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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Katekyo Hitman Reborn!
Titolo Fanfic: PERCHé LA ODIAVO?
Genere: Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: catangel97 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/04/2011 21:57:32

Gokudera... L\'odio che prova per Bianchi... Cosa succederà?
 
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RICORDI VIVIDI E INDELEBILI
- Capitolo 1° -

Perché continuavo ad odiarla? Ah si, era pur sempre Bianchi, ma rimaneva comunque mia sorella.
In quel momento era inerme, ferita e chiedeva il mio aiuto, Mokuro Rokudo era morto, il decimo stava bene, allora perché non andavo lì ad aiutarla? In quel momento non poteva fare nulla contro di me, ma forse quella “missione” significava per me, Hayato Gokudera braccio destro del decimo boss della famiglia Vongola, lasciare da parte il passato e guarire dalla mia “Bianchifobia”?
Mi avvicinai cauto a mia sorella e un lieve, inaspettato, ma potente colpo arrivò all’altezza della schiena.
Persi i sensi. Ero morto? Chi mi aveva colpito? Bianchi? Il decimo? Reborn? Chi?



Mi svegliai. Ero in una cameretta molto familiare. Ci ero già stato in quel luogo dove si trovava? E soprattutto quando vi ero stato? Già da tempo risiedevo in Giappone e quella casa aveva un non so che di italiano. Scesi dal letto su cui ero sdraiato. – Ma certo! Il decimo mi aveva salvato! Mi aveva portato in un luogo che assomigliasse a casa mia!- Pensai subito, riconoscente verso Tsuna-san.
Uno specchio si presentò davanti a me. Un bambino di circa sei anni vestito con uno smoking nero, ecco il riflesso dello specchio. Chi era quel bambino, identico a me? Qualcuno bussò alla porta. Andai velocemente ad aprire. Una ragazza con un vestitino azzurro e dei lunghi capelli rosa antico si presentò davanti a me… Mia sorella, Bianchi. Ma allora perché niente mal di pancia? Perché niente Poison Cooking?
-Hayato, buongiorno!- Disse sorridente la ragazzina di poco più di 10 anni davanti a me. Cos’era successo? -Emh… Buon..Buongiorno a te, Bianchi. – Balbettai. Perché si comportava così, non era mai stata gentile con me da quel fatidico giorno, già il mio primo concerto… Certo! Capii finalmente che quelli erano solo ricordi! Io dovevo aver battuto la testa nella caduta quando ero svenuto e questi erano solamente RICORDI. – Sbrigati, fratello. Nostro padre ti vuole sentire prima del tuo debutto.- Sorrise. Il mio debutto. Stavo ricordando il giorno più brutto della mia vita. –Arrivo subito, Bianchi. –Dissi semplicemente seguendola verso la sala da ballo della nostra, enorme, villa. Mio padre mi aspettava davanti al piano. Con un semplice gesto mi invitò a sedermi e a prendere posto dietro la tastiera di quell’enorme strumento musicale. Suonai e suonai, finche non arrivò il momento del mio primissimo concerto. Ricordavo alla perfezione ogni singolo istante di quella dannatissima festa. Vidi Bianchi avvicinarsi a me, teneva un vassoio di biscotti alquanto orrendi in mano, viola e qualche piccolo verme sbucava da qualche biscotto, ecco la sua primissima tecnica di Poison Cooking. –Tieni, Hayato. Sono per te. È un piccolo regalo per augurarti buona fortuna. – Sorrise mia sorella porgendomi il vassoio. Non volevo mangiarli, sapevo cosa avrebbero provocato… La mia mano, come telecomandata, prese dal vassoio uno di quei malefici biscotti. Lo morsi e, con effetto immediato, un dolore lancinante mi attraversò il corpo. Qualcuno mi comandava. Tutti applaudivano. Il mio debutto, rovinato per colpa di mia sorella. Mi avviai traballante verso il pianoforte e iniziai a suonare a caso. Smisi solamente quando l’effetto della Poison Cooking di Bianchi terminò. Tutti applaudivano come all’inizio. – Bravo. - -Eccellente!- Urlavano gli ospiti di mio padre. Gli ero piaciuto veramente? Probabilmente no. Mio padre era esterrefatto dalla mia bravura. –Bravissima, Bianchi. Ora dovrai preparare i tuoi miracolosi biscotti ogni volta che tu fratello si esibirà. – Mia sorella sorrideva contenta. Voleva tutto questo. L’aveva fatto a posta! –Certo, padre.- Rispose lei tranquillamente. I giorni passavano e molto spesso mi ritrovavo un concerto nella mia agenda degli impegni e ogni volta dovevo mangiare quegli orrendi biscotti. Passò circa un mese. Presi la decisione giusta. Sgattaiolai fuori dalla finestra. Era un balzo nel buio quello che stavo per fare, non sapevo dove andare né con chi stare; avevo solo 8 anni. Gli scagnozzi di mio padre non hanno mai smesso di inseguirmi e forse devo ringraziare Bianchi per avermi fatto diventare ciò che sono. Per avermi fatto incontrare il Decimo e per avermi fatto vivere bellissime avventure con i miei amici… Delle voci rimbombavano nella mia testa. …
–Gokudera-kun! Tutto bene?- Una voce, il Decimo. Aprii debolmente gli occhi. Un viso sfocato. Ero sdraiato. Ero tornato nel mondo reale, non era più un ricordo. Persi i sensi di nuovo, con un immagine vivida nella mia testa. ……………………….Bianchi.
P.S. Spero vi sia piaciuta è la mia prima Fic che ho scritto sulla serie di Reborn. ^^

 
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