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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: LASCIA CHE SIA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: akanemikael galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/07/2003 14:14:54 (ultimo inserimento: 15/07/05)

yaoi. zoroxrufy.vedendo in chiave yaoi la coppia per ecellenza è questa. meravigliosamente fatti l`uno x l`altro. prima di criticare leggete
 
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- Capitolo 1° -

*So bene che con questa fic mi metterò contro molti amanti di questo manga, ma sono masochista e lo faccio lo stesso, mi sono messa in testa di farla e la faccio veramente ! E' una Zoro X Rufy...scommetto che non l'ha mai fatta nessuno! Ma che volete farci, io me li vedo più insieme di Zoro e Sanji...non so che farci, la mia testa non la controllo! Baci io*

LASCIA CHE SIA
CAPITOLO 1: " SORRIDIMI!"



Stare distesi sotto il sole mentre un delicato venticello accarezza piacevolmente la pelle spettinando i capelli, tenere gli occhi chiusi e ascoltare le voci degli amici parlare e scherzare farsi sempre più lontane perché il sonno sta prendendo il sopravvento, sapere che fra loro c'è anche la persona a cui si vuole più bene, che rimarrà sempre lì facendo sentire tutti al sicuro, lasciarsi andare essendo consapevoli che finché ci sarà lui niente potrà andare storto, nessuno potrà far del male a nessuno, lasciare completamente la propria vita nelle mani di questa persona speciale mentre si diventa completamente indifesi nel momento stesso in cui ci si addormenta, sapere che quando ci si sveglierà lo si ritroverà ancora vicino e lasciare che ciò che deve accadere accada fidandosi assolutamente delle sue forze.
Questa è beatitudine allo stato puro e anche ora per Zoro è arrivato il momento di abbandonarsi ad essa mentre l'immagine di Rufy che sorride ingenuamente e apertamente gli rimane impressa nella mente.
È da sempre che il ragazzo dall'insolito colore di capelli prova questi sentimenti verso il capitano Rufy e sin da subito non si è scomposto, non è andato in crisi come sarebbe stato normale da un ragazzo che scopre di essere innamorato di un altro dello stesso sesso, non è nel suo stile, perché preoccuparsi di amare una persona interiormente stupenda come Rufy?
Al contrario ne è stato felice, non gli pesa il fatto che lui non se ne sia ancora propriamente accorto, hanno comunque un rapporto speciale, diverso da quello che hanno gli altri, invidiabile, si capiscono al volo e l'uno non sta senza l'altro troppo a lungo, è come se le loro menti fossero collegate da qualcosa che li rende unici...come ad esempio il loro passato, quello di Rufy a pensarci bene lo conosce interamente solo Zoro mentre il suo non l'ha mai detto nemmeno a lui, ma sembra che siano insieme dalla nascita e provare a descrivere la loro relazione è un impresa impossibile; l'uno sa le capacità dell'altro e non intervengono in nessun caso se questo non lo vuole, si rispettano e hanno fiducia fra di loro; senza contare che hanno la stessa forza e quell'unica volta che si sono affrontati (seppur per una stupidaggine) l'ha dimostrato, erano spettacolari...
Mentre lui si lascia andare in una delle sue dormite profonde nelle quali potrebbe venire l'Apocalisse che non se ne accorgerebbe nemmeno, dalla quasi pace che regna nel ponte principale dove stanno gli altri a cazzeggiare, si leva uno strano ed insolito rumore, come un brontolio, cosa che non stupisce affatto la ciurma che conosce molto bene questo gorgoglio, infatti si tratta semplicemente dello stomaco ultra affamato di Rufy che reclama anche oggi la sua bella razione di cibo pomeridiana, inevitabilmente arriva anche la richiesta supplichevole del capitano ora più somigliante ad un bambino piccolo:
- Saaaaaaaaanjiiiiiiiiiiiiii...fammi qualcosa da mangiare, ti prego, sto morendo di fame...-
E così dicendo si attacca a mo' di Koala alle gambe del biondino che guardandolo seccato lo spinge via con un calcio:
- Abbiamo finito le scorte di cibo, con tutto quello che mangiate tu e Usop neanche una crociera intera di scorte non basterebbe...-
La terribile e crudele verità colpisce il moro come uno schiaffo e con le cascate del Niagara che gli escono dagli occhi al posto delle lacrime grida:
- Oh no, siamo costretti a morire di fameeeeee!! E adesso???-
Tutti si mettono a fissarlo come farebbero con un deficiente, forse perché in questo momento lo è veramente!
La prima a reagire è Nami che colpendolo con il consueto pugno che usa per far rinsavire quelli che dovrebbero essere i membri della nave gli grida isterica:
- Idiota! Basta fermarci su un isola e fare rifornimento!
Ma cos'hai in testa?-
Ma come se non gli avesse fatto nulla, Rufy si alza esultante e facendo un gran casino comincia a saltellare per il ponte contento che fra poco mangerà per cui nessuno morirà di fame, queste scenate sono abituali ormai, lui è fatto così, di mille sfacettature incredibili che non sconvolgono più di tanto gli amici; senza aspettare nessun ordine si accingono a buttare l'ancora essendo giunti finalmente su un isola.
Si tratta di un buco di terra tutto vegetazione e bestie selvatiche che sembra disabitato, non è neanche disegnato nelle cartine nautiche di Nami, sembra proprio dimenticato dal mondo per cui non dovrebbero avere problemi a fermarsi il necessario a recuperare qualche animale.
A Rufy non serve il parere di nessuno, alla prima occhiata veloce decide che quel posto tranquillo gli piace...era ora di incontrare un isola normale...senza pensarci un attimo con un frettoloso:
