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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Code Lyoko
Titolo Fanfic: UNA NUOVA AVVENTURA NATA PER CASO
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Avventura, Fantascienza, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: hikari-yamiko galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/05/2011 20:06:39 (ultimo inserimento: 03/11/11)

Una ragazzina svizzero-giapponese di nome Kalien si ritrova in Francia all'improvviso, Perchè tutto questo?
 
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UN MISTERO CHE DA VITA A NUOVE AMICIZIE.
- Capitolo 1° -

“Il mio nome è Kalien Yamiko, ho tredic’anni e fino al giorno in cui mi trovai magicamente in Francia ero una ragazza come tutte, con una vita normale sia scolastica che privata… finché un giorno…”
– Maledizione è la seconda volta che va tutto in corto. Devo scendere giù in cantina ed in fretta, se arrivo tardi al conservatorio mi uccidono oggi… - disse una ragazzina dai capelli lunghi e neri mentre camminava per un corridoio buio indossando il cappello che le nascose i capelli mentre illuminava la stanza con il suo cellulare. Scese nella cantina e iniziò a guardare il contatore della luce, quando una luce simile ad un lampo illuminò la stanza poi qualcosa simile ad un fumo si avvicino alla ragazza che indietreggiava, dopo averla avvolta una luce forte illuminò la stanza che magicamente scomparse.
– Devo trovare la porta, bella Kalien questa è proprio divertente, non si vede! La luce è troppo forte... – disse mentre correva per puro istinto, quando quell’ombra comparse di nuovo e la inseguì. – Ma cosa diavolo è? Possibile che sia vero? No sto sognando... Ma comunque è sempre meglio scappare... – finalmente trovò la porta ma aperta si ritrovò in un bosco che terminò con un ambiente molto grande, simile ad una scuola: arrivata li l’ombra scomparse, ma la ragazza non si voltò e continuò a correre
Mentre correva alla ricerca di un posto un gruppo di ragazzi stava chiacchierando tranquillamente vicino ad una panchina, finché la ragazza non arrivò vicino a loro sbattendo involontariamente contro Odd, un ragazzino dai capelli insù, biondi con una macchia viola cadendo all’indietro insieme a lei, lui si alzò e guardò la ragazza che indossava un cappello bianco in testa circondato da un nastro nero.
– Ehi tutto bene? – disse il ragazzo tendendole una mano.
– Per favore… aiutatemi… c’è un’ombra, una cosa simile ad un’ombra che m’insegue… - disse lei con un aria spaventata.
– Un’ombra? – chiese il ragazzo che aveva tra le mani un computer e si trovava vicino ad una ragazza dai capelli rosa la quale fissava il PC di questo.
– Si, un’ombra … ma dove mi trovo? Questo posto non l’ho mai visto…
– Sei al collegio Kadic, perché? – chiese la ragazza vestita di nero che la guardava.
– Collegio Kadic? Non ho mai sentito parlare di un collegio simile nella mia città… Siamo in Svizzera vero?
– Svizzera? – chiese il ragazzo dai capelli castani. – Vuoi dire che tu non sei di qui?
– Beh, se magari mi dite dove mi trovo… perché poi sei sorpreso? – disse la ragazza guardando il gruppo abbastanza sorpreso dalla sua affermazione.
– Siamo in Francia in questo momento. – disse Odd – Vuoi dire che vieni dalla Svizzera?
– Come ho fatto ad arrivare in Francia? Ora si che non ci capisco più niente, prima il sistema in corto, poi quella luce, l’ombra ed adesso voi dite che sono in Francia. E’ il momento di alzarsi Kalien forza… - disse la ragazza schiaffeggiandosi. – E’ tutto vero allora…
– Sei forte sai? Schiaffeggiarsi per vedere se è un sogno. Più che un sogno è una cosa strana, un essere umano non può essere portato da un posto all’altro all’improvviso. – disse la ragazza dai capelli rosa. – Ed io inizio a sospettare qualcosa. Jeremie hai capito a cosa mi riferisco?
