L'INCONTRO - Capitolo 1° -
I due ragazzi stavano sempre insieme e vivevano insieme, con un loro amico e coetaneo. Non avevano famiglia e non frequentavano la scuola, ma avevano un lavoro che li teneva occupati tutto l’anno. Facevano i cacciatori di vampiri.
Avevano appena quindici anni e fra loro erano profondamente diversi. Biondo Odd, bruno Ulrich, vivace e spiritoso Odd, tranquillo e riflessivo Ulrich. Avevano un rifugio sicuro dove tornare appena sorgeva il sole, o insomma quando ne avevano bisogno. Perché la loro attività non conosceva orari, potevano uscire di giorno per sorprendere i vampiri nel sonno oppure di notte, per combatterli con un po’ più di vita, come diceva Odd. E lui preferiva di gran lunga questa possibilità. E Jeremy? Quindicenne anche lui, biondo e gracile, aveva un’intelligenza fuori da ogni norma. Era uno scienziato e un ricercatore, e aveva impiantato il suo laboratorio di studi nei sotterranei del loro rifugio. Ogni tanto chiedeva ai ragazzi di catturargliene uno invece che eliminarlo, così da poterlo studiare. Le sue braccia erano un firmamento di segni di denti, prova di molti tentativi nel somministrare i sedativi ai vampiri sue cavie. Naturalmente per raggiungere la dose perfetta aveva dovuto fare molti esperimenti, e non capitava di rado che una cavia non fosse sufficientemente stordita e gli saltasse addosso cercando di ucciderlo. Adesso però stava molto più attento.
Yumi la guardò e sospirò di sollievo. Finalmente si era addormentata. Il sole stava per sorgere, e lei andò alla finestra a vedere l’alba. Ne aveva viste molte, così come vedeva molti tramonti, perché dormiva molto di rado. A lei non bastava che poco, potevano passare anche due o tre notti senza che chiudesse gli occhi neanche un minuto. Aelita le aveva sempre chiesto come facesse. Invece lei, Aelita, di dormire aveva regolarmente bisogno. Era solo di un anno minore di Yumi ma per lei era come una bambina da tenere vicino e proteggere costantemente. Perché i vampiri la puntavano. Yumi non sapeva esattamente cosa ci fosse in Aelita e nel suo sangue per spingerli così tanto verso di lei, ma sapeva che era sempre in pericolo, che non poteva lasciarla sola un attimo. Era un errore che aveva già fatto, le venne da pensare voltandosi verso di lei. Aveva sempre i segni, addosso. Sospirò e si chiese, non per la prima volta, se la loro vita non sarebbe sempre stata altro che questo. Un continuo fuggire, combattere, nascondersi. Probabilmente sì, almeno per lei. Perché lei non si sarebbe fermata finché non li avesse sterminati tutti.
Come al solito uscirono, e Yumi portò Aelita con sé. Lo faceva solo quando non c’era altra soluzione, oppure come quella notte quando era lei a chiederglielo. In effetti non si sentiva tranquilla a lasciarla sola, non era sicuro nemmeno tenerla vicina a sé, ma insomma …
-Usciamo? Ulrich guardò l’orologio e annuì. -Ma sì. -Chissà, magari riusciremo a convertire qualche bella vampira. -Ma che tonto che sei! Scosse il capo mentre uscivano, seguiti dalla raccomandazione di Jeremy, la solita che loro ripetevano regolarmente. -Prudenza, mi raccomando!
Era occupata a combattere con un vampiro, e si voltò vedendo Aelita con le spalle al muro. - Aelita! Cerca di nasconderti! Ma lei aveva paura. -Aiuto, Yumi! Aiuto. Ma lei adesso non poteva fare proprio nulla. -Resisti! Sto arrivando. Stava per correre da lei ma il vampiro non le lasciava spazio. Il tempo di un secondo, che vide un ragazzo piombare su Aelita e portarla in salvo, uccidendo la creatura. Anche lei si liberò del vampiro, e li raggiunse. - Yumi!- Aelita le si avvinghiò al collo -Scusami se ho … -Zitta- anche lei la strinse -Va tutto bene, tesoro. Il ragazzo era lì vicino e non diceva nulla. Yumi capì che doveva almeno ringraziarlo. -Grazie per averla salvata. -Dovere. Un secondo ragazzo piombò vicino a loro. - Odd! Sei qua. -Sì, ma tu dov’eri … - vide le ragazze e si fece compito -Oh, salve. Permettetemi di presentarmi. Odd de la Robia, per servirvi. -Io mi chiamo Aelita - lei disse, spontanea -Fate i cacciatori? -Sì. Ma è pericoloso per voi stare qui. Ulrich, forse dovresti portarle al rifugio. -Sì, magari portale tu e io resto. -Io rimango- disse Yumi -Ma uno di voi porti Aelita al sicuro. Così il gruppo si divise.
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