- Vado io a cacciare.-
Allunga il suo braccio gum gum fino ad afferrarsi ad un albero poi con una spinta scende, anzi più che scende si butta giù atterrando di peso sull'erba, in breve si rialza con un sorriso che va da un orecchia all'altra e con una botta in fronte li saluta felice e contento più che mai visto che fra poco potrà mangiare.
- Ehi, Rufy fermati, non mi fido mica di te, portati qualcuno!-
Il diffidente è come al solito Sanji, quando si tratta di cose da mangiare sta sempre molto attento...ed ha ragione, visto gli elementi che si ritrova per compagni!
Rufy si ferma e dicendo che non ha capito torna ad allungare il braccio per risalire sulla nave, peccato che non riesca mai a controllare l'atterraggio che casualmente va ogni volta a scapito di un certo spadaccino addormentato, cosa che succede anche ora: con un grosso tonfo finisce addosso a Zoro costretto a svegliarsi in questo modo barbaro e schokkante!
Tossendo riapre a fatica gli occhi, credeva di morire e si stupisce di constatare che è ancora vivo e quasi vegeto, quando mette tutto a fuoco e si ritrova Rufy disteso in mezzo alle sue gambe con la schiena appoggiata al suo petto, non ha il tempo di arrossire per la posizione particolare ed equivoca perché il pensiero di come è capitato lì lo fa arrabbiare prima di ogni altra cosa:
- Rufy, quante volte ti devo dire di non buttarti così quando sali e scendi dalla nave? Esistono altri modi meno pericolosi per la mia vita!-
Ma il sorriso disarmante e sincero che gli si para davanti agli occhi lo smonta all'istante, così decide anche sta volta di lasciare perdere, tanto è impossibile cambiarlo.
- Senti, per quanto tempo pensi di rimanere disteso su di me? Credi di essere leggero?-
La risposta e immediata e con la consueta ingenuità:
- Certo, sono di gomma no? Non dovrei pesare troppo! Senti?-
Così dicendo si mette a saltellare sul suo stomaco ridendo felice come un bambino; non è che lo fa a posta a stuzzicarlo, gli viene naturale, quando trova qualcosa da fare che lo diverte non vede perché trattenersi, è così che ragiona lui e ci sono abituati.
Peccato che non la pensi allo stesso modo la pazienza di Zoro che per quanto gli voglia bene, essere lasciato in pace è ciò che viene sopra ogni cosa, difatti non sta molto a sopportare, con un calcio potente lo ributta giù dalla nave, facendolo finire sull'erba, si rialza subito ovviamente ridendo; viene interrotto di nuovo da Sanji che ripete di portarsi qualcuno dietro e nemmeno questa volta il capitano ci riflette, allunga il braccio e afferrando Zoro per il collo se lo tira addosso come fosse un giocattolo; per la seconda volta in pochi minuti si trova in posizioni imbarazzanti, ora, ad esempio è a cavalcioni sopra Rufy e i brontolii non si risparmiano:
- Rufy, te l'avevo appena detto, la finisci? Mi spieghi perché mi devi sempre prendere per il collo? So camminare, sai?-
Con un altro dei suoi mega sorrisi risponde:
- Perché il collo è la prima cosa che riesco a prendere...la prossima volta cercherò di prenderti per il braccio, se preferisci!-
Questo lascia un po' interdetto Zoro ma dura giusto il tempo in cui le spade tirategli da Sanji lo colpiscano in testa scuotendolo, alzandosi neanche con l'ombra di un sorriso, tutto l'opposto di Rufy che sembra sbellicarsi invece, si chiede perché mai ce l'abbiano con la sua testa e il suo collo, ma non trovando risposta senza aggiungere altro con la sua solita aria truce si incammina per un sentiero nel bosco seguito dal moro. (scusate il dislessico di questa frase ma non sapevo come impostarla! Ndio)
In breve sono nel mezzo della vegetazione e non per questo si preoccupano di vedere se si perdono...figurarsi, quella è una cosa secondaria, l'importante è stare attenti alle bestie da cacciare!
Soprattutto Rufy non bada molto a dove vanno, ora ad esempio è tutto occupato a seguire col fiuto le tracce, o meglio, l'odore, lasciato da una possibile vittima; basta che ci sia la promessa di mangiare e per lui ogni cosa va bene, anche questa è un occasione per sorridere; non pensa molto a come deve fare una data cosa, se questa è difficile o le sue possibili conseguenze, bensì è felice per il motivo per cui la fa, con chi sta, cosa gli permette...vive l'attimo godendosi l'emozione del momento.
Adesso il solo fatto di procurarsi del cibo con Zoro, la persona di cui si fida di più al mondo, lo fa stare tranquillo riempiendolo di gioia, non si crea nessun problema, non c'è nulla di male nel provare sentimenti così strani e forti per uno come lui, non si è mai chiesto della natura del loro rapporto, non è mai stato bravo in questo genere di cose, preferisce le azioni per spiegarsi...come ha sempre fatto.
Il pomeriggio sta per terminare e i due stanno scoprendo a loro spese che cacciare non è poi così facile, ma meglio così, se è difficile c'è più gusto alla fine quando riusciranno nell'intento!
Ovviamente nel frattempo Rufy si è ben stufato di stare all'erta, già da un po' ormai si è messo a chiacchierare di continuo sparando cazzate a tutto andare con l'obiettivo di far ridere il suo compagno musone, al che dopo vari tentativi in cui ha fatto scena muta, il ragazzo di gomma facendosi stranamente serio chiede:
- Ma Zoro, non mi fai nemmeno un sorriso?-
