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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: NEKO-CHAN ~ MISTERY GIRL ~
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Avventura, Autobiografico
Rating: Per Tutte le età
Autore: ichigo-nyan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/11/2010 19:11:03

Kagome Kuroneko è una giovane ragazza: timida, insicura, silenziosa ed introversa. Nessuno sospetterebbe che altri non è ...
 
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UN NUOVO ANNO!
- Capitolo 1° -

Ed ecco finalmente questa mia fan fiction! Dopo mesi e mesi che ne parlavo finalmente mi decido a scriverlo (nel frattempo lo sto disegnando). Questo è il primo capitolo, intitolato “Un nuovo anno”, dove conosceremo i personaggi principali, cioè prima di tutto la protagonista, Kagome Kuroneko, e tutte le sue amiche. E si vedrà anche Kanta <3 Buona lettura! >w<

[size=7]CAPITOLO 1: UN NUOVO ANNO![/size]

Kagome Kuroneko si presentò al cancello della sua scuola, e vedendo il gruppetto delle sue amiche si avvicinò sorridente, esclamando un allegro: -Buongiorno ragazze!! Come state??- Kagome aveva i capelli lunghi fino alla schiena, mossi, con qualche ciocca terminante a boccolo, di un castano scuro che al sole pareva cioccolato fondente, e gli occhi, dolci e tondeggianti, erano di un colore tra il verde e il giallo. La pelle molto chiara contrastava i capelli scuri, e gli occhiali a montatura fine rosa le davano un’aria intelligente, ma nello stesso tempo timida ed indifesa, come una bambina piccola.
-Buongiorno Kagome!!- salutarono le sue amiche.
-Che bello! Quest’anno siamo in 3°!! Ci saranno gli Stage!!- disse emozionata Kagome, chiudendo gli occhi e sorridendo a vuoto, tutta felice.
-Parla per te- fece una voce. Era Aki Tsugishima. Sua grande amica, detta Aki Chan. Aki le somigliava un po’, almeno fisicamente: anche lei portava gli occhiali, e aveva grandi occhi, color cioccolato. I capelli scuri quanto quelli di Kagome, erano leggermente più corti, e portava il ciuffo, a differenza di Kagome, che ha la frangia. La montatura degli occhiali era nera, la pelle molto chiara, proprio come quella di Kagome, era leggermente più alta di Kagome, e aveva il seno più piccolo di una taglia rispetto a lei. Caratterialmente era l’esatto opposto di Kagome: determinata, per niente timida, rubacuori, intrigante e una tipa facile.
-Eh?-
Aki si avvicinò ad altre due ragazze, Ritsuka Kamiya (detta Rika o Rika-Chan) e Meiko Kagami, e disse rivolta alle altre tre: -Noi quest’anno ripetiamo la 2°!- Ritsuka, o Rika, aveva i capelli lunghissimi, tra il biondo e il castano dorato, con gli occhi azzurri, portava la frangia ai lati, ed era la più carina. Molto alta e slanciata, era la più brava, infatti fu la più sorpresa per la bocciatura, che ancora non accettava.
Meiko invece aveva i capelli che le arrivavano fino alle spalle, lisci come la seta, di un bel marrone. Grandi occhi nocciola, coperti da lenti con la montatura colorata. Era una ragazza solare, generosa, molto simpatica e socievole.
Rika sorridendo tristemente disse: -Non me lo ricordare, please…-
-Tanto… per quel che vale…- disse a bassa voce Aki.
Kagome sorrise, si buttò al collo di Aki ed esclamò: -Però noi due rimarremo per sempre Gemelline Eterozigoti & Opposte!!-
Mentre tutte le ragazze risero divertite, Aki arrossì e sgridò l’amica: -HEY! Regolati, pazzoide!-
-Mh? Perché? Non mi vuoi bene?- Kagome si staccò da Aki e la guardò con gli occhioni da innocentina.
