- Capitolo 1° -
Che poi, a pensarci bene, era una cosa davvero banale.
Camminare.
Il semplice, naturale atto di mettere un piede davanti all'altro e passo dopo passo raggiungere anche i confini del mondo se ti fosse venuta voglia, ora gli sembrava una cosa innaturale, quasi magica.
Se qualcuno glielo avesse mai chiesto, avrebbe probabilmente risposto di non avere mai camminato così, prima di allora; le gambe, esitanti, si succedevano leggere, mentre le braccia spalancate sembravano volere abbracciare tutto il mondo o forse prepararsi a spiegarsi come ali e prendere il volo.
Con un risolino, il bimbo dai capelli neri alzò il capo, piantando i suoi splendidi e immaturi occhi verdi in quelli di suo padre, che lo reggeva per le braccine quel tanto che bastava perchè potesse sfiorare il suolo coi piedini paffuti e cominciare così il suo viaggio nella vita.
Il ragazzo dai capelli neri sbuffò, facendosi quasi scappare un sorriso, mentre sulla soglia della porta del piccolo salotto di casa loro, sua moglie sbuffava tra l'esasperato e il divertito.
"Come pretendi che possa camminare, se a momenti non ha nemmeno un anno?"
"E' mio figlio" ribattè il ragazzo, un pò piccato, senza perdere un secondo la concentrazione sul pargolo.
Sakura si passò una mano sulla fronte, come a simulare un mal di testa: era il loro modo di fare, lui talvolta la esasperava con i suoi atteggiamenti assurdi per poi farsi perdonare l'attimo dopo, alla sua maniera; in cambio, sapeva che nessun altro uomo poteva mai dale quel senso di sicurezza che la sua presenza garantiva.
Un pò strano e buffo, a modo suo, ma quando lo aveva sposato, quasi incredula di sè stessa, in fondo al cuore sapeva che sarebbe toccato a lei portare i pantaloni....
" Vedi di fargli imparare anche a correre, allora: la cena è pronta, muovetevi" .
"Che tiranna... sissignora" rise piano l'altro, caricandosi in spalla in marmocchio che squittì allegro agitando le manine.
... in casa Lee
n.d.Dark.
Ok, non mi linciate; in periodo di esame, vengono fuori le boiate più assurde.
Piccola fluff senza pretese che spero vi abbia strappato un sorriso o condotto sull'orlo del diabete, a scelta (scherzo, ovvio) :-)
a presto!
Dark.
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