- Capitolo 1° -
Forza, buttati! Facile a dirsi...
Le mura di una stanza nascondono il cielo e fermano il tempo, ma gli amanti sentono avvicinarsi l'ora del loro incontro: menti che si toccano, si sfiorano e godono della reciproca presenza. Attimi interminabili di impazienza, i minuti sembrano ore per poi scorrere come lampi. E' il calore del sole sulla pelle durante la notte, acqua bramata che rinfresca la gola riarsa e insaziabile; una prenseza silenziosa e discreta che colpsice come un pugno e fa salire il rossole sulle guance pallide e smunte, tese per l'attesa e l'insonnia, per il desiderio. Contare le gocce di pioggia che cadono dall'enorme clessidra del cielo che segna lo scorrere del tempo; una gioia inattesa e aspettata, dolce sofferenza dei sensi, nettare e miele, mondo dorato e splendente persino nelle sue brutture. Luce nuova, occhi nuovi: sono senza più veli, o forse solo coperti da cortine più pesanti... Soddisfazione è assuefatta e il desiderio appagato e inestinguibile insieme. Contraddizioni? Molte. Luce del sole che impedisce il sonno: è notte o giorno? Notte e giorno, confusi fino al risveglio. Notte propizia all'amore o luce accecante e calore? Presenze, non corpi, mani e pensieri. Sali su una nuvola e fatti portare dal vento, guardiamo una stella morire per noi. Segreti sussurrati sulle labbra: dolce miele. Corriamo nel cielo e cogliamo le stelle, sognamo. L'attesa straziante di un attimo infinito e bollente è gioia e timore. Urlante splendore di uno sguardo per perdersi in quelle polle profonde in cui viene a specchiarsi ogni notte la luna, fuggendo per poter essere presi ancora una volta, di nuovo... Togli gli inutili orpelli che offuscano la vera bellezza, la vera fragranza del tuo essere: irrazionalità o eccessivo attaccamento alla terra. Cerchi la libertà specchiandoti nel cuore di un altro, i respiri intrecciati in una musica silenziosa, i cuori che battono insieme: dialogano. Storie fatte di sguardi, raccontate con gli occhi, vissute col cuore e finite in un bacio. Sentirsi vivi nei sensi e nella mente e cammianre insieme nel sole verso l'infinito dell'orizzonte, sfiorare con timore l'immensità racchiusa in un'idea. E poi ancora, attimi bollenti in cui quattro labbra si sfiorano per provare nuovi sapori, e dita che si cercano disegnando parole silenti. L'inizio e la fine sono riuniti in un unico nodo di sguardi; l'infinito è scolpito tra i desideri inespressi ma già conosciuti e soddisfatti. Si muore e rinasce ogni giorno per innamorarsi e donarsi di nuovo, mentre le parole muoiono in gola per l 'urgenza di un sospiro.
Shakespere è sempre Shakespeare... |
|