-Ma che c’entra questo??? Uffa!!! Non sei affatto cambiata, Kagome!!-
-Perché?-
-Come perché???-
Mentre Aki finiva di strillare contro Kagome, un ragazzo, poco lontano, aveva appena superato il cancello della scuola, e guardava incantato Kagome. Quasi parlasse da solo, disse fra sé a sé –E’ ancora qui… per fortuna…-
DRIIIIN!! La campana della scuola annunciò agli studenti che il primo giorno di scuola era ufficialmente iniziato, e parlando ancora tra loro delle vacanze trascorse, entrarono nella struttura e si divisero per classe.

-Uffaaa!! Ma dov’è la nostra classe?!- fece ormai esausta di cercare Yoko Katami, amica di Kagome da un anno. Erano più di 10 minuti che cercavano la loro classe, la 3H. Yoko era un po’ più alta di Kagome, con i capelli lunghi fino alle spalle, color marrone, e occhi dello stesso colore, solo un pò più chiari. Di carattere era allegra, solare, socievole e piena di energia.
-Forse abbiamo sbagliato piano?- propose Kagome.
-Mha… non credo! E comunque li abbiamo visti tutti e tre i piani! Ma non vedo il cartello…- rispose, guardandosi intorno Yuki.
-Eppure deve’essere per forza qui, ragazze…- fece con aria sognante Yumiko Hashikawa, detta semplicemente Yumi, perché sempre in preda ai suoi strani sogni. Yumi aveva i capelli gonfi, marrone cioccolatoso, con le punte rosse, e grandissimi occhi dolcissimi, cioccolatosi. Anche lei portava gli occhiali come Kagome. Yumi è una ragazza molto dolce, romantica e spesso sogna ad occhi aperti, spessissimo insieme a Kagome, e se non ci fossero le altre, vivrebbero in un mondo tutto loro (XD).
-Scusate.. e se …. Chiediamo?- propose Kagome. Ovviamente, data la timidezza della moretta, quando diceva cose simili, la traduzione corretta era “questa è una idea, provatE a parlare VOI”. Infatti Kagome è molto timida, e spesso insicura, parla poco con gli estranei, e ci mette un po’ ad ambientarsi. Ma una volta inserita è socievole, simpatica e allegra, guarda sempre il lato positivo ed è una grande ottimista.
-Mmmh… buona idea Kagome…- Yoko vide un ragazzo, che già conosceva, e si avvicinò con la sua solita allegria esplosiva. –Hey, Katamura!-
Kanta Katamura sussultò, non se lo aspettava. Si tolse le cuffie e si girò verso la ragazza.
-Ciao… heem…Katami-san, giusto?-
-Oooh, chiamami pure Yoko, Katamura! Ti ricordi di noi? Lei è Kagome Kuroneko, a Giugno abbiamo fatto i corsi di recupero insieme… ricordi?-
Kagome, sentendosi osservata dal ragazzo, arrossì e sorrise, accennando un timido “ciao” con la mano.
Kanta sorrise. –Certo che mi ricordo di voi due. Allora posso chiamarvi Yoko e… Kagome…?-
-Ma certo! Non c’è nessun problema! Vero, Kagome?- e detto questo, le diede una piccola gomitata.
-Eh? Ma no! Certo che no! Heem.. sisi. Chiamami pure… Kagome…- e prese un enorme sospiro.
Kanta la guardò. “Mamma mia, ma quanto sei carina… Se solo avessi più coraggio te lo direi. Ti direi che mi piaci da impazzire.”
-Senti.- la voce solare di Yoko interruppe i suoi pensieri. –Per caso sai dov’è la nostra classe? La 3H?-
Gli occhi del ragazzo si illuminarono. Certo che lo sapeva! Era di fronte alla sua! –Certo! Heeem, cioè voglio dire. Si, lo so. È davanti alla mia. Vi accompagno.-
-Grazie- fece sorridente Yumi.
-Graaazie! Ringrazia anche tu, Kagome!- Yoko diede un’altra gomitata a Kagome, che sussoltò.
Diventando rossissima, la ragazza lo guardò negli occhi e sussurrò un lieve “Grazie”, poi sorrise appena.
Kanta sorrise di rimando e le portò davanti alla loro classe, al primo piano.
-Ma come? Ci siamo passati 30 volte qui!- disse meravigliata Yoko.
