torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Kuroshitsuji
Titolo Fanfic: HEART-POUNDING, PANIC IN THE KITCHEN
Genere: Sentimentale, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, AU, Shounen Ai
Autore: siram galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/10/2010 15:53:33

Imparare a fare torte può essere pericoloso a volte. Soprattutto se sei vicino a San Valentino e ti aiuta un sempai particolare. AU SebXCiel
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti!^^
So che non siamo ancora nel periodo di San Valentino, ma ho iniziato questa oneshot due mesi fa e sono riuscita a trovargli un finale decente soltanto oggi, così ho deciso di postarla! Patetico, lo so...
Comunque, questa oneshot è ispirata dallo stesso doujinshi di Lucky Star che mi ha ispirato "Grow Strong, Ciel" anche se direi che questa mi è venuta molto meglio rispetto alla prima!^^
Vi lascio alla fic!^^
Buona lettura, e grazie per l'attenzione!^^



HEART-POUNDING, PANIC IN THE KITCHEN

CAPITOLO UNICO

Irritato? Arrabbiato? Furioso? No, forse… Incavolato come una bestia! Si, era così che si poteva descrivere il suo stato d’animo in quel momento. I suoi occhi blu parevano più scuri del solito e mettevano una certa suggestione, soprattutto al povero ragazzo indiano inginocchiato davanti a lui con aria tremante che, anche se involontariamente, aveva acceso la miccia che aveva portato all’esplosione d’ira dell’amico.
So:- Ciel, mi dispiace. Sul serio!-
Ciel non lo ascoltava, e se non ci fosse stato Agni a tenerlo per le spalle, probabilmente avrebbe afferrato il coltello da cucina che stava sul mobiletto lì accanto e lo avrebbe usato per squartare Soma in pezzi. Forse stava esagerando, se ne rendeva conto, ma doveva sopportare quell’essere irritante tutti i giorni a scuola, e quell’idiota che si auto-definiva il suo migliore amico che cosa aveva fatto? Glielo aveva portato a casa! Ora, se uno che si definisce il vostro migliore amico vi portasse a casa l’ultima persona che vorreste che fosse a conoscenza del luogo dove abitate, non vi incavolereste come delle iene anche voi? Ma a chi si stava riferendo e, soprattutto, cosa era successo? Molto semplicemente, Ciel Phantomhive aveva una gran passione per i dolci e aveva deciso di imparare a cucinarli. Per questo motivo aveva comprato un ricettario di dolci, più ingredienti vari, tra cui spiccava una gran quantità di cioccolato. Trovarne tanto non era stato un problema perché, per un puro caso, si era ritrovato nel periodo di San Valentino e, si sa, a San Valentino il cioccolato si vende praticamente da solo. Però, proprio per via di questa festività, Ciel aveva preferito evitare di far sapere in giro della sua decisione di fare dolci, perché temeva che Elizabeth o qualche altra spasimante si facesse qualche strana idea. Ma Soma, che pareva incapace di farsi gli affari suoi, era riuscito a scoprire le sue intenzioni e aveva insistito per farlo partecipare all’impresa, come l’aveva chiamata lui, insieme a suo fratello maggiore Agni. Ciel all’inizio era contrario, ma poiché Agni era una persona responsabile e un ottimo cuoco, alla fine aveva accettato. Non lo avesse mai fatto! Appena Soma intravide nel corridoio deserto suo fratello che stava svoltando l’angolo per venire verso di loro, gli corse incontro urlando:- Agni!!! Oggi pomeriggio vado da Ciel per fare dei dolci al cioccolato! Vieni anche tu?-
Se Soma si fosse controllato e avesse aspettato che Agni svoltasse totalmente l’angolo, avrebbe notato che stava parlando con qualcuno, e che quel qualcuno lo aveva ovviamente sentito e, con una scusa, si era auto-invitato a casa di Ciel per unirsi a loro.
???:- C’è qualche problema?-
