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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: NERO
Genere: Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: continuum galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/06/2011 21:57:08

Leggete, ma solo se lo volete
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Chiuse gli occhi per un istante. La pioggia, densa e perforante, che dal cielo, incessante s’infrangeva sull’asfalto, grondava dal bordo del cappello, scivolando sinuosa lungo il cappotto. Gli indumenti, zuppi com’erano, avevano raddoppiato il loro peso, ed era divenuto insostenibile portarli addosso.
La sua pelle, ruvida e secca, era ora accarezzata dal vento e idratata dall’acqua, che pur essendo fredda e pungente, rilassava il corpo e sosteneva lo spirto.
Se ne stava lì in piedi, al margine del ponte, a un passo dal cadere nel profondo mare sottostante.
Le acque burrascose, modellate dal vento impetuoso, parevano soffrire disperatamente, mitragliate dal temporale e folgorate dalle scariche dei fulmini abbaglianti.
La mente, sgombra d’ogni pensiero, lasciava spazio a quel momento , così unico e irripetibile. L’animo piangeva nel suo profondo e si dimenava come un fuoco mosso dalla brezza, le cui fiamme toccavano i ricordi e le emozioni più remote, incastonate nel cuore, bruciandole senza ritegno e straziandole privo di pietà.
Solo quell’istante, d’uguale agitazione della natura, con tuoni e lampi, violenta burrasca, riusciva a placarlo.
Quell’uomo, fermo e distaccato, con le braccia lungo i fianchi e le gambe parallele, fissava ora l’orizzonte, scuro e spettrale, con occhi profondi, colmi di gioia ma al contempo dolore, orgoglio e depressione, curiosità e paura.
Le mani erano strette e pugno, striate da vene gonfie; trattenevano ognuna qualcosa, forse un piccolo oggetto d’uso quotidiano, chi può dirlo… qualunque cosa fossero, va da sé che rappresentavano qualcosa di estremamente importante, carichi di un gran valore affettivo al quale era legato indissolubilmente il suo cuore.
V’era, però, un segno chiaramente distinguibile, nonostante la forte pioggia, impressa sul dorso di quelle mani.
Linee sinuose, fasci che avvolgevano le dita in spirali e che si arrampicavano sulle nocche per poi allungarsi fino al polso. Erano tatuaggi che risaltavano assai netti sulla pelle chiara.
Segni più profondi di una cicatrice, più evidenti, più significanti, incisi sulla pelle con inchiostro indelebile, un inchiostro nero, nero come il cielo prima della tempesta, come il vespro smorto o la notte senza luna.
Nel nero trovavano espressione , una forte ribellione sigillata in quel colore, un colore profondo, indomabile e impalpabile.
Nero.
Nero come il sangue pompato dal cuore avvelenato.

 
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