Kagome rise. –Ahahaha!! Magari è ora che ci mettiamo tutte e tre gli occhiali! Ihih!-
-Vero!- rise Yumi.
Kanta salutò con la mano ed entrò in classe. –Ok, ciao ragazze!-
-Ciao Kanta!- salutarono in coro loro.
Entrate in classe, si misero seduti tutti vicini, insieme al loro amico Satsuke Takigama. –HEEEEY!!- saluta lui.
-Oh, ciao Satsuke!- saluta Yoko. –Allora come sono andate le vacanze estive?-
Non l’avesse mai detto… Satsuke iniziò a raccontar per filo e per segno tutto quanto, nei mini particolari, parlando con il sorriso sulle labbra, e molto velocemente, tant’è che Kagome fece fatica a seguire tutto il discorso, ma da quel poco che aveva capito, pare che il ragazzo abbia cacciato con il padre e il nonno.
Quando entrò il professore, tutti gli alunni si posizionarono ai loro posti, e Kagome poté notare quattro nuove ragazze nella loro classe: stavano a due a due nei banchi chiacchierando tra loro, e probabilmente valutando la nuova classe. Kagome sorrise, pensò “Sarebbe bello se diventassi loro amica!” ma subito si morse un labbro. “Già. Ma io non parlo mai. Sono troppo timida, uff! vorrei cambiare!! E assomigliare a LEI!!!”
-Kuroneko Kagome- chiamò l’insegnante, facendo l’appello. La ragazza sussultò e rispose un lieve “Presente, prof!”, arrossendo un poco.
-Dovresti alzare un po’ la voce, Kaggy.- sussurrò Yoko, girandosi verso di lei.
-Che brutto “Kaggy”!- commentò Satsuke. Poi rivolgendosi verso la moretta confermò. -Comunque è vero. Alza quel bel vocino che hai…-
-Hehehehehe…- rise nervosamente la ragazza.
Yumi intervenì per difendere Kagome. –Ma se lei ha questo volume di voce mica è colpa sua! E poi è così puccia la sua vocina!-
Kagome le sorrise, poi prese carta e matita e iniziò a scarabocchiare il foglio del suo quaderno degli appunti.
Le ore passarono velocemente, ed era già ora di tornare a casa. All’uscita di scuola il trio (Kagome, Yoko e Yumi) incontrarono il “Trio delle Bocciate” (Aki, Rika e Meiko), e si raccontarono le ultime novità.
-Pare che il prof “Pokemon” non ci sia più…- disse Meiko, pensando al loro vecchio prof dell’anno prima, che nella borsa aveva sempre un peluches di un Pokèmon (Pokèmon™), dicendo che era del figlio piccolo, anche se non tutti ci credevano, dato che l’uomo avrà avuto più meno una cinquantina d’anni. –In più abbiamo cambiato tantissimi prof.- continuò.
Aki, con il cellulare in mano, controllava che non ci fossero sms o chiamate perse. –Uffa- disse. –E’ ricominciata la scuola, e non vedrò più i ragazzi!! Che paalleeee!!!-
-Ma che dici, Aki-Chan? Questa scuola ha anche ragazzi!!- disse Kagome, avvicinandosi a lei, e guradandola con una faccia un po’ confusa.
-Aaah. E che ragazzi, eh? Abbiamo due froci, il gorilla nonché Satsuke, il tipo di Marika-sam, il tipo della Yuriko e qualche altro mostriciattolo! Questa scuola li fa scappare i ragazzi!!-
-Bhè, più che altro è una scuola più femminile…- intervenì Ritsuka.
-Così femminile che i bagni non hanno i contenitori degli assorbenti… mmmh… già, hai ragione Rika-Chan.- commentò sarcastica Aki.
-Ma scusa, non ti è bastata l’estate per divertirti con i ragazzi?- chiese Ritsuka.
Aki la guardò con gli occhi spalancati. –E ti pare??? VADO IN CRISI D’ASTINENZA IOOO!!-
Le ragazze risero, mentre Aki continuava a parlare di quanto avesse bisogno di divertirsi con i “macho man”.