L'interessato lo guarda indeciso, non sa se prenderlo seriamente oppure no come è solito fare, è raro sentirlo parlare con un tono normale per cui prima di rispondere si accerta delle sue intenzioni; dopo averlo fissato per un lungo momento negli occhi ed essersi perso nella loro profondità dice altrettanto serio, come se qualcosa di invisibile gli avesse detto che può lasciarsi andare:
- Bè, io non è che ho mai riso tantissimo, fin da piccolo...sarà perchè ho perso subito i genitori e il mio carattere ha inciso molto sul mio modo di fare, di essere e di pensare...non riesco a ridere per ogni sciocchezza come fai te, cioè le uniche volte che mi viene da farlo è quando sto per combattere per affrontare un avversario forte...ma quello è una sorta di ghigno...non so, cosa dovrei risponderti esattamente?-
L'altro non esita neanche un attimo, risponde subito semplice e "pulito":
- Che mi prometti di sorridere più spesso anche senza motivo! Hai un bel sorriso!-
La domanda sorge spontanea:
- Ma scusa, se hai detto che non sorrido mai come fai a dire che ho un bel sorriso?-
Di nuovo ridendo fa:
- Lo immagino! Dev'essere bellissimo!-
Zoro rimane nuovamente senza parole, riesce ancora a stupirlo a volte...ora però se lo conosce bene non aspetterà la sua risposta dando per scontato che lui raccolga la promessa che gli vuole inculcare a tutti costi.
- Che bello! Visto che mi hai fatto la promessa voglio subito un sorriso! Ti prego!-
Con due occhi supplichevoli lo fissa aggrappandosi al suo collo come solo un bimbo farebbe e continua così dicendo:
- Dai lascialo venire, su...-
finché lo spadaccino si stufa di camminare in questo stato assurdo trascinandosi un peso del genere e si gira fino ad avvicinare il viso al suo per sembrare più minaccioso, apre la bocca per dire qualcosa di cattivo in modo da sbrogliarselo, ma un occhiata più attenta al suo volto infantile gli fanno dimenticare ciò che voleva dirgli, così si limita a spingerlo via prima che la tentazione di lasciarsi andare abbia il sopravvento.
La cosa buffa è che nel movimento di Zoro, Rufy cade ma il colmo è che dietro di lui c'è una specie di fosso/trappola che lo fa finire proprio là dentro con un rumore pazzesco, per di più facendolo svenire...ops, il vocabolo appropriato è addormentato, è così che fa Rufy quando riceve botte in testa troppo forti.
Zoro non crede a ciò che vede, si inginocchia e prova a vedere se è vivo anche se lo sa già ancora prima di controllare; alla conferma di ciò che pensava qualcosa gli si muove dentro, parte dalle viscere, gli contrae fino allo spasmo lo stomaco, gli sale su fino in gola artigliandogli il collo, cerca di bloccarlo, di non far uscire questa specie di esplosione che ha paura di non poter fermare e controllare, ce la mette tutta ma alla fine vince lei: il ragazzo tanto musone che l'unico sorriso che fa è un ghigno di sfida per combattere, ora scoppia in una fragorosa risata senza freni, proprio mentre colui che poco fa lo implorava di fargliela sta dormendo e non lo può vedere!
Il suo leggendario autocontrollo viene a meno per un bel po'.
Prova a chiamarlo per vedere se si sveglia, sa che è inutile conoscendolo e difatti non serve a nulla visto che continua a ronfare, si guarda intorno grattandosi il capo...l'unico modo di tirarlo fuori da lì è usare le braccia di gomma di Rufy ma se lui dorme non può di certo utilizzarli...non può fare altro che aspettare rassegnato a passare l'intera notte così...certo, era da sempre che desiderava tornare a dormire e passare un po' di tempo solo con lui, ma non in questo modo, vorrebbe poter parlare ed essere ascoltato, o almeno potergli stare più vicino e provare ad essere seri entrambi.
Non gli pesa il fatto di non poter confidargli i suoi sentimenti, sa bene che è ricambiato, l'ha capito da tanti suoi comportamenti e frasi , anche se è tutto a livello inconscio...ma appunto per questo sa che basterebbero poche parole dette al momento giusto senza nessuno fra i piedi a mutare la situazione; pensava di farlo in questa occasione ma se lui dorme come diavolo fa?
Sta ancora riflettendo con la fronte corrucciata quando i suoi sensi avvertono qualcosa, un movimento alle sue spalle e inconsciamente con un gesto veloce, senza neanche aver formulato il pensiero, si ritrova con la mano che sta estraendo la spada, la sua mente si blocca all'istante lasciando il posto al suo istinto, si volta, sa già dove guardare.
Ora di fronte a lui c'è una tigre (non prendetevela con me, mi serviva un animale feroce...io non ho nulla contro gli animali, anzi, ma per sopravvivere...e poi siamo nel grande blu, qua questi animali sono nulla confronto a ciò che si può trovare! Ndio) che aspetta solo di mangiare, la tigre che odia l'uomo per istinto, lo stesso che spinge Zoro a difendersi anche a costo di ucciderla.
Ma la frase giusta da dire è 'ciò che spinge Zoro a difendere Rufy ora vulnerabile!', perchè è questo che preme allo spadaccino, come succede ogni volta che il suo amico si trova in difficoltà, lui è sempre lì pronto a prendere il suo posto, a tenere occupato l'avversario quel tanto che basta all'altro per rimettersi in sesto, ad aiutarlo, sa che Rufy è forte e se dice che ce la fa si ferma senza intervenire, ma la voglia di proteggerlo ce l'ha sempre; adesso è un altro discorso, il suo compagno è completamente indifeso e non permetterà a nessuno e per nessun motivo di toccarlo, non ha mai avuto paura di combattere, tantomeno ora contro una tigre.
Per di più dovevano cacciare qualcosa da mangiare, no?
Bene, due piccioni con una fava, meglio di così...il solito ghigno di sfida, esaltazione ed eccitazione gli si dipinge in volto rendendolo più pericoloso del solito.
FINE CAPITOLO