– Il fatto che ci siano molti elementi in comune con quello che sappiamo noi? Si è molto strano e probabilmente anche se con poche probabilità al momento potrebbe anche essere colpa di chi sappiamo noi. – Disse il ragazzo biondo chiudendo il suo PC portatile.
– Rimane il fatto che non so dove io sia e soprattutto come tornare a casa.
– Ti chiami Kalien vero? – disse il ragazzo dai capelli castani. – Noi sappiamo il tuo nome ma tu non conosci i nostri, mi sembra scorretto non venirli a sapere. Io sono Ulrich Stern, piacere di conoscerti.
– Io sono Jeremie Belpois. – disse il ragazzino biondo. – Lei è Aelita Stones
– Mentre io sono Yumi Ishiyama e lui è Odd della Robbia. – disse indicando il ragazzo vicino a Kalien.
– Beh io sono Kalien Yamiko… Yumi per caso sei giapponese? – chiese la ragazza guardandola.
– Esatto. – rispose – Anche tu vero?
– Beh si, anche se in Giappone ho vissuto solo fino alla… fino alla scuola d’infanzia. – disse la ragazza mentre il suo sguardo si rattristava – Mentre ho vissuto fino ad oggi in Svizzera prima con mio padre e poi… Niente.
– Come farai a tornare? – disse Odd notando il suo sguardo.
– Non lo so, ma in questo momento non so nemmeno dove stare, non ho niente con me.
– Io so cosa puoi fare invece. – disse Yumi guardando i pantaloni della ragazza macchiati di sangue. – Potresti andare in infermeria a farti medicare la brutta ferita che hai alla gamba.
– Non mi sono accorta di essere ferita, ma faccio subito. Solo che… non so dov’è. – disse la ragazza guardando la ferita.
– Ti accompagno io se ti va. In parte è colpa mia se sei caduta. – disse Odd.
– Non è colpa tua e poi quella distratta sono io, tranquillo. – disse la ragazza, poi continuò – Ma mi fa piacere se tu mi accompagni.
– Allora vieni ti accompagno. – disse il ragazzo iniziando a camminare. – Ragazzi tra cinque minuti torniamo, giuro!
– Trattala bene Odd! – dissero in coro gli altri che furono accolti da questo tramite una linguaccia.
I due s’incamminarono verso l’infermeria, Odd guardava la ragazza che camminava avanti con sicurezza; i pochi capelli che fuoriuscivano dal cappello erano mossi dal vento e le nascondevano il viso molto pallido e gli occhi di un nero intenso.
– Grazie per quello che state facendo...
– Ma se ancora non abbiamo fatto un bel niente. Vedrai qui da noi ti troverai bene, fino a quando non troverai il modo di tornare a casa. – disse il ragazzo sorridente. – Certo che è strano, una ragazza comparsa misteriosamente dal nulla, proveniente da un altro stato...
– Sembra un film di fantascienza, con viaggi nel tempo e nello spazio... Non pensavo che potesse capitare. – affermò lei girando su se stessa. – Sai è proprio strano.
– Hai detto che il sistema è andato in corto... Come?
– Sai, mio padre lavorava in un azienda informatica fino ad un po’ di tempo fa, quindi in casa vi era un sistema di videosorveglianza, ma dopo che venne licenziato per carenza di fondi si dedicò a fare il semplice elettricista. Il sistema elettrico nella mia casa è stato installato da lui ed essendo molto tecnologico mi ha insegnato qualcosa. Questa mattina stavo per uscire di casa per andare al conservatorio...Beh io suono perché... era la più grande passione di mia madre, ma questo va oltre… e all’improvviso ho sentito un forte scoppio. Poi sia il mio PC che tutti gli apparecchi elettronici vanno in tilt, scendo in cantina per riattivare il tutto... e mi son ritrovata qui.
– Cavoli sai fare molto... Ma non capisco perché hai parlato al passato... è successo questa mattina eppure... – Disse il ragazzo guardandola.
