- Capitolo 1° -
PREMESSA
Buongiorno a tutti, cari amici amanti delle fanfiction... quella che sto per presentarvi è una storia che ha come protagonisti alcuni personaggi di Capitan Tsubasa in un tempo in cui non esistevano ancora i campi da calcio.
Siamo all'inizio del '700, in Inghilterra, quando ancora si credeva nell'esistenza di maghi e streghe, o meglio stregoni e streghe. I nostri eroi sono proprio questo... ma improvvisamente la pace nella cara vecchia Londra comincia ad andarsene a causa di altri stregoni molto malvagi e potenti. Sarà compito dei nostri beniamini riportare la tranquillità. Ci riusciranno?
Scopritelo leggendo la mia storia.
Mi raccomando, ditemi cosa ne pensate. Vorrei ringraziare alcune persone che hanno letto anche le mie precedenti storie come ad esempio cicciolins e scandros, ma in particolare un grazie alla mitica luxy che con le sue ff mi ha fatto emozionare e, ebbe sì lo ammetto, anche piangere. Grazie davvero.
Buona lettura...
Un bacione
Earendil
PERSONAGGI PRICIPALI
* Oliver Hutton, o meglio Holly, stregone con il potere del fuoco
* Tom Becker, stregone con il potere del ghiaccio
* Philip Callaghan, stregone con il potere dell'acqua
* Julian Ross, stregone con il potere del tuono
* Paul Diamon, stregone con il potere del vento
* Patty Gastby, strega con il potere del fuoco
* Cloe Richardson, strega con il potere del ghiaccio
* Jenny Fusjiama, strega con il potere dell'acqua
* Amy Aoba, strega con il potere del tuono
* Alexis Littrel, strega con il potere del vento
PICCOLA PRECISAZIONE
Mi sono dimenticata di dirvi che il nome degli attacchi magici di cui dispongono i nostri eroi li ho presi dal videogioco Final Fantasy 8... dopo aver passato circa un'ora e mezza per decidere che nomi dargli e non avendo trovato soluzioni... ho deciso di usare quelli del mio gioco preferito... sorry... ;-)D
ETERNAL DARKNESS
Londra, 1700
Era una notte buia, senza stelle in cielo. A Regens Street solo il fracasso proveniente da una taverna riempiva il silenzio di quella sera. Il locale non era molto affollato, ma considerando che era già quasi l'una di notte non c'era niente di cui stupirsi. Le poche persone rimaste discutevano animatamente tra loro e stavano parlando di un problema che interessava tutti: c'era un'antica leggenda, secondo cui, all'interno della Foresta Proibita vivevano degli stregoni e delle streghe molto potenti che potevano controllare gli elementi... quasi nessuno aveva mai creduto a quel racconto che gli anziani del villaggio erano soliti raccontare nelle notti di luna piena. Ultimamente però si erano verificati alcuni fatti molto strani e la gente aveva cominciato a pensare che forse non si trattava di una semplice leggenda. Al bancone, una persona con indosso un mantello nero che le copriva anche il volto impedendo di vedere se era un uomo o una donna, stava ascoltando attentamente ogni parola che usciva dalla bocca di quella gente. "Se davvero si tratta di stregoni e streghe, dovremmo fare qualcosa prima che riversino la loro collera sul nostro villaggio." disse un uomo sulla quarantina con una pinta di birra in mano. Era chiaro che erano tutti ubriachi lì dentro, chi più chi meno... "Loro hanno poteri magici, non penso che se ne stiano fermi a farsi dare la caccia da noi, senza alzare un dito per fermarci... date retta a me, sarebbero capaci di qualsiasi magia... potrebbero ridurci in un pugno di cenere con un solo sguardo... sono convinto che se li lasceremo in pace non avremo niente di cui temere." rispose un altro cercando di sedare gli animi dei suoi compagni. Molto probabilmente ci riuscì, perché da tutte le parti arrivarono cenni di consenso... il misterioso individuo seduto al bancone si alzò e uscì in fretta dalla locanda... alzò gli occhi al cielo e parlando tra sé disse: "Meglio tornare al rifugio". Così s'incamminò per la strada e tornò da dov'era venuto...
Il fuoco nella stanza era acceso da parecchie ore ormai e aveva riscaldato per bene tutto l'ambiente circostante. Era una casa di legno, costruita probabilmente molto tempo addietro, ma si conservava ancora bene... c'erano due stanze da letto con cinque letti ciascuna, una piccola cucina e una stanza vuota dove c'erano solo un semplice tavolo, alcune sedie e un piccolo camino. All'improvviso la porta si spalancò e le persone nella stanza si voltarono tutte di scatto quando videro una figura nascosta da un mantello nero... "Cloe, non fare mai più una cosa del genere, ci hai fatto morire tutti per lo spavento!" gridò una ragazza dai capelli mori e gli occhi castani. L'interessata si tolse il cappuccio che aveva in testa e guardò i suoi amici... gli fece l'occhiolino e tirò fuori la lingua "Scusate, non volevo spaventarvi..." disse la ragazza con il mantello. Subito se lo sfilò e lo appese al muro su un chiodo. Poi si diresse verso il tavolo e si sedette vicino alle ragazze. "Allora... cos'hai scoperto?", "Niente di preoccupante Patty... a quanto pare gli uomini del villaggio ci temono talmente tanto che hanno deciso di non attaccarci. Credono che se ci faranno arrabbiare, saremmo capaci di incenerirli in un batter d'occhio..." disse la ragazza facendosi sfuggire una risatina mentre guardava Patty e un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi neri. In effetti erano loro due quelli che avevano il potere di controllare il fuoco e avevano dato prova delle loro capacità già molte volte. Cloe fissò i ragazzi che erano seduti nella stanza insieme a lei... la ragazza dai capelli ramati e gli occhi scuri si chiamava Amy ed era una strega che controllava i tuoni e i fulmini; quella con i capelli castani e gli occhi color cioccolata si chiamava Jenny, lei poteva controllare l'acqua; mentre l'ultima ragazza, dai capelli biondi e gli occhi azzurri si chiamava Alexis e il suo potere era quello del vento. Per quanto riguardava Cloe invece era una strega molto potente, come tutti i suoi amici del resto, e aveva il potere di controllare il ghiaccio... tutte le ragazze si conoscevano da moltissimi anni ormai, i ragazzi invece li avevano conosciuti da poco, da circa 1200 anni, ed erano entrati a far parte del loro gruppo. Il ragazzo che aveva guardato prima Cloe si chiamava Oliver, ma tutti lo chiamavano Holly e come Patty aveva il potere di controllare il fuoco; poi c'era Julian, uno stregone dai capelli castano-chiari con gli occhi marroni che come Amy controllava tuoni e fulmini; Philip aveva i capelli castano-scuri e gli occhi neri, lui controllava l'acqua come poteva fare Jenny; Paul invece aveva i capelli scurissimi e gli occhi altrettanto scuri e controllava il vento come Alexis. Infine, c'era lui... lo stregone di cui Cloe aveva ormai capito di essersi innamorata: Tom. Era un bellissimo ragazzo, dai capelli castani e profondi occhi color nocciola, il suo potere era quello di controllare il ghiaccio, proprio come Cloe. D'un tratto i loro occhi s'incontrarono e la giovane strega distolse subito lo sguardo imbarazzata. "Siamo sicuri che la gente del villaggio non ci attaccherà?" chiese Holly un po' preoccupato. Era perfettamente conscio dei poteri che ognuno di loro possedeva, e sapeva che insieme erano una squadra imbattibile, ma c'era qualcosa nell'aria che non gli dava pace... come se oscure potenze delle tenebre stessero per distruggere l'armonia e la tranquillità delle loro vite. "Sì, sono sicura... gli uomini del villaggio sembravano davvero decisi a non attaccarci... hanno troppa paura di noi per tentare qualcosa... penso che per un altro bel po' di tempo potremo stare tranquilli." rispose Cloe con un sorriso sulle labbra. Era sempre stata considerata la più saggia del gruppo ed era sempre stata lei a rassicurare i suoi amici su tutte le situazioni che avevano vissuto fino a quel giorno... ma stranamente per la prima volta nella sua vita, sentiva che qualcosa non andava per il verso giusto e se ne avesse parlato con gli altri probabilmente si sarebbero preoccupati tutti. No, era meglio tacere... forse era solo una sua impressione... una brutta impressione. Era stata una giornata faticosa e ormai era notte inoltrata, così decisero di andare a dormire per poter affrontare l'indomani pieni di energia. Uscirono dalla stanza e solo Cloe rimase per un attimo a fissare il fuoco che Holly o forse Patty avevano acceso. Si sentiva osservata... "Non vai a dormire?" chiese la voce dolce di Tom che era appoggiato al vano della porta, "Sì... certo... vado subito... è che..." avrebbe voluto parlare con lui dei suoi timori, "È che, cosa?"... "Niente, niente di importante". Decise però di non dirgli niente, non voleva farlo preoccupare inutilmente. Si voltò verso il fuoco che ardeva nel piccolo caminetto e tese la mano davanti a lei; dalle sue dita uscì una piccola scia bianca che ghiacciò i pezzi di legno che bruciavano. Oltrepassò la porta e insieme a Tom si diressero verso le loro rispettive camere per un sonno meritato.
Ecco qui, ho scritto il primo capitolo di questa storia che spero possa piacervi. Lo so, come primo capitolo può sembrare un po' noioso, ma vi assicuro che dai prossimi diventerà tutto più emozionante, sia dal punto di vista dei sentimenti che da quello dell'avventura. Mi raccomando, mandatemi tanti commenti al fermo-posta.
Un bacione
Earendil
|
|
