INCIDENTE
- Capitolo 1° -
CAP. 1
-Incidente-
Era un pomeriggio caldo, quando decisi di comprare l'ultimo volume del manga "Death Note". Era il mio preferito, mi piacevano la trama, i personaggi, le indagini su Kira...
Mi era dispiaciuto moltissimo il fatto che L fosse morto. Lui...il mio personaggio preferito era unico. La sua mania per i dolci, la sua strana posizione, il suo geniale intuito, il suo fascino...so che sembra una cosa strana, ma mi ero innamorata di lui.
Aveva occhiaie piuttosto marcate, segno che non dormiva quasi mai. Passava molto tempo davanti al suo computer, intento a risolvere casi complicati, ma per lui erano semplici e noiosi.
Il caso Kira, invece, l'aveva costretto a uscire dall'ombra e a mostrare il suo volto.
Parlando di Kira, Light Yagami era un ragazzo modello, forse il più intelligente di tutto il Giappone. Sempre ordinato, mi faceva saltare i nervi ogni volta che lo vedevo...e dire che all'inizio mi stava pure simpatico!
E poi non mi andava a genio il fatto che usasse le persone, soprattutto Misa Amane. La ragazza lo amava alla follia e non si rendeva conto che il suo era un amore a senso unico.
Sospirai, tornando a casa. Appena arrivata, andai in cucina a prepararmi un toast e una pepsi con ghiaccio.
Mi accomodai sul divano, in salotto, mentre iniziai a leggere l'ultimo volume.
Il tempo passava lentamente, e mentre l'orologio suonava le 4, mi alzai. Avevo finito di leggerlo e i miei occhi erano lucidi.
Non che non mi piacesse, ma ripensavo alla fine di L. Mi misi a piangere in silenzio, dandomi della stupida per quel comportamento.
Infine decisi di uscire, tanto per distrarmi un po'. In strada non c'era nessuno, i negozi erano chiusi e l'ambiente silenzioso mi dava i brividi. Ero assorta nei miei pensieri: da qualche anno vivevo da sola nel mio appartamento. I miei erano morti in un incidente d'auto quando avevo 16 anni. Ora ne ho 20 e anche se non lo ammetterei, mi mancano molto.
Un rumore mi fece voltare. Una macchina rossa stava venendo a tutta velocità verso di me. Mi misi a correre, capendo di essere in pericolo. Ma alla fine mi trovai contro un vicolo cieco. Non sapevo più che fare. Lo sconosciuto mostrò un ghigno divertito sul volto, poi ingranò la marcia, pronto ad investirmi.
In quel momento chiusi gli occhi, pensando a L. Non so perché, ma non persi tempo a chiedermelo.
Una strana luce mi avvolse, e l'ultima cosa che vidi fu l'auto dell'uomo schiantarsi contro il muro.
Poi persi conoscenza, abbandonandomi al buio.
***
Ero una ragazza particolare: alta 1.65, con i capelli lunghi fino alle spalle, castano chiaro. Gli occhi color cioccolato e un fisico minuto ma ben proporzionato. Fin qui potevo essere normale, ma le mie abitudini avevano un che di insolito.
Questo mi dicevano gli amici, anche se io non me la prendevo mai per i loro commenti.
Tanto per cominciare, mangiavo tantissimi dolci, tutti i giorni. Ma lo facevo solo perché mi piacevano...
Visto che andavo a correre tutte le mattine presto, i dolci non erano un problema per la mia linea.
Poi non dormivo mai e la mia migliore amica, Minako, aveva insistito perché andassi dal dottore a farmi prescrivere un sonnifero. In effetti le mie occhiaie non passavano inosservate...ma con un po' di correttore non si vedeva più nulla.
Infine, alcuni aspetti del mio carattere erano inspiegabili. A volte mi comportavo freddamente con gli altri, sul volto avevo uno sguardo indecifrabile...così vuoto da spaventare tutte le persone che mi guardavano quando parlavano con me. Io davvero non so cosa mi sia preso, ma...ad un certo punto apro gli occhi, e mi massaggio la testa. Probabilmente devo aver sbattuto la testa da qualche parte.
Mi alzo in piedi...noto che i negozi ora sono aperti e la gente inizia ad andare in giro.
Mi tornano in mente gli ultimi ricordi e penso di aver sognato tutto.
