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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: ONE DAY
Genere: Sentimentale, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, One Shot, Shounen Ai
Autore: eris-san galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/09/2010 14:03:06

I Mugiwara si sono ritrovati e festeggiano;tuttavia Rufy ha bisogno di loro in questo momento e Zoro è accanto a lui. Spoiler!!!ZoroxRufy
 
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ONE DAY
- Capitolo 1° -

<body>
<br style="font-family: Tahoma;">
<h3
style="font-weight: normal; text-align: center; color: rgb(10, 57, 102);"><big><big><span
style="font-family: Tahoma;">One Day*</span></big></big></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;">L’ho scritta
prima dell’uscita dello spoiler 597 e, più tardi,
ho preferito cambiare qualcosa sull’ambientazione della
fanfic … yohohoho, ditemi che ne pensate!</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Erano passate già
parecchie ore da quando la ciurma dei Mugiwara si era ritrovata;
eppure, nessuno dei componenti accennava a smettere di fare festa. A
distanza di ben 2 anni dallo scontro con Kuma, che li aveva dispersi in
varie isole del mondo, i pirati avevano tenuto fede alla promessa fatta
di rincontrarsi. </span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Prima che il saggio Rayleigh
rivestisse la nave, avevano voluto festeggiare in compagnia per una
notte.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">In quel momento, si trovavano
tutti in cucina: ascoltavano la musica di Brook unita ai vari brindisi
e abbuffate. L’ora dava le 3.17 di mattina.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;"> Zoro
guardò i suoi compagni allegri e si diresse sul ponte erboso
della Sunny. Un momento di calma dopo tutte quelle ore di festa gli ci
voleva!</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Si rilassò sedendosi
a osservare le stelle particolarmente luminose quella notte; la notte
del 10 agosto. Inspirò l’aria salmastra e
tracannò del sake. Quando era ancora un moccioso, aveva
sentito una leggenda che riguardava le stelle cadenti: appena se ne
vedeva una, esprimendo un desiderio questo poteva avverarsi.
Poggiò nuovamente le labbra umide sulla base della
bottiglia, quando sentì un fischio in aria e un grido non
molto lontano.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“
zooooOOOOOOROOOOOOOOO!!!”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Eccolo: chi altri poteva
essere, sennò? Il suo capitano gli piombò addosso
dando a Zoro solo il tempo di capire chi era colui con il quale stava
ruzzolando sul ponte della nave. Dopo diversi capitomboli, lo
spadaccino provò ad alzarsi da terra maledicendo il ragazzo
di gomma: “Ma tu guarda! Rufy, vedi di stare un po’
più atten...”.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">La voce gli si fermò
in gola e spalancò gli occhi dalla sorpresa nel sentire una
stretta forte sulle sue braccia. Il moro lo stava cingendo e si teneva
col volto serrato sull’ampio petto abbronzato di
Zoro. Mentre la rabbia per la caduta già svaniva,
gli mise una mano nei capelli neri e scarmigliati, addolcendo lo
sguardo. Ricambiò quell’abbraccio nel silenzio,
che per loro voleva dire molto. Era un modo per sentirsi vicini dopo
tutto quel tempo che erano rimasti lontani... Certo, appena
s’erano visti si erano baciati e abbracciati, ma in quel
momento erano finalmente soli. Alla ciurma non dava fastidio la loro
relazione, tutt’altro, ma comunque per rispetto cercavano di
trattenere le loro effusioni di fronte a loro.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Rufy alzò finalmente
lo sguardo e incontrò quello di Zoro. Volarono i sentimenti
che provavano l’uno per l’altro prima che le loro
labbra si unissero. Per quanto tempo il diciannovenne le aveva
desiderate!!! Anzi, sentiva di averne bisogno, proprio come una droga. </span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Lo spadaccino
approfondì il bacio e prese il volto del capitano tra le
mani; quest’ultimo ricambiò con passione e cinse
con le gambe la vita del suo ragazzo. Quando le lingue si sciolsero,
Rufy gli regalò uno dei suoi splendidi sorrisi.
“Era da un po’ che volevo farlo!”
esclamò accoccolandosi fra le braccia dello spadaccino, che
rimase perplesso. “Ma se l’ultima volta
è stato qualche ora fa...”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Sì!
Però, Zoro, ogni volta che siamo lontani in qualche modo mi
manchi sempre e non vedo l’ora di riabbracciarti!”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Il diciannovenne non si
sorprese della familiare schiettezza del compagno con la quale gli
rivelava ogni volta il suo amore. Tuttavia, quando Rufy gli donava
simili parole, il suo cuore pulsava con più ardore e sentiva
di voler ricambiare, a modo suo. Così si chinò
verso di lui e lo baciò con dolcezza sul collo, per poi
mordicchiargli lievemente il lobo dell’orecchio. Rufy chiuse
gli occhi abbandonandosi a tali attenzioni che gli facevano scoppiare
il petto di gioia.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Zoro sfiorò appena
le labbra del ragazzo con le sue, leggero, per poi sussurrare in modo
deciso e sentito: </span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Mi sei mancato
tanto” </span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Il capitano sorrise e
annullò la distanza fra le loro labbra, desideroso di
sentirne nuovamente il sapore.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;">Improvvisamente, Rufy
si ritrovò a dare un’occhiata a quelle stelle che
brillavano sopra di loro con ardore. Sul mare, lontano dalle luci
dell’arcipelago, si vedeva benissimo l’imponente
distesa di luci. “Zoro, Zoro!” chiamò il
compagno che era chino sopra di lui e gli carezzò una
guancia per attirarne l’attenzione. L’interpellato
lo guardò confuso senza intendere il motivo
dell’interruzione di ciò che stava facendo. Sapeva
