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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LEVEL 7
Genere: Comico, Azione, Avventura, Fantascienza, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Autore: killuxgonxhunter galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/10/2010 15:37:56 (ultimo inserimento: 11/11/10)

Può una rapina in banca cambiare per sempre la vita di una persona? Daisuke Nomura lo scoprirà molto presto.
 
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NOIA
- Capitolo 1° -

Narrato "Pensato" "Parlato" "Scritto"
Narrazione iniziale sul personaggio

Daisuke Nomura è un giovane studente giapponese di 17 anni, vive a Tokyo con la sua famiglia in un appartamento di uno dei tanti grattacieli del centro. Daisuke però ha un segreto. Beh, in fondo chi non ne ha? Ma il suo è un segreto al quanto particolare e allo stesso tempo triste, la sua unica passione sono i manga, tutto il resto a lui non interessa un granché. La sua passione per questi è talmente grande che al momento sta seguendo 59 manga, sommando quelli già letti supera di gran lunga la tripla cifra.
Daisuke è un ragazzo piuttosto alto, sul metro e ottantacinque, pesa circa 75 kg. Ha una carnagione piuttosto chiara, le guance leggermente rosee e il tipico naso a punta. Inoltre ha una ragazza, si chiama Fujiwara Kinsue ma per lui si tratta solo di una come tante, non prova nulla di particolare nei suoi confronti ma questo lei, forse accecata dall'amore, non se ne ancora accorta.