*Questo è veramente l'ultimo capitolo della serie ke io inizialmente non avevo progettato proprio così ma ke come al solito i pg prendendo vita propria hanno deciso di cambiare. La dedico a: chiunque abbia pensato che Rufy non fosse degno di Zoro perchè è troppo deficiente o cose del genere; a tutti quelli che non credevano possibile una loro unione perchè vedevano solo la coppia ZoroXSanji; infine a tutti quelli che volevano che io gli facessi cambiare idea sulla coppia ZxR con questa fic. Ringrazio invece coloro ke mi hanno scritto intimandomi a continuare x il fatto ke la coppia ZxR piaceva, spero di aver soddisfatto tutti ma in caso contrario pazienza xkè io ho scritto x esprimere i miei sentimenti riguardo a questi due magnifici protagonisti e ritengo di esserci riuscita! Una dedica speciale va a quella mia bella dolcezza di nome Ise! Baci io!*

CAPITOLO 2: "PERFEZIONE"


È passata circa un oretta dalla battaglia, le stelle sono alte e numerose nel cielo di un magnifico blu scuro, intorno si sentono i soliti rumori notturni accompagnati dai canti dei grilli e delle cicale, qualche lupo in lontananza ulula alla luna, l'erba è fresca e un piacevole venticello soffia accarezzando lieve e delicato la pelle dei due ragazzi che dormono lontani l'uno dall'altro, i capelli scompigliati e i volti di entrambi rilassati.
Zoro è appoggiato al corpo morto della tigre con cui ha combattuto prima, tiene le mani dietro la testa e le tre spade vicino a lui pronte in caso di pericolo; Rufy anche se in una posizione alquanto buffa e scomoda russa senza ritegno più tranquillo che mai, ignaro di tutto il casino fatto dall'amico per difenderlo e per non annoiarsi nell'attesa del suo risveglio che non è ancora avvenuto.
Pensare che fino ad un momento fa Zoro stava lottando contro la tigre, ricorda ancora ogni particolare seppure si trovi ancora nel dormiveglia.
Come si guardavano con lo stesso sguardo selvaggio e feroce, concentrato e sicuro, da nessuno dei due traspariva la minima indecisione, paura o esitazione; l'istinto dominava nei loro animi, i corpi dai muscoli tesi erano pronti a scattare all'istante, le mani del ragazzo stringevano le spade ed una terza dall'elaborata elsa bianca (spero si dica così l'impugnatura...altrimenti è colpa di Mikako! Ndio) tenuta saldamente fra gli incisivi, gli occhi verde acqua erano minacciosamente socchiusi, non aveva importanza che quella di fronte a lui fosse una tigre, per lui era solo una nemica da abbattere per poter sopravvivere, questa è la legge della giungla, uccidere per non essere uccisi ed in quell'istante Zoro era più simile ad un felino feroce che ad un uomo. (anche se non saprei dire chi era più bello fra lui e Mowgli! Forse quest'ultimo lo superava di un tik! Ndio)
Con uno scatto velocissimo si era mosso in avanti nel medesimo istante della tigre, correvano fulminei l'uno verso l'altro e come se i loro sensi si fondessero con l'aria facendoli sembrare invisibili si erano scontrati, ma nell'attimo in cui la tigre lo stava per artigliare in volto si era abbassato finendo sotto l'animale e con le spade aveva tracciato una croce in profondità nella pancia.
Il resto della lotta si era svolta in silenzio e velocemente, senza spettatori a questo spettacolo particolare ed ora l'unica prova dell'impresa è solo la carcassa della tigre posta sotto la schiena di Zoro che un po' ripensa e un po' sogna l'avvenuto; rimarrà comunque vivo e vero nei ricordi dello spadaccino, come per ogni altro suo scontro dal quale ha imparato qualcosa.

