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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Devil May Cry
Titolo Fanfic: UN MARE DA SPETTATORE
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: manga-darling galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/11/2010 19:30:23

una piccola one shot romantica
 
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UN MARE DA SPETTATORE
- Capitolo 1° -

-Direi che è meglio se la finiamo qui- disse in tono freddo, tono raro da parte sua, tipo sempre allegro. Era da tempo che non era piu lo stesso...comportamento nato dal momento in cui, impulsivamente mi ero buttata davanti a lui mentre un demone lo attaccava. Era stato il mio istinto protettivo nei suoi confronti, credevo fosse in pericolo.
Mi aveva preso il volto fra le mani dopo averlo brutalmente squartato con la sua spada e mi aveva fatto promettere di non fare mai piu una cosa del genere.
Da quel momento era molto distante, il suo sguardo perso, e quando mi guardava sembrava essere in agonia.
Bruciavo dentro per il dolore che quella visione mi procurava, ma mai avrei pensato che sarebbe arrivato il momento che mi dicesse una simile frase.
-Non posso svolgere il mio lavoro pensando che c'è qualcuno a cui devo fare da balia-
Lo guardai come se non sentissi altro che l'eco della sua voce dentro me, come se i miei pensieri parlassero indipendenti dal mio volere.
-Ne abbiamo gia parlato...perchè all'improvviso decidi questo?-
-Le parole non sono i fatti-
-Allora non ti fidi di cio che ti ho promesso!- lo interruppi ferita piu di quanto gia lo fossi.
Il suo sguardo non vacillava come desiderassi, anzi, era fermo, immobile ed incatenato al mio.
-Non so cosa dirti...è stato bello finchè è durato- non sapevo se pronunciasse quelle parole per farmi arrabbiare e quindi coprire il dolore con la rabbia, o se le dicesse sul serio. Di una cosa ero certa, se la situazione non sarebbe migliorata sarei andata dritta ad affogarmi nel mare reso rosso dal sol tramontante che ondeggiava tranquillo alle mie spalle.
Rimanevo immobile, non riuscivo a muovermi, attendevo che lui all'improvviso sorridesse e mi abbracciasse dicendo che era tutto uno scherzo, ma si voltò e seriamente ebbi paura. Poteva essere l'ultima volta che lo vedevo. Non avevo la forza di dirgli di non andare, potevo solo osservare tutti i particolari di quel forte corpo che si stava allontanando senz'esitazione da me.
Iniziarono a balenarmi ricordi, ricordi creati insieme a colui che avevo amato e amavo ancora. Il suo passo era deciso e per nulla lento, ormai distanziava parecchio e non avrebbe visto se io avessi pianto o meno per lui. Non avrebbe visto le lacrime sgorganti solo ed unicamente per causa sua.
Non riuscivo a pensare a cosa fare, quale sarebbe stato il giorno dopo, il futuro. Possibile che stesse succedendo?
Frase che mi ripetevo e ripetevo non so quante volte.
Le ginocchia mi cedettero e caddi sulla soffice sabbia. Un posto, quello in cui ero, tanto magico quanto desolante.
Un bellissimo mare che ondeggiava a malapena. Facendo avanti e indietro con le sue acque trasparenti sulla sabbia. Un movimento infinito, che non avrebbe cambiato ritmo fin quando l'avrebbe stabilito lui stesso.
Alzando lo sguardo si poteva vedere il riflesso del sole che rendeva anche l'acqua fiammeggiante, ma...la bellezza di tutto cio al momento si trasformava in qualcosa di frustrante, perchè tale bellezza stava facendo da pubblico al mio dolore.

