DISTRUGGIMI
- Capitolo 1° -
Distruggimi
Un ragazzo e uno specchio.
Un ragazzo e il suo riflesso.
Distruggimi grida il riflesso
Vivo per lei sussurra il ragazzo io non posso
Distruggimi ribadisce il riflesso lei non sarà mai tua
La morte non servirebbe risponde ancora il ragazzo se lei non c'è,neanche la morte avrebbe senso
Tu non vivi lo provoca il riflesso tu vivi in una speranza.
Distruggimi grida ancora.
Il ragazzo stavolta non risponde,fissa i suoi vacui occhi neri e si sfiora il viso con le mani pallide.
Tu sei già morto infierisce ancora quel riflesso Non hai mai iniziato a vivere.Ti aggrappi a lei per non sprofondare in un oblio ancora più cupo.
Lei è la mia luce. Il mio solo e unico appiglio bisbiglia quel ragazzo dagli occhi d'ebano
Distruggimi urla il riflesso Sei solo un illuso.
Mai il ragazzo dice,senza essere più sicuro delle sue parole
Lei non ha scelto te. Lei ha scelto lui
Quel pensiero lo dilania,l'anima lacerata in mille frammenti.
Il ragazzo cade in ginocchio davanti allo specchio,senza più coraggio,con le lacrime che amare sgorgano dagli occhi tristi,
il pavimento è freddo,come il suo cuore.
Distruggimi ripete Tu non sei più niente per lei
Guarda di nuovo lo specchio e osserva il suo riflesso sfilare una lama lucente dalla tasca della veste.
I colori sgargianti dello stemma di Serpeverde scintillano vivi riflettendosi nella lama.
Il riflesso osserva con sorriso mesto la lama,avvicinarsi sempre di più al cuore,in attesa di quel gesto.
La fine di tutto.
La fine di ogni sofferenza mormora quel pallido riflesso non vedere più lei tra le braccia di lui
Il ragazzo rovista nelle tasche del mantello fin quando stringe una fredda forma irregolare. Con lentezza infinita sfila dalle tasche
lo stesso pugnale lucente. Esso esercita un fascino nuovo agli occhi del giovane,tutto riprende un senso,finalmente
La fine di tutto ripete il ragazzo. Il suo sguardo finisce sull'elaborata cornice dello specchio.
Erouc li amotlov li ottelfirnon
E' davvero questo che il suo cuore voleva?
Distruggimi sibila un'ultima volta quel demoniaco riflesso.
Il ragazzo stringe la lama ma non affonda,non porta ancora a termine la sua opera. Chiude gli occhi.
Non vuole vedere il suo sangue scorrere sul freddo pavimento in pietra. Non vuole arrendersi a quella che tra poco diventerà realtà.
Mormora un incantesimo per sigillare la porta. Nessuno dovrà intralciarlo nella sua decisione.
Il pugnale si avvicina al petto,con lentezza esasperante in attesa di quello scatto secco che metterà fine ad ogni cosa,
un ultimo sacrificio.
Ma all'improvviso apre gli occhi,per trovare coraggio negli occhi del suo alter ego riflesso davanti a lui.
Ma egli non c'è più.
Ora nello specchio c'è una ragazza,bella dal viso dolce e perfetto con una cascata di ordinati capelli rossi a incorniciarlo.
Gli tende una mano con un sorriso splendido in volto,lo sguardo comprensivo,familiare,amico.
Guarda la lama che ancora stringe tra le mani e grida,con tutto il fiato che possiede. Un urlo liberatorio ma straziante.
Il ragazzo rimane immobile davanti a quel riflesso. China il viso e poi tace, e una lacrima limpida scorre sulle sue guance.
E' lei.
Lascia cadere il pugnale,con un rumore secco,metallico. Il ragazzo poi sorride,tra le lacrime.
Lei.Il suo appiglio per non sprofondare all'inferno.
|
|
