ONE DAY - Capitolo 1° -
<body> <br style="font-family: Tahoma;"> <h3 style="font-weight: normal; text-align: center; color: rgb(10, 57, 102);"><big><big><span style="font-family: Tahoma;">One Day*</span></big></big></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> </h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;">L’ho scritta prima dell’uscita dello spoiler 597 e, più tardi, ho preferito cambiare qualcosa sull’ambientazione della fanfic … yohohoho, ditemi che ne pensate!</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> </h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Erano passate già parecchie ore da quando la ciurma dei Mugiwara si era ritrovata; eppure, nessuno dei componenti accennava a smettere di fare festa. A distanza di ben 2 anni dallo scontro con Kuma, che li aveva dispersi in varie isole del mondo, i pirati avevano tenuto fede alla promessa fatta di rincontrarsi. </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Prima che il saggio Rayleigh rivestisse la nave, avevano voluto festeggiare in compagnia per una notte.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">In quel momento, si trovavano tutti in cucina: ascoltavano la musica di Brook unita ai vari brindisi e abbuffate. L’ora dava le 3.17 di mattina.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;"> Zoro guardò i suoi compagni allegri e si diresse sul ponte erboso della Sunny. Un momento di calma dopo tutte quelle ore di festa gli ci voleva!</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Si rilassò sedendosi a osservare le stelle particolarmente luminose quella notte; la notte del 10 agosto. Inspirò l’aria salmastra e tracannò del sake. Quando era ancora un moccioso, aveva sentito una leggenda che riguardava le stelle cadenti: appena se ne vedeva una, esprimendo un desiderio questo poteva avverarsi. Poggiò nuovamente le labbra umide sulla base della bottiglia, quando sentì un fischio in aria e un grido non molto lontano.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“ zooooOOOOOOROOOOOOOOO!!!”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Eccolo: chi altri poteva essere, sennò? Il suo capitano gli piombò addosso dando a Zoro solo il tempo di capire chi era colui con il quale stava ruzzolando sul ponte della nave. Dopo diversi capitomboli, lo spadaccino provò ad alzarsi da terra maledicendo il ragazzo di gomma: “Ma tu guarda! Rufy, vedi di stare un po’ più atten...”.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">La voce gli si fermò in gola e spalancò gli occhi dalla sorpresa nel sentire una stretta forte sulle sue braccia. Il moro lo stava cingendo e si teneva col volto serrato sull’ampio petto abbronzato di Zoro. Mentre la rabbia per la caduta già svaniva, gli mise una mano nei capelli neri e scarmigliati, addolcendo lo sguardo. Ricambiò quell’abbraccio nel silenzio, che per loro voleva dire molto. Era un modo per sentirsi vicini dopo tutto quel tempo che erano rimasti lontani... Certo, appena s’erano visti si erano baciati e abbracciati, ma in quel momento erano finalmente soli. Alla ciurma non dava fastidio la loro relazione, tutt’altro, ma comunque per rispetto cercavano di trattenere le loro effusioni di fronte a loro.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Rufy alzò finalmente lo sguardo e incontrò quello di Zoro. Volarono i sentimenti che provavano l’uno per l’altro prima che le loro labbra si unissero. Per quanto tempo il diciannovenne le aveva desiderate!!! Anzi, sentiva di averne bisogno, proprio come una droga. </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Lo spadaccino approfondì il bacio e prese il volto del capitano tra le mani; quest’ultimo ricambiò con passione e cinse con le gambe la vita del suo ragazzo. Quando le lingue si sciolsero, Rufy gli regalò uno dei suoi splendidi sorrisi. “Era da un po’ che volevo farlo!” esclamò accoccolandosi fra le braccia dello spadaccino, che rimase perplesso. “Ma se l’ultima volta è stato qualche ora fa...”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Sì! Però, Zoro, ogni volta che siamo lontani in qualche modo mi manchi sempre e non vedo l’ora di riabbracciarti!”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Il diciannovenne non si sorprese della familiare schiettezza del compagno con la quale gli rivelava ogni volta il suo amore. Tuttavia, quando Rufy gli donava simili parole, il suo cuore pulsava con più ardore e sentiva di voler ricambiare, a modo suo. Così si chinò verso di lui e lo baciò con dolcezza sul collo, per poi mordicchiargli lievemente il lobo dell’orecchio. Rufy chiuse gli occhi abbandonandosi a tali attenzioni che gli facevano scoppiare il petto di gioia.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Zoro sfiorò appena le labbra del ragazzo con le sue, leggero, per poi sussurrare in modo deciso e sentito: </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Mi sei mancato tanto” </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Il capitano sorrise e annullò la distanza fra le loro labbra, desideroso di sentirne nuovamente il sapore.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;">Improvvisamente, Rufy si ritrovò a dare un’occhiata a quelle stelle che brillavano sopra di loro con ardore. Sul mare, lontano dalle luci dell’arcipelago, si vedeva benissimo l’imponente distesa di luci. “Zoro, Zoro!” chiamò il compagno che era chino sopra di lui e gli carezzò una guancia per attirarne l’attenzione. L’interpellato lo guardò confuso senza intendere il motivo dell’interruzione di ciò che stava facendo. Sapeva che il moro si stupiva per niente: cosa aveva mai visto?