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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: DESTINY
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: nuvoletta93 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/01/2011 17:51:04

salve a tutti sono nuvoletta93 e questa è la prima fan fic che scrivo vi prego leggetela e commentate
 
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CAPITOLO I : PASSATO E PRESENTE
- Capitolo 1° -

Cosa succederebbe se due bambini un tempo amici di infanzia e molto uniti si rincontrassero ormai da grandi? cosa potrebbe succedere tra di loro? Ma sopratutto si ricorderebbero l’uno dell’altra e del legame che li univa? Oppure hanno dimenticato?Tra litigi, gelosie,incomprensioni e false verità riusciranno a stare insieme nonostante siano diventati come il sole e la luna? Ovvero l’uno l’opposto dell’altra questa è la storia di due anime separate dal destino che dopo tanto tempo forse si ricongiungeranno.

12 anni prima
E’sera nella splendida città di Los Angeles in una villetta color crema una bambina con lunghi capelli castano mossi e occhi scuri, molto intelligente è seduta accanto al fratello anch’egli con capelli castani e occhi scuri insieme alla madre una donna alta e snella con stessi capelli e stessi occhi scuri nel soggiorno di casa si chiede il perché di quella faccia preoccupata e triste dipinta sul volto della madre, si domanda quale sia la cosa importante per cui la mamma li ha convocati.
Ad interrompere quel silenzio fu proprio la mamma
M: tesori miei vi devo dire una cosa importante da domani andremo a vivere in un'altra città
I due bambini che avevano capito nonostante la loro tenerissima età che quella sarebbe stata la loro ultima notte nella loro casa e nella loro città provarono con tutte le loro forze a convincere la mamma a restare, ma fu inutile
S: mamma io voglio restare qui, non voglio andare in un'altra città e poi cosi non rivedrò più i miei amici e sopratutto Nick e dai restiamo e poi la nuova città è brutta non mi piace non c’è Nick
A: mamma Sara ha ragione non voglio andare via
M: ragazzi, vedete ho ricevuto una grande opportunità di lavoro che non posso rifiutare e poi di amici ve ne farete degli altri è san Francisco non è una brutta città, vedrete che vi piacerà disse in tono molto dolce
A: davvero?
S:…..
M: si
solo Sara era rimasta in silenzio e piano, piano calde lacrime rotolarono lungo le sue guancie la madre si avvicinò alla figlia e cercò di abbracciarla ma la bambina si allontanò gridando con tutto il suo dolore
S: mamma sei cattiva! e scappò in camera sua e per quasi tutta la notte la bambina restò a piangere finchè non si addormentò
La mattina dopo Sara andò dalla mamma e disse:
s:mamma io non vengo resto qui
m: ma che dici non puoi
s: invece si
m: non scherzare su vatti a preparare
s: no, no e poi no
M: adesso basta su fila a prepararti disse arrabbiata
S: no mamma voglio restare con Nick e gli altri e non mi muoverò da qui
La mamma andò vicino alla figlia e disse tesoro so che vorresti rimanere qui ma nn possiamo ti prego andiamo
S: no
M: ascolta facciamo cosi noi adesso partiamo però ti prometto che verremmo a trovare Nick tutti i fine settimana d’accordo?
S: siiiii! e si tuffò tra le braccia della mamma una volta sciolta dell’abbraccio Sara si girò stava per andarsene quando vide sua madre che la guardava pensierosa e triste e disse
S: mamma che hai?
M: niente tesoro su vai
S:ok cmq mamma ti volevo dire grazie
La madre la guardò allontanarsi con lo sguardo triste
Il giorno dopo la famiglia Morgan si trovava con la famiglia Turner (genitori di Nick) davanti casa di Sara per i saluti
Una volta arrivati a casa di Sara i genitori dei due ragazzi li lasciarono soli per salutarsi
S: ciao Nick… disse con le lacrime agli occhi
N: ciao Sara… mi verrai a trovare vero? chiese triste ma speranzoso
S: si mia mamma ha detto che potrò venire a trovarti nei fine settimana, disse con vocina flebile con una nota di tristezza
Nick guardava Sara con uno sguardo soffrente mentre Sara che non riusciva a guardarlo negli occhi tanto era il dolor per la loro separazione teneva lo sguardo abbassato per non far vedere le lacrime
MS: su ora dobbiamo andare….
S:si…
In quel momento Nick si ricordo di qualcosa
Nick: aspetta Sara questo è per te
Tirò fuori dalla giacca un sasso a forma di cuore che qualche giorno prima aveva trovato sulla spiaggia proprio per donarlo a Sara per ricordo della loro amicizia e lo diede a Sara
S: Nick… è stupendo…ma io non ho niente da darti
N: non importa…saremo amici per sempre vero?
S: si… non ti dimenticherò mai…amico mio
Nick arrossi
Sara era pensierosa voleva anche lei dare qualcosa di suo a Nick ci pensò su quando gli venne un idea
Si tolse il nastro dai suoi capelli e…
S :Nick tieni
N: ma è il tuo elastico preferito…
S: voglio che lo abbia tu così mi penserai
N:grazie Sara non ti dimenticherò mai davvero, stanne certa
E dicendo questo si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia
Sara arrossi
Ms: Sara ora dobbiamo andare
Sara si girò verso la madre e rispose
Sara: Si
S: allora ciao… Nick disse con gli occhi colmi di lacrime
Nick e dai non piangere tanto ci rivedremo
S: ok ciao
N:ciao
Sara sali in macchina parti, si girò per un ultimo saluto a Nick e vide il suo amico piangere come lei, alzò la mano per salutarlo e si accorse che lui aveva stretto in pugno il suo elastico, una sensazione di tristezza e dolore si impadronì di lei, perché costretta a lasciare ciò che amava di più, la sua vita, i suoi amici, capiva il perché di queste emozioni e con questi pensieri vedeva la sua adorata casa e città farsi sempre più piccola ricordando i momenti felici passati li