All'improvviso nell'aria prese ad aleggiare un fetito odore, qualcosa che però non mi era sconosciuta. Era la seconda volta che sentivo qualcosa del genere e di certo non portava un buon ricordo. Mi voltai di scatto e sgranai gli occhi.
Nere presenze ergevano dinanzi a me e mi venivano incontro.
Lambivano le loro affilate e avvelenate armi in aria, accentuando la scia che producevano.
Boccheggiai cercando di prendere aria. Lui non c'era, era andato via e io non ero affatto in grado di fronteggiarli.
Mi rialzai e iniziai ad indietreggiare.
Maledetta la paura che teneva bloccate le mie gambe.
Ruggiti e versi orribili squarciarono l'aria ed iniziarono a fiondarsi contro di me. Non chiusi neache gli occhi, era inutile.
Ma qualche attimo prima che mi fossero addosso fui costretta a chiudere gli occhi per ciò che mi schizzò in faccia.
Un rumore metallico coprì quello dei versi e quando riaprì gli occhi, i mostri non mi stavano piu per saltare addosso.
Alcuni erano dimezzati a terra e altri stavano attaccando lui.
Quella figura rossa con quell'enorme spada che mi aveva sempre affascinato.
Le due pistole ancora nel loro fodero alla sua apparizione, non tardarono ad esibire il loro numero.
Poco tempo e i miei aggressori furono decimati, il loro sangue sporcava la sabbia sotto di loro, sangue che l'acqua marina non avrebbe portato via, solo il vento avrebbe coperto con altra sabbia quella sporca, cancellando così quella demoniaca rimanenza.
Lui era li immobile, con un accenno di affanno e la mano stretta, forse troppo, sull'elsa della spada, ripresa dopo aver usato le sue fidate pistole.
Mi avvicinai di poco a lui e lo chiamai cauta con una nota di tremore.
-Dante?-
Voltò molto lentamente solo la nuca e potei notare che la sua faccia era schizzata di rosso. Le labbra leggermente dischiuse per prendere un po d'aria.
Era strano, di solito non si stancava facilmente, ma ero certa che non era affanno da stanchezza, bensì da rabbia.
-Quando finirà questa storia?- disse tagliente ferendomi e voltando di nuovo la testa -Possibile che sia vincolato a te?- ero confusa.
Si voltò totalmente verso di me con un'espressione indecifrabile e fece un passo avanti.
-Non riesco ad andar via neanche per poco...che devo tornare indietro con il terrore che se non facessi in tempo succederebbe qualcosa che mi porterei sulla coscienza per tutta la vita- mi si avvicinò costringendomi a sollevare lo sguardo per guardarlo negli occhi, visto che era piu alto di me.
Ero invasa da emozioni, ancora scossa dal fatto ch'era andato via quasi ero stata assalita dai demoni, e ora era di nuovo li a dirmi frasi di cui non capivo il significato. Era arrabbiato o altro?
-Non ci riesco- affermò con luce tremendamente agonizzante negli occhi prima di mettermi una mano sulla guancia.
Fui scossa da un tremore abbastanza forte sotto quel tocco e mi si riempirono gli occhi di lacrime. Lacrime che avevan fatto di tutto per non uscire fino a quel momento.
Non potei far a meno di abbracciarlo stretto come mai avevo fatto prima, attaccandomi a lui per non farlo fuggire nuovamente. Iniziai a piangere forte, molto forte, scontando la tensione accumulata nell'ultima frazione di tempo.
-Non voglio, non voglio!- incominciai a gridare tra una lacrima e l'altra. Non sopportavo che scomparisse dalla mia vita, non sopportavo di non veder piu quella nivea bellezza, quella forte figura che mi dava tranquillità e sicurezza, nonostante tutto ciò che incombeva nello stargli accanto.
Non m'interessava se era sporco di sangue nemico, non m'importava piu nulla del resto, se non stargli avvinghiata.
Mi carezzava la nuca con fare dolce come a rassicurarmi, ma io non riuscivo a rilassarmi.
-Cosa non vuoi?- chiese con un tono simile a chi avesse paura di sentire qualcosa di poco gradevole.
Liberai il viso e guardandolo gli rivolsi un cumulo di frasi come se fosse l'ultima volta che potevo dirle.
-Non sono bella, nè attraente, sono facilmente irritabile e terribilmente gelosa, mi metto spesso nei guai e sono orgogliosa, ma ti amo, ti amo e non so cosa fare se non ci sei tu a tenermi in piedi-
Mi guardò per tutta la mia frase, verso la fine chiuse gli occhi respirando rumorosamente e profondamente. La presa su di me divenne ferrea e con una voce che di sicuro faceva paura a lui stesso mi si rivolse
-Non hai idea di quanto tu mi tenta con il tuo essere, e se sapessi quanto sei bella in questo momento...- sembrava voler continuare, ma come posseduto da una forza maggiore d'impossessò delle mie labbra, facendomi sgranare gli occhi per l'improvviso gesto. Premeva la mano dietro la mia nuca, e muoveva le sue labbra sulle mie come a volerle strappar via.
Non mi tirai indietro, se doveva essere l'ultima volta che lo baciavo, non dovevo temere nulla e memorizzare tutto.
Risposi col suo stesso ardore, ma lui si staccò subito, come se bruciassi.
Gli occhi eran inniettati di nero liquido, pareva puro petrolio, segno che le emozioni lo stavano sommergendo, cosi mi aveva raccontato una volta... emozioni troppo forti risultato cambiamento.
Era la prima volta che lo vedevo, era inimmaginabile dato un racconto. Stranamente gli aggettivi che mi venivano da dargli erano tutt'altro che di paura.
Lo trovavo bello, si...con quegli occhi che facevano indietreggiare i suoi nemici, quegli occhi che erano l'ultima cosa che si potevano vedere prima della morte.
Avanzai e lui indietreggiò, stranito come mai prima. Impaurita, convinta che volesse andarsene mi fiondai ad abbracciarlo di nuovo gridando un "No".
-Non hai timore di me?- mi chiese col tono di prima.
-No, e mai potrei- come poteva chiedermi una cosa simile, paura di lui, come si puo aver paura di una persona tranne che di perderla? -ho solo paura che tu te ne vada- detti voce ai miei pensieri.
Le sue braccia mi avvolsero e la sua guancia poggiò contro la mia nuca. Sentì una risata disperata.
-Solo tu puoi trovarmi bello...sei piu terribile di chi affronto- disse strusciando la sua guancia sui miei corti capelli. Non sapevo se prenderlo come un complimento o come un insulto, conoscendolo direi un misto. -Non andrò via...non ci riesco...-
Felicità e sollievo mi traversarono il corpo e un sorriso lieve mi si dipinse in volto.
-Mi verrebbe da dire grazie a quei mostri...per averti fatto tornare indietro...-
Mi scostò da lui e con l'aspettato ritorno di un viso normale, per quanto fuori dalla norma potesse essere per la sua bellezza, mi si rivolse con tono ironico. Dolce tono ironico.
-Io che li elimino ti ho spinto a ringraziarli..dovrò farteli dimenticare...specie se sei sporca del loro sangue-
E mi prese in braccio, andandoci a buttare nell'acqua del mare.



