- Capitolo 1° -
CAP 1
Era una giornata molto afosa.
Ormai l'estate era alle porte e l'anno scolastico era quasi terminato e si respirava ovunque un'aria di vacanza.
La stessa Minako preferiva fare lunghe passeggiate nei parchi fioriti della città, piuttosto che rimanere in casa a studiare.
Fortunatamente c'era sempre qualcuno, che le ricordava il suo dovere.
«Minako, se non sbaglio a quest'ora dovresti prepararti per il compito di matematica di domani, invece di restare qui, a poltrire a sole» le fece presente Artemis, il suo strano gatto parlante, proveniente dal Regno Argentato della Luna.
«Che palle! Non ho nessuna voglia di sprecare questa bella giornata sui libri» protestò Minako, anche se sapeva che avrebbe dovuto impegnarsi, dato che i suoi ultimi voti di matematica e inglese erano stati pessimi.
«...senza contare che ultimamente stai trascurando anche gli allenamenti. Ricordati che devi assolvere un compito molto importante. E' di vitale importanza che tu riesca a contattare la principessa Serenity, prima che il Male distrugga la Terra.» continuò Artemis.
«Se solo avessi qualcuno che lotti al mio fianco...»
«D'accordo, ma ora sediamoci su quella panchina laggiù, questa passeggiata mi ha stancata e il sole brucia»
Minako si sedette sulla panchina. Si sentiva stranamente molto affaticata. Chiuse gli occhi e la sua mente si liberò da ogni pensiero: la scuola, i combattimenti, la principessa...
Il parco era deserto, si udiva solo il cicaleccio degli uccelli e il canto dei grilli.
Anche Artemis decise di concedersi un sonnellino al fianco della sua padrona.
Improvvisamente tutta la natura si ammutolì e Artemis si svegliò in preda ad una strana sensazione di pericolo.
Davanti a sè comparve misteriosamente una bellissima fanciulla con un vestito attillato, corto e nero, in contrasto con la sua carnagione pallida.
Aveva uno sguardo glaciale e carico di odio, ma quello che colpì maggiormente Artemis fu l'armilla a forma di serpente, che fasciava il braccio sinistro della ragazza.
«Ho già visto da qualche parte quel bracciale» pensò.
Intanto questa si scagliò con una velocità incredibile contro la povera Minako, ancora persa nei suoi sogni.
Il gatto poté soltanto gridare: Minakooo, stai attenta!", prima che la nemica l'afferrò per il collo.
Minako, sentendosi subito soffocare, tentò invano di liberarsi da quella morsa letale, ma fu subito investita da una raffica di scariche elettriche.
Il dolore divenne insopportabile.
Artemis intervenne, morsicando e graffiando il braccio di quel mostro, che lo scaraventò contro un albero con una forza formidabile, tanto che perse conoscenza.
"Noooo! Artemis!" gridò Minako, che era ormai allo stremo delle forze.
Cercò d'invocare il suo speciale potere, m era troppo debole.
Aveva la vista annebbiata e la testa le martellava furiosamente.
"Che qualcuno mi aiuti....."
Svenne.
CAP 2
Quando si svegliò, Minako si sentì tutta ammaccata.
Si trovava in un sontuosissimo letto matrimoniale, immersa in lenzuola di seta, profumate di rosa e cuscini di ogni dimensione e colore.
"Dove sono?" sussurrò.
"Questo è il mio regno" rispose una voce maschile.
Come d'incanto si materializzò davanti agli occhi di Minako un ragazzo.
Era biondo, con gli occhi celesti, quasi vitrei. La sua pelle era molto abbronzata e attraverso la maglia e i jeans attillati si poteva notare un corpo ginnico e virile.
Le sorrise.
Era davvero molto affascinante.
"Chi sei?" chiese Minako con voce smarrita.
"Mi chiamo Hiro, e tu?"
"Io sono Minako. Cosa ci faccio qui?"
"Stavo facendo un giro nel parco e ti ho vista, mentre quella donna ti stava strozzando, ma quando si è accorta della mia presenza, è scomparsa nel nulla" spiegò Hiro.
"Si, ora ricordo....."
"Eri svenuta, così ho pensato di portarti qui e di curarti"
"Ti ringrazio, ma ora sto meglio. Ho dormito tanto?"
"Tutta la notte"
"Notte? Vuoi dire che non mi hai trovato nel parco oggi?" chiese sconvolta e imbarazzata Minako.
Hiro annuì.
"Oh cavolo! Devo andare a scuola! Ho il compito di mate....."
"Non credo tu faccia in tempo. Sono già le h 10,00"
"Perdonami per tutto il disturbo che ti ho recato!"
"Figurati. Ora riposa ancora, intanto io vado a prepararti un po' di tè".
Detto questo uscì dalla camera.
Minako cercò di alzarsi dal letto, ma si sentiva ancora troppo debole.
"Facciamo il punto della situazione:" pensò " sono stata aggredita da un mostro, che ce l'ha proprio con me e ora sono in questo favoloso letto, invece che a scuola a fare un compito per cui non avevo neanche studiato.
Senza contare che ho uno splendido ragazzo, che si prende cura di me. Chissà cosa penserebbe Art..... Oh Dio! Artemis! Dove sarà ora....."
Hiro tornò subito dopo con un vassoio.
"Ti ho fatto un po' di riso e del tè caldo, spero ti piaccia"
Minako lo ringraziò mentre si portava la tazza del tè alle labbra.
"Vivi da solo in questa casa?" s'informò.
"Si"
"Capisco" disse con voce calma, anche se in realtà ebbe un tuffo al cuore e per poco il tè non le andò di traverso.
Parlarono a lungo.
