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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Pokémon
Titolo Fanfic: SYNCTONY
Genere: Azione, Avventura, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sisthra galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/04/2011 19:37:26 (ultimo inserimento: 28/04/11)

Il trono su cui è seduto è liscio e rigido. Si piega leggermente in avanti,chiudendo entrambe le mani sul pomello della spada la cui punta è conficc
 
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-PROLOGO.
- Capitolo 1° -

Bene,spero che leggendo l'introduzione vi siate incuriositi abbastanza da entrare a dare un'occhiata...il protagonista è un pg a cui sono molto,molto affezionata e che ho usato e uso in un GDR "privato". Da un pò di tempo avevo voglia di scrivere qualcosa su di lui che fosse comprensibile da tutti e non solo da pochi. Il titolo è un giochetto di parole su quello che è probabilmente l'elemento centrale della storia...
Questo è il prologo(cortissimo,lo so),fatto solo per introdurre alcuni dei personaggi principali. I commenti sono più che i benvenuti ^^



Il trono su cui è seduto è liscio e rigido.
Si piega leggermente in avanti,chiudendo entrambe le mani sul pomello
della spada la cui punta è conficcata nel pavimento di
pietra ai suoi piedi,coperto da uno spesso tappeto rosso,che scorre
fino al trono. Appoggia delicatamente il mento sull'elsa della
spada,con aria pensierosa.La figura resta così qualche istante,poi sospira
piano e si raddrizza,appoggiando il capo sullo schienale del
trono,passandosi una mano tra i capelli di un colore quantomeno
strano,bianchi. Con aria ancora dolorosamente concentrata,volge lo
sguardo verso la finestra,dalla quale si intravede lo scorcio di una
grande foresta,vicino a un lago. L'aspetto può trarre in
inganno. È un ragazzo,sembra un ventenne,ma la sagoma del
maestoso Pokemon bianco addormentato alle sue spalle lo tradisce
subito.
Non è un ragazzo.
" Sono un dio".



Le ruote della moto scorrono rombando sull'asfalto liscio,affiancato a
entrambi i lati della strada da alti cumuli di neve. Il ragazzo che la
guida  non sembra essere preoccuppato per i cumuli di neve,i
rami spezzati e occasionali lastre di ghiaccio che ingombrano la
strada. Sterza tranquillo,facendo zigzaggare la grossa moto tra i vari
ostacoli che gli sbarrano la strada con una scioltezza invidiabile per
un ragazzo dal fisico magro e affatto palestrato come il suo. Si vede
però che è un esperto dal modo in cui si inclina
sulla moto per aumentarne la velocità,e da come sporge
leggermente le ginocchia in fuori quando sterza per mantenere
l'equilibrio. Il viso è nascosto da un grosso casco,un casco da
motocrosser,di quelli che coprono completamente il viso,con visiera a
specchio per evitare di venire accecati dai raggi del sole.Chi l'avrebbe guardato in quel momento,quindi,avrebbe visto solo una
sagoma confusa di un indistinto color nero sfrecciare a tutta
velocità in direzione di Nevepoli.



<< Borsa?>>
<< Presa.>>
<< Cellulare?>>
<< Preso.>>
<< La macchina?>>
<< Emh....>>

Even Glacier,64 anni,eccentrici capelli biondo paglia lunghi quasi fino
alla vita e glaciali occhi verdi in grado di far perdere con uno
sguardo la voglia a chiunque di prenderlo in giro per i suoi
capelli,borbottò qualcosa di incomprensibile che
suonò come un "quel maledetto ragazzo..." e alzò
gli occhi al cielo.
<< Cosa è successo alla
macchina?>> chiese infine,riabbassando lo sguardo sul suo
assistente,tale Krane. A dirla tutta,Krane non era un assistente del
Professor Even da molto tempo. Due giorni,in realtà. E' in
quel momento Krane fu praticamente certo che non sarebbe arrivato al
terzo.
<< Professore,questa mattina è venuto quel
ragazzo...>> iniziò,tormentandosi nervosamente
il camicie.
<< Mio nipote...?>> indagò
Even,inutilmente. Solo un "ragazzo" a Nevepoli aveva il permesso anche
solo di pensare di metter piede nel laboratorio del Professor Even. O
meglio,era l'unico che potesse pensarlo e farlo senza ritrovarsi due
Geloraggio del Glacien e del Weawile del Professore alle
calcagna,seguito da un "FUORI!" gridato a tutta forza da
quest'ultimo,solitamente seguito a sua volta da qualche grande,grosso e
sopratutto pesante libro lanciato con estrema precisione.
Krane annuì.
<< Esatto...e aveva bisogno di...>> si
interruppe,la voce gli si era spenta all'improvviso. La causa era
l'occhiataccia rivoltagli dal Professore.
Senza dire una parola,Even fece dietro front e uscì dal
laboratorio a grandi passi,diretto alla macchina parcheggiata
lì fuori. Aprì la portiera e provò a
mettere in moto.
Nulla.
Corrucciato,la richiuse e svitò il tappo per il serbatoio
della benzina. Il serbatoio era vuoto.
Calmo e composto,Even si reinfilò le chiavi della macchina
in tasca e tornò nell'ingresso del laboratorio,dove Krain
attendeva,pallidissimo.
<< Gli serviva un pò di benzina per la
moto,così ho pensato che non avrebbe fatto
niente...>>
<< FUORI!>>
Due secondi dopo,il sedicesimo assistente licenziato dal Professor Even
fu visto uscire di corsa dal laboratorio,con due Geloraggio,un Glaceon
e un Weawile alle calcagna mentre veniva colpito alla testa
dall'Anatomia dei Pokemon Ghiaccio,volume 3.
 
Continua nel capitolo:


 
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