva inchiodate le mie al terreno. Singhiozzava mentre cercava di liberarmi da quella presa.
“Perché una debole come te si ostina tanto, sapendo che morirai?”
“Non mi rimangio la parola”.
Aveva usato le mie stesse parole.
Ci guardammo negli occhi, prima di essere scaraventata in aria. Un altro tonfo e qualcosa mi trapassò le costole.
Fu un attimo. La rabbia di Naruto era esplosa. Un enorme quantità di chakra rosso lo avvolse. Volevo dirgli che c’ero ancora, che ero viva, ma non avevo un briciolo di forza in corpo per rialzarmi. Non percepii più la sua presenza.
Pain si era sacrificato ridando la vita a tutti le vittime. Quando ritornai aggrappato al maestro Kakashi mi accolse una folla. Tutta quella gente per me. Mi accettava e mi acclamava come un eroe. Vidi il volto dell’unica persona che mi aveva salvato. Piangeva e stavo per avvicinarmi quando Sakura mi bloccò con un abbraccio. Un tempo mi sarebbe piaciuto, ma vidi LEI che si stava allontanando. Mi staccai da Sakura e la raggiunsi.
“Hinata…”
“Non c’è bisogno che tu mi dica niente, Naruto-kun…”
Mi dava ancora le spalle. I lunghi capelli corvini le ondeggiavano leggermente. Volevo averli tra le mani. Volevo avere lei tra le mie braccia.
“Ma…”
Si voltò. Gocce che le sporcavano quegli occhi limpidi, chiari e puri e che cadevano a terra ammucchiandosi.
“Quello che ho fatto per te lo rifarei Naruto-kun.”
“ Hinata…ti ringrazio…so che un grazie non può compensare quello che hai fatto per me ma ti ringrazio ugualmente.”
Che cosa stava facendo? Si era inchinato? Davanti a me? Poi vidi che sul suolo pioveva. Erano lacrime.
“Perché piangi?”
“Perché penso a quel che avrei potuto perdere.”
Come un lampo mi abbracciò. Mi accarezzava i capelli, la schiena. Io piansi ancora di più, per la felicità.
“Ti amo. Grazie infinite, mio raggio di sole.”
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Spero vi sia piaciuto! Un bacio, Minako92!
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