Forse ho avuto un calo di zuccheri e sono caduta qui sulla strada...vado in giro per i negozi, stupita dalla quantità enorme di persone che se ne vanno in giro a fare spese.
Mah, saranno turisti, pensai. Non conoscevo nessuno, sembrava che mi avessero catapultata in un'altra Tokyo, dove vivevano altre persone.
Mi guardai i vestiti e decisi di comprarmene di nuovi: la mia gonna era tutta strappata .
Senza perdere tempo entrai in un negozio, e comprai un vestito nero a spallini, lungo fino a metà coscia. Non era eccessivamente scollato, ma metteva in mostra il mio corpo.
Fortuna che avevo i soldi, pensai, prima di pagare. Poi, con la busta in mano, sentii dire da alcuni ragazzi, che si sarebbe tenuto un discorso all'università. A quanto pareva, due ragazzi avevano raggiunto il punteggio più alto. Decisi che sarei andata a dare un'occhiata.
Andai a cambiarmi in un bagno pubblico, pettinandomi con cura i capelli. Fortuna che avevo un paio di stivaletti neri con un po' di tacco. Mi fermai a comprare una mela, e finalmente andai all'università e quando arrivai, notai che c'erano molti studenti. Mi mescolai alla folla, cercando un posto dove sedermi. Magari avrei incontrato qualcuno che conoscevo.
Poi tutti si misero al proprio posto, e il silenzio cadde sull'intera sala. Sentii alcune ragazze che parlavano dietro di me: "Si, entrambi hanno raggiunto il massimo dei voti"-disse una.
"Se non sbaglio uno si chiama Ryuga Hideki, no?".
Sbiancai sentendo quel nome. Non poteva essere possibile, mi dissi, cercando di stare calma.
Ma poi tutti guardarono i due ragazzi che erano saliti sul palco per leggere i loro discorsi. Mi girai e quasi svenni: i due ragazzi erano molto diversi. Uno aveva un aspetto elegante, con i capelli pettinati perfettamente. Era composto e devo dire che era carino. L'altro invece era tutta un'altra cosa: aveva capelli neri scompigliati, occhi nerissimi in grado di incantarti al primo sguardo, stava un po' ingobbito...lui era L.
L'altro, Light Yagami, leggeva con precisione ogni parola del suo stupido discorso. Una rabbia profonda stava cercando di liberarsi, ma il mio autocontrollo era più forte.
Accidenti, non riuscivo a crederci...ero stata davvero catapultata in quella strana dimensione! Ma sorrisi mesta: di sicuro era un sogno.
Quando i due ebbero finito, uscii senza farmi notare, anche se era impossibile. Purtroppo tutti i dicevano che ero davvero una splendida ragazza. E poi con quel vestito addosso...
Con non poche difficoltà riuscii a liberarmi da tre ragazzi che volevano il mio numero di cellulare.
Pensai al momento in cui i due ragazzi si erano scambiati due chiacchere, e anche se ero troppolontana per sentire, sapevo tutto.
Ad un certo punto mi scontrai con qualcuno. Gli caddero di mano dei fogli, che io raccolsi velocemente:
"Mi dispiace davvero, ma non ti avevo visto..."-le parole mi morirono in gola.
Il ragazzo che era davanti a me, altri non era che Ryuga Hideki. Gli detti i fogli e presa dal panico decisi di fuggire, ma la sua voce mi fermò lì sul posto.
"Aspetta, come ti chiami?".
Sapevo che non dovevo dire il mio nome in giro, ma di lui potevo fidarmi.
"Mi chiamo Ryoko Yzawa"-dissi, porgendogli la mano.
"Ryuga Hideki"-disse, sfiorandomi appena usando solo il pollice e l'indice. In quel momento la mia felicità si poteva persino vedere. Avevo parlato con lui e lo avevo toccato! Ero contentissima di quel momento, quando ad un tratto Light Yagami uscì dall'università.
Sapevo cosa stava per succedere, quindi feci un bel respiro profondo e dissi:
"Ryuga-kun, ti va di cenare con me stasera?".
Il ragazzo si passò il pollice sulle labbra. Stava pensando.
"Mi conosci da poco. Perché?".
Non seppi cosa rispondere:"Bè, tu sei l'unico che conosca qui".
"Davvero? Quindi non sei di queste parti...".
