THINK OF ME...
- Capitolo 1° -
Salve a tutti!^^
Si, lo so che devo aggiornare "Can a demon fell in love?", ma mentre aspetto l'ispirazione per scrivere il prossimo capitolo (e aspetto anche di guarire perché non sto molto bene), mi rilasso con questa pazza idea che mi è venuta in mente, e spero che piaccia anche a voi. Prima di cominciare con la fic, vorrei puntualizzare alcune cose. La storia è ispirata al musical e non sarà proprio uguale spiccicato alla storia originale (infatti ho tagliato il prologo) ma ci metterò un pò di mio (non ho saputo resistere XD). Qui Ciel sarà una ragazza perché mi serviva così, ma per sicurezza ho voluto mettere lo stesso l'avviso shonen-ai. I titoli dei capitoli saranno quelli dei titoli originali delle canzoni che vengono cantate. Prima che ve lo chiediate si, ho messo anche le canzoni, perché erano troppo belle per non metterle. Le canzoni sono quelle tra < > per intenderci. Penso di aver detto tutto. A questo punto vi lascio con la storia. Buona lettura e grazie dell'attenzione!^^
THE PHANTOM OF THE OPERA
CAPITOLO 1
Inghilterra del diciannovesimo secolo. Dentro al famoso teatro dell’opera c’era un gran fermento. Quella sera ci sarebbe stata la prima di “Annibale” e quindi si stavano facendo le prove finali. I cantanti, tra cui la famosa cantante lirica Lady Angela, stavano provando uno degli atti con indosso i costumi di scena, sotto la guida del maestro Abberline. Dietro le quinte i costumisti finivano di preparare i costumi, gli scenografi davano un’ultima ritoccata alle scenografie e le ballerine, anche loro con i costumi di scena, si mettevano in posizione per quando sarebbero dovute entrare in scena. Tra loro spiccavano in particolare due graziose ragazze. Una aveva due boccoli d’oro e gli occhi verdi, l’altra aveva i capelli scuri raccolti in due lunghe trecce e gli occhi blu mare. Una donna vestita di rosso le controllò una ad una seguita a ruota dal suo maggiordomo. Intanto, davanti al palazzo, il proprietario del teatro, Lord Randal, aspettava una visita importante. Dopo qualche minuto di attesa arrivarono due carri. Dal primo scesero due uomini, uno dai lineamenti e vestiti cinesi, e l’altro dai capelli biondo platino. Dalla seconda carrozza uscì un altro uomo, molto affascinante, dai capelli corvini. Lord Randal salutò tutti e tre per poi invitarli a entrare nel palazzo, arrivando sul palco proprio nel bel mezzo delle prove.
A:- Lord Randal, stiamo provando!-
R:- Scusatemi, sarò veloce. Ascoltatemi tutti! So che in questi giorni si è sparsa la voce del mio ritiro. Oggi posso confermarvi che questa voce è vera. Questi signori sono i nuovi proprietari del teatro, Lord Lau e Lord Alister, che hanno creato la loro fortuna con la raccolta di rifiuti.-
L/Al:- Residui metallici!-
R:- Si, quello che è…-
Tutti quanti applaudirono in onore dei due nuovi manager, mentre alcune ragazze bisbigliavano con aria maliziosa tra di loro.
Al:- Vi ringraziamo per questa calorosa accoglienza. Per noi è un grande onore poter essere i manager del palazzo dell’opera.-
L:- Ma, per questo onore, dobbiamo ringraziare il nostro mecenate, il visconte Michaelis.-
L’affascinante uomo dai capelli corvini comparve dietro ai due manager, provocando arrossamenti e sospiri vari tra i membri femminili presenti in sala, eccetto per una ballerina che lo fissava scioccata.
C:- Ma… è Sebastian!-
E:- Lo conosci?-
C:- Quando mio padre era ancora vivo, eravamo vicini di casa. Ogni volta che giocavamo insieme fingeva di essere il mio maggiordomo e mi chiamava My Lady.-
E:- Che dolce! Ma, quindi, eravate fidanzatini?-
C:- (arrossendo) N-No! Beh… non ufficialmente…-
E:- Oh Ciel, è bellissimo! Sono così felice per te!-
C:- N-Non farti strane idee adesso!-
S:- Vi ringrazio signori, ma sono io ad essere onorato. Io e i miei genitori abbiamo sempre sostenuto tutte le arti, in particolare l’opera popolare, famosa in tutto il mondo.-
R:- Vi ringrazio. Visconte, signori, vi presento il nostro soprano, Lady Angela, nostra prima donna da cinque stagioni.-
An:- (ignorando Lau e Alister) Molto lieta di conoscerla, visconte.-
S:- Onorato. Ma sto interrompendo le vostre prove. Tornerò stasera per assistere al vostro successo. Maestro, mi scusi per il disturbo, riprenda pure.-
A:- La ringrazio. Allora riprendiamo da dove siamo stati interrotti.-
Sebastian se ne andò passando davanti alle ballerine, provocando involontariamente quattro o cinque svenimenti.