Ciel portò il suo sguardo di fuoco da Soma a colui che aveva parlato, ovvero l’essere irritante, o come lo definiva Ciel, il demonio in sembianze umane. Un solo nome: Sebastian Michealis, sempai di Ciel e di Soma, nonché compagno di classe e migliore amico di Agni. Nonostante fosse il ragazzo più popolare della scuola e per questo aveva sempre addosso le attenzioni della maggior parte dell’istituto, insegnanti compresi, Sebastian sembrava avere una particolare predilezione per Ciel. Infatti, appena lo vedeva fuori dalla classe, Sebastian si incollava al ragazzo come se fosse stato la sua ombra e riusciva sempre, volontariamente o no, a dire o a fare qualcosa che irritasse o imbarazzasse il più giovane. Per non dire il fatto che, più di una volta, il sempai si era lasciato scappare qualche battutina ambigua che poteva essere facilmente interpretata male. Ma l’apice di tutto era stato raggiunto quando, una volta, Ciel era inciampato battendo la testa a terra, ma senza farsi troppo male, e Sebastian si era offerto di accompagnarlo in infermeria per essere sicuri che non si fosse fatto niente. Fino a qui non c’era niente di male, peccato solo che Sebastian lo aveva accompagnato portandolo in braccio, anche se era visibile a tutti che Ciel poteva tranquillamente camminare, e che l‘infermeria si trovasse dall’altra parte della scuola. Inutile dire che la cosa suscito, oltre ad un certo chiacchierare, le ire e le gelosie di tutte le persone che sbavavano dietro al sempai. Per questo motivo Ciel evitò di farsi vedere a scuola per una settimana, nella speranza che le acque si calmassero. Comunque, da allora aveva cercato di evitare in tutti i modi il sempai, ma grazie a Soma adesso se lo ritrovava in casa!
S:- Allora?-
A:- No, niente. Vero?-
C:-……-
S:- Lo prendo per un si. A questo punto direi di cominciare. (guardando Ciel) Qualcosa mi dice che ci sarà da divertirsi.-
C:- (bisbigliando) Soma, sappi che questa me la paghi!-
L’indiano non rispose, ma Agni impiegò un quarto d’ora buono per farlo riprendere dallo spavento. Il quartetto cominciò a cucinare, anche se la differenza di bravura era piuttosto evidente. Infatti mentre Agni e Sebastian se la cavavano egregiamente, mostrando agli altri due cosa dovevano fare e come la dovevano fare, Soma e Ciel andavano a tentoni, cercando di imitare i sempai con qualche problema. Sebastian sorrise divertito. Ciel con il grembiule, la faccia sporca di farina e le mani impiastricciate dentro l’impasto, che più che amalgamarlo sembrava che ci stesse combattendo contro, era una visione da oscar! Se solo non avesse avuto il cellulare scarico! Oh beh, voleva dire che avrebbe fatto affidamento sulla sua memoria.
C:- Che hai da guardare?-
S:- Mi godo lo spettacolo.-
Ciel si limitò a sussurrare un:- Bastardo.- a denti stretti prima di ritornare a fare ciò che stava facendo.
Sebastian continuò a fissarlo divertito quando, ad un tratto, si mise dietro Ciel e immerse le sue mani nell’impasto afferrando quelle del ragazzo. Ciel non sussultò solo perché era bloccato tra il tavolo e il sempai, mentre tre tonalità diverse di rosso imporporarono le sue guancie.
C:- C-Che stai facendo?!-
S:- Ti do una dimostrazione pratica di come devi fare. Se non fossi capace di fare queste cose, non sarei un buon sempai.-
Ciel non disse nulla e si limitò a lasciarlo fare, anche perché nella posizione imbarazzante in cui si trovava non aveva molta scelta.
C:- “Ma tu guarda te in che situazione mi sono cacciato! Avevo programmato un bel pomeriggio tranquillo, e invece mi trovo incollato ad un bastardo! Ed è tutta colpa di quell’idiota! Ma che...?! No, non ci credo! Ma come ha fatto a buttarsi in faccia tutto l’impasto? Soma, sei un caso senza speranza. E vedi se questo pervertito mi molla!”-
S:- Ecco, adesso dovrebbe andare bene.-
Ciel riportò gli occhi sull’impasto, ma la sua attenzione fu catturata dalle loro mani congiunte. Era strano come le loro ditta si intrecciassero così perfettamente, come se fossero stati i pezzi di un puzzle che andavano uniti. Si rese conto di ciò che stava pensando solo quando il sempai lo mollò per allontanarsi un attimo, e si diede mentalmente dello stupido per aver pensato una cosa simile.
S:- Adesso versiamo l’impasto dentro questo recipiente per torte e poi lo mettiamo a cuocere dentro il forno. Una ventina di minuti dovrebbero bastare. Intanto possiamo preparare il cioccolato.-
Ciel guardò Sebastian infilare la sua torta, insieme a quella che il sempai aveva preparato come dimostrazione, dentro il forno, quando qualcosa scattò nella sua testa.
C:- Come preparare il cioccolato? Ma non si mette semplicemente sopra alla torta?-