Nell'assoluta calma e tranquillità della notte arieggiata si leva un rumore che è tale da svegliare il dormiente Rufy, cosa può essere?
Semplice, si tratta nuovamente del suo stomaco che sta ancora attendendo del cibo, in breve è la fame a destarlo!
Gli ci vuole un po' di tempo per capire dov'è, come e perché; gli fa male la testa che nonostante sia dura a volte i bernoccoli si formano ugualmente, è pieno di confusione, a fatica riesce a capire che ha fame e che sarebbe il caso di uscire da lì; allunga uno dei suoi bracci per afferrarsi a qualcosa e tirarsi su, peccato che quello a cui si aggrappa sia il piede di Zoro che dorme ancora, ovviamente se riposa rilassato non può certo fare forza a tirare su il compagno, al contrario è lui ad essere tirato giù nel fosso insieme al moro con un enorme boato che interrompe la pace che regnava fino a poco fa.
Il povero spadaccino che dormiva beato, quando si sveglia si ritrova disteso sopra Rufy, con il volto sul suo e a questa posizione non sa se cedere all'infarto che lo minaccia oppure all'eccitazione che si fa strada in lui sempre più prepotente.
La ragione gli suggerisce di togliersi da lì prima che le sue mani prendano il via libera per esplorare il resto del corpo del ragazzo sotto di lui che inspiegabilmente sta fermo a guardarlo negli occhi.
Così a fatica si stacca da lui mettendosi a sedere; dopo aver pronunciato un flebile :
- Deficiente...-
Che dovrebbe convincerlo che è tutto a posto, la voce gli muore in gola non facendogli pronunciare più una parola dal momento che si mette a fissarlo penetrante per cercare di capire cosa gli passi in questi attimi di blak out apparente in cui cade a volte.
Lo conosce bene e sa che non è stupido, potrebbe sembrarlo perchè fare il matto e poi subito dopo il serio e silenzioso non sono comportamenti fra i più normali, inoltre per un sacco di altre cose il ragazzo di gomma viene giudicato deficiente oltre ogni limite, ma questa è superficialità e ignoranza, i suoi compagni lo sanno bene quanto Zoro, conoscono quanta umanità e forza d'animo abbia il moro ingenuo e infantile; gli piace il sorriso e la spensieratezza perchè ritiene inutile stare a rovinarsi la vita per cose contro le quali non si può fare altro che accettare per come vengono poste; ama la vita quanto ama dimostrarlo; si ritiene più che fortunato ad avere ciò che ha già e sa che qualunque cosa riuscirà a prendersi ancora prima della fine dei suoi giorni l'accoglierà a braccia aperte, per questo quando morirà lui avrà il sorriso stampato sulle labbra; coglie l'attimo senza farsi domande, preferisce parlare con le azioni, ha dei principi e valori incrollabili che se gli vengono toccati è capace di trasformarsi e diventare irriconoscibile nonché fortissimo; non gli importa nulla del dolore fisico perché è convinto che ci sia qualcosa di più importante come il cuore e l'anima delle persone ed è disposto a tutto pur di difendere ciò che sta a cuore ad un altro, allo stesso modo è pronto a rischiare la vita per i suoi amici senza esitazioni.
Lui ha un modo tutto suo di vedere le cose e così facendo le trasforma completamente; c'è un intero mondo da scoprire con Rufy.
Insomma gli piace vivere!
Lo sguardo che ha in questo momento è uno di quelli indecifrabili che usa quando è in uno stato d'animo particolare, ma non arrabbiato; Zoro non può fare a meno di chiedere a fior di labbra:
- Cosa c'è?-
Rufy non riflette molto su quello che dice, come ogni volta, e mantenendo un tono serio ma allo stesso tempo semplice e leggermente sorpreso risponde:
- E' strano...quando adesso ti sei alzato da me ho sentito qualcosa dentro...dispiacere...stavo bene com'eravamo, ma del resto mi piace sempre stare con te!-
Non prova imbarazzo ad esprimere i suoi sentimenti, gli sta dicendo ciò che prova per lui con la più naturalezza del mondo e Zoro lo sta ascoltando a bocca aperta per la spontaneità e sincerità con cui si sta aprendo.
- Io sto bene anche con Nami, Sanji, Usopp, Chopper...ma con te è diverso, non so come dire...vorrei sempre annullare la distanza che c'è fra noi, ma non so come fare e non capisco bene il perché di queste cose. Ad ogni modo siccome non mi fanno male neanche mi spaventano questi miei stati d'animo strani e incomprensibili.
Capisci quello che sto dicendo?-
Finalmente il ragazzo di fronte a lui si ricorda di chiudere la bocca lasciata aperta fin ora, ma in fin dei conti lo sapeva che anche Rufy provava i suoi stessi sentimenti, si era sempre chiesto quando se ne sarebbe reso conto ma più di tanto non ci faceva caso, a parte quando per un motivo o per l'altro finivano per scontrarsi oppure si ritrovavano ingarbugliati a causa dell'esuberanza di Rufy nell'usare i suoi bracci gum gum.
E' sempre stato bene così Zoro, in parte perché ha una forza di volontà fuori dal comune, la stessa che gli permette di fare cose assurde con risultati vincenti, che gli permette di portare avanti le sue idee, i suoi sogni, le sue promesse... in parte invece perché era certo, come per ogni cosa in cui lui crede, che Rufy avrebbe capito da solo ciò che prova per lui.
Lo spadaccino non ama parlare e anche ora dimostra di essere di poche parole, tuttavia fa solo quello che si sente di fare, non gli sembra vero di potersi lasciar andare in questo modo, di mostrare una nuova parte di se, di scoprirsi, e ne è contento perché di fronte a se ha Rufy, colui che lo conosce e comprende meglio di chiunque altro, colui che gli vuole bene senza nemmeno saperlo esprimere, colui che è disposto anche a dare la vita per lui, colui che gli starà accanto fino alla fine dei suoi giorni.
- E dimmi, così il tuo bisogno si soddisfa almeno un po'?-
Detto ciò si avvicina quel tanto che basta per sfiorare le labbra con le sue portando lentamente una mano sulla sua guancia, mantiene gli occhi aperti per vedere la sua espressione che impercettibilmente si rilassa sempre più diventando via via più a suo agio, un senso di gioia incontaminato si fa strada nel ragazzo moro che si limita a chiudere gli occhi, posare le mani sulle braccia del compagno e a schiudere la bocca per far approfondire il bacio.
Solo un secondo si interrompe per rispondere alla sua domanda:
- Sapevo che mi avresti capito.-
Per poi riprendere il discorso coi fatti da dove l'avevano interrotto.
Finalmente Zoro può lasciarsi andare senza pensare più a nulla, è libero di esprimere i suoi sentimenti quanto e come vuole, libero di amare quella persona fantastica di cui si è innamorato ormai da tempo, può lasciare che i loro animi prendano il volo senza il loro permesso perché è tutto perfetto così com'è; ora le parole sono veramente superflue ed ha appena trovato un nuovo modo per esprimersi che non sia il combattere; gli sembra strano poter provare questo tipo di felicità diversa da quella che prova solitamente con gli altri del gruppo, ma lui è abituato a non farsi domande sulle sue azioni e non lo farà nemmeno ora.
Fa scorrere anche l'altra mano lungo il suo fianco fino a salire piano per arrivare ai suoi capelli neri, immerge le dita lunghe in mezzo alle ciocche spettinate unendo i loro corpi mentre Rufy infila le sue sotto la maglietta del compagno accarezzando la schiena calda dai muscoli tirati e tesi come quelli delle braccia, questo gesto fa gemere impercettibilmente Zoro allora l'altro incuriosito dal motivo per cui gli abbia fatto provare piacere continua per vedere in che altro modo è capace di ridargli la stessa sensazione, con la punta delle dita risale la spina dorsale poi è costretto a staccarsi dalle sue labbra per procedere meglio l'esperimento, mette la testa nell'incavo del collo e mantenendo gli occhi aperti guarda le mani e la schiena che si muovono, per permettergli una migliore visuale di ciò che sta facendo gli alza innocentemente la maglietta stretta; una volta terminato tutto lo spazio a disposizione sul dietro passa al davanti con molta tranquillità, non ci vede nulla di male e anche se non capisce bene il perché, gli piace sapere che la fonte del piacere di Zoro sia lui, se trova qualcosa che gli piace continua a farlo senza fermarsi a pensare.
Con molta curiosità procede sui pettorali e addominali ben scolpiti solcati dalla lunga e profonda cicatrice che a suo tempo l'ha fatto soffrire anche senza darlo a vedere, è concentrato su di essa e non nota lo sguardo di abbandono dell'amico.
Con sua immensa ingenuità ritenendo che anche lo spazio a sua disposizione sul torace sia finito e credendo che non ci sia più altro da esplorare, torna sulla bocca di Zoro lasciandolo leggermente stralunato...eh si, dovrà fare un gran bel lavoro con quel ragazzo!