– Il fatto è che mia madre morì tempo fa... a causa mia. Mentre per quanto riguarda mio padre... non lo vedo da quasi un anno. – spiegò Kalien rattristandosi.
– Scusa non volevo... Quindi eri sola a casa. – chiese lui.
– Si, ma non voglio annoiarti con la mia vita... In fondo si deve andare sempre avanti e sorridere no? – rispose lei accennando un sorriso.
– Beh si, non ci si deve arrendere tutto qui. Comunque siamo arrivati, vieni. – disse aprendole la porta. – Signorina Jolanda per favore potrebbe dare un’occhiata a questa ragazza?
– Della Robbia, sempre un chiodo tu eh? – disse l’infermiera che comparse sulla porta, una donna alta dai capelli corti e biondi, mentre guardava la ragazza e la sua ferita. – Vieni vedo di medicarti...Non ti ho mai vista mai qui...
– E’ una studentessa nuova... diciamo... cioè ancora non lo è ma lo sarà. E comunque io sono felicemente asciutto! – Esclamò il ragazzo arrabbiato.
– Scusi se la disturbiamo... – disse piano Kalien.
– Ma figurati, ti sei sbucciata il ginocchio cadendo per caso?
Annui. – Odd e i suoi amici hanno insistito affinché io venissi...
– Hanno fatto bene è sempre bene controllare che non sia nulla di grave. – disse finendole la medicazione. – Ecco qui. Sta attenta mi raccomando.
– Grazie signorina...
– Chiamami pure Jolanda... – disse alla ragazza.
– Va bene, grazie ancora! – esclamò per poi uscire insieme al ragazzo dove trovarono Yumi e gli altri tre ad aspettarli.
– Allora?
– Fatto...Sono praticamente nuova. – disse la ragazza sorridente.
– Allora andiamo a chiedere al preside per l’iscrizione! – Disse Yumi prendendola per mano
– Si certo... – rispose lei.
– Sapete, sembrate due sorelle. – disse Aelita.
– E’ vero... vi assomigliate un po’ – disse Ulrich sorridendo a Yumi.
– Preferirei lei a Hiroki... Non lo sopporto più. – affermò sospirando la ragazza.
– Beata che ne hai uno...- disse Kalien. – Comunque credo che solo così ti assomiglio... guarda un po’...
Si tolse il cappello lentamente, dei lunghi capelli neri scesero lungo il corpo della ragazza aprendosi come le dita di una mano fino ad arrivare oltre il sedere.
– Si può dire che tu sia la mia versione con i capelli lunghi e la frangia. Ma siamo diverse...
– Cavolo che capelli lunghi! – disse Odd che la fissava imbambolato.
– Beh in effetti lo sono... – rispose la ragazza. – Allora andiamo?
Il gruppo si avviò felicemente verso la palazzina amministrativa, dove dopo aver parlato con la segretaria furono ricevuti dal preside, egli era seduto ed aveva le mani incrociate, il suo volto era serio e dopo che i ragazzi chiusero la porta iniziò a parlare.
– E quindi tu saresti una ragazza... orfana?
– Si, i miei genitori sono deceduti da tempo... – disse la ragazza fissando l’uomo.
– Mi dispiace molto. Ma dimmi un'altra cosa... Non sei francese vero?
– No, sono originaria del Giappone, ma a cinque anni ci siamo trasferiti in svizzera, mentre... sono qui da circa una settimana perché mio padre lavorava in Francia e aveva detto che mi avrebbe iscritta ad una scuola appena avesse trovato una casa, ma purtroppo non l’hai mai trovata.
– Ho capito... Hai detto che ti chiami...
– Kalien Yamiko signore. – disse la ragazza senza battere ciglia.
– Hai... 13 anni? – chiese il preside Delmas
– Tredic’anni e mezzo a dire il vero, sono nata il primo gennaio. – rispose la ragazza.
