SAYONARA, RIISA-CHAN.
- Capitolo 1° -
Ehi ciao, dolcissima Riisa-chan.
Parti giovedì 28, vero?
Penso sarà un peso troppo grande per me, beh perché sai.. tu per me ci sei sempre stata e ci sei, ma dal 28.. la lunga distanza tra Russia e Italia ci terrà divise.. fortunatamente il peso dei nostri ricordi non lo contano nella valigia da 42 kg massimi, che puoi portarti.
Sai Liz.. ogni volta che ti penso, sei collegata al luogo più lontano del mondo per me, e sapere che presto andrai lì, mi distrugge. Non posso, non ho la forza per accettarlo, io in fondo ti voglio bene più di quanto non ne voglia a me. Ho paura di non averti accanto, di non poterti chiamare e chiedere "Ehi Lisa, andiamo in piscina?" oppure un semplice "Te la cavi lì in Russia, tuo padre è gentile?" o per dire "Mi manchi, ti voglio bene".
La distanza.. la distanza, é dolorosa, se si mette tra due persone. Non voglio dimenticare i momenti con te, di rabbia e di scuse, felicità e frustrazione..
Lisa.. sento già che mi manchi.. e se manchi quando mi sei così vicina, come farò quando sarai così lontana?
Non riesco a vedere, é tutto sfocato.. sento qualcosa di caldo scendermi lentamente fino alla bocca.. mi passo la lingua sulle labbra e un sapore salino le riempie. Alzo lo sguardo al soffitto, rassegnandomi (?) all'idea, che non potrai più esserci quando avrò bisogno.. no, scusami hai ragione, basterà ricordarmi di te per stare meglio. Grazie Lisa, anche adesso mi hai dimostrato che pensarti mi fa fare le scelte giuste, sei insostituibile, ti voglio bene.
Dedicato a ELIZABHETA AVDEEVA, che non potrò più rivedere.
Ti voglio tanto bene, pazza. Basta farmi così male, la devi smettere. Se continui il dolore sarà troppo forte da sopportare.
Sayonara.
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