Dietro di loro, un trio di ragazzi ascoltava di nascosto.
-Dai, Aki. Possibile che non ne vuoi uno e basta? Insomma non vuoi una cosa seria?- disse Kagome.
Uno dei ragazzi dietro alzò lo sguardo e guardò Kagome da dietro. Era Kanta. La vedeva sempre e solo da lontano.
-Ma no! Non si può!- confermò Aki, convinta.
Kagome alzò al cielo gli occhi, esasperata. –Bhè, comunque ci aspetta un nuovo anno ricco di sorprese. Bhè, e anche di interrogazioni, verifiche, compiti, esami, ecc…ecc… Oh, mamma!-
E le ragazze risero di gusto.


È notte fonda. Tutta la città è coperta dalle tenebre. Tutti gli abitanti, donne, vecchi, bambini e uomini, dormono profondamente.
Un abile e agile gatto dal manto corvino, salta da un albero all’altro, per raggiungere chissà quale meta. Quando con le zampe felpate toccano per terra, il gatto divento più grosso, il corpo più affusolato, i peli in testa crescono velocemente, fino a trasformarsi in una affascinante, nonché misteriosa ragazza-gatto. Si sposta una ciocca di capelli scuri dagli occhi gialli e felini, e miagolando appena si gira dietro di se.
-Non voglio cambiare partner.- disse acida.
Dietro di lei, un uomo sui 40’anni, anche lui con orecchie e coda, di un grigio topo. Sorride alla sua compagna. –Dai Neko-Chan. Sorridi.-
-No.- afferma decisa. E inizia a correre davanti a sé. L’uomo sorrise rassegnato, e la seguì.
Raggiunsero un enorme edificio, coperto da grossi alberi. La ragazza si girò verso l’uomo e disse: -Come posso rassegnarmi sapendo che mi affiancheranno uno stupido lupastro da quattro soldi? Io voglio continuare a lavorare con te, Na-sam!-
Na-sam sorrise e si avvicino a lei. –Fai finta che anche questa sia una sfida. E poi chissà…magari è anche carino…-
-Puah!- e con la coda che si muoveva freneticamente nervosa entrò nell’edificio.
Subito andarono dal Leader indiscusso dell’Agenzia: il signor Yamamoto. Aveva fondato quella agenzia 10 anni prima, dopo mille studi e ricerche, e ne andava molto fiero.
-Oh! Ed ecco la nostra gattina preferita! Neko-Chan!- esclamò vedendo la ragazza entrare.
Neko-Chan miagolo annoiata e disse. –Non voglio che mi affianchi uno stupido lupo. Non ne ho bisogno. Piuttosto lavoro da sola.-
-Ooh! Ma lo sai che non è possibile! Bisogna lavorare in coppia!-
-E allora datemi voi il permesso! Io in coppia con un lupo spelacchiato non ci sto! Chiaro?!- disse innervosendosi e battendo sulla scrivanie le mani.
Subito Na-sam le disse: -Caaalma…- sapeva come andava a finire con lei.
-Non si può, Neko-Chan. E comunque è il miglior ragazzo-lupo mai visto in 10 anni.- si rivolse poi a Na-sam.-Si è allenato con la signorina Inu-sama. Che lei Na-sam conosce perfettamente.
L’uomo gatto sorrise. –Ooh! Allora dev’essere proprio in gamba questo ragazzo! Vedi, ko neko chan?-
-Pf!- la giovane si girò sbuffando, imbronciata.
Il signor Yamamoto sorrise appena. Poi continuò sorridendo. –E non ti preoccupare comunque. Presto conoscerai il tuo nuovo partner.-
-Perfetto. Sentito Neko-Chan? Presto sarà qui.-
Neko-Chan si girò di scatto. –E allora non rimarrò qui ad aspettare!! Ma te guarda questo!! Pure vanitoso è!! Grrr!!! Io vado ad allenarmi nella Palestra di Prova! Quello sciocco non penserà che IO debba aspettare lui, eh?! Ffffft!!- il pelo le si rizzò tutto.
-Aspetta un attimo cara. Se proprio non vuoi farlo per me…fallo almeno per Na-Sam.- disse Yamamoto.