Le prime luci dell'alba li sorprendono abbracciati sull'erba fuori dal fosso e accanto alla tigre morta, non stanno dormendo ma guardano il cielo che sta albeggiando, la mente è vuota e gli animi leggeri, sereni, come se ogni tassello del puzzle sia andato a posto.
Rufy candidamente si decide a parlare per primo (non c'erano dubbi che fosse lui il primo ad interrompere questo maestoso silenzio! Ndio):
- Senti Zoro...in questi casi cosa si dovrebbe dire all'altro?-
Zoro abbozza un sorriso per la solita spontaneità nonché incredibile serietà con cui gliel'ha chiesto e non può fare a meno di rispondere allo stesso modo:
- Immagino che andrebbe detto qualcosa tipo 'ti voglio bene', che ne dici?-
L'altro finalmente torna al suo bel sorriso contagiante e disarmante:
- Si, mi piace...suona bene!-
Questa risposta fa sorridere a sua volta il ragazzo che il più delle volte sta serio, cosa che non sfugge al compagno tanto che saltando in piedi davanti a lui si mette a gridare saltellando felice come un bambino:
- Mi hai sorriso mi hai sorriso!-
Ignorando che l'aveva già fatto quando lui dormiva!
Lo spadaccino senza farsi troppi problemi si alza e prendendosi le tre spade in una mano e la coda della tigre nell'altra si incammina in silenzio.
Al moro non ci vuole molto a capire dove sta andando e mantenendo il tono gioioso di prima fa andandogli dietro:
- Si che bello, andiamo ancora a caccia così Sanji sarà contento!-
- Perchè, la tua pancia no?-
Le risate e il sole che continua ad alzarsi nel cielo accompagnano i due ragazzi che completano un quadro veramente perfetto, testimonianza che nulla è cambiato.
FINE CAPITOLO 2

*Ecco io...veramente all'inizio non avevo intenzione di scrivere un seguito su questa fic, ma molti mi hanno pregato di farlo che alla fine ho ceduto, non immaginavo fosse piaciuta così tanto! Grazie ancora! Ovviamente la dedico a tutti quelli a cui è piaciuto il mio lavoro, a tutti quelli che mi hanno chiesto mille volte di continuarla e a tutti quelli che la leggono nonostante il genere yaoi non piaccia! Mi date un sacco di soddisfazioni, spero che continuiate a darmele che mi fanno solo che bene! Come sempre non badate agli errori di grammatica e logica!
Volevo anche dirvi che dal titolo si capirà che aspettarsi dal capitolo, a chi da fastidio questo genere(parlo per chi non piace molto lo yaoi)di cose, magari legge tutto evitando quella parte...ero indecisa se metterla o no, ditemi se ho fatto bene, altrimenti rimedio con un cap 4!
Grazie ancora e...Via!
Baci io!*

CAPITOLO 3: "LA PRIMA VOLTA"

E' una maledetta sera d'estate, si scoppia dal caldo e l'ultima cosa che verrebbe voglia di fare con quest'afa sarebbe allenarsi al chiaro di luna, eppure è proprio questo che fa Zoro.
E' seduto a gambe incrociate su uno dei cornicioni del ponte e come fa sempre per allenarsi in solitudine(lui o dorme o si allena), sta alzando e abbassando uno dei suoi enormi manubri di ferro; è a torso nudo e le goccioline di sudore gli corrono lungo i muscoli ben scolpiti della schiena e del torace muscolosi, la bandana nera dai riflessi verdi è legata al braccio sinistro e i tre orecchini al lobo tintinnano impercettibilmente, i capelli corti dai riflessi argentati a causa della luna sono spettinati e bagnati dal sudore, l'espressione è la sua solita: corrucciata, musona, sembra che stia dicendo: 'ma che cazzo vuoi?'.
" Ma cosa devo fare con lui? Che tipo assurdo! E' la millesima volta che mentre mi bacia 'esplorando' il corpo, arrivato all'altezza dei pantaloni si ferma sostenendo che non c'è più nulla da 'visionare'...io non sono bravo a parole, come glielo dico che c'è ben altro da...'visionare'? Prima mi eccita e poi ingenuamente si blocca lasciandomi in uno stato di eccitazione pazzesco! E mi viene pure a dire 'che fai?' con quel sorriso innocente...allenarmi è l'unico modo che conosco per sfogarmi un po'!"
A quanto pare non gli vanno poi così bene le cose nella nuova vita di coppia con Rufy!
Bè, bisogna ammettere che non è facile essere fidanzati con uno che ha il cuore puro e innocente, ingenuo come quello di un bambino, ma del resto Zoro lo sapeva , sapeva benissimo come sarebbe stata da li in poi, conoscendolo meglio di chiunque altro era inevitabile questa situazione, ma il fatto è che lo spadaccino non ha quel tipo di carattere buono e paziente da spiegargli come si fanno certe cose e cosa si deve fare in determinate situazioni, non è il più indicato ad indirizzarlo in quel senso e il corpo ha bisogna anche di altro oltre che a coccole semplici e dolci!
Rufy non ha colpa, non ha mai avuto esperienze del genere perchè fin da piccolo ha solo pensato ad allenarsi e a diventare un forte pirata, anzi il Re dei pirati, quindi non si è mai interessato a questo genere di soddisfazioni ed ora è alla sua prima esperienza, vuole molto bene a Zoro, prova un sentimento profondo per il ragazzo, speciale ed unico, ma talvolta non basta questo per soddisfare l'altro, e questo lo deve ancora capire interamente, anche se è decisamente sulla buona strada!
Con lo sguardo fissa l'orizzonte del mare che si vede appena grazie alla fioca luce argentea della luna che si riflette sul mare nero, profondo e infinito, è assorto e si rivede con gli occhi della mente la scena di poco fa...non si accorge dei passi che gli si avvicinano dietro di lui, stranamente non sente una presenza accanto a se, forse perchè non è minacciosa e lo spadaccino aguzza i sensi solo per quelle pericolose.
Mentre lui è con la testa da un'altra parte, rilassato in un certo senso, allenarsi lo fa rilassare, una cosa gelida gli percorre la schiena, parte dal collo, scende lungo la colonna vertebrale per arrivare lentamente appena sopra l'osso sacro e fermarsi proprio lì.
Infine una voce familiare gli arriva all'orecchio sfiorandolo con le labbra e facendogli così venire ancora più brividi di quanto quella cosa fredda gli abbia trasmesso:
- Come sei sudato...hai caldo?-
La faccia di Zoro è encomiabile: occhi spalancati, bocca che tocca il pavimento, mille goccioline di sudore freddo che gli cadono sul viso.
Per evitare di cadere in mare decide di prendere almeno un po' il controllo di se e di scendere da quel cornicione non più tanto sicuro, in piedi davanti a Rufy si fissano con sguardi completamente diversi, il moro ha malizia e ironia, invece l'altro è stralunato e basta.
Con una mano tiene ancora il manubrio pesante e grosso e scrutando il giovane davanti a lui riesce a constatare che ha un cubetto di ghiaccio in mano e il suo solito abbigliamento trasandato nonchè il sorriso di sempre stampato in volto, la cosa insolita è che ha lasciato il cappello in camera, dove erano poco fa insieme.
- Visto che prima sei uscito mentre ci coccolavamo e ti sei messo ad allenarti ho pensato che avessi caldo, così ho cercato di rimediare...ora che ti vedo così sudato credo di aver fatto bene, no? Guarda, sei bagnato perfino nei pantaloni!-
E dicendo ciò decide di fare la mossa più furba della serata: mette il cubetto dentro i pantaloni e slip del compagno che a sua volta sbianca di colpo e torna a spalancare occhi e bocca, peccato che come ciliegina sulla torta si fa anche sfuggire il manubrio di ferro dalla mano facendolo finire sul suo piede...quanto sarà stato? 1 tonnellata? Ecco, immaginatevi una tonnellata di ferro sul piede!
Cacciando un urlo che fa sfondare i timpani di Rufy non sa che fare per prima, se togliersi il peso dal piede oppure il ghiaccio da quel posto sacro!
- Ehm, Zoro? Stai bene?-
Il capitano notando la brutta cera che ha il ragazzo di fronte a se comincia effettivamente a preoccuparsi, ma non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello che la causa possa essere stato lui!
Rufy non lo fa apposta, è fatto proprio così!