– Bene... Hai frequentato... vediamo se trovo il tuo curriculum...
– Il Saint Michelle, svizzera francese abitavo in un paesino vicino al confine.
– Ecco qua... Niente male, una media dell’8, 48 – disse il preside stupito. – Hai frequentato anche danza ritmica e classica e il conservatorio. Devi essere proprio brava!
– Si. – disse arrossendo per le parole del preside. – Ma naturalmente alla base c’è sia uno studio approfondito nella scuola, quelle tre materie erano per lo più un passatempo.
– Capisco... Bene, ti farò sapere domani mattina. Verso le otto trovati nel refettorio, vedrò di far sistemare la tua stanza, nel frattempo...
– Signore, se le va bene potrebbe stare da me, le farò sapere tramite i ragazzi se i miei genitori saranno d’accordo, anche se non penso ci siano problemi. – disse Yumi guardando Kalien.
– Va bene, allora ti farò sapere domani mattina.
– Grazie signor preside. – disse la ragazza per poi uscire con gli altri. – Davvero Yumi? Posso restare con te?
– Perché no, i miei saranno felicissimi! – esclamò la ragazza sorridendo. – Vado subito a chiamarli!
– Sono molto gentili, ti troverai bene. – disse Aelita sorridendo. – Io sono stata ospitata da Yumi tempo fa quindi ne so qualcosa.
– Oggi abbiamo scoperto tante cose di te sai? – disse Odd facendole l’occhiolino.
– Beh naturale, avete sentito tutto il discorso. Anche se...
– Stai ancora pensando a cos’è successo questa mattina? – chiese Jeremie notando la preoccupazione della ragazza.
– Si... non è spiegabile, non riesco a capire come sia possibile che qualcosa...
– Jeremie... – Aelita guardò il ragazzo che capì ed annuì. – Kalien, ormai sei dei nostri... vorremmo che... tu sappia un nostro segreto. Infondo forse è stato proprio ciò che sto per dirti a portarti qui.
– Segreto? – chiese la ragazza chinando la testa.
– Vieni, ti dobbiamo mostrare una cosa, nel frattempo ti spieghiamo tutto. – disse Ulrich per poi iniziare a camminare con gli altri verso la fabbrica, facendo però il giro più lungo del solito, Kalien era li ad ascoltare tutto molto stupita delle parole dei cinque, non credeva al fatto dell’esistenza di quel mondo da dove proveniva Aelita finché il gruppo scese nel laboratorio.
– Cavolo che posto enorme... – Disse avvicinandosi a Jeremie che andava al pc.
– Beh aspetta questo non è niente. – disse Jeremie. – Ragazzi, perché non facciamo un giro di ricognizione su Lyoko?
– Allora andiamo agli scanner? – chiese Odd che era in ebollizione dall’idea di andare a Lyoko.
– Ma non è pericoloso? E se X.A.N.A... – disse Yumi guardando Ulrich che mise una mano sulla sua spalla.
– Sta tranquilla Yumi. Se dovesse attaccare, noi ci difendiamo.
– Ehi ma ora Kalien che fa? – chiese Odd
– Semplice, diverrà una dei Lyoko Warriors. Ti piace l’idea Odd?
– Un'altra bella ragazza su Lyoko... E vai! – esclamò sorridendo, mentre gli altri iniziarono a ridere.
– Ah non ti abbiamo detto di stare attenta ad Odd, lui è un gran rubacuori... – Disse Ulrich
– Solo che gli va sempre male. – Aggiunse Yumi.
– Ehi perché dovete farmi fare queste figure? – chiese il ragazzo. – Comunque è solo questione di tempo...
– Prima o poi troverai chi ti sopporterà... Lo avevo già notato, ditemi quello che volete ma un po’ lo capisco. Anche se non dovresti giudicare senza conoscere Odd. Soprattutto me. – disse la ragazza.
– Perché, scusa tu non sei una ragazza carina? – chiese il ragazzo curioso.