Neko-Chan si girò lentamente, e lo guardò, nascondendo lo sguardo con i capelli voluminosi e mossi. –Cioè?-
-Cioè… finalmente il tuo amico ha trovato la donna dei suoi sogni, e la vuole sposare. Invece di impuntarti dovresti essere felice per lui. No? In fondo ti ha seguita per ben un anno intero… facendoti da insegnante…-
-Appunto per questo!!- corse da Na-Sam, e aggrappandosi alla sua giacchetta di pelle nera. –Non puoi farlo! Io… io non sono in grado di… non …non posso… io…- calde lacrime scesero dai suoi occhi gialli.
Na-sam l’abbracciò, come solo un padre sa fare. –Ma piccola micina amica mia… se hai qualche problema potrai sempre chiedere a me! Mica parto per la guerra. Ma come sai se uno di noi si sposa, lascia l’agenzia. Il mio compito è finito. Sono vecchio per certe cose!-
-Uff… ok…- si asciugò con le mani le lacrime.
CLACK! La porta si aprì ed entro una donna sulla quarantina, con lunghi capelli neri, occhi gialli e un paio di orecchie da lupa nera, con una morbida coda nera. –Oh, ma come? Siete già qui?- disse, vedendo Na-sam e Neko-Chan.
-Già. E dov’è il tuo “alunno”, Inu-sama??- chiese Yamamoto.
-Sta arrivando a momenti. E allora tu…- squadrò Neko-Chan.-…devi essere la fenomenale Neko-Chan… tutti si aspettano grandi cose da te… sei pronta?-
Quella frase pronunciata con una nota di sfida, fece esplodere lo spirito guerriero di Neko-Chan.
-CERTO! Non mi sottovalutare, lupastra vecchiaccia!-
-Gulp… Mmmh.. si, sei agguerrita vedo. Bene.-
-Ffffffft!!! Io vado nella Palestra di Prova! Addios!- e se ne andò via, saltando vari metri ad ogni saltello.
-Diventeranno una bella squadra…- affermò Na-sam.
-Già. Proprio come lo eravamo noi due alla loro età, né socio felino?- ammiccò la lupa.
-Hehehehe… un nuovo amore sboccerà prevedo!!- disse Yamamoto.

In Palestra Neko chan si sfogò, eliminando tutti i finti-mostri che vedeva, e dando del filo da torcere agli altri “agenti segreti” lì dentro.
-Heeem, scusa Neko Chan…- fece Kuro-Chan, una ragazza tutta nera, come lei. Portava i capelli corti fino alle spalle, a caschetto, gli occhi d’orati, un corpetto nero, con davanti delle piume, e una gonna a palloncino piena di pizzetti, crine e un fiocco, tutto nero. Ballerine nere con delle aluccie ai lati, e grandi ali piumate nere dietro la schiena. Era una piccola corva.
-Nyaaaaaaaah???!!!- fece lei.
-CRAAAAAAA!!- si spaventò la corvetta, spalancando le ali e indietreggiando appena. –Scusa! Volevo solo chiederti cos’è successo. Ti vedo molto nervosa.-
-SI! Sono mooolto nervosa, vero. NYAH! Quello scemo di Yamamoto mi cambia il compagno!! E sai cos’è???? Uno sporco lupastro!! Grrr!!! NYAAAAAAAH!!-
Gli occhi della giovane uccellina si illuminarono. –Waaaah!! Inu-kun, giusto?? Che fortuna! Ho sentito che hanno scelto te come tuo partner perché siete i migliori… un po’ ti invidio…-
-Tsk! Se vuoi facciamo cambio…- fece lei, distratta da un tubino che dondolava vicino a loro.
-Eh? Bhèè…. Io lo farei, lo sai. Sei mia amica, ma…- divenne rossa, e si girò un poco a vedere il suo partner, anche lui un corvo, bellissimo, con la pelle ambrata e gli occhi dorati.
Neko Chan annui. –Non preoccuparti. Lo so che ami il corvetto.- disse, mentre gli occhi si illuminavano, e avanzava piano, silenziosa, come una pantera.
