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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Pokemon versione nera
Titolo Fanfic: IMPOSSIBLE LOVE
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, What if? (E se...)
Autore: angelusthedragon galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/04/2011 00:02:02

Touko si è innamorata, purtroppo però le viene posta di fronte una scelta ardua!!
 
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IMPOSSIBLE LOVE
- Capitolo 1° -

L\\\'ispirazione per questa mini-storia mi è venuta giorni fa mentre giocavo con la nuova versione dei pokemon (versione nera). Spero sia di vostro gradimento anche se non siete degli appassionati di Pokemon.

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Touko passeggiava tra i ciliegi in fiore, la luna splendeva nel cielo scuro e tempestato di stelle. La giovane ragazza teneva le mani nelle tasche dei suoi pantaloncini di jeans, il viso incorniciato da una folta coda di capelli castani era abbassato come se questo le permettesse di perdersi meglio nel labirinto delle sue riflessioni.
Ormai erano settimane che non riusciva a pensare a nulla.
Le palestre, le medaglie, i suoi compagni Pokemon, il Team Plasma e le sue idee rivoluzionarie … ormai ogni cosa sembrava priva di qualunque importanza nel momento in cui focalizzava gli occhi di quel ragazzo.
Però lui, nella sua perfezione, è a capo di quel Team di pazzi che cercano di liberare tutti i Pokemon dai propri allenatori, perché convinti che questo per loro rappresenti una sorta di schiavitù. Già, lui era la mente di tutto, lui di cui non conosceva nemmeno il nome. Lui con il quale si era sfidata innumerevoli volte. Lui che invitandola sulla ruota panoramica le aveva confessato di essere l’artefice del team Plasma, le aveva confessato, quasi in un sussurro, la sua decisione di voler catturare il Pokemon leggendario Zekrom, in modo da poter sottomettere tutti gli allenatori e costringerli così a eseguire il suo volere di libertà dei Pokemon.
Eppure, Touko non riusciva a non pensare a lui, sempre così composto e gentile, molto posato e sicuro di sé in ogni occasione. Inoltre le aveva detto di catturare il fratello del Pokemon leggendario Nero, ovvero Reshiram, in modo da poterlo sfidare, e magari batterlo.
Era confusa, perché le aveva svelato come sconfiggerlo?

Troppo assorta nei suoi pensieri la diciassettenne non si accorse di alcuni gradini davanti a lei, sicura di trovare l’appoggio della ghiaia del viale poggiò il piede, si trovò a sussultare nel sentire il vuoto sotto di sé, ma era troppo tardi, ormai stava cadendo, strinse gli occhi pronta ad atterrare tra i ciottoli.
L’impatto non arrivò. Touko, timorosa, aprì gli occhi, li sbarrò per la sorpresa nel notare che due occhi smeraldini la trafiggevano beffardi e premurosi allo stesso tempo.

<<Tutto bene Touko?>> la voce era calda e rassicurante, esattamente come le braccia che la stavano sorreggendo dalla schiena, si limitò ad annuire velocemente mentre le sue gote si tingevano di rosso per l’imbarazzo di ciò che si trovò a pensare, avrebbe voluto che lui la stringesse di più, ed invece lui la lasciò.
<<Hai dimenticato come si cammina?>> il tono canzonatorio si prendeva gioco di lei. Non rispose nemmeno, non voleva litigare ancora con lui.
<<A quanto pare hai anche dimenticato come si parla>> N sorrise mostrando i denti chiari ed allineati perfettamente, non sembrava intenzionato ad una lotta, questo la consolò.

I capelli dall’insolito color verde erano ribelli e raccolti in una coda bassa, in un vano tentativo di domarli, indossava una camicia e dei pantaloni chiari, il suo fisico slanciato risaltava la sua forza nonostante l’aspetto minuto, sul suo fianco sinistro pendeva un insolito cubo dorato, probabilmente un semplice ornamento, le manche arrotolate fio ai gomiti lasciavano in vista i polsi, adornati da alcuni braccialetti. Non c’erano dubbi, era innamorata del suo nemico numero uno.
Innamorata di quel ragazzo che ora le dava la schiena e si stava allontanando in una pioggia di petali rosa.
Le gambe di Touko si mossero involontariamente, in pochi istanti le sue braccia si avvolsero sui fianchi del giovane e lo strinsero dolcemente, quasi tremanti.

<<Non te ne andare…N>> restò fermo, non diede nessun segno di emozione o stupore.
Tra di loro rimase solo il silenzio. Lungo, interminabile e terribilmente imbarazzante.
Un silenzio carico di nulla. I petali dei ciliegi danzavano nell’aria attorno a loro verso mete sconosciute, l’aria si intrufolava tra i loro capelli muovendolo lentamente al ritmo di una melodia muta.
<<Lasciami…>> La voce di N risuonò lieve, quasi cupa. La teenager non riuscì però a sciogliere l’abbraccio al quale l’aveva costretto, l’odore fresco dei suoi capelli e della sua pelle le riempivano il naso e il calore del suo corpo la confortava, non poteva lasciarlo.

<<Lasciami…>> ripeté il ragazzo, questa volta più dolcemente, si mosse per primo, voltandosi nell’abbraccio che lo tratteneva, era più alto di lei, le afferrò il mento tra l’indice e il pollice della mano destra e la costrinse a guardarlo negli occhi penetranti. Sembrava di guardare un predatore che valutava se la sua vittima fosse commestibile o meno, non riuscì a sostenere quello sguardo enigmatico, abbassò gli occhi azzurri.
<<Io…scusa io…>> cercò di giustificare la sua mossa azzardata, balbettare davanti al suo nemico non era conveniente, ma non poté evitarlo, lui la incantava totalmente. <<io non…>> non ebbe modo di finire la frase perché N annullò la distanza tra le loro labbra, regalandole un bacio delicato ma caldo, desiderato e vissuto appieno.
Non tardò a ricambiare, le sue labbra erano lisce e leggermente umide, il sapore di quel bacio che parve durare giorni interi la fece rabbrividire, poteva distinguere l’amore che provava per lui, l’eccitazione del suo primo bacio, la quiete donata dalla sua lingua che accarezzava la gemella, ma anche l’amarezza e la consapevolezza che il suo sogno non poteva continuare in eterno.

Fu Lui ad interrompere il bacio, riaprendo lentamente gli occhi di smeraldo la osservò, non sorrideva, le accarezzò il viso fino a scostarle un ciuffo di capelli dal volto, portandolo dietro l’orecchio destro, avvicinò lentamente le sue labbra al lobo della ragazza, sussurrò piano, afflitto.
<<Touko, è impossibile>>
<<N-no!!>> l’allenatrice si affrettò a ribattere << se solo tu po…>> una lieve risata atona e breve la interruppe, il leader del team Plasma si allontanò di qualche passo, sorrideva di nuovo, ma era serio.
<<Combatti per ciò a cui tieni….Touko…combatti per ciò a cui tieni davvero>> si riferiva ai suoi Pokemon? Perché continuava ad incitarla a combatterlo, non voleva ferirlo, non voleva ferire nemmeno i suoi compagni di avventura, lo amava come amava i suoi fedeli amici, come poteva affrontare questa scelta? Le tempie le pulsavano mentre gli occhi inumiditi dalle acerbe lacrime della realtà le bruciavano. La figura elegante del giovane si fece sempre più sfocata, e con la carezza della brezza serale lo vide sparire nei turbini dei petali dal colore quasi argenteo per via del tondo disco pallido che regnava la notte.

 
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COMMENTI:
Trovati 2 commenti
kris996 03/12/12 18:22
Si chiama Spugna di Menger il "cubo dorato" ignorante!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

kris996 03/12/12 18:22
Si chiama Spugna di Menger il "cubo dorato" ignorante!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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