– No, per niente. Non mi conosci, non basarti sulle apparenze.
– Uffa non ti capisco. Andiamo allora... – disse un po’ deluso dalla sua risposta.
– Prima Odd e Ulrich, poi voi tre ragazze. Kalien, quando te lo dirà Yumi posizionati nello scanner, vedrò cosa posso fare. – disse mentre i cinque scendevano nella sala degli scanner, Ulrich e Odd andarono negli scanner e poco dopo vennero virtualizzati. Kalien guardava attorno tra un po’ di stupore ma soprattutto di curiosità, su Lyoko nel settore della foresta, Odd e Ulrich parlavano.
– Ehi Odd, dimmi una cosa... Non è che questa volta sei stato colpito da un fulmine? – chiese Ulrich.
– Eh?? Chi io? No! C’era una bella giornata fuori. - rispose
– Stupido cos’ hai capito! Intendevo dire se per caso la nuova Lyoko Warrior per te è come un angelo che appare nell’oscurità... – disse lui sbattendo una mano sulla fronte
– Ehi che sei poetico! Da quando hai imparato ad esserlo? Sarà Yumi per caso? – chiese Odd
– Odd te lo mai detto che ti odio? – disse ironicamente e lui annuì.
– Avvio programma di trasferimento... Scanner e virtualizzazione! – disse mentre Kalien veniva virtualizzata su Lyoko, tutto andò bene tranne per l’atterraggio: Odd si precipitò a prendere la ragazza finendo una sopra l’altro.
– Tutt’intera Kalien? – chiese Odd per poi guardarla attentamente e rimanerne incantato.
– Si... Grazie Odd. – rispose la ragazza sorridendo: dei ciuffi le scendevano lungo il volto mentre i capelli erano tutti dietro alla sua schiena, legati a chignon, indossava un vestito bianco senza maniche con una scollatura a V stretto in vita da un nastro grigio, i bordi del vestito erano dello stesso colore dei nastri in vita. Sotto questo vi era maglia grigia a maniche lunghe, mentre i pantaloni erano dello stesso colore della maglia stretti al ginocchio da dei nastri grigi, questi sotto il ginocchio poi si rigonfiavano terminando poco più sotto. Dietro alla sua schiena vi era un ascia con una catena attaccatavi alla base, mentre l’altro capo di questa era tra le mani della ragazza che si stava rialzando. – Jeremie, sono su Lyoko, intera...
– Bene vi mando i veicoli, anche perché ho una bella notizia per voi. – Disse Jeremie con voce seria.
– Fammi indovinare... X.A.N.A ha attivato una torre. – Disse Ulrich schioccando le dita.
– Vedo che hai capito. – affermò Jeremie non appena i tre veicoli si materializzarono. – La torre è in questo settore, 56° a ovest dalla vostra posizione, state attenti ai brutti incontri.
– Signorsìssignore! – disse Odd saltando sull’overboard, mentre Yumi e Aelita sull’overwing.
– Kalien serve un passaggio fino alla prossima torre? – chiese Ulrich sorridente.
– Beh si... – rispose Kalien per poi salire dietro al ragazzo per poi partire verso la torre.
– Scusami Kalien appena potrò...
– Tranquillo Jeremie, d’altronde non lo sapevi e poi a me non da fastidio. – disse la ragazza mentre si guardava attorno.
– Ti accenno qualcosa: Lyoko e divisa principalmente in quattro settori: Montagna, foresta, deserto e banchisa in più abbiamo il quinto settore... ma su questo non ne sappiamo molto. – Disse Aelita dall’overwing.
– Ragazzi un comitato d’accoglienza molto vivace arriva a ore 12! – esclamò Jeremie. – Un bel gruppo di Hornet, delle Tarantule e anche un Megatank.
– Wow X.A.N.A ha sfoderato le sue armi pesanti oggi! – esclamò Odd preparandosi a colpire.
– Ulrich io scendo. – Disse Kalien scendendo giù per poi prendere l’ascia per farla roteare. – Vediamo come funziona quest’ arma...