-Mi spiace. Spero non ti infastidisca. Ma non devi agitarti, perché ho saputo che Inu-Kun è un bravo ragazzo: serio, forte, intelligente, abile, veloce, scattante. Per una come te sarà il massimo.-
-Perché io non sono seria, forte, intelligente, abile, veloce e scattante?- parlava, ma intanto era ancora intenta a guardare quel tubino che dondolava… di qua… e di là… L’attirava in modo strano!
-Nono! Certo che lo sei! Ma appunto per questo. Se stessi affiancata da un scansafatiche, o uno non bravo, per te sarebbe solo un peso, no?- Si girò di scatto per vedere un altro finto-mostro che cercava di attaccarle. Con semplicità ed eleganza prese una della piume del vestito, si girò verso Neko-Chan e continuò a parlare. –Senza contare che potresti rimediarti un fidanzato!- fece l’occhiolino, poi lancio la “Piuma Avvelenata” contro il mostro che sparì ancor prima di essere vicino alle due ragazze.
-Bha… Sarà. Comunque un fidanzato “canide” non lo voglio.- no, non resisteva! La sua metà felina la chiamava troppo forte!... si avvicinò curiosa…
-Vedremo… ahaha!- sorrise lei. –Eh? Ma… ma… ma che stai facendo?!- vedendo l’amica giocherellare con un tubo che dondolava dal tetto.
-Miyaaaaaaah?? Perché? Che sto facendo, nya?? UhnnyaaaaaaH!-
-Eeeh…- la corvetta sospirò.
-Kuro-Chan! andiamo a prenderci qualcosa di fresco, ti va?- chiese il suo partner, sorridendo dolcemente.
-Aaah!- si fece un po’ rossa. –Certo! Vengo subito!- disse lei, tutta miele. –Neko-Chan, amica cara… Io vado, buona fortuna! Ciao ciao! E controlla i tuoi lati felini, please!- e svolazzò via.
-Nyaa?- fece lei, girandosi dove, prima c’era Kuro-Chan. –Oh! Tu guarda! La Palestra è tutta mia! Bene… allora facciamo le cose sul serio. Voglio esigo e comando una bella lotta vera: sangue, colpi su colpi e tutto quanto!! Almeno mi sfogherò così… sennò stanotte non dormirò.-
La palestra si ingrandì e spuntarono ovunque mostri, draghi, vampiri e ogni genere di creatura maligna. –Bene. Ora si comincia a ragionare!- miagolò emozionata lei.
-Moonlight Shadow!- una bellissima spada lucente comparve tra le mani della giovane e cominciò a combattere, distruggendo tutti quelli che incontrava sul suo cammino. Schizzi di sangue sporcarono un poco il suo vestito o il suo corpo, ma lei rimase impassibile, con gli occhi maligni, di chi sa cose deve fare, colpiva tutti nei punti giusti, uccidendoli sul colpo.
Quando finalmente anche l’ultimo mostro fu sconfitto, lo trafisse all’altezza del cuore con la sua potente spada, girandogliela nella ferita. –Ma vuoi morire o no?!- disse nervosamente.
-GROAAAAAAAAAAAAAAR….!!- e il mostro morì.
Neko-Chan tolse la spada dal copro del mostro, e si girò verso la porta, che si stava aprendo piano piano. Comparve un ragazzo con la pelle scura, orecchie e coda da lupo grigio, i capelli neri lunghi fino alle spalle, con un taglio strano ma elegante, gli occhi neri, con una maglietta grigia strappata e dei pantaloncini grigi strappati che facevano vedere dei bei muscoli. Per un attimo, il ragazzo parve indietreggiare di fronte a Neko Chan sporca di sangue con un’aria cattiva, mentre la sua coda da lupo grigio si faceva ritta, e cascò all’indietro.
-Ngh?!- fece piano la gatta, guardandolo male.
-Heeem…- fece lui imbarazzato.
-Oh, allora eri qui, cara!- La porta si aprì totalmente, e comparvero il signore Yamamoto, Na-san e Inu-Sam.