Hiro aveva diciotto anni e frequentava l'ultimo anno del liceo privato Hasaki . I suoi genitori si erano trasferiti da circa un anno a Kyoto.
Hiro aveva un'indole tranquilla e gentile.
Minako si stancava facilmente, ma prima di riaddormentarsi, chiese a Hiro: "Vicino al posto dove mi hai trovato, non hai visto il mio gatto. E' bianco e si chiama Artemis"
"Artemis?!"esclamò con tono sconvolto Hiro, ma si ricompose immediatamente.
"L'hai visto?"
"No, mi spiace, ma ritornerò al parco a cercarlo"
Rassicurata, Minako cadde di nuovo in un sonno profondo.
CAP 3
<<Minako, svegliati! Presto!>> gridò una vocina, all’orecchio della ragazza.
Minako appena si svegliò, si ritrovò davanti la figura di Artemis, il suo gatto.
<<Artemis, come hai fatto a trovarmi? Sono così felice di rivederti!>>
<<A dopo i dettagli, ora dobbiamo scappare, prima che ritornino i fratelli di Venusa>>
<<Chi? Non ti preoccupare. Qui siamo al sicuro. Hiro si prenderà cura anche di te, vedrai.>>
<<Hiro?!>> esclamò sconvolto Artemis.
<<Certo. E’ un ragazzo dolcissimo e mi ha ospitato finora. E’ davvero carino>>
<<Tu sei matta! Hiro è il fratello di Hara, quella ragazza che ci ha aggredito nel parco. Loro due vengono da Venusa, una terra oscura di Venere. Sono famosi per la loro bellezza, ma hanno un’anima nera. Hanno commesso terribili crimini, che hanno sconvolto il pianeta. Hanno persino cercato di uccidere la principessa, che era riuscita a neutralizzarli con il suo potere e li aveva esiliati dal Regno.>>
Minako non riusciva a crederci. Come poteva un ragazzo dolce e affascinante come Hiro, essere un mostro.
<<Dopo quella sconfitta erano spariti nel nulla e ora, dopo tanti secoli… rieccoli, sempre assetati di potere e pronti a conquistare la terra>> continuò Artemis.
Minako capì che doveva agire, anche se ancora faceva fatica a capire.
Per fortuna si sentiva molto meglio.
Facendo attenzione a non far rumore, aprì la porta e si ritrovò davanti a un corridoio, che terminava con una lunga scalinata, che portava al piano di sotto.
Scese le scale. Sentì dei rumori provenire da una stanza lì vicino.
Era porta era socchiusa e Minako poté sbirciare le persone che c’erano all’interno. Hiro e Hara!
<<Non abbiamo più molto tempo!>> si lamentava Hiro.
<<Lo so, ma chi poteva immaginare che Artemis fosse diventato un gatto.>>
<<Devi trovarlo e ucciderlo. Solo più tardi potremo attaccare Minako, che si troverà persa senza la sua fidata guida.>>
<<Ma sei sicuro che sia lei Sailor Venus?>>
<<Ne dubiti? Questo nuovo potere, che ho acquisito dopo tanta fatica, mi permette di scovare tutti i discendenti del regno di Venere. In ogni modo ho avuto la conferma, quando mi ha parlato di Artemis>>
<<Scusa, non volevo offenderti.>>
<<L’importante ora è eliminare quella guerriera e conquistare la terra! Solo a quel punto attaccheremo Venere e lo distruggeremo>>
<<Si. Ci vendicheremo>>
I due fratelli risero.
Intanto dietro alla porta, Minako, che aveva sentito tutto, decise d’intervenire.
<<Moon Power Transform!>>
In pochi secondi si trasformò nella bellissima e agguerrita Sailor Venus.
Irruppe nella stanza, sorprendendo i due nemici.
<<Il mio nome in codice è Sailor V! Sono la combattente della giustizia… la bella guerriera che veste alla marinaretta… Io sono Sailor Venus!>>
<<Oh no! Ci ha scoperto!>> gridò Hiro infuriato.
<<Fruste oscure>> l’attaccò Hara.
Queste fruste immobilizzarono Sailor Venus.
<<E ora il colpo finale… fascio letale!>> invocò Hiro.
Fortunatamente Sailor Venus riuscì a liberare un braccio da quella morsa letale e ad invocare un attacco: <<Crescent Beam!>>
Il fascio di luce colpì Hara e Sailor Venus riuscì a distruggere le fruste e ad evitare il fascio di Hiro.
Ci fu un susseguirsi di colpi e scontri, che Sailor Venus riuscì ad evitare grazie alla sua agilità e determinazione.
<<Non vi permetterò di conquistare la terra… Venus Power Crescent Shower D’Amore, vieni giù!>>
Il colpo era diretto contro Hiro, ma Hara per proteggere il fratello, si mise in mezzo e il Crescent Shower la incenerì in un istante.
<<Hara! Nooo!>> gridò il fratello disperato:<< E’ tutta colpa tua. Maledetta! Vendicherò mia sorella! Abisso nero!>>
<<Crescent Slender Beam!>> rispose Sailor Venus.
I due fasci di luce si scontrarono, ma alla fine quello luminoso dell’amore vinse. Hiro fu annientato da Beam di Sailor Venus.
<<E’ finita. Sei stata davvero coraggiosa, Minako.>> si complimentò Artemis.
<<Anche questa volta il bene ha trionfato. Non vedo l’ora di tornare a casa. Sono proprio stanca!>>
<<Già. C’è ancora matematica e inglese che ti aspettano!>> le ricordò.
<<Oh noooo!>>
(tratto dallo shojo “Sailor V” di Naoko Takeuchi)
Elister
|
|