C:- (abbassando la testa) Non mi ha riconosciuta…-
E:- Ma no, è solo che non ti ha vista.-
Un battito di mani fece capir loro che era arrivato il loro memento di entrare in scena.
R:- Signori, vorrei presentarvi la responsabile del nostro corpo di ballo, Miss Angelina.-
MR:- Vi prego, chiamatemi Madame Red. Questo è il mio maggiordomo, Greil.-
Dopo le presentazioni, Madame Red cominciò a controllare il balletto, seguita a ruota dal suo maggiordomo e dai due manager, che sembravano molto interessati al balletto, o meglio, alle ballerine.
MR:- Siamo particolarmente fieri dell’eccellenza del nostro balletto.-
L/Al:- Vediamo, vediamo.-
MR:- Mi riferivo alla loro bravura, non alle loro curve.-
Al:- M-Ma certo.-
L:- Ovviamente.-
RM:- ……-
Ad un tratto, Alister si bloccò si colpo, come se avesse visto chissà che cosa.
Al:- Chi è quel grazioso fiore biondo?-
MR:- Mia nipote, Elizabeth Middelford.-
Fecero un altro paio di passi, ma Alister si bloccò di nuovo, con un’espressione ancora più scioccata di prima.
Al:- Chi è quell’incredibile bellezza dal volto d’angelo e la grazia di un passerotto?-
MR:- Altra mia nipote, Ciel Phantomhive. Una vera promessa signori. Una vera promessa.-
Al:- Ma sono tutte sue nipoti?-
MR:- Oh, no ovviamente. Solo loro due.-
L:- Un momento, ha detto Phantomhive? Non sarà mica imparentata col famoso violinista Vincent Phantomhive?-
MR:- La sua unica figlia. E’ rimasta orfana all’età di sette anni. Da allora è venuta a studiare qui e ha sempre vissuto con il balletto.-
Al:- Un’orfana dite?-
MR:- Io l’ho sempre considerata come una figlia. Ora, se vorreste scostarvi un po’...-
La prova dell’aria andò avanti senza altri intoppi, anche se Angela non era molto soddisfatta dei nuovi manager. Invece di concentrarsi sulla sceneggiatura, sulla musica e, soprattutto, su di lei e la sua voce, sembravano non avere occhi che per il balletto.
R:- Avete visto che classe?-
L:- Speriamo che vada tutto bene anche stasera. Il visconte tiene molto a questa esibizione.-
An:- Davvero? Allora spero che tenga al balletto almeno quanto voi, perché stasera io non canto!-
Detto questo, girò i tacchi e si avviò verso l’uscita seguita a ruota da Pluto, il suo cane bianco di grossa taglia che Angela si portava appresso anche quando faceva le prove.
L/Al:- E adesso che si fa?-
R:- Si implora.-
L/Al:- Si implora.-
I due cominciarono a correre dietro alla donna facendole tutti i complimenti che conoscevano, fermandola dopo pochi passi.
L:- Maestro Abberline, non c’è una magnifica aria di elisse nel terzo atto? Se la signora cantasse quella…-
A:- Ma veramente-
An:- Si, si, si, ma no! Perché non ho ancora ricevuto il mio costume per il terzo atto perché non me l’hanno ancora finito di cucire e il mio cappello è atroce!-
Al:- Ma noi speravamo che ci faceste un favore a titolo personale è ci deste una versione personale di quel pezzo. Sempre che al maestro non dispiaccia.-
A:- Ma veramente-
An:- Aspettate! Beh… se il mio impresario lo comanda... Maestro Abberline?-
A:- Se la mia diva lo comanda…-
An:- Si, lo comando!-
A:- Ecco…-
Angela andò a mettersi in posizione, ordinando a tutti di fare silenzio e lanciando occhiate killer a destra e a manca.
L:- Lord Randal, se mi è concesso chiederlo, come mai avete lasciato il teatro?-
R:- La salute.-
L:- Ah…-
Quando finalmente si fu fatto silenzio, Angela cominciò a cantare, facendo degli acuti spaventosi, ma nessuno sembrò accorgersi di un’ombra che si muoveva velocemente sopra l’impalcatura. In pochi secondi sciolse una corda che reggeva una delle sceneggiature disegnate su tela che, senza più sostegno, piombò giù, investendo in pieno Angela. Ci fu il panico generale, chi urlava, chi scappava, e c’era chi urlava:- IL FANTASMA!-
A:- Bard! Che cosa combini lì sopra?-
B:- Non sono stato io, maestro! Non ero neanche al mio posto! Vi assicuro che la non c’era nessuno! O se c’era… doveva essere un fantasma.-
G:- (raccogliendo qualcosa a terra) Madame, guardi.-
MR:- ……-
L:- Lady Angela, queste sono cose che capitano.-
An:- Queste cose capitano da tre anni ormai! E voi, Lord Randal, non avete fatto niente per fermarle! E voi due siete incapaci quanto lui! Queste sono cose che capitano? Beh, finché queste cose capiteranno, questa cosa non capiterà più! Addio!-
Detto questo, prese per il guinzaglio il suo cane e se ne andò seguita a ruota dalle sue cameriere personali.
R:- Buona fortuna signori. Se avete bisogno di me, sarò in Australia.-
Detto questo, se ne andò anche lui, lasciando Lau e Alister disperati e il maestro Abberline a metà tra uno svenimento e un attacco cardiaco.
L:- Ma Lady Angela tornerà, vero?-
MR:- Voi credete signori? Ho un messaggio per voi da parte del fantasma dell’opera.-
Al:- Ma siete tutti ossessionati con questa storia?-
MR:- Lui vi da il benvenuto nel suo teatro.-
Al:- Il suo teatro?-
MR:- E vi ordina di continuare a lasciare libero il palco numero cinque per lui. E vi ricorda che siete in arretrato con il suo salario.-
Al:- Il suo salario?-
MR:- Lord Randal era solito dargli ventimila sterline al mese.-
Al:- Ventimila sterline al mese?!-
MR:- Forse potreste dargliene di più con il visconte come vostro mecenate.-
Al:- Madame, speravo di dare l’annuncio al pubblico stasera con il visconte presente alla recita, ma a questo punto è probabile che ritirerà l’offerta visto che la nostra star ha dato forfè!-
L:- Ma ci deve essere una sostituta!-
A:- Una sostituta? Non si può sostituire Lady Angela!-
Al:- Un tutto esaurito, Lau. Dovremo rimborsare un tutto esaurito!-
MR:- Ciel Phantomhive potrebbe cantare.-
Tutti si fermarono a fissare stupiti prima lei e poi Ciel, che fissava sua zia con un’espressione che sembrava dire:- Ma è impazzita?-.
L:- Una ballerina? Che sciocchezza!-
MR:- E’ andata a lezione da un grande maestro.-
L:- Chi?-
C:- Veramente, io non conosco il suo nome.-
MR:- Lasciate che canti per voi. Ha avuto una grande scuola.-
L:- D’accordo. Avanti, venite.-
Ciel guardò un po’ insicura sua zia per poi muoversi verso il centro del palco.
A:- Dall’inizio dell’aria, allora. Prego Milady.-
Al:- (bisbigliando) Lau, questo non giova ai miei nervi!-
L:- (bisbigliando) Ma è così graziosa.-
Al:- (sguardo trasognato) E’ vero…-
C:- <Pensami, pensami mentre sei lontano ormai. Rammentami, mi penserai, prometti proverai. Se vedrai, il vuoto fra di noi, la libertà respirerai, ma se sognerai d’amarmi, mi ritroverai.>-
Il canto angelico della ragazza colpì i due impresari e, quella sera, fu lei a interpretare la parte della protagonista femminile al posto di Angela, cantando con indosso un bellissimo vestito bianco.
C:- <L’amore cambia come un fiume che, scorre infinito dentro te, ma per quello che c’è stato fermati con me. Si te vedo in quei ricordi sei, ad offuscare ancora i mali miei. Pensami, pensami mentre io non dormirò. Tu pensami. Vorrei scordarti ma non potrò mai. Rimpiangerai, tutte le cose che, tu non hai fatto insieme a me, ogni ora che vivrò io, penserò a te.>-
Tutto il pubblico si mise ad applaudire, senza sapere che anche qualcun altro, che si trovava sotto di loro, stava ascoltando l’opera. Intanto, il visconte…
S:- <Forse è lei. Forse è lei, Ciel.>-
Sebastian si alzò unendosi agli applausi, per poi uscire dal palchetto che gli era stato riservato per scendere di sotto, rischiando di investire Madame Red che passava di lì.
S:- <Tempo fa, fu tanto tempo fa, noi due bambini o poco più. Nei pensieri miei, con me, ci sei da sempre tu.>-
C:- <Come noi, un fiore come noi, non sfiorirà dentro di te. Ma promettimi che un giorno, penserai...>-
Ciel cominciò a vocalizzare le note finché non arrivò a quella più alta concludendo l’aria con un:- <A me.>-
Il pubblico si alzò in piedi e cominciò ad applaudire, a gettare fiori e a urlare complimenti. Inutile dire che i più esagitati di tutti erano i due impresari. Una delle cameriere private di Angela aveva assistito alla recita e andò a riferire tutto alla sua padrona, che aspettava fuori dal palazzo nella sua carrozza. Appena quella le disse come era andata la recita, Angela svenne. In realtà non sarebbe stato necessario mandare qualcuno dentro a controllare visto che gli applausi erano così forti che si sentivano da fuori il teatro. Il successo era stato enorme.
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siram
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bellissimi anke questi ! cmq nn vedo l'ora di legger il 6 cap, così saprò finalmente k isceglie tra seb e drocel ! >.< *curiosa*
kiss
siram
fan3000 - Voto:
mi è 1 po' difficile capire la storia visto ke nn la conosco tanto bn ^^"
ma diciamo ke la seguo abbastanza bn ùù
cmq 6 sempre fantastica ! **
al prox cap ! kiss >.<
siram
fan3000 - Voto:
kiss !
siram
Sempre gentilissima!^^
fan3000 - Voto:
aggiorna presto !