-Mmh…-
-Neko-Chan…- fece Na-sam avvicinandosi a lei e mettendole una mano sulla spalla. –Lui è Inu-Kun, e sarà il tuo partner!-
-Chi? Quel pappamolle lì in versione lupastro?!-
-GULP!- Inu-kun la guardò sorpreso. Che sguardo cattivo!! –Heem, scusa. Io sono Inu-Kun ed ho…-
-Non m’importa chi tu sia, lupastro spelacchiato. Tanto per me tu non esisti.- fece lei, guardandolo negli occhi.
Inu-Kun la guardò un po’ spaventato.
-Mmmmh.. Vedo che la tua è molto battagliera, eh Na-sam? Complimenti, proprio un bel caratterino.- commentò Inu-sam.
-Si, è sempre stata così. Ed è il suo punto forte.- disse Na-sam.
Yamamoto sorrise e si mise tra i due ragazzi. –Bene! Ora che vi siete visti da domani notte potrete cominciare a lavorare in coppia! Ohoho!- rise lui.
-Non ho intenzione di lavorare con un lupastro spelacchiato e incapace.- commentò acida la felina.
-Cooosa?!- disse offeso. –Hey! Guarda che sono capacissimo di tenerti testa, sai?!-
-Ne dubito altamente, lupastro…Ne dubito.-
-Scommetti?!- abbaiò lui.
-Oho! Ma quando vuoi, carino!! Vuoi combattere contro di me per caso?!- disse lei, minacciandolo con la sua spada, che si illuminò minacciosa.
-Quando vuoi, felina!-
-Nyaaa!!!-
-Grrr!!!-
-OK, ORA BASTA!- fecero in coro Na-sam e Inu-sam.
-Inu-kun! Sarete un duo d’ora in poi. Litigare con vi gioverà affatto!-
-Neko-Chan! Cerca di mantenere la calma, o sul tuo profilo diranno che sei scorbutica nei confronti dei lupi e non ti affideranno più missioni!-
-Scusa…- fecero in coro i due ragazzi.
Però prima di salutarsi si guardarono ancora male per qualche secondo.
-Bene.- iniziò il signor Yamamoto.-Allora il vostro compito qui è finito, signori e signore… Potete andare a casa. Domani puntuali voi due, eh! Ohoho! Inizierete con la vostra prima missione.- disse, rivolgendosi ai più giovani.
-Certamente signore. Contate su di me. Darò il massimo di me stessa.-
-Ci conti, signore.-
E dopo un lieve inchino al signore, i quattro agenti segreti se ne andarono…Prima di andare via, Neko-Chan si girò verso l’edifico dell’Agenzia, e mormorò: - Mi aspetta un nuovo anno ricco di battaglie, casi disperati, mostri e pericolosi criminali assetati di vendetta e di sangue. Ed io sarò pronta ad accoglierli!- Neko-Chan corse saltando ogni tanto in folti alberi per coprirsi da occhi indiscreti, per trovare un luogo sicuro. Finì al parco, dove sotto una grande quercia disse: -Human Form! Nya!- la bella gatta, si trasforma in una dolce e delicata fanciulla, con lungi capelli castano scuri, con qualche boccolo, occhi verdi e un sorriso dolcissimo. Dalla tasca dei suo jeans la giovane tira fuori degli occhiali a montatura fine rosa e se li mette. –Bene.- dice con voce dolce. –Ora posso tornare a casa.-
E la misteriosa ragazza si dirige verso un palazzo di 6 piani… torna in camera sua, si mette il pigiama e finge di essere stata lì tutto il tempo…

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Ed ecco finito il primo chappy! ^^ Chi sarà in realtà Neko-Chan? °-° Come andrà a finire la prima missione di Neko-Chan e Inu-Kun? °-° Come andrà avanti questo “nuovo anno”? °-° E che c’entra Kagome se la protagonista è Neko-Chan? °-°
Maika: Bhè, ma questo è banale… L’avranno capito tutti che Kagome e… PFF!!
Kagome: *tappa bocca a Maika* Ziiiittaaaaa!! >.<’
Tutto questo e altro ancora… nel prossimo chappy! ^.^
Chu! <3
 
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