KEIYAKU
- Capitolo 1° -
Salve a tutti!^^
Si lo so che ho due ff da aggiornare, ma non ho un blocco di ispirazione per quelle e finché non mi sblocco non posso farci niente! Comunque, avete presente quando avete un'idea per scrivere una storia, ma non riuscite ha dargli una trama vera e propria, e va a finire che eliminate l'idea? A me succede di continuo..... Per questo, ho deciso di scrivere tutte le idee che mi vengono qui! Diciamo che potremmo definirlo una specie di mio raccoglitore di idee su Kuro. Come ultima cosa, volevo dire che alla fine di ogni storia ci saranno i miei commenti o spiegazioni sulla storia in questione.
Bene, buona lettura e grazie per l'attenzione!^^
ABOUT DEMONS, SHINIGAMI AND HUMANS
CAPITOLO 1
Struggle, smeared with humiliations
Take that spider thread,
escape the pit of despair
and go back to the start
I can even shoot down the moon
that is sneering at your ludicrousness
Aprì gli occhi ritrovandosi al buio. Sentiva freddo, ma non era strano visto che era completamente nudo, eccetto per una copertina che aveva utilizzato per coprirsi le parti intime. Portò le mani in avanti sentendo il freddo metallo delle sbarre che lo circondavano. Provò a muoverle ma non ci fu niente da fare. In un secondo, il telo di raso rosso che ricopriva la gabbia in cui era rinchiuso si levò, mostrandolo a coloro che lo avevano imprigionato. Umiliato, disonorato, ridicolizzato; non c’erano altre parole per descrivere il suo stato. Guardò in alto notando solo in quel momento che la sua gabbia, strutturata come quella degli uccelli, aveva una grossa apertura nella parte superiore. E fu proprio da lì che cadde quello che sembrava il filo di una ragnatela, solo che assomigliava ad una lunghissima piuma nera. Il ragazzo si girò verso le persone mascherate notando che erano immobili, come se il tempo si fosse fermato per tutti eccetto che per lui. Senza pensarci due volte, il ragazzo afferrò quel filo, pur sapendo che un giorno gli sarebbe costato caro. A quel punto l’oscurità calò sovrana nella stanza. Perfino la luna, che fino a qualche secondo fa era l’unica fonte di luce che lo stava illuminando, come ad accentuare le sue sfortune agli altri, sembrava essersi spenta.
Call my name right now,
and your wish of revenge will be granted
In exchange for your trembling soul
The contract is made, and you are My Lord
Il ragazzo tornò a guardare in alto e vide due occhi rossi che lo fissavano con fare a metà tra il divertito e l’intrigato. E allora il ragazzo capì cosa doveva fare….
C:- Sebastian! Portami via da qui ed uccidili tutti! E’ un ordine!-
I due occhi si illuminarono di una luce sinistra ma brillante allo stesso tempo e una voce rispose:- Yes, My Lord!-
Il filo cominciò a ritirasi, portando con se il ragazzo. Appena fu fuori dalla gabbia, si sentirono delle urla di dolore e di terrore. Delle strane luci rosse si accendevano e spegnevano da sole, illuminando per pochi secondi degli angoli della stanza, permettendo al ragazzo di intravedere quelle persone, che prima lo avevano umiliato, che scappavano in preda al terrore o che cadevano al suolo agonizzanti. Riportò gli occhi sopra di se, sentendo una strana sensazione all’occhio destro, mentre veniva trascinato su, verso quella salvezza apparente.
Jeer at those irrational days
At the end of your lasting disgrace
I can even crush the god
that is chastising your pettiness
L’affascinante maggiordomo nero camminava per i corridoi di villa Phantomhive con un candelabro in mano. Aveva sentito il suo signorino che lo chiamava nel sonno, motivo per cui si stava recando da lui perché, sveglio o addormentato, quando Ciel chiamava lui doveva sempre rispondere. Tuttavia immaginava già di cosa si trattava. Sicuramente Ciel stava avendo un altro incubo che aveva a che fare con quel mese in cui era stato tenuto prigioniero. Era un sogno piuttosto ricorrente. Sospirò. Sebastian avrebbe voluto fargli capire che doveva ridere di quei giorni di disperazione, perché adesso che c’era lui non poteva più succedergli nulla di male. Perfino se il loro nemico fosse stato uno shinigami o qualche altra divinità attratti da quell’anima ancora vergine, Sebastian li avrebbe abbattuti uno dopo l’altro, senza mostrare alcuna pietà. In quel momento, Sebastian si accorse di essere arrivato davanti alla porta della stanza di Ciel. Entrandovi, si accorse che il ragazzo stava ancora dormendo.