---FINE---



Premetto che questa fic era nata per essere una lemon contenente una scena hot abbastanza violenta, ma alla fine cancella e riscrivi ed è venuta fuori questa...che dell'idea iniziale conserva solo lo scenario.
Per chi non avesse capito (colpa mia che non mi spiego bene), c'è Dante che sta per lasciare una lei qualsiasi (come sempre nelle mie fic c'è sempre un personaggio che non esiste senza nome XDD). Succede questo in seguito ad uno spiacevole evento che fa capire che lui puo offrirle solo pericolo.
Alla fine (forse come conclusione non è l'ideale) si buttano in mare per lavarsi via il sangue nemico...il significato che voglio (intendo almeno) trasmettere è quello che rilavandosi si cacciavano via brutti ricordi e si aveva un nuovo inizio.
Concludo quest'angolo dell'autrice (pazza) dicendo che è stata una fic che non mi è stata ne commissionata e nè mi ha portato via troppo tempo a pensare...volevo fare una cosa il piu immediato possibile XD

Nb= puo sembrare che mi sia ispirata a twilight, ma ribatto e dico che assolutamente non è cosi (con tutto rispetto) non esiste solo twilight alla vita XD


 
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VOTO: (3 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
devilcancry - Voto: 15/11/10 17:20
amorosa come sempre sei fntastica nello scivere^^ wow mi son venute le lacrime agli occhi^^
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ninjiapiccina2 - Voto: 12/11/10 14:10
bellissima tesòòò cm al tuo solito non fai altro che scrivere storie dove io poi mi ritrovo a piangere a dirotto!!! Insomma sono commossa ok lo ammetto!! Però un felice e contenti come piace a me ke bello!!
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ichigomashimaro - Voto: 10/11/10 21:25
Complimenti, è davvero bellissima! Se potessi ti darei 1000 e più stelle di voto, ma purtroppo ce ne sono solo 5...
Comunque sei bravissima!! ^ ^
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