12 anni dopo
Sono in macchina con l’i-pod nelle orecchie vedo scorrere dal finestrino strade e luoghi che mi riportano con la mente alla mia infanzia dopo 12 anni finalmente ritorno a casa, alla mia amata Los Angeles … qui ho molti ricordi uno in particolare riguarda un ragazzino con il quale trascorrevo tutte le mie giornate purtroppo non ricordo il suo nome e del suo viso ne ho un ricordo sfuocato chissà se anche lui si trova qui?avrà cambiato città anche lui? si ricorderà di me? come sarà diventato? Sarà cambiato da com’era un tempo? ricordo quando mi regalò quel sasso a forma di cuore… quell’ oggetto lo ho conservato fino ad oggi è molto importante per me ricordo anche quando mia madre mi disse che non dovevo fare storie perché non potevo andarlo a trovare i fine settimana… quando invece mi aveva promesso il contrario, era stato solo un modo per farmi stare buona , ogni notte piangevo nel mio letto versando tutte le mie lacrime sul cuscino ,stringendo al mio cuore il suo regalo, mia madre per non farmi sentire la sua mancanza mi diede una foto in cui c’eravamo noi due al parco, scattata pochi giorni prima della partenza, e adesso sto tornando nella mia vecchia casa perché il lavoro di mia madre ci ha riportato qui, ora ho 18 anni e sono molto studiosa ma non fatevi un idea sbagliata non mi piace solo studiare so anche divertirmi, uscire con le amiche ho un bel carattere, non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno ma sono anche molto dolce e allegra pochi sanno che sotto la mia maschera si nasconde tanta timidezza, la mia passione è il canto
Ms: Sara, Alex siamo arrivati Sara… Sara
S: eh…?
Ms: ti vuoi svegliare e già la terza volta che ti chiamo siamo arrivati
S: scusa mamma ero soprappensiero mamma io vado a vedere la camera
A: sfaticata! non credere di fare la furba io i tuoi scatoloni non li porto chiaro
S: Alex non rompere…
Ms a ragione tuo fratello almeno porta i tuoi scatoloni
S:ok
Cosi Sara prese gli scatoloni ed entrò in casa si diresse in camera sua, una grande stanza con le pareti bianche una grande finestra che si affacciava su un giardino con un grande albero si ed i cui rami pieni di foglie arrivavano fino al suo balcone facendo ombra nelle calde giornate estive ed era lì da moltissimi anni. una volta sistemate le sue cose decise di fare una passeggiata nei luoghi della sua infanzia
S: mamma io vado a fare un giro torno presto
M: ok ma non fare tardi!!!
S: no tranquilla… a proposito come si chiama la scuola?
M: è la Sun High School e domani sarà il primo giorno di scuola
s: ah ok domani eh? domani?stai scherzando?
m: no perché?
S: io pensavo che almeno per i primi giorni potessimo stare a casa sai con il trasloco… e tutto il resto
M: non ti devi preoccupare è tutto a posto
S: ma io non sono ancora preparata psicologicamente
M: lo so che sei nervosa ma vedrei andrà tutto bene mica ti mangiano
S: no mi massacreranno solo pensò Sara
S: va bè io vado ciao
Sara usci di casa nel corso della sua passeggiata rivide i luoghi della sua infanzia, il parco giochi dove andava a giocare con quel bambino del quale non ricordava il nome, ricordi di quando giocava a nascondino con gli altri bambini oppure quando andava sull’ altalena spinta dalla mamma, la sua vecchia scuola ecc. ritrovò tutto come aveva lasciato ed una grandissima emozione s’impadronì di lei nel rivedere i luoghi della sua infanzia che nonostante il passare del tempo non erano cambiati mentre camminava con le cuffie immersa nei suoi ricordi e nella musica non si accorse che dal lato opposto al suo correva un ragazzo dai capelli castani e occhi azzurri anch’egli con le cuffie si incrociarono senza vedersi senza sapere che di li ha poco il destino li farà incontrare magari per dagli una seconda possibilità che in passato gli fu negata


 
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