che il moro si stupiva per niente: cosa aveva mai visto?</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Rufy fissava stelle, immerso
nei ricordi: “Quando ero sull’isola di Hancock e mi
sentivo solo, guardavo in alto e pensavo che, anche se ci trovavamo in
luoghi diversi, in quel momento potevamo vedere lo stesso
cielo”. L’espressione di felicità si
spense; cosa rara sul volto del capitano. “Non sono stato in
grado di salvare nessuno. Né voi, né...
Ace” Lo spadaccino poteva sentire ancora il dolore palpabile
proveniente da Rufy nel pronunciare il nome del fratello. La
disperazione di non riuscire a proteggere le persone care rischiava
nuovamente di impadronirsi del ragazzo, che serrò la
mascella e irrigidì le braccia. Si sentiva cadere ancora in
quell’orrendo baratro; gli era capitato spesso di rivivere i
momenti della morte di Ace… e ogni volta, lo sgomento di non
aver potuto fare nulla e di aver perso un’altra persona
carissima lo straziava nel profondo.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;">Inaspettatamente, un
calore lo recuperò da quei bui pensieri: Zoro, il suo Zoro,
lo stava stringendo a sé.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Quello che
è successo non possiamo cambiarlo, Rufy. Ma ora siamo
più forti e miglioreremo ancora. Ti seguirò
ovunque, senza mai smettere di farlo. Non perdere te stesso. Io ti
sosterrò sempre!!!”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Il capitano sgranò
gli occhi scuri, fissando l’espressione sincera sul volto del
suo vice-capitano, mentre si rendeva conto di quelle parole che
risuonavano cristalline nella sua testa e delle lacrime affacciarsi
agli occhi. </span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Ho giurato che sarei
diventato lo spadaccino più forte del mondo, un compagno del
re dei pirati. Il mio capitano non può fermarsi
finchè non avrà realizzato il suo sogno!
Altrimenti…”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Zoro artigliò vesti
del moro senza rendersene conto; Rufy alzò la testa, si
asciugò una lacrima e sul suo volto si allargò un
sorriso, illuminandolo, prima di affermare:
“Altrimenti… mi dovrei squarciare la
pancia!”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">L’aveva promesso.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Un compagno gli aveva dato
forza e fiducia. Non poteva realizzare il suo sogno da solo, lo sapeva.
L’animo di chiunque può vacillare sotto il peso
della morte di una persona adorata; ma è la presenza di chi
è rimasto ad aiutare a sostenere tale fardello.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;"> Zoro,
sollevato, abbracciò ancora il ragazzo di fronte a lui: non
poteva sopportare la vista del suo Rufy straziato dal dolore. Avrebbe
donato volentieri la vita per la sua, ancora. E ancora. Ancora. Ancora!
</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;"> Rufy si
abbandonò al tepore del corpo di Zoro, suo indistruttibile
punto di riferimento in quell’oceano di incertezza.
Sentì il vento forte sul volto e una sensazione di conforto.
</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Doveva continuare il volo sulle
ali della libertà insieme ai compagni, l’avrebbe
fatto per Sabo ed Ace. Se in quel momento i suoi due fratelli fossero
stati lì con lui, dopo averlo visto intristirsi di sicuro
gli avrebbero tirato un pugno, sgridandolo di non darsi mai per vinto.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">A quel pensiero,
un’espressione di tenerezza gli comparve sul volto, e Zoro
non poté fare a meno di accorgersene.
“Bhè? Perché hai quella faccia da
scemo?” scherzò abbassandogli con forza la visiera
del cappello fin sulla bocca.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Il capitano boccheggiando in
cerca di aria si risistemò il copricapo e
adocchiò nuovamente il cielo notturno.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;">“Zoro!!!Guarda,
guarda!!!!! Una stella cadente, che bella!!!!Zoroooo!”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Adorava chiamare il nome del
suo ragazzo. Per attirare la sua attenzione da lontano, o sussurrato
tra un sospiro e un altro avvinghiato a lui, ogni volta che pronunciava
quella parola si sentiva bene.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Perché
tanto baccano per una stella?” sbottò lo
spadaccino, senza un briciolo dell’entusiasmo
dell’altro.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Ma come, non lo
sai?! se vedi una stella cadente devi esprimere un desiderio!”</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Che
scemenza” affermò lo Zoro, senza esitazione. Si
mise a cavalcioni sopra il moro sdraiato, cominciando ad accarezzarlo
ovunque sensualmente e, dopo, sentì il suo respiro divenire
più pesante.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“P…perché…
Zoro?” farfugliò Rufy, immergendo le mani sotto
maglia del compagno e percorrendogli i pettorali con tocchi mirati.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">“Non mi serve di
certo una stella per avverare un sogno… ti pare?”
domandò prima di assalire le sue labbra; Cappello di Paglia
ebbe tuttavia il tempo di abbozzare un sorriso.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;">Zoro aveva ragione: per
avverare i suoi sogni, gli bastava restare accanto a lui!</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;">FINE </span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><br
style="font-family: Tahoma;">
<span style="font-family: Tahoma;">AAAAAAAH!!! Scritto da
me, il profondo rapporto che io credo esista tra Rufy e Zoro non
rende!!! Tuttavia, spero di migliorare col tempo e di potere, un
giorno, descriverlo in modo decente.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Il titolo è un
chiaro riferimento alla 13^ opening: la trovo bellissima e
l’ho ascoltata parecchio mentre scrivevo.</span></h3>
<h3 style="font-weight: normal;"><span
style="font-family: Tahoma;">Grazie a chiunque sia arrivato
fin qui e/o recensirà!</span></h3>
</body>

 
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