LA SOLITUDINE DI ARIANNE - Capitolo 1° -
Fuori dalla mia finestra era tutto buio, silenzioso... io continuavo a fissare il nulla, tanto per passare il tempo. La porta si aprì, entro la mia assistente sociale, Yoko, portava con se una cartella blu, si avvicinò al mio letto e si sedette. << Abbiamo trovato una famiglia per te. Sei contenta?>> io non dissi nulla. << Va bene, come vuoi tu, non parlare. Adesso, però, sbrigati a fare le valige. >> detto ciò si alzo e uscì dalla stanza. Nella mia mente continuavo a pensare e a pensare... ma alla fine non ho concluso niente. Mi alzai e infilai le poche cose che avevo in una vecchia sacca. Yoko busso alla porta << Quando sei prona scendi! >> Non mi è mai importato di avere una famiglia, non ho mai avuto amici,sono sempre stata da sola, sempre... La donna che mi ha trovata ha detto che, in una giornata d'inverno, stava tornando a casa quando udì il mio pianto. Mi trovo in mezzo alla neve, sola, completamente nuda ,così mi porto a casa con se. Adesso per me avere o non avere una madre e un padre è la stessa cosa. Scesi di sotto dove mi aspettavo Yoko, mi abbraccio e mi saluto asciugandosi una lacrima sulla guancia << Fai la brava ok?!>> io mi incamminai verso quella che sarebbe stata la mia "famiglia". Erano in tre, la madre era alta, bionda e indossava uno strano cappello. Il padre era un'uomo d'ufficio, si notava dalla cravatta, occhiali e dalla targhetta che portava sulla camicia. Poi c'era una ragazza su una sedia a rotelle, aveva dei bellissimi occhi blu mare, capelli castani con riflesso d'oro...
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