Un martedì pomeriggio, una volta tornato dal rientro la madre di Daisuke gli chiese di accompagnarla a fare delle spese, anche se un po' scocciato accettò e insieme si diressero verso il centro. All'incirca alle sei e mezza di sera, subito dopo aver finito di fare la spesa, la madre si ricordò di dover andare in banca. Era quasi orario di chiusura così dovettero fare di corsa... Una volta dentro si accorsero della solita coda enorme per gli sportelli, ci sarebbero voluti come minimo venti-trenta minuti così Daisuke iniziò a rileggersi il Jump che aveva acquistato il giorno prima. "Sempre meglio che stare in coda a far niente..." Passano venti minuti circa e d'un tratto si sente un uomo entrare sbattendo la porta, nemmeno il tempo di voltarsi e questo stava già gridando a squarciagola: "Nessuno si muova! Questa è una rapina… se qualcuno proverà a fare l’eroe non esiterò a sparargli addosso!" Immediatamente fu il panico, anche Daisuke iniziò ad agitarsi, il cuore andava a mille e sentiva di essere chiaramente in pericolo, poi d’un tratto il rapinatore gli passo a fianco per dirigersi verso la cassa e lo guardò con aria minacciosa. La paura cresceva in maniera esponenziale, il Jump che stava tenendo in mano gli cadde per terra e per quanto cercasse di darsi una calmata non riusciva nemmeno a muoversi, ansimava… Poi iniziò a pensare perché avesse così paura, ”è una cosa normale averla” continuava a ripetersi dentro sé, ma c’era qualcosa di strano. Non si trattava dell’aver paura di perdere la propria vita, non riguardava nemmeno la madre o le altre persone in pericolo, era invece come un senso di impotenza. Non poter far nulla lo irritava più di ogni altra cosa, sapeva che un gesto eroico gli sarebbe costato la vita e non avrebbe risolto nulla, lui non voleva fare una fine del genere ma non avrebbe nemmeno voluto vivere sapendo di essere una tale nullità. Poi avvenne qualcosa di inaspettato che fece riaprire gli occhi a Daisuke, da quel momento incominciò a guardare il mondo da un altro punto di vista, con un’altra luce!
D’un tratto l’aria intorno a sé incominciò a farsi più rarefatta, pesante e in qualche modo perfino strana, c’era qualcosa di particolare ma non riusciva a capire cosa. Faticava a respirare più del normale ma non per la paura, poi uno ad uno, sua madre compresa, le persone vicino a lui iniziarono a cadere per terra come svenute. Arrivò un’altra specie di ondata, i pochi altri che come lui erano rimasti in piedi, attoniti e stravolti caddero ancora, uno dopo l’altro e dopo qualche secondo Daisuke si accorse di essere l’ultimo rimasto in piedi. Ora però la respirazione si stava facendo sempre più fiacca, tenersi in piedi era sempre più faticoso e soltanto tenere gli occhi aperti sembrava doloroso. Erano passati appena venti secondi ma a lui parvero un’eternità, fu allora che notò una figura sbucare da dietro un pilastro, era un uomo vestito di nero, con occhiali da sole che gli coprivano metà volto e con un sorrisetto stampato sul volto. L’uomo cominciò ad avvicinarsi, ora riuscì a riconoscere il vestito che portava, uno smoking nero molto elegante e con la mano destra faceva roteare un bastone in legno da passeggio. Più si avvicinava e maggiore era la pressione che il giovane ragazzo sentiva sulle sue gambe, sulle spalle e su tutto il resto del corpo, stranamente però non lo temeva, anzi, era incuriosito da lui. Quell’uomo sembrava un essere così forte e deciso, un essere a lui superiore così come a tutti gli altri presenti nella banca. Era riuscito a far svenire tutte quelle persone senza muovere un dito, tutte tranne lui. Questo dubbio iniziò ad attanagliare Daisuke che si stava chiedendo quale fosse il motivo; semplicemente lo aveva lasciato sveglio per un qualche motivo sconosciuto oppure lui aveva resistito inaspettatamente anche per l’uomo?
Poi arrivò un'altra ondata, il suo corpo fu come attraversato da mille lame e dopo aver sputato sangue iniziò a cadere in avanti, il dolore era enorme, sembrava quasi di morire ma fu proprio quando stava per svenire che il giovane reagì, in qualche strano modo riuscì a restare in piedi all’ultimo spostando in avanti la sua gamba destra. Questo piccolo movimento però fu dolorosissimo, sentì ancora una volta i muscoli come strapparsi dentro il petto e l’addome, ma nemmeno questo lo fece cadere. Lui voleva sapere chi fosse quella persona e soprattutto come faceva ad essere così forte. Forse influenzato dai manga, dalla situazione che lo stava coinvolgendo oppure da entrambe le cose l’unico pensiero fisso del ragazzo era quello di non cadere, piuttosto avrebbe preferito morire.
L’uomo si tolse gli occhiali da sole e il berretto nero, sorrise ancora una volta e disse a gran voce:
“Sono proprio curioso di vedere quanto tempo ci metterai a cadere.” L’uomo sembrava sulla trentina d’anni alzo il braccio velocemente e poi lo diresse verso di lui. Passò un istante e il corpo del giovane venne attraversato da quello strano potere, questa volta sputò ancora più sangue, inoltre sanguinò dalle orecchie e dal naso. Il colpo questa volta era stato decisamente più forte e le speranze di sopravvivere sembravano ormai azzerate.
Questa volta Daisuke cadde per terra sulle sue ginocchia, rimase lì accovacciato senza più dare segni di vita; l’uomo sorrise ancora e ricominciò a camminare passandogli a fianco con molta calma ma fu lì che si senti strattonare i pantaloni. Abbassò lo sguardo con molto stupore e vide che il ragazzo era ancora vivo, nonostante avesse lo sguardo perso nel vuoto di fronte a sé con la mano sinistra era riuscito a strattonare i pantaloni dell’uomo e infine con l’ultima goccia di voce rimastagli in gola disse: ”Fammi diventare forte quanto te… ti scongiuro!”
L’uomo capì che Daisuke non era caduto per terra in quella posizione casualmente, lui si era inginocchiato di proposito per pregarlo di farsi allenare da lui. L’uomo questa volta rise di gusto, proseguì verso l’uscita staccandosi dalla ormai debole presa del giovane ma proprio una volta quasi fuori disse a gran voce: ”Ci puoi scommettere! Tra un mese esatto fatti trovare di fronte a questa banca, allora ti prenderò come mio allievo. Ma ti avverto da subito di una cosa, dovrai lasciare casa per un lungo periodo, forse mesi, o molto più probabilmente anni e soprattutto non dovrai dire a nessuno prima della partenza che te ne andrai e soprattutto dove o con chi. Se non rispetterai una di queste condizioni, io non mi farò trovare. A presto! ” Uscì dalla banca con la solita andatura rilassata, nel frattempo Daisuke cadde per terra sfinito.

 
Continua nel capitolo:


 
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COMMENTI:
Trovato 1 commento
killuxgonxhunter 04/11/10 18:47
I commenti sono graditi ^^
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