I will hold up the soul that you offered me
and drink it to the last drop
A reward for the pitiable promise,
served and protected by a demon
Si avvicinò al letto, poggiando il candelabro sul comodino. Si fermò un attimo, concedendosi la possibilità di ammirare l’anima che aveva marchiato come sua proprietà. Assolutamente perfetta. Il giorno della vendetta di sicuro sarebbe arrivato prima o poi, e quel giorno lui avrebbe bevuto quell’anima da un calice d’argento fino all’ultimo sorso, senza tralasciarne neanche una goccia. Sarebbe stato un gran pasto, ne era sicuro. Ma, fino ad allora, doveva rispettare la promessa che aveva fatto, ovvero servire e proteggere Ciel. E chi meglio di un demone poteva fare ciò? Portò una mano sulla spalla del ragazzo e cominciò a scuoterlo leggermente.
S:- Signorino, signorino.-
Call my name right now,
and your wish of revenge will be granted
In exchange for your trembling soul
The contract is made, and you are My Lord
Ciel aprì gli occhi, ritrovandosi davanti il volto di Sebastian. Avrebbe voluto chiedergli che cosa ci faceva lì, ma poi pensò che probabilmente doveva averlo chiamato nel sonno. Si mise seduto, riflettendo seriamente su quello che aveva sognato e su quello che era accaduto realmente in quel giorno. Dopo qualche secondo, si voltò verso il suo maggiordomo demoniaco, un’espressione seria era dipinta sul suo volto.
C:- Sebastian!-
Il demone rimase immobile, aspettando ciò che sapeva sarebbe venuto dopo.
C:- Avvera il mio desiderio di vendetta! E’ un ordine!-
Il demone ghignò. Utilizzando i denti si sfilò il guanto destro, mostrando il segno del loro contratto. Portò la sua mano scoperta sul volto di Ciel, accarezzandogli la parte vicino all’occhio destro che celava il marchio del contratto fra loro due.
S:- Yes, My Lord!-
So, I am your demon,
named Sebastian Michaelis,
in exchange for my hold on you
Questa one-shot mi è stata inspirata dalla canzone Keiyaku (contratto) che sarebbe la prima canzone del secondo musical di Kuro che, lasciatemelo dire, è stato grandioso! Da questo musical ho imparato tre cose. La prima è che in tutti gli anime/manga (o almeno la maggior parte) gli ispettori di polizia sono un branco di scemi. La seconda è che non tutti gli uomini si possono permettere il crossdressing. La terza è che gli uomini con delle gambe decenti possono permettersi di indossare le calze da donna. Non sono sicura che queste cose mi saranno d'aiuto in futuro ma, chissà!
Comunque, le parti in inglese sarebbero la traduzione della canzone che ho trovato su internet (in italiano non c'era niente =_=) eccetto per le tre righe finali. Non ero molto soddisfatta del finale, così ci ho messo quello che diceva Sebastian a Ciel dopo che gli aveva messo il marchio. E con questo è tutto per ora! Grazie per l'attenzione!^^
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siram
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ahahhahahahaah
oddioooooo questa (x ora) è la + bella/comica/fi*a/sexy/stupenda k hai scritto dll fic
certo k sebas-chan se le inventa proprio tt ahah
bravaaaaa <3 <3 <3
(quel pettirosso ... é.é)
siram
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complimenti (anke se nn hai ancora ideato 1 trama). x qlsiasi aiuto kiedimi pure sul fermo posta ^^
<3
siram
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<3
siram
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il 2 cap è ... FANTASTICOOO !!! XD
cmq sn d'accordo cn Grell ahah (stava pensando a Sebastian é.é)
bravissimaaaa <3
siram
Comunque, grazie!^^
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cmq bravissima cm al solitoooo !!!!! tvb