LA TRAGEDIA
- Capitolo 1° -
In un piccolo villaggio del Medioevo era una giornata estiva come tante. Il sole era alto e i bambini giocavano nella piazza. Vicino c'era un bosco, ma non incuteva timore a nessuno.
I bambini erano tra i tredici - Joe, il figlio dello speziale - e i quattro anni - Cody, figlio del ciabattino.
Solo quel gruppetto di dodici ragazzini rappresentava la maggior parte della popolazione infantile del villaggio. Erano tutti figli di commercianti e si conoscevano da sempre.
Giocavano a nascondino, e una di loro aveva convinto il padre a unirsi a loro.
-Tu conta, papà- diceva la bambina bionda al padre - si trattava della dodicenne Sora, figlia del vasaio -E noi ci nascondiamo.
-D'accordo. D'accordo, hai vinto.
Così fece, si posizionò all'albero e iniziò a contare. I bambini scattarono a nascondersi.
Sora non trovava un nascondiglio, poi scorse un posto che sarebbe stato perfetto. Era occupato, ma vi si diresse ugualmente.
-Mi fai posto?- domandò a mezza voce al coetaneo Matt, figlio maggiore dell'armaiolo.
-Vieni. Zitta, però.
Lei si infilò a fatica nello stretto passaggio.
-Oddio! E se restiamo incastrati?
-Sei così grassa?
-Stupido!
Si appiattì contro di lui perchè aveva sentito la voce del padre.
-Bambini? Adesso arrivo, che siate pronti o no.
-Mi stai schiacciando la mano.
-Zitto, che ci sente!
Il padre di Sora era l'unico adulto che acconsentisse a giocare con loro, tanto che spesso anche gli altri bambini lo chiamavano papà. Ma lui non se la prendeva, anzi era contento. Era come se quelli fossero tutti figli suoi.
Sora sollevò il capo e suo padre era lì.
-Ciao, principessa.
Lei sbuffò.
-Non vale, papà. Hai sbirciato.
-No, tesoro. Spuntava un pezzo del tuo vestito.
Uscirono entrambi, e Matt di nascosto le allungò un pizzicotto.
-Te l'avevo detto che ci scopriva.
-E piantala!
Li stanò tutti allo stesso modo, tranne il piccolo Cody, che riuscì a sgusciare dal suo nascondiglio verso l'albero.
-Tana!
La madre di Sora si rivolse al marito.
-Lo vedi? Ti sei fatto battere da un bambino di quattro anni.
-Per forza. E' stato il più furbo di tutti.
Aveva lasciato i bambini a giocare da soli, s'era seduto vicino agli alberi. E accadde tutto così in fretta che nessuno ebbe il tempo di accorgersene, e quindi fare qualcosa. Sora si voltò e vide suo padre accasciarsi sulla panca.
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