Nella cabina di Zoro, qualche ora più tardi, c'è l'interessato con il piede fasciato da Chopper poco prima, e Rufy che lo fissa con un aria lontanamente preoccupata, seduto di fronte a lui.
Non c'è bisogno di specificare il muso lungo che ha lo spadaccino, gliene capitano di tutti colori da quando sta con Rufy, sa bene che non se ne rende nemmeno conto e di certo non per questo gli vuole meno bene, anzi...l'amore che prova nei suoi confronti non muterà mai, ma si chiede ancora come fargli capire come si trattano i fidanzati, come spiegargli in cosa consistono i bisogni sessuali?
Dubita che ci riuscirà mai!
Tutto ciò ovviamente non giova al suo umore che già di natura è scorbutico, ora con questo problema è diventato ancora più ombroso e intrattabile e Rufy ha subito notato questo cambiamento e non sa mai come aiutarlo a tornare sereno...nei limiti del suo carattere naturalmente!
- Zoro, ma ti fa tanto male?-
Senza accennare ad un sorrisino risponde:
- Non è per il piede che sono così!-
- allora stai male per qualcos'altro? Magari hai fame? Dico a Sanji di portarti qualcosa da mangiare.-
Il moro cerca di rendersi utile, gli dispiace vedere il suo ragazzo in questo stato.
- Ma no, non ho fame stai qua.-
La voce di Zoro comincia ad addolcirsi vedendo i tentativi simpatici di rendersi utile; capisce che non vuole vederlo così corrucciato, crede che stia male fisicamente per qualche motivo misterioso, invece si tratta di un altro tipo di malessere, uno di natura più naturale e ovvia anche se per Rufy non è così semplice da comprendere, per lui è un malessere strano e incomprensibile.
E' diverso da quella volta che Zoro ha avuto la febbre alta, quella era a causa della ferita profonda infertagli da quel tipo dagli occhi di falco, in quell'occasione la ferita già grave per conto suo, si era infettata e combattendo contro Arlong e i suoi uomini pesce si era aggravato facendogli venire la febbre. Non era al pieno delle sue forze, Rufy l'aveva capito subito, conosceva bene la sua potenza e di cosa era capace, ma in quello stato era stato anche più bravo delle aspettative, aveva combattuto e fatto fuori una grossa quantità di uomini pesce insieme a Sanji, sapeva che non sarebbe riuscito a sconfiggere anche Arlong perchè stava troppo male ed era svenuto già altre volte nel campo di battaglia, quella volta ha saputo come aiutarlo, non si è nemmeno preoccupato per lui, era forte.
Ma ora come aiutarlo?
Non è lo stesso tipo di malessere.
Non capisce.
- Cosa posso fare? Come posso aiutarti?-
Dice avvicinandosi ancora di più al volto sorpreso del compagno.
No, Zoro non ce la fa più, vedendolo così vicino a se e preoccupato per la prima volta per lui, non riesce a stargli ancora lontano.
Senza pensarci più molto decide di lasciarsi andare e dire e fare quello che gli viene, lascerà che le parole vengano da sole.
Zoro si tende a sua volta avvicinandosi di più al moro e piegando la testa dall'altro lato in modo da mostrargli il collo libero dice con voce bassa e roca dal desiderio che torna prepotente ad insinuarsi in lui:
- Baciami qui!-
Mentre col dito indicava il punto in cui la giugulare batteva invitante.
Rufy non comprende bene il motivo di questo, come può sentirsi meglio in questo modo?
Ma se Zoro gli ha chiesto questo avrà i suoi motivi, non si metterà di certo a contestarlo, e poi questo è un metodo decisamente piacevole per curare!
Senza rifletterci più di tanto si siede a cavalcioni sopra l'altro e appoggiando delicatamente le labbra nel punto indicato, prende a dargli tanti piccoli dolci baci, sente la giugulare battere sempre più freneticamente e questo dona piacere anche a lui, si lascia andare ancora di più, oramai non si controlla, lascia fare al suo istinto come sempre, lentamente comincia ad aiutarsi oltre che con la bocca anche con la lingua, alcune ciocche nere dei capelli gli ricadono sul volto coprendoglielo e sfiorando a loro volta la pelle abbronzata dello spadaccino creandogli altri brividi di piacere, ora sta decisamente meglio.
Questo modo di indirizzarlo non è affatto male, lo dovrà tenere a mente, senza ricollegare più il cervello per nessun motivo al mondo sposta la mano che prima indicava il collo, ora è al centro del petto:
- Ora qua.-
Rufy non se lo fa ripetere e senza avere alcun pensiero nella mente si limita solo a fare quello che gli chiede il compagno e il suo istinto, con la lingua si sposta silenzioso e lento nel secondo punto indicatogli e riprende da li da dove aveva interrotto.
Beatitudine ed eccitazione si insinuano in entrambi, Zoro non può fare a meno di mostrargli un altro punto, il capezzolo:
- Qua-
Senza esitazione o imbarazzo si sposta sensualmente prima leccando poi succhiando privo completamente di coscienza, sente le mani di Zoro fra i suoi capelli e questo insieme al sapore della sua pelle per lui è come un droga che gli impone di continuare e volere di più.
Sa che c'è di più.
Al gemito di piacere che esce dalle labbra del ragazzo sotto di lui si sposta da solo sull'altro capezzolo con la voglia di dargli ancora di più, di dare e prendersi.
Zoro buttando la testa all'indietro fra i gemiti di piacere riesce a pronunciare solo una parola:
- giù-
Il moro prosegue il suo viaggio di 'soccorso' percorrendo sempre con la lingua la lunga cicatrice che attraversa l'addome e lo stomaco del compagno, delicato e seducente come non lo era mai stato, sembra un altro e probabilmente a trasformarlo così è stato il desiderio di aiutare il suo ragazzo che quella sera più delle altre volte non stava bene.
Cominciando a muoversi impercettibilmente e inconsciamente sopra di lui, Rufy sente la voce tremante e carica di emozione e desiderio.
- ancora di più.-
Non si accorge che le sue mani hanno preso sicure i pantaloni del compagno e glieli stanno tirando giù, per la prima volta da quando sono insieme sta succedendo, sta passando oltre, non è più il ragazzo ingenuo e puro di sempre, per il suo amore è riuscito a cambiare e non se ne è nemmeno reso conto, è una cosa a livello interiore, inconscia.
- lì-
Dice solamente Zoro, a queste parole Rufy non può fare altro che arrivare al membro eretto dall'eccitazione e toccarlo timidamente con la punta nella lingua. Anche se non sa come fare perchè non ha mai fatto una cosa del genere, si lascia guidare dal suo istinto.
Sa che gli piace, gli piace immensamente, gli piace Zoro eccitato fino all'inverosimile a causa sua, la sua espressione sensuale e abbandonata, la sua voce roca e al limite come il resto del suo corpo che sembra debba esplodere da un momento all'altro grazie al suo tocco, come lo chiede e lo desidera, come lo accarezza, il suo corpo atletico e muscoloso che si tende sotto le sue mani e la sua bocca, la sua lingua assetata di lui, gli piace questo nuovo modo per dare piacere al suo compagno, sapere che c'è ancora qualcos'altro che lui può fare per il suo amore, gli piace chiamarlo amore fra un bacio e l'altro lungo la sua pelle sudata e imperlata.
Gli piace il suo sapore anche ora che è venuto nella sua bocca con un gemito incredibile che solo quello l'ha fatto eccitare il triplo.
Ed ecco che ora finalmente può tornare ad unire le loro labbra dolcemente e sensualmente, scambiandosi sguardi languidi che chiedono ancora di più l'uno dall'altro.
Continua a muoversi audacemente e seducente sopra Zoro, facendo strofinare le loro virilità attraverso la stoffa dei pantaloni di Rufy; ad entrambi sfugge un mugolio mentre la mente continua ad annebbiarsi sempre di più.
Desiderano di più.
Devono liberarsi insieme ai loro animi incontenibili.
Le dita di Zoro vanno sui vestiti del moro e mentre scendono per arrivare ai pantaloni slaccia anche la maglia senza maniche facendola cadere via con le labbra che prendono a baciargli e accarezzargli languido il petto. Quando anche lui è nudo si alza tenendolo per le gambe che allaccia intorno al suo bacino immediatamente, Rufy chiude gli occhi preferendo lasciarsi fare completamente dal compagno, cerca la sua bocca e trovatala inizia un altro bacio pieno di passione.
Ora Zoro ha disteso il moro nel letto sotto di se e adagiandosi sopra di lui delicato porta le labbra all'orecchio per sussurrargli dolce come non lo è mai stato:
- Stai tranquillo, fidati di me.-
Cingendogli il collo con le braccia risponde:
- Mi fido.-
Con un'ultima carezza si alza leggermente, porta le gambe dell'altro sulle sue spalle e scivola leggero e piano dentro di lui.
Il dolore è acuto ma ora sono l'uno dentro l'altro, un unico essere, un tutt'uno, la perfezione, l'amore che si può vedere e toccare per una frazione di secondo, neanche ora hanno bisogno di parole per esprimersi e capirsi, completi come lo sono sempre stati.
Ora la calda notte estiva può proseguire tranquilla e serena come lo è sempre stata e lo sarà sempre, mentre la luna continuerà il suo corso solitario ma in fondo non tanto, fra le stelle che abitano il cielo.
La luna, regina incontrastata di quel meraviglioso manto nero, è l'unica testimone di due splendidi amanti che quella notte hanno raggiunto il segreto primo dell'amore, si sono fidati lasciando che ogni cosa prenda il suo corso.
Lasciando che sia.

FINE CAPITOLO 3

 
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