"No, quindi mi serve il tuo aiuto. E poi...potremmo andare in un posto dove fanno degli ottimi dolci".
La parolina magica. Disse: "Daccordo, ci vediamo tra 2 ore qui davanti".
"Ok, a dopo, Riuza...ehm Ryuga".
Il ragazzo aveva capito bene. Stava per chiamarlo Riuzaki. Chi era davvero quella ragazza? Preso da mille pensieri, entrò in limousine e Watari si accorse che c'era qualcosa che non andava. Ma decise di non fare domande. L'auto partì velocemente, mentre la osservavo allontanarsi.
Intanto notai Light che si era seduto su una panchina dell'università. Sembrava pensieroso. Allora decisi di parlarci. Come si dice in certi casi: fatti stretti gli amici e ancora di più i nemici.
Stavo per salutarlo quando vidi qualcosa insieme a lui. Lo riconobbi subito: era Ryuk, lo shinigami di Light.
Facendo finta di nulla, dissi:"Ciao. Tu sei Light, vero?".
Il ragazzo sussultò, ma si riprese subito e si alzò, sfoderando un bel sorriso.
"Piacere di conoscerti...".
Pensai bene di dirgli un nome falso: "Hanako Keshiki".
Ci stringemmo la mano. Poi mi sedetti vicino a lui. Mi chiese perché ero ancora lì.
"Sono arrivata da poco e non ho un posto dove stare. Credo proprio che cercherò un albergo"-dissi, pensando di andare in quello dove alloggiava Riuzaki.
Parlammo per un po' , e ogni tanto guardavo oltre il ragazzo, per vedere Ryuk. Per un attimo lo shinigami incrociò il mio sguardo. Poi dissi:
"Meglio che vada, comunque è stato un piacere parlare con te Light. Spero di rivederti presto".
"Anche io, Hanako". Mi dette il suo numero di cellulare, poi se ne andò.
Ryuk allora parlò: "Io devo fare una cosa. Ci vediamo a casa".
Il ragazzo credeva che lo shinigami sarebbe andato a rubare delle mele dai negozi, come faceva di solito, quindi lo lasciò perdere.
Mi sedetti sulla panchina. Lo vidi arrivare e sorrisi dicendo: "Sapevo che saresti venuto, Ryuk".
Si sorprese:"Conosci il mio nome. Interessante...Chi sei?".
Ora ero io sorpresa: "Non riesci a vedere il mio nome e quanti anni mi restano da vivere?!".
"Non riesco a capire. Eppure mi sembri un semplice essere umano...Ah, ho capito. Tu provieni da un'altra dimensione, ecco perché sei immune sia al death note sia agli shinigami".
Ero rimasta a bocca aperta, ma poi dissi: "Non lo dirai a Light?".
Sembrò pensarci su, poi disse: "Non lo so. Ma anche se lo facessi, niente e nessuno riuscirebbe ad ucciderti. Perché ogni tipo di arma agisce solo contro chi vive in questa dimensione. Tu sei invulnerabile".
Mi misi a pensare, poi lo ringraziai, dandogli la mela rossa dall'aspetto invitante che avevo comprato. Volevo mangiarmela io ma, pazienza.
La mangia subito, poi mi guarda e dice: "Tu sai come finisce, vero?".
Annuii, pensando che dovevo cambiare il finale della storia. Poi aggiunge: "Light morirà?".
Io annuii ancora, voltandogli le spalle, ma prima di farlo mi girai incontrando il suo sguardo:
"Sarai tu ad ucciderlo, scrivendo il suo nome sul death note". Lo shinigami rimase in silenzio, poi se ne andò dalla parte opposta.
Dopo guardai l'orologio e mi accorsi che mancava poco al mio incontro con Riuzaki. Decisi di andare in città a passare il tempo, stranamente felice per aver parlato con Ryuk.
continua...
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kagomina
anna94
kagomina
L, era anche il mio personaggio preferito di quello splendido anime e manga!! Mi è piaiuto tantissimo!!!
Alla fine sono morti entrambi, purtroppo, tutit e due stremamente intelligenti!!!
Cmq, c'è un drama, più o meno simile che finisce allo stesso modo, MAOU, troppo bello anche quello!!
cmq, per tornare in tema, conitnua al più presto voglio proprio vedere come continua, ancheperchè da come è scritto, sono sicura che ci saranno molti capitoli!
dandelion92 - Voto: