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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: THE DAUGHTER AND THE SON
Genere: Sentimentale, Azione, Avventura, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Autore: kain-obreron galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/05/2011 19:55:23 (ultimo inserimento: 04/07/11)

Insoddisfatti del finale del manga?Bene,Rin deciderà se stare con gli umani o Sesshomaru;dei nuovi pg getteranno un po' di scompiglio nelle loro vite!
 
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ODORE DI DEMONE
- Capitolo 1° -

Una, Due. Tre calde gocce caddero al suolo, sfuggendo al suo controllo e risuonando come colpi di tamburo nelle sue orecchie.
Era l'ultimo dei suoi pensieri finire per essere messo alle strette. Sesshomaru si era trovato a rinfoderare Bakusaiga subito dopo rivelatasi inutile, il suo nemico non era un essere di questo mondo a quanto pare.
Da qualunque luogo provenisse non ne fece parola, non che lui volesse realmente saperlo, il demone era forte oltre quello che si aspettava e ciò l'aveva irritato. Stava seduto con le spalle poggiate su di un albero, ormai notte, a gettare occhiate veloci al proprio fianco. L'elsa blu di Tenseiga faceva capolino fra le pieghe della manica, l'unica spada con cui era riuscito a vincere.
Un alone rosso si confondeva alla perfezione con i decori del suo kimono ma tradiva la sua presenza permeando l'aria dell'odore pungente del sangue. Sesshomaru conosceva bene quella fragranza ma rare volte era stato sul punto di sentirla provenire da se stesso.
“Si muoveva velocemente nonostante la grandezza della sua mole.”
Chiuse gli occhi, non voleva riflettere sul nemico sconfitto, per lui un perdente non valeva l'impegno di un ragionamento.
“Tuttavia... l'ho sottovalutato.”
Pensò fra se e se mentre controllava la reale grandezza della ferita sulla spalla, nulla da impensierirlo. Sospirò sicuro che non ci fosse qualcuno a cogliere quel gesto istintivo. Jaken era rimasto indietro, lo aveva perso di vista durante il combattimento ed i continui spostamenti. Ora poteva occuparsi di se stesso, senza paia di occhi puntati addosso che lo costringessero a mostrarsi nella sua immagine plastica da demone imperturbabile.
Regnava il silenzio in quella parte della foresta, ma il silenzio ha un significato relativo per chi ha un udito sviluppato.
Silenzio per Sesshomaru significava una moltitudine di piccoli rumori, dallo spirare del vento fra le fronde al più flebile dei ronzii d'insetto. Persino il battito d'ali di una farfalla, considerata un simbolo di leggerezza, riusciva ad arrivargli anche se teneramente.
Ma mentre si rilassava la brusca comparsa di un odore insolito nell'aria lo costrinse ad acuire i propri sensi.
“Odore di demone.”
Non appena l'informazione guizzò nella sua mente gli fu naturale chiedersi se si trattasse di un altro nemico.
“Non è Jaken.”
Lo sentiva avvicinarsi piano, senza un minimo accenno a quella delicata arte dell'essere furtivi. Sesshomaru poteva tranquillamente percepire tutte le informazioni di cui aveva bisogno, compreso l'odore del sangue arrivare sempre più intenso con l'avvicinarsi del demone. Doveva essere uno scellerato per avere il coraggio d'avvicinarsi al demone cane di notte con tanta goffaggine e già ferito per giunta.
-Stupido.- Soffiò fra i denti con una punta d'indignazione.
Man a mano che quello si avvicinava, Sesshomaru riusciva a percepire qualcosa di nuovo su di lui con semplicità maggiore dello sfogliare le pagine d'un libro. Giudicava la gravità delle sue ferite dalla velocità con la quale l'odore di sangue aumentava, studiava i rumori che si lasciava grossolanamente sfuggire nell'avvicinarsi, gli bastarono pochi passi per dedurre la piccola mole e l'indebolimento fisico e riuscì a capire persino che si trattava di un maschio.
Quando fu ancora più vicino riuscì a identificarne meglio l'odore scoprendolo, quasi con orrore, incredibilmente familiare e persino fastidioso, suscitando in lui l'impazienza di una verifica visiva.
“Quest'odore, possibile che...”
Si azzardò a pensare prima di bloccarsi sul nascere, ingoiò la sua stessa impazienza e si limitò ad aspettare che sopraggiungesse.
Per quanto volesse attendere però, era passato qualche minuto da quando aveva intercettato il demone e ormai doveva trovarsi prossimo al suo raggio visivo ma nonostante ciò ancora non lo vedeva.
I fatti non stavano andando come li aveva immaginati: non appena Sesshomaru ne avesse identificato la forma, se ritenuta indegna d'attenzione si sarebbe fiondato su di lui, scaricando sul demone tutta la tensione accumulata dal combattimento precedente.
Invece il tizio non aveva fatto la sua comparsa e l'idea che si stesse nascondendo per tendergli un agguato fece incendiare il già cattivo umore di Sesshomaru.
Insolente!”
Si alzò di scatto e compì un balzo felino nella direzione della sua nuova preda, raggiungendola in pochi attimi. Ma quando lo trovò davanti a se si trovò quasi con naturalezza ad abbassare lentamente il braccio che aveva preparato. Lo fissò attentamente.
Quel demone non stava attuando nessun agguato ai suoi danni ne si stava nascondendo da lui. Sesshomaru lo vide muovere piano la testa mentre lo guardava da terra, senza alcuna minaccia negli occhi.
D'un tratto gli sovvenne perché quell'odore gli sembrasse così familiare, non ci aveva nemmeno riflettuto troppo in verità.
“Me lo dovevo immaginare.”
Inoltre, fissando quella figura a terra priva di forze, sentì qualcosa. Una punta quasi impercettibile che si manifestava dal profondo del suo animo, un vago impulso, un fastidioso senso di legame che lo pizzicava come un'insistente zanzara.
Sesshomaru era certo in cuor suo di non voler avere niente a che fare con lui, o almeno era questo quello che si ripeteva da quando aveva connesso odori a immagini, giungendo alle proprie ovvie conclusioni.
“Una seccatura, tuttavia...”
Si impose di non pensare oltre, dopotutto lui non doveva dare spiegazioni riguardo le proprie gesta, nemmeno a se stesso. Per giunta aveva il diritto di fare ciò che più lo aggradava, si riteneva quel tipo di creatura che non appartiene a niente e nessuno, mai si sarebbe abbassato a valutare le proprie azioni in virtù del pensiero altrui.
Così si trovò a fare ciò che gli era passato per la testa, senza pensare. Era questo quello che si era imposto, eppure non riuscì a non sentirsi stupido almeno una volta.
*

Inuyasha aprì gli occhi di colpo e si alzò repentinamente subito dopo. Sentì Kagome svegliarsi alla sua brusca reazione.
-Che succede Inuyasha?- Le scandì lei stordita dal sonno.
-Sento un fortissimo odore di sangue.- In contemporanea con le proprie parole si alzò in direzione dell'uscita e Kagome lo seguì, improvvisamente preoccupata.
Era notte fonda ma la luna, anche se non era nella sua pienezza, illuminava tutto con teneri toni chiari, così non fu difficile capire per Kagome su cosa stesse chinato Inuyasha.
-Un demone.- La informò comunque lui.
-Ma è un bambino.- Constatò Kagome qualche secondo dopo, raggiungendo la piccola figura.
-E' ancora vivo ma ha perso molto sangue.- Constatò Inuyasha con un tono di allarme nelle parole. -Presto va a svegliare la vecchia Kaede!-
Inuyasha prese da terra il piccolo demone privo di sensi, rendendosi subito conto con disappunto di che natura fosse il suo odore.
Kaede aveva pazientemente curato le ferite del bambino, adagiato in un futon all'interno della sua capanna. Ai suoi occhi sembrava non avere più di dieci anni ma essendo un demone non poteva intuirne la vera età.
“Sicuramente un cucciolo.” Sentenziò fra se e se, mentre finiva di fasciare l'ultima ferita del bambino, poi prese la ciotola d'acqua accanto a se e si alzò.
-Anche se è un demone non sembra affatto minaccioso.- Commentò Kagome osservando il candore del suo volto addormentato, facendo saettare nella propria testa i momenti del primo incontro con Shippo.
-Te ne sei accorto anche tu Inuyasha, non è vero?- Chiese Kaede, mentre prese dalla ragazza le erbe che le stava porgendo, aveva notato quanto il ragazzo fosse assorto nei suoi pensieri.
-Sì.- Annuì lui un po scocciato, seduto in un angolo, distogliendo lo sguardo dal bambino privo di sensi.
-Questo moccioso è un demone cane, come lo era mio padre.-
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 10
angel206 - Voto:
24/01/12 13:31
sono davvero contenta ke rin abbia cambiato idea, ma sono anke curiosa di sapere cosa succederà...
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