– Yumi, tu porta Aelita alla torre, agli Hornet ci pensiamo io e Odd, vero Amico? – chiese il ragazzo sfoderando la sua spada.
– Certo, anche perché mi sta venendo fame… - rispose il ragazzo.
– Mi sembrava strano che non l’avessi detto... – disse Yumi per poi crearsi un varco e andare oltre mentre Kalien, Odd e Ulrich si occupavano dei mostri rimasti. La ragazza saltò all’indietro per evitare l’attacco di una Tarantula e mantenendo l’equilibrio con una mano con l’altra lanciò l’ascia che colpì il mostro, la ragazza osservava l’arma con stupore.
– Bene a quanto vedo la catena si allunga… - disse tornando con i piedi per terra. – Odd attento dietro di te!
– Oh miseriaccia gialla... – disse per poi essere colpito venendo scaraventato giù dall’ overboard trovandosi di fronte al Megatank. – Ohi ohi, che caduta...
– Odd sta attento sta per...- Ulrich stava per finire la frase quando Kalien usando la catena prese Odd da un piede spostandolo in tempo prima che il Megatank lo colpisse.
– Cosa dicevi? – chiese ironico Odd guardando l’amico mentre Kalien attaccò il Megatank.
– Niente. – rispose Ulrich colpendo l’ultimo mostro.
– Guarda che se non fosse stato per me a quest’ora saresti già devirtualizzato. – disse la ragazza atterrandogli affianco tendendogli la mano.
– Lo so, infatti stavo per dirlo. – affermò Odd alzandosi in piedi. – Ed ora se la nostra principessa ha terminato io mi precipiterei subito in mensa!
– Ehi Odd... non capisco una cosa... perché tra tutti noi sei l’unico che... beh insomma hai la forma di un gatto... viola? – chiese Kalien mentre Aelita e Yumi tornavano dal gruppo.
– Questi sono i grandi misteri della vita di Odd. – disse Ulrich indicando il ragazzo.
– A quanto ci disse tempo fa Jeremie, queste forme potrebbero derivare dai desideri del subconscio... Ehi Jeremie a proposito, cosa sarebbe Kalien? – chiese Yumi.
– Veramente non lo so... – rispose il ragazzo.
– Avete presente le polpette? Questa sera ci sono quelle! Quindi per favore sbrighiamoci a tornare...
– Già è vero, ho promesso ai miei che saremmo rientrate in orario. – disse Yumi.
– Va bene vi riporto in dietro. – disse Jeremie materializzandoli, appena tornati Yumi e Kalien si separarono dagli altri correndo verso la casa della prima.
– Ehi Kalien, da domani dovrai sopportare Odd tutto il giorno, sei pronta? – chiese Yumi
– Pronta a cosa?
– A tutto... quel ragazzo è imprevedibile. – disse Yumi guardandola.
– Una cosa Yumi, per caso... a Jeremie piace Aelita?
– Molto probabilmente si, perché? – chiese la ragazza.
– Non c’è un perché, sono andata piuttosto ad intuito. – rispose.
– Beh in effetti tutti noi abbiamo notato un certo feeling tra i due, quindi non mi sorprende che tu l’abbia capito.
– Già... Mi chiedo come sarà la mia vita ora... – disse pensierosa Kalien.
– Una cosa è certa: sarà una vita che nessuno oltre a noi può fare, una vita che serve anche a salvare gli altri dalla minaccia di X.A.N.A – disse Yumi per poi entrare in casa insieme alla ragazza trascorrendo la serata insieme aspettando la mattina successiva.

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
hikari-yamiko 05/12/11 17:03
me contenta che ti piaccia *w*
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Rif.Capitolo: 13
miharuccha - Voto:
13/11/11 23:18
wow!!! continuala presto!!!
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miharuccha - Voto: 03/08/11 23:34
Splendida!!!!!! la adoro!!! continuala presto!!!
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