LA PROMESSA
- Capitolo 1° -
Ciao a tutti! Questa fanfiction è basata sui pensieri di Inuyasha nei confronti di Kagome, spero vi piaccia! *si inginocchia e si mette a pregare*
Per Sempre
Ma chi è questa ragazza? Gia, lei che ha spezzato il sigillo che mi ha tenuto imprigionato per 50 lunghi anni al Goshimboku, l'albero sacro.
Lei che ha mandato in mille pezzi la sfera dei quattro spiriti, per poi intraprendere insieme a me il viaggio per recuperare tutti i pezzi, lei che ha riaperto il mio cuore chiuso ormai da anni, lei che mi ha fatto accettare la mia natura da mezzo demone, lei che è sempre accanto a me anche nei peggiori pericoli a sostenermi, lei, lei è la mia Kagome!
Ogni giorno che passa mi rendo conto che non posso proprio stare senza di lei, ma come? Il grande demone cane che si affeziona a tal punto ad un'umana? No, non mi importa di cosa possano pensare gli altri.
Ogni volta che litighiamo sento che è una cosa naturale, che ci caratterizza, è come in qualche modo "un segno d'affetto" xD
So solo che ogni volta che va dall'altra parte del pozzo mi sento..solo e mi manca da morire, per questo cerco sempre qualche scusa per andare a trovarla. Non so cosa provi lei nei miei confronti, se mi trovi inutile o un idiota..
Adesso sono qui su un ramo del Goshinboku che penso e ripenso all'influenza che ha su di me..è incredibile, lei mi ha cambiato..in meglio.
Aspetta! Questo profumo...si, non c'è dubbio: Kagome è tornata!
Con un balzo scendo dal Goshimboku e mi avvicino a lei.
-Hei ciao Inuyasha!- Mi disse con quella sua voce che mi fa impazzire, adoro quando pronuncia il mio nome.
- Tsk! Ti sei decisa a tornare!- "finalmente, non vedevo l'ora" Pensai.
- Sempre il solito antipatico! E io che ti ho persino preparato il pranzo!-
- C-cosa?? Lo-lo hai preparato tu?!- "In realtà, adoravo i suoi manicaretti"
- Hei cosa vorresti dire?!-
- Che dovrei chiedere alla vecchia Kaede di prepararmi qualche antidoto contro il mal di stomaco!-
- A CUCCIA!!!-
E in un secondo mi ritrovai con la faccia a terra, schiantato al suolo
- Ka-Kagome!! Grr - Ringhiai
- Tsk! Te la sei cercata! Vorrà dire che offrirò il pranzo a gli altri ù.ù -
E cosi dicendo girò i tacchi e face per andarsene, quando la fermai per un braccio.
- Hei aspetta!-
- Uh? -
- Ma come? Non avevi detto che lo avevi preparato per me? -
- A quanto ho capito il mio pranzo ti da il mal di stomaco! -
- Eddai! Stavo scherzando! -
- A me non è sembrato! -
- Scusami..- dissi a bassa voce
- Come?? -
- Si, non volevo offenderti..-
- A-Ah..non importa :) Se è così allora tieni :D ! -
- Bene! *gnam gnam* -
Cosi iniziai a mangiare, dovevo ammettere che era davvero delizioso.
- Mmmm..complimenti...gnam gnam..è davvero buono! -
- G-Grazie!- Sorrise felice con un po di rossore sulle guance.
Adoro quando mi sorride così,
Quel suo sguardo solo per me,
Quell'espressione così dolce,
Non resistetti: posai il pranzo e l'abbracciai.
- I-Inuyasha ma.. -
- Scusami..per tutto -
- Inuyasha, ma ti ho detto che non fa niente ^\\^ Non importa!! -
- Scusami se non ti ho mai detto..che, che..- Mi bloccai. Non ero molto bravo ad esprimermi..era la prima volta che lo facevo..di solito non mostravo a nessuno i miei sentimenti ed il mio lato più debole, ma con lei era diverso..con lei mi sentivo bene.
Si staccò da me e mi guardò negli occhi interrogativa e un po imbarazzata.
- Che?..-
- Che..anche se non te lo dimostro apertamente..beh..tu..-
- Io? -
- ..tu..mi piaci! - Ecco, l'ho detto! E adesso lei come reagirà?
- °\\\\\\° Oh Inuyasha...! Anche tu mi piaci! -
No, non potevo crederci..lei ricambiava i miei sentimenti..ero al settimo cielo. Si buttò tra le mie braccia e mi schioccò un bacio su una guancia. In quel momento dovevo sembrare proprio un pomodoro! Ma dopotutto ero motivato v.v ! Mi guardò negli occhi piena di gioia, già, quegli occhi che ogni volta che si posavano su di me ci sprofondavo dentro perdendomi in quel cioccolato puro.
S℮ntivo ch℮ mi l℮gg℮vα d℮ntro,
℮ io αvr℮i voluto ℮ss℮r℮ più uomo con l℮i. Avr℮i voluto ℮ss℮r℮ qu℮ll'αbbrαccio in cui d℮sid℮rαvα p℮rd℮rsi. Prot℮ttα ℮ lib℮rα di lαsciαrsi αndαr℮, p℮rché tαnto c'℮ro io α pr℮nd℮rmi curα di l℮i, α dif℮nd℮rlα dαl fr℮ddo ℮ dαl mαl℮.
Decisi che non l'avrei fatta soffrire mai più, questa era una promessa fatta a me stesso.
Mi avvicinai nuovamente e la baciai.
Si, io l'avrei protetta per sempre!
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