Ci furono alcuni attimi di silenzio, finché Sebastian non disse:- Tu non hai mai neanche visto una persona che preparare un dolce, vero?-
Sentendosi insultato, e con un leggero rossore a imporporargli le guancie, Ciel gli rispose:- E secondo te se sapevo come si faceva una torta mi compravo un ricettario?-
Capendo che era meglio far cadere l’argomento, Sebastian cominciò a preparare il necessario per la crema al cioccolato.
S:- Allora, per prima cosa si prende un recipiente vuoto. Poi si mette dentro il cioccolato, un bicchiere di latte e un cucchiaio di zucchero. A questo punto si prende la frusta e si mescola con energia finché l’impasto non è denso.-
Ciel copiò tutte le mosse del sempai, ma arrivato al punto di mescolare trovò alcune difficoltà. La crema pareva così dura che sembrava impossibile da mescolare.
S:- Non stai andando male, ma dovresti metterci un po’ più di forza. Tipo quando dai gli schiaffi.-
Ciel sorrise tra se e se. In quell’anno gliene doveva aver dati almeno un paio. Comunque, si limitò a dire:- E’ duro.-
Per la seconda volta, Sebastian si mise dietro di lui, gli afferrò le mani e lo aiutò a mescolare. Per la seconda volta, Ciel non poté fare a meno di notare come le loro mani sembravano congiungersi perfettamente, per poi darsi dello stupido e cercare di cacciare via quel pensiero.
S:- Ecco, adesso è densa al punto giusto. Dovrebbero anche essere pronte le torte.-
I due andarono verso il forno e tirarono fuori entrambe le torte.
C:- Sono cresciute.-
S:- Merito del lievito. Però bisogna stare attenti a non metterne troppo.-
C:- Se no che succede?-
S:- Beh-
Sebastian fu interrotto dall’urlo di Soma. Ciel e il sempai si girarono verso di lui, vedendo che stava cercando di tirare fuori la torta dal fornelletto portatile di Agni, ma che non ci riusciva perché era cresciuta più del previsto.
S:- Ecco, quello è un buon esempio.-
C:- ……-
S:- Tornando alla torta, questa è la parte più delicata, quindi fai attenzione. Si tira fuori la torta dal recipiente, poi si taglia a metà verticalmente e si versa all’interno la crema, stendendola con il coltello. Poi si richiude la torta e si versa il resto della crema sopra la torta, stendendola sempre con il coltello. Prova tu adesso.-
Ciel provò andando a tentoni, ma alla fine anche la sua torta era pronta.
C:- Fatto! E adesso?-
S:- Adesso le mettiamo in frigo, così il cioccolato si solidifica.-
Una ventina di minuti dopo, tirarono fuori le torte finite. Quella di Sebastian era, ovviamente, perfetta. Quella di Ciel un po’ meno, ma l’odore era buono.
C:- Temevo peggio. Immagino che sia arrivato il momento di assaggiare.-
Ciel prese forchetta e coltello e tagliò un piccolo pezzo della sua torta. Stava per addentarlo, quando una mano afferrò il suo polso, deviando la forchetta verso la bocca del sempai.
C:- Ehi!-
S:- Uhm… direi che ci sei riuscito.-
C:- Vuoi dire che è commestibile?-
S:- (annuisce)-
Stupito e incuriosito allo stesso tempo, Ciel tagliò un altro pezzetto della sua torta e lo mangiò. Incredibile ma vero, la torta era commestibile e pure buona. Ci era riuscito! Avrebbe esultato di gioia, ma una leggera esplosione proveniente dalla zona della cucina dove stavano Agni e Soma gli fece capire che i problemi non erano ancora finiti. Finalmente, anche Soma riuscì a fare qualcosa di commestibile. Si era ormai fatta sera e i quattro non avevano ancora cenato, così Sebastian e Agni si misero a cucinare e tutti e quattro mangiarono a casa di Ciel. Una volta finita la cena, arrivò il momento per gli ospiti di ritornare alle proprie case. Certo, i due indiani si erano offerti di aiutare Ciel a rimettere a posto la cucina (che adesso era molto più simile ad una discarica), ma Ciel, temendo altri casini, aveva rifiutato, dicendo che lui e Sebastian se la sarebbero cavati da soli. In realtà avrebbe preferito pensarci da solo, ma rifiutare l’aiuto del sempai sarebbe stata una pazzia visto come era ridotta la stanza. Dopo ore che parvero interminabili, la cucina riprese il suo aspetto normale, e Ciel dovette ammettere che, infondo, Sebastian non era poi così male compagnia. Lo aveva rivalutato molto, anche se preferì tenere la cosa per se.
S:- Sembrerebbe che abbiamo finito.-
C:- Già…-
