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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: DOLCE NINNA NANNA DI MEZZANOTTE
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico, Erotico
Rating: Per Tutte le età
Autore: samlovestom galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/09/2010 14:21:07 (ultimo inserimento: 26/09/10)

Non scegliamo Noi chi Amare...
 
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IT'S TIME TO FLY AWAY FROM HERE...
- Capitolo 1° -

Eccomi di nuovo con una nuova storia da raccontare,di un Mondo che non mi appartiene personalmente,per questo entrerò in punta di piedi,chiedendo permesso e analizzando ogni sua speciale sfaccettatura. Non è una Fanfiction,tutto frutto della mia fantasia e anche della mia esperienza,spero sia di vostro gradimento e ringrazio di cuore tutte quelle persone che mi sono state accante e che hanno partecipato,volontariamente o no,a ciò e mi hanno sempre dato un imput per continuare a scrivere e a mettere nero su bianco.Sam.


Era sempre stato così. Mi affezionavo facilmente ad ogni uomo che entrava miracolosamente dalla mia vita,ma che dannatamente usciva senza dare alcuna spiegazione. Avevo ereditato questa rara "malattia" da mia madre e per questo dovevo ringraziarla,anche perchè proprio per questa ragione era la causa principale delle nostre liti. I suoi frequenti fidanzamenti e le sue altrettanto frequenti rotture con i suoi partner occasionali,mi facevano soffrire terribilmente. L'amore per lei veniva prima di tutto,anche prima di me,cioè sua figlia,la sua piccola e indifesa creatura.
E ancora una volta mi ero lasciata su quel letto che aveva saputo ascoltare le mie lacrime e i miei piccoli dolori,su quel cuscino che aveva confortato le mie angosce e le mie pene,ancora una volta. Piccoli rumori provenivano dalla stanza adiacente alla mia.
Mi mossi fugacemente sul letto,sotto le lenzuola e con la coda dell'occhio vidi un'esile ombra entrare dentro la stanza. Feci finta di dormire e chiusi gli occhi. La sua mano si posò delicatamente sulla mia schiena e la massaggiò delicatamente.
-Non ci credo,sai?-sussurrò dolcemente con un piccolo sorriso.-Non fare finta di dormire,a me non puoi mentire Piccola,lo sai.-concluse e aprii gli occhi e sulla mia bocca si disegnò un candido e innocente sorriso.
-Volevo restare qui,sola con la mia apatia,questa maledetta apatia che fa allontanare il resto del mondo da me e dal mio dannato amore.-affermai tutta d'un fiato. I suoi occhi mi guardarono,stava pensando,ogni volta che rifletteva aveva quello sguardo profondo,quasi sbarrato.
-Vuoi farmi la morale?-chiesi sarcasticamente e le sue labbra si posarono delicatamente sulla mia fronte.
-No,niente affatto. Volevo soltanto stare qui,accanto alla mia piccola. Niente di più,Sunny.-disse sdraiandosi accanto a me.
-Per una volta ero riuscita a sentire me stessa,il mio corpo,il mio vivere,la mia vera gioia,eppure anche questa volta stavo sbagliando .Cosa c'è che non va in me?-chiesi guardandolo fisso. Alzò le spalle e scosse la testa.-Forse sono troppo esigente,forse spavento gli uomini,forse sono troppo petulante,forse sono troppo...-mi bloccai e ripensai ancora una volta alla mamma.
Il suo ricordo viveva in me come una foto scandita e senza segni di invecchiamento,senza margini consumati,senza colori sbiaditi. Il suo ricordo mi recava tanta sofferenza e solitudine. Ero riuscita ad odiarla per l'amore che non mi aveva mai dato e che disperatamente ne avevo bisogno. Avevo bisogno della mia mamma,quella mamma che non avevo mai conosciuto davvero.
Ero cresciuta sola,tutto quello che avevo imparato l'avevo sofferto sulla mia pelle,l'avevo assaggiato sulla mia pelle senza mai avere il conforto di una persona cara,senza mai avere l'amore sperato.
Mamma era sempre via con i suoi amanti ed io alcune volte andavo a vivere dalla nonna materna,la mia unica fonte di ispirazione,la mia vera mamma. Mi aveva insegnato tutto,mi aveva dato quella famiglia che non avevo mai avuto e mi aveva amata come soltanto una mamma può fare con la propria figlia. Lei era la mia mamma.
-Non sei come lei,Sunny.-disse pacatamente e la sua mano continuava a stringere la mia.
-Come fai a dirlo?Come fai a saperlo?-chiesi io con le lacrime agli occhi. Sorrise dolcemente.
-Lo so e basta,non ho bisogno di conferme,non ho bisogno di conoscere tua madre.-concluse con tono sicuro.
-Non è mia madre!-sbottai io quasi furiosa.
-Sai come la penso Sunny. Non ha saputo essere tale,ma non puoi dire una cosa simile. Lei ti ha dato la vita.-attaccò lui con fare moderato.
-Lei mi ha semplicemente distrutto la vita!-risposi acidamente io. Mi stava innervosendo il suo atteggiamento e anche tanto. Sapeva come la pensavo e sapeva benissimo che detestavo mia madre,eppure...
-Bene,vedo che la nostra semplice chiacchierata sta mutando in litigio.-disse alzandosi dal letto.-Vado.-concluse senza voltarsi.
-Aspetta!-dissi io alzandomi dal letto e provando a trattenerlo da un polso,ma si divincolò immediatamente.
Sospirai e mi buttai nuovamente sul letto.
Era il momento di voltare pagina,stavolta con tutto anche con me stessa,anzi soprattutto con me stessa.

 
Continua nel capitolo:


 
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