SOPRAVVIVENZA...
- Capitolo 1° -
Siccome nessuno si leggeva la mia fanfic precedente che era idiota...ne ho fatta un'altra seria, forse fin troppo...
Piccola nota: i personaggi di Final Fantasy VIII in questa storia sono dei semplici ragazzi quindi non usano magie G.F. e via discorrendo!
Il sole era ormai calato da parecchio tempo, erano passati diversi giorni ma la città continuava ad essere immersa nell’oscurità…nessuno riusciva a farsene una ragione, erano rimasti in pochi ormai e lui per giunta si ritrovava da solo in preda al panico e alla preoccupazione. Aveva paura, si era rintanato in un bagno pubblico, sudicio e in parte macchiato di sangue, seduto sul water continuava a tenersi la testa tra la mani senza riuscire a prendere una decisione…se fosse rimasto lì presto o tardi sarebbe morto, ma l’idea di uscire e di tornare in quell’inferno lo allettava ancora meno. Se Squall fosse stato ancora con lui, probabilmente lo avrebbe spronato a reagire…ma nel saperlo chissà dove, ferito, magari prossimo alla morte o ancora peggio divenuto uno di loro, gli bloccava qualunque possibilità di ripresa, ormai si era rassegnato al peggio…si sentiva terribilmente in colpa, si sentiva un codardo, “Và Zell!” così gli aveva detto…non sarebbe mai dovuto scappare, non avrebbe dovuto lasciarlo lì in balia di quei mostri, era questo che Zell continuava a ripetersi!
Tutto era silenzio, soltanto di tanto in tanto si sentiva il latrato di quei maledetti cani zombie, probabilmente non erano neanche troppo vicini, ma non se la sentiva proprio di uscire… “Maledizione! Ma cosa sto facendo?” pensò, si alzò di scatto e con un calcio ben assestato butto a terra la porta del bagno, “Col cavolo che ci resterò secco!”. Aveva ritrovato la forza per reagire, si era convinto che il suo migliore amico non si sarebbe mai lasciato uccidere da quattro morti viventi ammuffiti e che di sicuro lo avrebbe ritrovato presto, ed era appunto per questo che doveva reagire e salvarsi la vita, per rincontrarlo nuovamente. Fuori era tutto silenzio…non un alito di vento,niente. Ebbe un brivido lungo la schiena, ma ormai aveva preso la sua decisione. Prese a correre in direzione del ristorante, il luogo dove poco prima si era separato dal suo amico, sapeva che di sicuro se fosse stato ancora in vita non lo avrebbe di certo ritrovato lì ad aspettarlo, ma almeno avrebbe potuto assicurarsi del fatto che vivo lo fosse realmente. Il ristorante non era poi molto distante dal sudicio bagno in cui si era rifugiato, e ci sarebbe arrivato senza problemi, anche perché a giudicare dal silenzio non avrebbe dovuto fare sgradevoli incontri. La città era ormai ridotta a pezzi, da quando la gente aveva cominciato a impazzire per chissà quale motivo si erano susseguiti eventi a dir poco violenti, le macchine giacevano rivolte a terra bloccando le strade, fiamme impedivano l’accesso a possibili vie di fuga. Erano visibili i tentativi inutili delle povere persone di proteggersi da quella pazzia improvvisa e dilagante, porte e finestre erano sbarrate. Zell era sconvolto da quello stato di cose, non aveva mai visto così tanti cadaveri lasciati lì, abbandonati per le strade senza sepoltura e quel che è peggio corpi divorati da altri esseri umani. Cercò di scacciare via questi pensieri dalla sua testa per non ricordare eventuali scene che sarebbero potute tornargli alla mente me che sarebbe stato meglio dimenticare. Prese a correre più veloce, doveva sbrigarsi, doveva ritrovare Squall e fuggire da tutto quell’ orrore insieme a lui, era questo quello a cui doveva pensare adesso.
Grazie per essere giunti fino a qui, almeno per quelli che hanno resistito...Se la fanfic vi è piaciuta contattatemi pure, mi fareste felice!
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