S:- (guardandosi l’orologio da polso) Accidenti, si è fatto veramente tardi! Sarà meglio per me tornare a casa e per te andare a letto, o non riusciremo ad andare a scuola domani.-
Detto ciò, si avviò verso la porta della casa seguitò a ruota da Ciel, ma quando stava per attraversare la porta, una mano l’afferrò per la maglia, costringendolo a fermarsi. Sebastian si girò verso Ciel, guardandolo interrogativo, mentre lui teneva il capo chino per cercare di nascondere un leggero rossore che gli imporporava le guance.
C:- Puoi aspettare un attimo?-
S:- Va bene.-
Ciel ritornò in cucina e dopo qualche minuto ritornò dal sempai con in mano una scatola. Senza dire una parola, e con ancora le guancie imporporate, mollò la scatola addosso a Sebastian, che lo guardò confuso.
C:- E’ la torta che ho fatto io. Puoi mangiarla tu se vuoi. Consideralo il mio ringraziamento per avermi aiutato…-
Sebastian guardò sorpreso prima la scatola e poi Ciel, per poi rivolgergli il suo solito sorriso.
S:- L’accetto con piacere. Posso considerarlo un regalo per San Valentino?-
Per tutta risposta, Ciel gli chiuse la porta in faccia.
S:- Posso prenderlo come un si?-
Il ragazzo si rifiutò di rispondergli e andò in cucina, dove era appeso alla parete un grosso orologio, per vedere l’orario. Accidenti, era mezzanotte passata! Non immaginava che fosse così tardi. Stava per uscire dalla stanza quando qualcosa attirò la sua attenzione. La torta di Sebastian si trovava ancora lì in bella mostra. Ciel pensò che il sempai l’avesse dimenticata, quando notò un biglietto vicino alla torta su cui era scritto:”Buon San Valentino Ciel!^^ Firmato, Sebastian”.
C:- Che idiota…-
Incuriosito assaggiò la torta e dovette ammettere che era veramente deliziosa. Dopo averne mangiata quasi un quarto, decise di andare a letto, pensando che infondo il sempai non era così male come persona. Forse, la prossima volta che preparava una torta, avrebbe potuto fargliela assaggiare. Per usarlo come cavia ovviamente, non certo perché voleva farla per lui………
Comunque, quando si fece giorno, Ciel andò a scuola con l’incedere di uno zombi per due motivi. Il primo era perché aveva dormito poco. Il secondo era perché era San Valentino, e quindi Elizabeth e le altre spasimanti lo avrebbero disturbato tutta la mattina con le loro chiacchiere sdolcinate e i loro dolcetti (anche se la parte dei dolci non gli dispiaceva molto). Si era appena seduto al suo posto e si aspettava che le pazze gli saltassero addosso da un momento all’altro, quando successe qualcosa che non aveva previsto. Greil Sutcliffe, un altro dei suoi sempai, nonché spasimante numero uno di Sebastian, entrò nella classe con la furia di un tornado e l’espressione irritata di una belva assassina. Scandagliò per qualche secondo la stanza per poi andare con passo deciso verso Ciel, urlandogli contro un:- COME TI SEI PERMESSO, MOCCIOSO INSOLENTE?! TI RENDI CONTO DELL’AFFRONTO CHE MI HAI FATTO?!-
C:- Sutcliffe-sempai, non ho la più pallida idea di che cosa stia dicendo.-
Greil cominciò ad urlare come un pazzo, ma dalle sue urla si capì che lui era sempre stato il primo a regalare la cioccolata a “Sebas-chan” per il 14, ma che quando gliela aveva data stamattina, lui gli aveva detto che quest’anno era stato il secondo, perché il primo era stato Ciel. Quando finì di urlare ci fu un lungo silenzio. Non vi descriverò la reazione di Ciel, anche se credo che sia facile da immaginare. Non vi descriverò cosa accadde dopo, anche se posso dirvi che quella fu considerata la giornata più incasinata e indiavolata che ci fosse mai stata in quella scuola. Mi limiterò a dirvi che, alla fine della giornata, Ciel non aveva abbandonato l’idea di far assaggiare le sue torte a Sebastian. Anzi, stava già progettando di farne una apposta per lui con un ingrediente molto speciale comunemente chiamato: veleno per topi.

FINE



 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
siram 09/10/10 14:51
Grazie!^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

fan3000 - Voto: 07/10/10 17:49
ahahahahahahahah !!!!!!!!!! >.< è bellissimaaaaaa !!!!! XDXDXD troppoooo forte, davvero fantastica ! xò mo voglio il bacio, eh ! XD
mitica cm al solito !
complimenti ^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: