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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: DUE METà DI UNA STESSA ANIMA
Genere: Sentimentale, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, OOC
Autore: lady-helena galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/09/2010 22:59:44

L'incontro... L'amore... L'inizio di tutto... Minato&Kushina...
 
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- Capitolo 1° -

S’incontrarono per caso a Konoha, il paese natale di lui, il Lampo Giallo della Foglia; lei, kunoichi del Paese del Vortice, era in missione, i suoi compagni furono tutti eliminati e lei, l'unica sopravvissuta, giunse a Konoha.
Fu curata, ma sembrava non ricordare nulla di quanto accaduto, una volta ripresa chiese all'Hokage di poter diventare una kunoichi del Villaggio della Foglia.
"Prima dovrai affrontare una prova, combatterai contro il ninja migliore di Konoha, il Lampo Giallo della Foglia".
Queste parole non fecero altro che tormentarla nei due giorni precedenti lo scontro, poiché aveva sentito parlare di questo ninja e sapeva che era pericoloso, ma non poteva tirarsi indietro...
Il giorno dello scontro si presentò al campo e conobbe il famoso Lampo Giallo, era un ragazzo sui vent'anni, capelli biondi come il sole e tutti scompigliati, profondi occhi blu cielo, così profondi da potercisi addirittura perdere.
"Allora, sei tu la mia avversaria?" persa nei suoi occhi e nel suo luminoso sorriso riuscì a rispondere con un lieve cenno del capo.
"Io sono il Lampo Giallo di Konoha, il mio nome è Minato Namikaze" le offrì la mano e lei riuscì a rispondere al gesto automaticamente e solo quando avvertì la sua stretta riuscì a riprendersi del tutto e a presentarsi a sua volta.
"Piacere, il mio nome è Kushina Uzumaki, di Uzu, ero una kunoichi del Paese del Vortice" si stringevano ancora la mano, ma stavolta fu lui a perdersi nella bellezza della donna che aveva di fronte e che solo adesso poteva osservare meglio: i lunghi capelli rosso fuoco mossi dal vento, gli occhi di giada splendente e la carnagione chiara.
Entrambi furono riportati alla realtà dalle parole dell'Hokage che annunciava l'inizio del combattimento.
Si allontanarono, si misero in posizione e iniziarono a combattere.
All'inizio si servirono solo di taijutsu, per studiarsi, ma poi entrambi, spronati dall'Hokage, decisero di finire velocemente l'incontro, per cui si accinsero a usare entrambi il loro colpo migliore, gridarono all'unisono "Rasengan!", quello di lei prese la forma di una lama di vento, quello di lui rimase di forma sferica, si avvicinarono sempre di più, sempre a maggiore velocità; coloro che osservavano lo scontro erano rimasti scioccati dal fatto, quei due avevano la stessa tecnica, possibile che possedessero anche lo stesso tipo di charkra?
Si stavano ancora avvicinando, ecco, il momento dello scontro finale.
Un boato, una voragine immensa, generata dallo scontro delle due tecniche, entrambi furono
sbalzati lontano dall'onda d'urto, erano entrambi svenuti.
Furono portati all'ospedale, dove furono curati immediatamente, dopo una settimana di convalescenza furono dimessi e convocati dall'Hokage.
"Kushina, ora sei una kunoichi del Villaggio della Foglia, questo è il tuo copri fronte. Da adesso voglio che voi due lavoriate assieme, siete allo stesso livello e siete due chakra vento. Per ora, questo è tutto, potete andare."
Si diressero subito verso un campo di allenamento e decisero di combattere di nuovo per conoscersi meglio in modo da non avere problemi per le future missioni.
Terminato l'allenamento "Vuoi che ti accompagni a casa?" "Non ho nessuno qui, non so dove andare e visto che non ho soldi non posso permettermi l'albergo" i suoi occhi tristi erano peggio di un pugno nello stomaco e Minato non seppe resistere a quegli occhi, non erano fatti per essere tristi.
"Se per te non è un problema, potresti venire a stare da me" la tristezza dei suoi occhi mutò immediatamente, si voltò verso di lui per guardarlo negli occhi, rimasero così per un po', gli occhi negli occhi poi lei lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia dicendogli grazie.
"C'è solo un problema, come ti ho detto non ho soldi e non ho nient'altro da mettere oltre quello che porto... Non so come fare..." si vedeva chiaramente che era imbarazzata, un lieve rossore prese piede sul suo viso candido "Allora per stanotte ti do qualcosa di mio, poi domani andiamo insieme a vedere qualcosa nei negozi in centro; in cambio ti chiedo solo un grosso favore... potresti occuparti della casa?" lei immaginò per un attimo come poteva essere la casa di un uomo che viveva da solo ed era un disastro, poi pensò ad un ninja che viveva da solo... le venne la pelle d'oca al solo pensarci, così con un vigoroso si accettò l'ospitalità del ragazzo.
Si diressero verso la casa di lui.
Appena arrivati Kushina si offrì di preparare da mangiare, poi al momento di coricarsi si creò un piccolo problemino (di ordine pratico..ihihihi) "Scusa Minato ma... io dove dovrei dormire? Ho notato che c'è un solo letto e... il divano" lui sembrò non scomporsi "Se vuoi puoi dormire con me, ti prometto che terrò le mani a posto, e poi il divano è piuttosto scomodo" le sorrise dolcemente e lei si sentì di nuovo in imbarazzo, ma alla fine una vocina nella sua mente la convinse ad accettare.
Minato le diede una sua maglietta e mentre lei si cambiava in bagno, lui si era già sdraiato a letto e si addormentò non appena Kushina si sdraiò accanto a lui.
La mattina seguente Minato si svegliò per primo e per poco non gli venne un colpo; Kushina era ancora addormentata, ma loro due erano abbracciati, lei aveva la testa appoggiata al suo petto, e temendo ripercussioni fisiche, dopo tutto non la conosceva ancora così bene, si alzò facendo molta attenzione a non svegliarla.
Prima di uscire dalla stanza si fermò a osservarla, era davvero bella, ma si ricompose quasi subito, decise che si sarebbe preparato e poi l'avrebbe svegliata, c'era ancora tempo...
Dopo quel primo giorno continuarono a conoscersi sia nelle abilità in battaglia sia nella vita privata, vivendo insieme, oltre che lavorando insieme come jonin, avevano raggiunto un livello tale di complicità che erano la migliore coppia.

 
Continua nel capitolo:


 
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