</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Rufy fissava stelle, immerso nei ricordi: “Quando ero sull’isola di Hancock e mi sentivo solo, guardavo in alto e pensavo che, anche se ci trovavamo in luoghi diversi, in quel momento potevamo vedere lo stesso cielo”. L’espressione di felicità si spense; cosa rara sul volto del capitano. “Non sono stato in grado di salvare nessuno. Né voi, né... Ace” Lo spadaccino poteva sentire ancora il dolore palpabile proveniente da Rufy nel pronunciare il nome del fratello. La disperazione di non riuscire a proteggere le persone care rischiava nuovamente di impadronirsi del ragazzo, che serrò la mascella e irrigidì le braccia. Si sentiva cadere ancora in quell’orrendo baratro; gli era capitato spesso di rivivere i momenti della morte di Ace… e ogni volta, lo sgomento di non aver potuto fare nulla e di aver perso un’altra persona carissima lo straziava nel profondo.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;">Inaspettatamente, un calore lo recuperò da quei bui pensieri: Zoro, il suo Zoro, lo stava stringendo a sé.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Quello che è successo non possiamo cambiarlo, Rufy. Ma ora siamo più forti e miglioreremo ancora. Ti seguirò ovunque, senza mai smettere di farlo. Non perdere te stesso. Io ti sosterrò sempre!!!”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Il capitano sgranò gli occhi scuri, fissando l’espressione sincera sul volto del suo vice-capitano, mentre si rendeva conto di quelle parole che risuonavano cristalline nella sua testa e delle lacrime affacciarsi agli occhi. </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Ho giurato che sarei diventato lo spadaccino più forte del mondo, un compagno del re dei pirati. Il mio capitano non può fermarsi finchè non avrà realizzato il suo sogno! Altrimenti…”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Zoro artigliò vesti del moro senza rendersene conto; Rufy alzò la testa, si asciugò una lacrima e sul suo volto si allargò un sorriso, illuminandolo, prima di affermare: “Altrimenti… mi dovrei squarciare la pancia!”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">L’aveva promesso.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Un compagno gli aveva dato forza e fiducia. Non poteva realizzare il suo sogno da solo, lo sapeva. L’animo di chiunque può vacillare sotto il peso della morte di una persona adorata; ma è la presenza di chi è rimasto ad aiutare a sostenere tale fardello.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;"> Zoro, sollevato, abbracciò ancora il ragazzo di fronte a lui: non poteva sopportare la vista del suo Rufy straziato dal dolore. Avrebbe donato volentieri la vita per la sua, ancora. E ancora. Ancora. Ancora! </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;"> Rufy si abbandonò al tepore del corpo di Zoro, suo indistruttibile punto di riferimento in quell’oceano di incertezza. Sentì il vento forte sul volto e una sensazione di conforto. </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Doveva continuare il volo sulle ali della libertà insieme ai compagni, l’avrebbe fatto per Sabo ed Ace. Se in quel momento i suoi due fratelli fossero stati lì con lui, dopo averlo visto intristirsi di sicuro gli avrebbero tirato un pugno, sgridandolo di non darsi mai per vinto.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">A quel pensiero, un’espressione di tenerezza gli comparve sul volto, e Zoro non poté fare a meno di accorgersene. “Bhè? Perché hai quella faccia da scemo?” scherzò abbassandogli con forza la visiera del cappello fin sulla bocca.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Il capitano boccheggiando in cerca di aria si risistemò il copricapo e adocchiò nuovamente il cielo notturno.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;">“Zoro!!!Guarda, guarda!!!!! Una stella cadente, che bella!!!!Zoroooo!”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Adorava chiamare il nome del suo ragazzo. Per attirare la sua attenzione da lontano, o sussurrato tra un sospiro e un altro avvinghiato a lui, ogni volta che pronunciava quella parola si sentiva bene.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Perché tanto baccano per una stella?” sbottò lo spadaccino, senza un briciolo dell’entusiasmo dell’altro.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Ma come, non lo sai?! se vedi una stella cadente devi esprimere un desiderio!”</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Che scemenza” affermò lo Zoro, senza esitazione. Si mise a cavalcioni sopra il moro sdraiato, cominciando ad accarezzarlo ovunque sensualmente e, dopo, sentì il suo respiro divenire più pesante.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“P…perché… Zoro?” farfugliò Rufy, immergendo le mani sotto maglia del compagno e percorrendogli i pettorali con tocchi mirati.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">“Non mi serve di certo una stella per avverare un sogno… ti pare?” domandò prima di assalire le sue labbra; Cappello di Paglia ebbe tuttavia il tempo di abbozzare un sorriso.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;">Zoro aveva ragione: per avverare i suoi sogni, gli bastava restare accanto a lui!</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> </h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;">FINE </span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><br style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-family: Tahoma;">AAAAAAAH!!! Scritto da me, il profondo rapporto che io credo esista tra Rufy e Zoro non rende!!! Tuttavia, spero di migliorare col tempo e di potere, un giorno, descriverlo in modo decente.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Il titolo è un chiaro riferimento alla 13^ opening: la trovo bellissima e l’ho ascoltata parecchio mentre scrivevo.</span></h3> <h3 style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Tahoma;">Grazie a chiunque sia arrivato fin qui e/o recensirà!</span></h3> </body>
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